Morto in montagna mentre scende dalla ferrata, come i media danno la notizia e considerazioni generali.

https://www.rainews.it/tgr/piemonte...ass-bdaa1349-b6da-404a-8f0f-8146ed6b5b42.html

Tanto la notizia, che il telefono mi ha suggerito durante la consueta seduta meditativa casalinga delle 6 a.m. sul mio trono di porcellana.
Ho fatto quella ferrata lo scorso autunno, ed è una ferrata piuttosto bella e facile, lì vicino ce n'è un'altra molto difficile, infatti pensavo a primo impatto che l'incidente fosse successo sulla "miccia", l'altra ferrata molto difficile sulla quale spesso interviene il soccorso.
Faccio qualche ricerca in più e viene fuori che il morto è un uomo di 55 anni..

https://www.novaratoday.it/zone/ver...-dopo-ferrata-morto-escursionista-baveno.html

Tra 55 e 70 c'è differenza, ma ormai il giornalismo è questo, deve fare sensazionalismo, o hype come si direbbe in questo ridicolo maccheronico dei nostri giorni. Quindi, perché non dire che ne ha 70? E perché non 80? Così la gente si indigna e si dice " e certo che quel vecchio poteva pure starsene a casa" e via di polemiche inutili e idiote...Sono profondamente schifato da questo modo di fare "notizia"...e poi la "discussione" si sposterà per alcuni sulla pericolosità delle ferrate, vietare la montagna, dare patenti, patentine e magari un ***** di green pass della scalata o della ferrata già che ci siamo.
Non so, forse è che è lunedì e che mi sono svegliato con il piede sbagliato, può anche essere, fatto sta che io che ho di poco passato i 40 vorrei essere vissuto interamente nel secolo scorso perché oggi questo mondo e le sue storture mi fanno incazzare ogni giorno.
Così...ero partito con l'idea di scrivere che se poi alla fine uno a 60 anni o giù di lì muore in montagna, di malore..beh, non è così male. Nel senso che un conto sono gli incidenti mortali che si possono evitare e un altro è il fato che ti può colpire inaspettatamente e allora meglio di certo in montagna che nel parcheggio del LIDL.
Questa voleva essere la mia riflessione iniziale, ma poi i soliti giornalai mi hanno fatto saltare il coperchio...
Buona settimana a tutti Avventurosi e montanari!
 
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Dai,... aggiungo la mia che é comunque sempre da "giornata iniziata storta" ma che in realtà lo é solo per "giudizio altrui", da parte mia é sempre serena, semplicemente con visioni e ragionamenti spesso diametralmente opposti ai soliti. Spesso si incolpano i media, le autorità, i politici, per come vanno le cose e per come si ragiona, ma poi se ci si fà attenzione e si vuole essere proprio, proprio onesti, sinceri, maturi,... dovremmo ricordarci che la società é composta prevalentemente dalla popolazione in generale, normalissimi. La quale se ci si confronta si nota quasi sempre come vengono esposti gli stessi concetti, modi di ragionare, ecc Cioé, basta guardare il "forum", un luogo singolo, fantastico ma nemmeno enorme, e già quà spesso i ragionamenti, i concetti che vengono esposti, le convinzioni, i preconcetti, i pregiudizi, le critiche, ecc che si leggono,... sono medesime e spesso non per cognizione di causa, ma per "hype" (come scrivevi), per integrazione, per "gurunaggine" (come dico io), per conformità, per compiacere o perché "si fà così", "mi hanno detto così". Il giornalismo é medesimo, uguale e molto spesso se si ascoltano le persone la ragionano uguale. Tanti accomunati da una convinzione, hanno tesserini, gagliardetti, etichette, abiti con scritto "staff", "giornalista", "media", "guida", "istruttore" ed allora si ritengono "ok", ma poi di fatto,... Al giorno d'oggi sono molto supportati gli assolutismi, il valore ai preconcetti che però nascono da visioni, incompetenze, disinteresse personali, che siano di massa non cambia nulla. Infatti i media & Co. trovano sempre seguaci concordi con quel che dicono. Perché? Perché tantissima gente é frustrata, fallita, precaria, incapace, disinteressata a tutto, lazzarona, tante parole e zero fatti e di conseguenza vivono su quelle basi, giudicano su quelle basi, criticano su quelle basi, sono invidiose e criticano in base anche a quello. Spesso la gente parla di quel che legge con molta enfasi, sicurezza, insegnando o contraddicendo gli altri, ma senza conoscere in prima persona quello di cui parlano, veramente, nei dettagli, nei fatti. I giornalisti e spessissimo chì li segue seriamente, con attaccamento, fà uguale.

