Motosega problemi da pivello

Non sono un boscaiolo professionista, però ha 4 ettari di bosco a cui stare dietro: dal 2003 uso una OleoMac 640 che non mi ha mai dato problemi (solo rotto un manico di plastica e cambiata una vite di regolazione della tensione della lama) uso miscela al 2% con olio Bardahl: una raccomandazione a Daniele: la miscela va fatta e conservata in bidoni adatti ai carburanti: niente tanichette di recupero: solo materiali omologati perchè la benzina odierna è molto aggressiva e scioglie certi materiali, che poi causano malfunzionamenti e grippaggi.
Indispensabile, anche per me, l'apposito apparecchietto per affilare le catene: basta un passaggio di due secondi nel terreno e la motosega non taglia più.
Indispensabile, anche per me, l'apposito apparecchietto per affilare le catene: basta un passaggio di due secondi nel terreno e la motosega non taglia più.
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Giusta osservazione che vale non solo per la motosega ma a tutti gli utensili da taglio la terra e la principale causa della perdita del filo soprattutto delle accette, scuri, e asce che quando si e nel bosco si tende a lasciarle a terra appendetele e munitevi di custodia
 
Concordo sia sulla tanica per il carburante che per l'affilacatene che al lavoro mi sono fatto comperare, dopo un po' di pratica, in un attimo la catena è praticamente di nuovo mordente alla grande.
Molto comoda la tanica della Husqvarna per il carburante e l'olio insieme con il riempimento automatico della miscela, non se ne versa una goccia fuori.
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Scusate, stavo dimenticando di dire a Daniele la cosa più importante su cui i soldi non si devono guardare.
I dispositivi di protezione: guanti in primis, gambali o pantaloni antitaglio, casco con cuffie e rete protezione viso e se vuoi stare tranquillo pure le calzature antitaglio.
La catena della motosega a più di 10.000 giri non perdona.
 
Ultima modifica:
Scusate, stavo dimenticando di dire a Daniele la cosa più importante su cui i soldi non si devono guardare.
I dispositivi di protezione: guanti in primis, gambali o pantaloni antitaglio, casco con cuffie e rete protezione viso e se vuoi stare tranquillo pure le calzature antitaglio.
La catena della motosega a più di 10.000 giri non perdona.
Dissento ...sull'ordine di priorità :)
Stivali antitaglio e gambali in primis che soprattutto nelle fasi di sramatura la barra finisce spesso per sfiorare piedi e gambe, poi ovviamente guanti e casco con visiera o rete che un ramo che schizza negli occhi o che cade in testa non è per nulla simpatico. Le cuffie soprattutto se si taglia per lunghi periodi di tempo.
 
Dissento ...sull'ordine di priorità :)
Stivali antitaglio e gambali in primis che soprattutto nelle fasi di sramatura la barra finisce spesso per sfiorare piedi e gambe, poi ovviamente guanti e casco con visiera o rete che un ramo che schizza negli occhi o che cade in testa non è per nulla simpatico. Le cuffie soprattutto se si taglia per lunghi periodi di tempo.

Di solito è più facile farsi male alle mani
Comunque molto dipende anche dalla morfologia del territorio dove si opera e dal tipo di lavoro che si appresta a fare con a motosega.
E' sempre l'attrezzo da lavoro più pericoloso al mondo.
 
Di solito è più facile farsi male alle mani
.
Per farsi male alle mani con la motosega o si usa una di quelli piccole usabili con una mano sola ... oppure si lavora malissimo.
La normale motosega prevede di avere sempre due mani in presa e già quelle di 20 anni fa erano dotate di blocco catena appena si lascia l'acceleratore.
Farsi male alle mani (con la motosega) dovrebbe essere piuttosto difficile.

Lo è molto di più nell'uso della roncola accetta ecc.
 
Anch'io condivido!
In merito alla barra da 45 non credo che sia un upgrade per una motosega semi pro come la tua, per fare un paragone è come aumentare le dimensioni delle gomme ad una auto con media potenza, il risultato è principalmente minore performance (velocità catena inferiore) e affaticamento del motore, con una barra da 40 fai di tutto.
Per quanto riguarda il 3/8 è il passo tipico per le motoseghe da abbattimento, il 3.25 per il taglio, in ogni caso puoi fare tutte e due le cose, questi sono dettagli per i professionisti.
C'è un forum super utile e stra aggiornato che si chiama lamotosega.forumattivo.com.
Qui tra le tante info, ci sono gli schemi e le caratteristiche di motoseghe di tutti i tipi, molti utenti sono meccanici o utenti pro, inoltre si sfatano molti miti, tipo la stihl è meglio perché, la husky è più potente, ecc.
 
