Escursione Monti della Laga, Oasi WWF del Lago Secco

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Dati

Data:
Regione e provincia:Chieti
Località di partenza: Poggio d'Api
Località di arrivo:idem
Tempo di percorrenza:quattro ore
Chilometri:
Grado di difficoltà:E
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato:primavera, autunno
Segnaletica:buona
Dislivello in salita:600mt
Dislivello in discesa:
Quota massima:2419
Accesso stradale:dalla valle delò Tronto.

Descrizione

Monti della Laga, Oasi VVF del Lago Secco.

Si arriva con l’auto salendo da Poggio D’Api, poco sopra Accumoli e Arquata del Tronto.
La zona è molto importante dal punto di vista naturalistico, vi sono specie floristiche importanti e una delle poche zone dell’Appennino con brughiere di Mirtillo, in più vi sono un paio di laghi, tra i cui Lago Secco che è veramente bello da vedersi, appollaiato in una radura di faggi. Questa è una delle più belle zone della Laga, il susseguirsi di prati in mezzo a boschi di faggi, incantevole.
Dalla sbarra, si sale lievemente all’interno della foresta su di una carrabile fin poco sopra il Lago, a 1500mtslm. Il silenzio e la quiete sono interrotti solamente dai muggiti delle vacche, e gli abbai di cani da pastore. Una piccola parentesi, siamo stati letteralmente sommersi da una quindicina di cani abruzzesi e bastardini, tutti che abbaiavano ma subito si sono fatti tutti accarezzare e festosi si strusciavano ai nostri pantaloni, (altro che pericoli).
Ad un certo punto la strada verge verso il basso, inoltrandosi nel bosco verso il fondo valle, lì, abbiamo deviato a destra decisi, risalendo nel sottobosco verso Monte Le Vene (2020mt). si sale rapidamente tenendo un poco a destra sulla traccia del sentiero 29 fino a raggiungere i prati. Sul prato si sale ancora un poco e troviamo dei segnali su pali in legno che convergono a destra in direzione del Rif. Inversaturo (1800mt). Purtroppo quando siamo arrivati lì, il tempo è iniziato a peggiorare e il vento era ben fresco per cui abbiamo deciso di evitare l’ascensione a Pizzo di Sevo perché lassù c’era un enorme nuvolone.
Dal rifugio, abbiamo disceso la strada sotto l’Inversaturo e su un tornante a sinistra, abbiamo deviato sui prati in una evidente carrareccia che parte sulla destra, proprio a metà tornante. Si raggiunge un enorme prato di pascolo e di fronte si staglia davanti a noi il massiccio del Vettore oltre la valle. Nel prato, si precorre la carrareccia che dopo circa un quarto d’ora, presenta un bivio (dx-sx) e giriamo a sinistra verso Piano Illica e La Casetta dove in fondo c’è l’auto.
Quattro ore tranquille di camminata dove si possono ammirare le aquile, falchi, caprioli e una montagna di funghi di tutte le risme, oltre ovviamente a godere dell’immensità di una natura fantastica.
La prossima volta salgo con l’auto fino all’Inversaturo e poi arrivo al Sevo, è una vita che non ci vado e da lì, si possono ammirare l’Adriatico e il Tirreno.
Di questo periodo, i colori autunnali sono appena arrivati e dall’alto le foreste lasciano intravvedere i gialli e i rossi delle foglie.

http://picasaweb.google.it/quotealte/Laga102009?feat=directlink

http://www.avventurosamente.it/vb/newthread.php?do=newthread&f=12
 
Ultima modifica di un moderatore:
Alto Basso