Io vorrei essere vissuto non nel secolo scorso,... ma tantissimi anni fà, ma tanti tani, ahahah

Idem, buon tutto ;)
 
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Spesso si incolpano i media, le autorità, i politici, per come vanno le cose e per come si ragiona, ma poi se ci si fà attenzione e si vuole essere proprio, proprio onesti, sinceri, maturi,... dovremmo ricordarci che la società é composta prevalentemente dalla popolazione in generale, normalissimi. La quale se ci si confronta si nota quasi sempre come vengono esposti gli stessi concetti, modi di ragionare, ecc
Intanto grazie per la risposta e la condivisione della riflessione. Certo la gente comune ha limiti, tutti ne abbiamo ma veniamo spesso spinti nella direzione sbagliata da media, governanti, ecc...alcuni di noi, vuoi per carattere o per innato spirito critico (o ribelle, o intelligenza, o chissà cosa), si pongono domande e non accettano di vivere pedissequamente attraverso schemi che sanno essere innaturali, sbagliati. Altri invece lo percepiscono ma per paura di dover abbandonare la loro comfort-zone fatta di convinzioni (che in fondo sanno essere sbagliate) o magari qualche comodità, fanno finta di non vedere. Altri ancora proprio non si accorgono di ciò che succede e sono persino convinti che quello che pensano siano loro idee proprie e non (per la maggiore) impiantate da una società, un modello, che ci vuole consumatori, lavoratori/schiavi, ubbidienti e pronti a obbedire e seguire ogni regola, anche la più farlocca...e nel periodo della pandemenza gli esempi fioccavano...mascherina al bar fino al bancone e poi la toglievi tranquillo per mangiare la brioche...e la gente al bancone che guardava storto chi entrava senza...ovviamente mentre masticavano la brioche.

Al giorno d'oggi sono molto supportati gli assolutismi, il valore ai preconcetti che però nascono da visioni, incompetenze, disinteresse personali, che siano di massa non cambia nulla. Infatti i media & Co. trovano sempre seguaci concordi con quel che dicono. Perché? Perché tantissima gente é frustrata, fallita, precaria, incapace, disinteressata a tutto, lazzarona, tante parole e zero fatti e di conseguenza vivono su quelle basi
Sì su questo sono d'accordo, forse sul come siamo arrivati a questa situazione la pensiamo in modo sensibilmente diverso, ma in fin dei conti la pensiamo pressoché allo stesso modo. Grazie per farmi sentire meno alieno:biggrin:
:si:
"Vorrei essere vissuto interamente nel secolo scorso"
Condivido e sottoscrivo!!!
Amen fratello!
Abbiamo avuto due guerre mondiali nel novecento, dai che con un po' di pazienza ne avremo almeno una anche in questo così magari vi mancherà meno :p
Io le guerre non le ho vissute, da bimbo gli anni 80 e da ragazzino i 90...da ragazzo la prima decade del 2000. La differenza stava nelle persone secondo me, quelle che man mano hanno lasciato questo mondo. I miei nonni la guerra l'hanno fatta, sicuramente è stato un dramma, nessuno spera che accada, la guerra fa schifo, lì l'uomo da il suo peggio, è il festival dell'ignoranza.
Ma la guerra fondamentalmente la fanno le persone che obbediscono agli ordini e alle regole senza spirito critico. MA questo è ancora un altro discorso e non voglio aprire troppi fronti:D
:biggrin:
Comunque l'uomo medio di quell'epoca sapeva fare un po' di tutto, dal meccanico al contadino, provvedeva alla famiglia (la tanto vituperata società patriarcale che magari con qualche ritocco male non è), come da milioni di anni, da quando l'uomo era cacciatore/raccoglitore e la donna aiutava e aveva il ruolo importantissimo di custode del focolare domestico.
Non era un mondo perfetto, ma quello che c'è stato dopo non è stato progresso, è stato qualcos'altro...snaturamento dell'essere umano..e infatti ora l'uomo medio non sa cambiare una lampadina senza guardare un tutorial su youtube, fa il ragazzo fino a 40 anni, fa molti meno figli e vive prigioniero della paura delle conseguenze...quindi sì...rimpiango il periodo in cui ero bambino e ragazzino, pur con tutti i suoi limiti.Un saluto
;)
 
