Escursione Monte Velino da Rosciolo (via normale)

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Regionale Sirente-Velino
Data:Data: 23/07/2017
Regione e provincia: Abruzzo - L'Aquila
Località di partenza: Rosciolo dei Marsi - (Parcheggio Santa Maria in valle Porclaneta)
Località di arrivo: Vetta Monte Velino
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: percorso insidioso per quanto riguarda il dislivello di circa 1400 mt.
Periodo consigliato: da aprile/maggio a ottobre
Segnaletica: Ben tracciato e con segnaletica giallo -rossa
Quota massima: 2486 mt
Accesso stradale: Uscita autostradale A25 - Magliano dei Marsi direzione Rosciolo dei Marsi (Santa Maria in valle Porclaneta)
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=insert

Con un gruppo di amici appassionati di montagna abbiamo deciso di fare l'uscita sul monte Velino percorrendo la via normale tramite il sentiero 3 che inizia dal parcheggio di Santa Maria in valle Porclaneta (Rosciolo dei Marsi).
Da Roma prendere l'uscita autostradale A25 - Magliano dei Marsi e seguire le indicazioni per Rosciolo dei Marsi ed una volta arrivato nella frazione seguire le indicazioni per "Escursione monte Venino e/o Chiesa di Santa Maria in valle dove è possibile parcheggiare la macchina nello spiazzo/parcheggio presente all'inizio del sentiero.
Sono le ore 8,30 quando siamo giunti al punto di partenza, dove sono presenti circa 20 automobili e quindi si prevede la presenza di escursionisti lungo il sentiero e/o in vetta. Qui non sono presenti punti di rifornimento per acqua.
Si prende una strada carrabile sino ad incontrare, dopo circa 200 mt, un bivio nel quale è possibile scegliere le due opzioni del sentiero n.3. Noi abbiamo deciso di evitare la carrareccia e quindi al bivio abbiamo optato per il tracciato a destra che dopo un bel tratto si ricongiunge con il percorso alternativo (ben evidente sulla mappa).
La salita inizia in maniera costante per buona parte del percorso con tratti a tornanti e tratti in ombra, vista l'ora e la presenza di vegetazione in quota.
Si continua a salire per il Vallone di Sevice sino ad arrivare all'omonimo fontanile perenne dove, se pur poca vista la siccità ed il periodo, è possibile far rifornimento di acqua prima di riprendere il cammino.
Breve sosta per poi proseguire, salendo, lungo il vallone che porta alla "Selletta dei Cavalli" dove è presente un bivio a sinistra il proseguimento del percorso n.3 panoramico altrimenti sulla destra il percorso 3a per Monte Sevice.
Abbiamo scelto di proseguire per il n.3 panoramico il quale costeggia il Rifugio Capanna di Sevice (2119mt), purtroppo chiuso. Si prosegue salendo costeggiando la parte sommitale delle "Tre Sorelle" da dove possibile vedere la catena del Gran Sasso. Anche questo percorso in vetta si ricongiunge con l'alternativo percorso n.3a. Ancora un'ultimo sforzo, circa 200 mt di dislivello con pendenza costante, per arrivare alla vetta del Monte Velino (2486mt). Un'altro obiettivo raggiunto.
Prima di riprendere la discesa ci dedichiamo ad ammirare il panorama che fortunatamente, anche se non completamente perfetto, ci permette di fotografare tutte le principali vette dell'appennino centrale.
Nel versante a confine con il Lazio è ben visibile il Monte Viglio, Cotento, Tarino, Autore. Spostandosi verso nord il Lago di Campotosto e la vetta del Monte Terminillo, per poi arrivare nel cuore dell'appennino centrale con il Corno Grande che ne fa da padrone. A sud, non ben visibile a causa di foschia in quota, il massiccio della Majella e la Piana del Fucino.
Dopo esserci riposati e rifocillati abbiamo iniziato la discesa percorrendo lo stesso percorso di andata soltanto aggirando il Monte Sevice e quindi riprendendo il sentiero n.3a sino al bivio prima descritto nelle vicinanze del Rifugio di Sevice per poi giungere nuovamente al Fontanile di Sevice dove abbiamo effettuato una breve sosta e poi si è ripartiti fino ad arrivare nel punto di partenza.
Unica delusione personale, non aver visto nessun animale tipico di questi luoghi oltre a corvi e un grifoni.
Un percorso che consiglio di fare a tutti gli appassionati, ovviamente da non sottovalutare il dislivello.
Il percorso descritto è chiaramente ben segnalato con segnaletica rosso-gialla e comunque senza la presenza di neve è chiaramente evidente il tracciato sul terreno.
 

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