Escursione Monti della Laga - MONTE GORZANO MT. 2458

Effettuata il 26 giugno 2010
Partenza: Capricchia - Sacro Cuore mt. 1384
Dislivello: mt. 1074
Difficoltà : E
Tempo di salita: ore 3
Tempo di discesa: ore 2


Dal parcheggio del Sacro Cuore si imbocca l'evidente sterrata sulla destra. Dopo poche centinaia di metri si piega a destra ed in salita per un sentierino segnato. Superati il Colle del Vento e la sorgente Piani Fonte si perviene ad un bivio (mt. 1559). Qui si sale a destra su traccia segnata (masso con scritta scolorita "Sella della Solagna"). Il sentiero esce dal bosco in corrispondenza dello Stazzo di Gorzano (mt. 1882), poi piega bruscamente a mezzogiorno ed effettua un lungo traverso sul Fosso di Valle Conca e raggiunge la cresta Ovest del Gorzano a quota mt. 2041, affacciandosi sul fosso di Ortanza e sulla Cipollara mentre sullo sfondo appare il Lago di Campotosto. Si risale la cresta Ovest che il sentiero non abbandona mai fino alla vetta del Gorzano (mt. 2458).
In discesa si segue lo stesso percorso di salita. Chi ha tempo ed energia da spendere dalla vetta del Gorzano puo' scendere dalla cresta Nord, superare il Monte Pelone e giungere alla Sella di Solagna (mt. 2220) dalla quale un sentiero in discesa conduce al bivio di quota 1559 attraverso lo Stazzo Padula e i balzi Classette.



Cavalli nel tratto che precede il Colle del Vento






Muri a secco presso lo Stazzo di Gorzano





L'arrivo in cresta. Panorama sul Parcheggio del Sacro Cuore, su Amatrice ed il Lago Scandarello





Panorama dalla cresta





Cresta ovest e vetta del Gorzano





Arrivo in vetta






Dalla vetta:
Cima Lepri e Pizzo di Sevo





La vetta vista dalla Cresta Est





Dalla vetta:
Alto corso del Tordino e la Fiumata
sullo sfondo i Monti Gemelli





Dalla vetta:
Valle delle Cento Fonti e Costa delle Troie
sullo sfondo le vette del Gran Sasso





Dalla vetta:
Laghetto stagionale, Cime della Laghetta, Sella Laga, Monte di Mezzo




Il tempo cambia: è ora di ripartire. Arrivederci.

 
Sicuramente per dividere delle proprietà. E poi non è da escludere che fino alla metà del secolo scorso si coltivasse fino a quelle quote magari segale, lenticchie ecc
 
Beh la mia è solo un'ipotesi ma fino a 1400- 1600 è sicuro. quando sono stato al Cornino sul terreno si vedevano ancora le tracce dei solchi delle ultime coltivazioni
 
copio e incollo
Le aree di pascolo montano abruzzese si caratterizzano invece per la diffusa presenza delle pajare, piccoli complessi di capanne realizzate in pietra a secco e utilizzate come ricovero dai pastori nel periodo estivo. Tali strutture, direttamente mutuate dal trullo pugliese, si diffusero in territorio abruzzese, e soprattutto nell’area della Maiella, a partire da trecento anni fa. Spesso alle pajare sono associati gli stazzi, recinti per le pecore realizzati anch’essi in pietra a secco. Sul Gran Sasso si trovano strutture simili dette “condole”, risalenti al Medioevo e probabilmente legate alle tecniche costruttive dei monaci benedettini – cistercensi.

da quanto sopra pare che i muri a secco fossero usati come recinzione per gli ovini
 
Ultima modifica di un moderatore:
Grande.. grazie.. anche se le foto sono state fatte con il telefonino sono cmq tanto evocative, specie per chi è appassionato della zona..
 
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