U

Utente 33524

Guest
Meglio morire per un "malore" in montagna che alla Lidl? Io questa possibilità che annulla ogni altra possibilità l'ho sempre presente, sia in montagna sia ai due parcheggi Lidl che frequento. Sono già morto di morte naturale sul posto di lavoro. Ma appunto qui sta la differenza. Se ho avuto un supplemento di vita artificiale di ormai 6 anni mezzo, lo devo al fatto che il "malore" avvenne in una cittadina con un'ottima cardiochirurgia d'urgenza (anzi, nel mio caso d'emergenza), e, ulteriore fortuna, il posto di lavoro si trovava temporaneamente vicino all'ospedale, per lavori ai controsoffitti precari in quello abituale. Quindi credo proprio sia meglio morire di un "malore" al parcheggio della Lidl, piuttosto che in montagna. Ripeto, il Padre Eterno aveva deciso che per me era finita, bastava così, Schluss mit mir! Furono i medici che fecero di testa loro e gli disobbedirono, nonostante in gran parte fossero devoti cattolici, e io invece miscredente e bestemmiatore. Ciò non mi impedisce, a 69 anni, di andare in montagna da solo, con la compagnia del Garmin inReach Messenger, che ovviamente non mi evita di provare una sottile angoscia, né mi eviterà probabilmente la fine, dovesse il Padre Eterno ricordarsi della questione lasciata in sospeso e agire con maggiore attenzione.

P.S. Il supplemento di vita artificiale finora non è stato nulla di che, vita banalissima come la precedente. Unica differenza, questa volta ho apprezzato ogni attimo di questa banalità, sono (quasi) diventato un uomo-che-dice-sì.
 
e viene fuori che il morto è un uomo di 55 anni..
Non è detto. Non ci sono elementi per dire se ha ragione il primo o il secondo articolo e potrebbero sbagliare entrambi!
Tra 55 e 70 c'è differenza, ma ormai il giornalismo è questo, deve fare sesensazionalismo
In questo caso non vedo la ricerca del sensazionalismo, ma un vizio vecchio (i peccati del giornalismo moderno nascono già a fine ottocento negli USA), più grave e che nei nostri giorni è purtroppo sempre più diffuso: la fretta nel diffondere informazioni, non avendole verificate!
Accadeva anche a inizio secolo scorso: alcune crisi diplomatiche sono state generate proprio cosi!
Quindi nascere nel secolo scorso non ti avrebbe tolto i fastidi :biggrin:
 
Sono profondamente schifato da questo modo di fare "notizia"...
Io sono almeno 25 anni che sono schifato.
Da come si descrivevano gli incidenti in moto secoli fa,perchè in auto era "giusto" schiantarsi e poi vai con lo snowboard che serve solo a staccare valanghe

e poi la "discussione" si sposterà per alcuni sulla pericolosità delle ferrate, vietare la montagna, dare patenti, patentine e magari un ***** di green pass della scalata o della ferrata già che ci siamo.
Difatti i pagliacci,i malati della sicurezza,coloro che non hanno testosterone in circolo, i paurosi della propria ombra e chi ne ha più ne mette.
Sono già lì che affilano i dentini...preparo un pò di lumachina allora!
Non so, forse è che è lunedì e che mi sono svegliato con il piede sbagliato,
Il mio è solo uno dei tanti
uno a 60 anni o giù di lì muore in montagna, di malore..beh, non è così male. Nel senso che un conto sono gli incidenti mortali che si possono evitare e un altro è il fato che ti può colpire inaspettatamente e allora meglio di certo in montagna che nel parcheggio del LIDL.
Uno ha diritto di morire dove vuole purchè sia una morte non causata da altri.

Che sia il parcheggio del lidl o punta helbronner o il gran paradiso.

L'importante è non morire in un piscioso letto di ospedale con gente che ti fa ricerca sopra.
 