Se avevi dubbi sull'aspirazione mi vien da pensare che hai modificato o tolto il filtro. Così la carburazione diventa magra e grippi oppure aspira porcheria e s'inchioda.
 
Se avevi dubbi sull'aspirazione mi vien da pensare che hai modificato o tolto il filtro. Così la carburazione diventa magra e grippi oppure aspira porcheria e s'inchioda.
Riguardo all'aspirazione si possono formare delle microcrepe nel collettore (se questo è in gomma) e la miscela si arricchisce di ossigeno a tua insaputa, magari aggiungici una miscela già magra magra e il gioco è fatto.
 
C'è un forum super utile e stra aggiornato che si chiama lamotosega.forumattivo.com.
Qui tra le tante info, ci sono gli schemi e le caratteristiche di motoseghe di tutti i tipi, molti utenti sono meccanici o utenti pro, inoltre si sfatano molti miti, tipo la stihl è meglio perché, la husky è più potente, ecc.
ci sono anch'io
anche se da quando alcuni anni fa è morto il fondatore del forum, ha perso un po' di forza,
resta comunque una grande fonte di informazioni utili.
 
Per farsi male alle mani con la motosega o si usa una di quelli piccole usabili con una mano sola ... oppure si lavora malissimo.
La normale motosega prevede di avere sempre due mani in presa e già quelle di 20 anni fa erano dotate di blocco catena appena si lascia l'acceleratore.
Farsi male alle mani (con la motosega) dovrebbe essere piuttosto difficile.

Lo è molto di più nell'uso della roncola accetta ecc.

Infatti mi riferivo proprio a quel tipo di motosega, piccola e da potatura che si usa tranquillamente con una mano ma a volte dimenticando che è pur sempre una motosega a tutti gli effetti.
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Nel mio lavoro vedo e ho a che fare con molti boscaioli.....morire se ne vedo uno che indossa anche solo un capo di DPI
 
Nel mio lavoro vedo e ho a che fare con molti boscaioli.....morire se ne vedo uno che indossa anche solo un capo di DPI
he capisco ...e scommetterei che nessuno ha fatto il corso che sarebbe obbligatorio se si lavora in terreni altrui, o alle dipendenze.

Ci sono tanti che non conoscono o non usano nemmeno le tecniche di base :eek:
 
Questo è un gravissimo problema, tipicamente italico... quando nel 2014 mio figlio, allora 29enne, nei suoi giri finì a Perth per rimpolpare le sue finanze (era in giro da un ammetto) la prima cosa che gli dissero di fare fu di garsi fafe kl ckdice fiscale, aprire unconto in banca e fare la "white card" che attestavs il superamento del corso - e relativo esame- sulla sicurezza conestensione per il laboro in cantieri edili...
 
Questo è un gravissimo problema, tipicamente italico...
Noi riusciamo ad andare ben oltre,
oggi si richiede l'attestato del corso di qualsiasi cosa.... al camionista che guida da 30 anni si richiede che faccia un corso e patente apposta per uso del muletto che tanti anni fa usavo senza problemi a 16 anni. L'esasperazione del patentismo fine a se stesso italica fa si che poi in realtà conti solo il pezzo di carta senza curare il valore vero di quanto viene acquisito.

Il corso base obbligatorio per la motosega riguarda solo gli aspetti di sicurezza immediata
DPI e allontanamento estranei. Lo studio delle tecniche fondamentali è un optional.

Ultimamente forse si sta muovendo qualcosa ... almeno in Emilia per poter presentare la richiesta di taglio occorre essere tra le imprese registrate e per poter essere tra le imprese occorre aver effettuato il corso da operatore forestale, che almeno è un po' più serio.
 
Subito prima dell'ultimo lockdown avevo fatto potare dei faggi del mio bosco da un noto treeclimber: (52enne da trent'anni in attività) che mi spiegava che IN TEORIA per quell'intervento ci sarebbe voluto un secondo operatore, a terra, con il compito principale di intervenire nel caso che l'operatore in quota si trovasse impossibilitato a scendere (eufemismo per "appeso per il collo")anche se oggi esistono tecniche e soprattutto attrezzature che rendono questa eventualità superabile....
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l'eterna corsa ad inseguimento tra evoluzione tecnica e leggi.
 
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