Il libro tratta dell'ennesima tragedia sulla perete nord dell'Eiger, che coinvolge due cordate che si incrociano in parete, i tedeschi Northduft e Mayer e gli italiani Longhi e Corti, unico sopravvissuto. Claudio Corti allora, viene accusato di aver lasciato morire il compagno Longhi e di aver addirittura provocato la morte dei due tedeschi, di cui non si trovano i corpi, spingendoli giù dalla parete. Uno degli accusatori più accaniti é Harrer, uno dei primi salitori della parete nord, e autore del "Ragno bianco" dove Corti verrà infamato. Solo dopo 4 anni verranno ritrovati per puro caso i corpi dei tedeschi su di un'altra via, essendo andati in vetta e riscesi per la via ovest (dove per pochi minuti mancheranno l'incontro con i soccorritori), il nome di Corti fu riabilitato da tutti tranne che dall'insulso Harrer, che invece di scusarsi fece una nuova edizione del Ragno Bianco senza cambiare una virgola. Alla fine il libro é sicuramente interessante, forse un po' ripetitivo ma godibile e poi é molto ricco di fotografie che raccontano la vicenda dall'inizio della scalata ai soccorsi. Buona lettura.