In questo caso non vedo la ricerca del sensazionalismo, ma un vizio vecchio (i peccati del giornalismo moderno nascono già a fine ottocento negli USA), più grave e che nei nostri giorni è purtroppo sempre più diffuso: la fretta nel diffondere informazioni, non avendole verificate!
Io invece ce la vedo, titoli sempre improntati ad uno stile clickbait, poi hai ragione non li verificano, spesso fanno anche delle cose allucinanti e manco chiedono scusa. Ricordo non troppi anni fa che avevano spacciato per immagini di un bombardamento delle immagini tratte da un videogioco. Titoli clickbait, con delle trame di sottofondo che tanto piacciono alla cultura woke importata dalla civiltà dell'hamburger.
Inoltre chi diffonde bufale sistematicamente tipo mentana è anche poi lo stesso bufalaro incaricato di smascherarle. Ridicolaggine senza fine
Meglio morire per un "malore" in montagna che alla Lidl? Io questa possibilità che annulla ogni altra possibilità l'ho sempre presente, sia in montagna sia ai due parcheggi Lidl che frequento. Sono già morto di morte naturale sul posto di lavoro
Beh per essere morto scrivi piuttosto bene:rofl:
Scherzo...grande rispetto per la tua esperienza e la sensibilità di goderti ogni attimo che ti ha portato. Io però intendevo proprio morto stecchito, come capita ad alcuni. Non sono particolarmente religioso nemmeno io, ma penso che siccome la morte fa parte della vita, una decente dose di fatalismo che ci permette di gioire dei piaceri della vita senza farci troppe seghe mentali sia una cosa buona. Poi penso anche che il nostro singolo vissuto ci porti alle nostre idee, quindi pretendo solo di fare la cosa migliore per me stesso e rispetto posizioni e idee di altri, ci mancherebbe. Buona e serena montagna!

Io sono almeno 25 anni che sono schifato.
Da come si descrivevano gli incidenti in moto secoli fa,perchè in auto era "giusto" schiantarsi e poi vai con lo snowboard che serve solo a staccare valanghe
Verissimo, certa gentaglia dalla polemica ci guadagna...per non parlare poi dei politici che ci vivono proprio...fosse per me e per la mia attività elettorale (ma anche di lettore del ciarpame dei giornalai) farebbero tutti gli sturacessi...lavoro in confronto comunque di gran dignità.
Uno ha diritto di morire dove vuole purchè sia una morte non causata da altri.

Che sia il parcheggio del lidl o punta helbronner o il gran paradiso.
Concordo anche su questo. Sempre pensato che chi sceglie di morire sull'Everest ad esempio ne abbia tutto il diritto. Ognuno è responsabile e padrone del proprio cammino e se dovrà mai rendere conto a qualcuno (se...non lo so), non sarà certo qualcuno di questo mondo.
 
https://www.rainews.it/tgr/piemonte/articoli/2024/04/70enne-muore-scendendo-dalla-ferrata-dei-picas
Faccio qualche ricerca in più e viene fuori che il morto è un uomo di 55 anni..

https://www.novaratoday.it/zone/ver...-dopo-ferrata-morto-escursionista-baveno.html

Tra 55 e 70 c'è differenza, ma ormai il giornalismo è questo, deve fare sensazionalismo, o hype come si direbbe in questo ridicolo maccheronico dei nostri giorni. Quindi, perché non dire che ne ha 70? E perché non 80? Così la gente si indigna e si dice " e certo che quel vecchio poteva pure starsene a casa" e via di polemiche inutili e idiote

Io ci vedo solo un errore di fonti e due scarni articoli che riportano la notizia di un malore.
Poi le persone commentano generalmente perché sono ignoranti e/o invidiose. Ma lo sono sempre state, anche nel secolo scorso, ci ho vissuto molto e non mi sembra fossero diverse. Solo che il loro pensiero rimaneva a livello di pettegolezzo di paese.

Io non rimpiango gli anni 80 e 90 se non per il fatto che rispetto ad oggi ero giovane e avevo la vita davanti. Ma i valori di quegli anni, che poi sono quelli che hanno formato l'attuale classe dirigente ed educato i giovani tanto disprezzati ora, non li sopportavo allora come non li sopporto adesso. Prima non c'ero e posso giudicare solo dai libri di storia ma il mio pensiero è che l'homo sapiens sia stato progettato male
 
ma il mio pensiero è che l'homo sapiens sia stato progettato male
concordo quasi ..... si beh .. progettato ... io dico che l'uomo sapiens si è fatto da sé...
peccato che si sia fatto di me..... (mi trattengo dal dirlo) :cool:

Io non rimpiango gli anni 80 e 90 se non per il fatto che rispetto ad oggi ero giovane e avevo la vita davanti. Ma i valori di quegli anni, che poi sono quelli che hanno formato l'attuale classe dirigente ed educato i giovani
i 90 hanno iniziato il declino ma gli 80 sono stati anni storici anche per effetto dei '70.

