Escursione Monte Viglio da Serra Sant'Antonio e Monte Tarino da Campo Staffi

Parchi del Lazio
  1. Parco Regionale dei Monti Simbruini
Data: 09/07/2016
Regione e provincia: Lazio - Frosinone
Località di partenza: Valico Serra Sant'Antonio (per Monte Viglio) - Campo Staffi (per Monte Tarino
Località di arrivo: Monte Viglio e Monte Tarino
Tempo di percorrenza: Circa 6 h complessive di camminata
Chilometri: Circa 22 complessivi
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: Ben segnalato con bandierine bianco-rosse
Quota massima: 2156 mt (Monte Viglio) e 1961 mt (Monte Tarino)
Accesso stradale: Da strada principale
Traccia GPS: http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7688
http://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7692

Io ed un mio amico abbiamo deciso di trascorrere la giornata di sabato 9 luglio 2016 in montagna, obiettivo da raggiungere il famoso Monte Viglio (cima più elevata della catena montuosa dei Cantari con i suoi 2.156 mt).
Abbiamo deciso di lasciare la macchina presso il Valico di Serra Sant'Antonio, in modo da percorrere la via normale seguendo il sentiero CAI 651. Si inizia percorrendo una strada bianca carrabile in piano tra le faggeta per circa 1,5 km sino a raggiungere Fonte della Moscosa (sorgente di acqua), per poi iniziare a salire sulla sinistra (segnale di indicazione) ed attraversando un prato e poi salendo nuovamente nel bosco si arriva alla veduta sulla Valle del Roveto, riconoscibile per la presenza di una croce ed una madonnina. La vista si affaccia sul paese di Civitella Roveto.
Continuando a seguire il sentiero, ben segnalato con bandierine bianco-rosso, si raggiunge la fine bosco (quindi del fresco dei faggi) e si inizia a salire per un ripido pendio sino al Monte Piano. Continuando cresta cresta della catena montuosa che segna il confine regionale Lazio/Abruzzo e effenttuando un saliscendi si raggiunge il famoso Gendarme, dove è possibile scegliere se affrontare il Gendarme, (passando in un canalino dove occorre aiutarsi con le mani per salire), o se aggirarlo utilizzando un sentiero che gli passa in basso sulla destra.
Noi abbiamo affrontato il Gendarme (consigliato a tutti proprio per la caratteristica del luogo) all'andata ed il percorso alternativo al ritorno.
Affrontato ciò, ultimi sforzi in salita e poi ci si trova davanti la cima di Monte Viglio (m. 2156).
Da qui è possibile ammirare tutto il panorama a 360°, versante laziale ed abruzzese, le cime più alte come Monte Velino, Monte Sirente e Il Corno Grande da un lato, il monte Terminillo , i monti Prenestini e Lepini e poi i vicino Cotento, Tarino, Crepacuore.

Dopo una pausa, abbiamo effettuato la discesa affrontando la seconda alternativa al Gendarme per poi riprendere il sentiero di andata. Arrivati in macchina in orario modico e visto che anche il tempo meteorologico permetteva, oltre al nostro stato fisico, ci siamo spostati in macchina sino a Campo Staffi e parcheggiato alla fine della strada.
Da lì, prima l'idea di salire sul Cotento, si è trasformata in raggiungere Monte Tarino.

Dal parcheggio si prende il sentiero CAI 651, ben segnalato da segnali di vernice (bianco-rossi) su rocce e alberi. Il sentiero procede in discesa percorrendo una strada sterrata nel bosco di faggi. Volevamo fare i bravi tagliando tra il bosco ma sinceramente ci siamo allargati rispetto al percorso originario segnato, così da riprendere l'ultimo tratto del sentiero ed arrivare alla radura di Passo Monna della Forcina. L'incrocio di diversi sentieri è ben indicato con un palo segnavia e relative indicazioni. Proseguendo dritti per il sentiero 651 con indicazione Monte Tarino ci si immette nuovamente all'interno del bosco, iniziando nuovamente a salire. Durante la salita si affrontano una serie di tornanti ed un tratto con una ripida salita.
Dopo affrontato questo tratto per lo più impegnativo ci si trova improvvisamente in cresta. Da qui è ben visibile la cima del Tarino sulla nostra destra.
Si inizia a percorrere l'ultimo tratto cresta cresta sino a raggiungere quota 1961 (Monte Tarino).
Da qui è possibile ammirare tutto il panorama a 360° come da Monte Viglio.

Una bella escursione, ottima la giornata scelta. Caldo non eccessivo in quota, buon venticello tra i faggi e bello il panorama grazie al cielo sereno.
Due itinerari consigliati a tutti, anche in due giornate. Il Tarino sinceramente preferisco raggiungerlo da Fiumata in modo da percorrere il fiume aniene e il punto da dove sgorga.
 
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