Riguardo ai commenti sui coltelli, penso che ogni giudizio personale non possa essere più di tanto sindacato. Devo dire, però, che quasi tutti i coltelli presentati alla mostra ed in gara, ad eccezione di qualcuno (arrivati prima di me tra l'altro
) che era evidentemente mal disegnato e peggio rifinito, erano di buon livello e quelli classificati hanno sicuramente meritato. Riguardo ai coltelli di Riccardo beh, ho avuto già modo di dirgli che sono sicuramente tra i miei preferiti. Maneggiarli poi, non fa altro che confermare e rafforzare questa mia convinzione. Ed è proprio la lama tra le caratteristiche che più mi piacciono.
Riguardo invece al discorso "abbellimenti", personalmente, per anni ho creduto che i coltelli arricchiti esteticamente non fossero coltelli ma solo soprammobili. Poi maturando ho cominciato ad essere attratto anche da quelli con evidenti concessioni al piacere della vista. Certo, un po' mi fanno sorridere quelli con uso eccessivo di metalli e pietre preziose (ne ho visti certi con lama in oro!). Vere e proprie opere d'arte che sono ovviamente destinate a far bella mostra di se in una vetrina e mai essere usati ma sicuramente che appagano l'animo di chi è riuscito a venirne in possesso. E perchè non considerare anche questi coltelli in tutto e per tutto. In fondo, se vogliono, tagliano, eccome!
Tanto sappiamo tutti che alla fine, a caccia, nel bosco, in escursione, ci porteremo tutti l'Opinel, il Mora, il Victorinox e compagni, coltelli che se rotti o smarriti, non soffriremo più di tanto e non faremo fatica a trovare un identico sostituto. Cos' non potrà essere per un "Caimmi", un "Caregnato", un Loveless. Per questi no, sono unici, insostituibili.....