I 70 hanno segnato l'arrivo dei concetti di libertà personale, libertà di pensiero, libertà di culto
libertà sessuale, libertà per tutti .... assieme si libravano concetti che esaltavano i valori dell'essere e sminuivano il valore dell'avere.

Negli anni 80 questi valori hanno trovato compimento ma contemporaneamente
si è innescata la reazione contraria sui valori principali.
L'essere sembrava cosa acquisita ed inalienabile e si è innescata l'esaltazione dell'avere.

Questo ha dato anni di prosperità e benessere economico che sembrava sarebbe cresciuto all'infinito, e anni di creatività ...ma in effetti hanno preparato il degrado del post2000.

Negli anni 80 sembrava possibile riuscire ad eliminare ogni guerra ...
oggi sembra possibile che la guerra elimini ogni civiltà.
 
Meglio morire per un "malore" in montagna che alla Lidl? Io questa possibilità che annulla ogni altra possibilità l'ho sempre presente, sia in montagna sia ai due parcheggi Lidl che frequento. Sono già morto di morte naturale sul posto di lavoro. Ma appunto qui sta la differenza. Se ho avuto un supplemento di vita artificiale di ormai 6 anni mezzo, lo devo al fatto che il "malore" avvenne in una cittadina con un'ottima cardiochirurgia d'urgenza (anzi, nel mio caso d'emergenza), e, ulteriore fortuna, il posto di lavoro si trovava temporaneamente vicino all'ospedale, per lavori ai controsoffitti precari in quello abituale. Quindi credo proprio sia meglio morire di un "malore" al parcheggio della Lidl, piuttosto che in montagna. Ripeto, il Padre Eterno aveva deciso che per me era finita, bastava così, Schluss mit mir! Furono i medici che fecero di testa loro e gli disobbedirono, nonostante in gran parte fossero devoti cattolici, e io invece miscredente e bestemmiatore. Ciò non mi impedisce, a 69 anni, di andare in montagna da solo, con la compagnia del Garmin inReach Messenger, che ovviamente non mi evita di provare una sottile angoscia, né mi eviterà probabilmente la fine, dovesse il Padre Eterno ricordarsi della questione lasciata in sospeso e agire con maggiore attenzione.

P.S. Il supplemento di vita artificiale finora non è stato nulla di che, vita banalissima come la precedente. Unica differenza, questa volta ho apprezzato ogni attimo di questa banalità, sono (quasi) diventato un uomo-che-dice-sì.
Ma cosa vi ha fatto la Lidl???
 
Secondo me questa discussione è esemplare della nevrosi e del disagio della società d'oggi.
C'è un dato di fatto: i due articoli sono completamene neutri e si limitano a dare la scarna notizia, senza spunti per critiche e polemiche, nè c'erano in calce commenti.
Unico elemento di nota è l'età della vittima, indicata diversa nei due articoli, ma tutto sommato è un dettaglio irrilevante.
Da questo dettaglio, però, @Lone Wolf ha spiccato il volo per saltare di palo in frasca, senza che ce ne fosse motivo e senza collegamento logico e da lì, una cascate di cose che non c'entrano nulla.
Ma perchè???
Quindi, alla luce di quanto sopra, risulta davvero comica l'aspirazione a vivere nel secolo scorso
 
Quindi, alla luce di quanto sopra, risulta davvero comica l'aspirazione a vivere nel secolo scorso
Non sono tanto d'accordo.
Certo gli articoli in se non sono nulla di che, ma evidenziano come nel mondo di oggi
con la sovrabbondanza di notizie sia diventato irrilevante dire cose vere e corrette,
conta solo il generare in qualche modo scalpore o almeno curiosità.
I contenuti sono cosa superflua.

Nel secolo scorso questo modo di dare notizia non era comune,
certo non mancavano le censure e non era tutto oro, ma di fondo c'era un po' più di serietà
e di professionalità.

Ripeto che non si deve pensare che fosse tutto bello e pulito, per dire basta ricordare che
la "spagnola" è stata chiamata così solo perché in Spagna i giornali hanno potuto darne notizia mentre nel resto d'europa è stato imposto il silenzio stampa in merito.

Tuttavia c'era più serietà.
 
Ultima modifica:
non sono nulla di che, ma evidenziano come nel mondo di oggi
con la sovrabbondanza di notizie sia diventato irrilevante dire cose vere e corrette
non hanno diffuso una notizia falsa, hanno solo sbagliato l'età della vittima e questo perchè non l'hanno verificata.
E' vero che oggi, nella società del tutto e subito, c'è una vera frenesia per essere i primi a scrivere, costi quel che costi, ma nel caso di specie la questione è di una irrilevanza e banalità disarmanti!
E' morto uno e l'età non fa differenza alcuna nella vicenda.

conta solo il generare in qualche modo scalpore o almeno curiosità.
Non nel caso di specie. La notizia è stata data in modo asettico e senza valutazioni.

Nel secolo scorso questo modo di dare notizia non era comune,
certo non mancavano le censure e non era tutto oro, ma di fondo c'era un po' più di serietà
guarda che il termine " Yellow Kid journalism" è stato coniato in Inghilterra proprio nel tardo 1800 per indicare il giornalismo arrembante, che per vendere copie ricorre a titoli roboanti ed esagerati, al sensazionalismo, rinunciando alla ricerca dell'obiettività e ricorrendo invece ad esagerazioni, strumentalizzazioni e montaggio di scandali, speculazioni infondante e altre pratiche di dubbia etica e professionalità.
Come vi dicevo, la cosa è sempre stata talmente grave che è anche servita per vere e proprie guerre: guardate il ruolo della stampa nello scoppio della guerra Ispano-Americana del 1898 ed alla narrazione dell'esplosione della USS Maine all'Havana.

No, non era poi tanto meglio nemmeno nel 1800 o nel 1900
 
No, non era poi tanto meglio nemmeno nel 1800 o nel 1900
non so .... magari è solo che in assenza di fonti alternative si dava fiducia alle notizie che arrivavano e questo creava un maggior senso di affidabilità.

Ricordo una specie di modo di dire dei vecchi tanti anni fa che era più o meno:
-lo hanno detto in televisione deve essere vero-

resta il fatto che oggi viviamo in un mondo in cui la fiducia è in un vuoto spinto...
tranne per quelli che non riescono a sostenere l'incertezza e sposano ad occhi chiusi una fazione.
 
quando sei sul trono, ma la c@g@ta piu' grande non e' tua... ma la leggi sul giornale

in effetti, almeno e' morto in un bel posto, in un modo rapido e facendo una cosa che gli piaceva
--- ---

ps: le notizie false sono un must da sempre, dalla donazione in costantino in poi (e anche prima)
 
Secondo me questa discussione è esemplare della nevrosi e del disagio della società d'oggi.
A me lo sembra la tua risposta. Se non sai riconoscere un titolo clickbait rifletti meglio. A me sembra che lo sia, e non un banale refuso. Da cosa deriva il tuo fastidio?...insomma non capisco bene quale sia il tuo problema.
i due articoli sono completamene neutri e si limitano a dare la scarna notizia, senza spunti per critiche e polemiche, nè c'erano in calce commenti.
Come sono tutti i titoli clickbait. Titolo "Pinco PAllo non ce l'ha fatta", tu apri e il contenuto è Pinco pallo non ce l'ha fatta a non riempire di coccole il suo cane, o una ca@ata del genere.
non hanno diffuso una notizia falsa, hanno solo sbagliato l'età della vittima e questo perchè non l'hanno verificata.
che affermazione ridicola...come se tu fossi stato in redazione e sapessi com'è andata...dai su. E' ovvio che si tratta di un titolo clickbait come tantissimi altri riguardanti la montagna da "l'everest è pieno di cacca", "la stagione più mortale degli ultimi 20 anni", ecc...in tutti i campi lo fanno. Se tu non lo vedi il problema è tuo.
Da questo dettaglio, però, @Lone Wolf ha spiccato il volo per saltare di palo in frasca, senza che ce ne fosse motivo e senza collegamento logico e da lì, una cascate di cose che non c'entrano nulla.
Al di là del fatto che ritengo questa tua affermazione abbastanza offensiva...non so come ragioni tu, di solito a me capita che qualcosa mi faccia pensare a qualcos'altro e mi dia uno spunto di riflessione. Se per seguire un ragionamento altrui ti serve uno schemino, allora probabilmente hai un modo diverso di ragionare, non per forza migliore. E poi era solo un pensiero, uno spunto per una discussione, non voglio certo insegnare niente a nessuno. Non ho quella presunzione. Non io.
Quindi, alla luce di quanto sopra, risulta davvero comica l'aspirazione a vivere nel secolo scorso
In questa conclusione manca il nesso.. Non capisco ancora cosa ti abbia dato fastidio. Se una discussione non ti piace la puoi ignorare...anche senza cercare di salire in cattedra. Se vuoi che ti dia ragione te la do...se la cosa ti fa star meglio, faccio la mia buona azione del martedì.
Peccato per questa tua uscita era una discussione interessante IMHO, anche senza inserire polemiche fini a sé stesse..per altro in una sezione che si chiama "riflessioni" e non "lezioni di pensiero di Fracaxxo da Velletri". Bah...
non so .... magari è solo che in assenza di fonti alternative si dava fiducia alle notizie che arrivavano e questo creava un maggior senso di affidabilità.

Ricordo una specie di modo di dire dei vecchi tanti anni fa che era più o meno:
-lo hanno detto in televisione deve essere vero-
Beh hai presente la canzone "Man on the moon" dei R.E.M.? E' del 1992. L'unico vantaggio dei nostri giorni è proprio Internet, (a patto che se ne faccia un uso diverso dal postare foto dell'addominale, delle vacanze o del culo su instagram), perché diffonde capillarmente quello che prima era riservato a pochi. Poi c'è sempre chi fa resistenza, chi deve difendere le "sue" idee ad ogni costo magari per paura dell'ignoto o di dover ammettere di aver vissuto gran parte della sua vita su presupposti falsi.
resta il fatto che oggi viviamo in un mondo in cui la fiducia è in un vuoto spinto...
tranne per quelli che non riescono a sostenere l'incertezza e sposano ad occhi chiusi una fazione.
Verissimo, infatti il potere cavalca questo bisogno offrendo di continuo alla gente occasione di schierarsi, così da poterli dividere e controllare meglio.
Tuttavia c'era più serietà.
Ma certo...vuoi mettere Montanelli e Biagi con Porro e Parenzo? O magari la Gruber?
Il giornalismo oggi è diventata una cosa aberrante. Hai ragione quando dici che conta solo generare curiosità (titoli clickbait), generare polemica e quindi catturare l'attenzione. Poi invece per altre tematiche i giornalai sono solo vuoti megafoni del potere, incapaci di alzare la testa anche davanti all'evidenza...
Ma cosa vi ha fatto la Lidl???
Hanno tolto i noodles a 1 euro, imperdonabile:biggrin:
in effetti, almeno e' morto in un bel posto, in un modo rapido e facendo una cosa che gli piaceva
Concordo...e in effetti questo è stato il mio primo pensiero.
 
Il motivo di fondo è un altro.
Se non colpisci non vendi.
la gente non fa click.

Personalmente quando i "giornalisti" a ogni richiesta di informazione veranno accolti a uova marce,pomodori,e lamnci di cacca del gatto vorrà dire che ci saremo svegliati.

Anche perchè sarebbe troppo utopico pensare che da un giorno all'altro TUTTi i giornali restino invenduti in edicola
 
A me lo sembra la tua risposta. Se non sai riconoscere un titolo clickbait rifletti meglio. A me sembra che lo sia, e non un banale refuso.
Ma alla fine si è scoperto se il signore avesse 55 o 70 anni? Perché se ne avesse avuti 55 e non 70 e quindi quest'ultimo fosse l'articolo sbagliato, io l'avrei sicuramente dato come un refuso e non un titolo clickbait. A primo impatto fa più scalpore la morte di un uomo più "giovane", specialmente se per un malore e non per una fatalità legata alla montagna. Inoltre è pieno di gruppi di persone nella fascia 50/60 anni che vanno in montagna, quindi avrebbe attirato ancora di più la loro attenzione se il malcapitato fosse stato un coetaneo e non un "vecchietto" rispetto a loro.
Poi ognuno la interpreta come gli pare
 
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