Muore per ipotermia sulla Maiella...

"era scivolato sul ghiaccio... nona vittima della montagna in Abruzzo...Solo per questo fine settimana, sulle montagne italiane, sono morti cinque escursionisti.. in quello che è in assoluto l’annus horribilis per il numero di persone morte. .La drammatica conta supera di una unità il 2019, quando fu registrato il peggior numero di decessi: si tratta di un numero che raddoppia la media dei decessi in montagna registrati negli ultimi dieci anni."

articolo completo qui.
 
Non si scherza con la natura.
Bisogna essere prudenti. Bisogna prepararsi bene prima di avventurarsi.
Anche una semplice passeggiata in un sentiero boschivo può rivelarsi pericoloso se si procede con strafottenza.
Occhio ragazzi, occhio!!!
 
un attimo....un attimo...
Annus horribilis cosa? Tutto pane per i vietatori del razzo.
Quanti ne sono morti per la strada?
Sopratutto quanti ne muoiono tutti i momenti SUL LAVORO?

Poi per carità io non metterei in campo la strafottenza ,a volte basta solo una distrazione.

Magari pure dovuta alla moglie che scassamarona col telefono ogni 2 minuti
 
è vero, non bisogna cominciare a fare tragedie.
Gli incidenti crescono di numero perchè la gente che va in montagna è sempre più numerosa, anche in stagioni nelle quali una volta gli escursionisti della domenica restavano a casa.
Più gente in giro, più possibilità di incidenti, è normale, però è anche vero che tanta gente non ha esperienza e va in giro un po' a vanvera e succede quello che poi leggiamo.
Qui nei boschi in trentino noi valligiani non ci siamo quasi mai fatti male davvero eppure si andava a segare boschi, sgaggiare rocce, pascolare di tutto... Poi arriva il fungaiolo dalla città o l'escursionista foresto con i vestiti griffati alla moda e ci lascia le penne come un pollo.
Ma sai quanti ne andiamo a recuperare di sti deficienti che sono stanchi e non sono più capaci di muoversi?
 
Capita, a volte, di scivolare su una "buccia di banana". Non per questo si è sprovveduti, cittadini, spericolati ecc. Capita che andando a 42 Km/h sull'xt600 ci si ritrovi a strisciare sull'asfalto perchè la ruota posteriore ha perso, chissà per quale motivo, aderenza. Anche restando a casa si rischia di rimanerci stecchiti per solitudine o depressione o... Signori, la vita è anche questo. I soccorritori esistono per questo, diversamente non esisterebbe la professione. Più cautela? Il parametro di riferimento sarebbe... chi? Messner Reinhold?
 
La regola sarebbe di non andarsele a cercare,andando in moto come spesso faccio col klr e con l'harley quando la avevo ho visto tanta gente (e capitava di più su certi generi di moto piuttosto che su altre) che faceva di tutto per non arrivare a casa intero.
Ricordo una volt a metà degli anni 90 quando sul colle di nava. Stavamo tornado con due moto stracariche dal mare. Davanti c'ero io con il figlio del mio vicino dietro. 30 metri più indietro il mio vicino dui casa con la moglie. Avevano un XT600 delle prime ad avviamento elettrico.
In una curva mi sono trovato un cesso giapponese a 4 cilindri che sbacchettava come una bandiera con le sue carene plasticose del razzo che ballavano.
Mi butto tutto sulla destra e non so se mi abbia toccato o meno ma ho trovato una corda elastica tranciata dei bagagli sulla sinsitra.
Devo dire che appena passato ho dato gas e ho quasi trattenuto il fiato per vedere se sentivo il botto sull'XT dietro.
ma non è successo,il vicino aveva mollato perchè sentiva "troppo calore" che veniva su
Obbiettivamente avessi avuto il camion dell'autoscontro di mia zia avrei soltanto suonato il trombone e aspettato il moschino sul paravacche davanti.

E poi dicono che le moto sono pericolose,te credo grazie a certa gente
 
Più cautela? Il parametro di riferimento sarebbe... chi? Messner Reinhold?
no, l'uomo comune che frequenta l'ambiente.
Se uno vive in ufficio e non è abituato a frequentare la natura, spesso non ha nemmeno la pallida idea di potersi cacciare nei guai con una facilità disarmante perchè non sa riconoscere i pericoli e quando li riconosce non sa come rimediare, sempre che non sia già tardi.
Oggi tutti vanno dappertutto in tutte le stagioni dell'anno ma la montagna non è uguale e cambia di brutto
 
Un escursionista poco che si addentra nell'aitipiano della Majella in questo periodo sicuramente non è un principiante, a volte la mala sorte fa lo sgambetto anche a gente esperta
 
Ah, io non ho la più pallida idea di chi sia quello che è morto in Maiella.
Io stavo facendo un discorso in generale e infatti ho iniziato dicendo che le fatalità capitano e anche per quali motivi. Però bisogna riconoscere che oggi c'è anche una quota maggiore che in passato di gente che va a cacciarsi nei guai senza avere familiarità con l'ambiente perchè la vita di oggi mediamente ha poco a che fare con i lavori nella natura e la capacità di leggerla che questo portava ad avere.
 
Ogni anno e soprattutto nei periodi invernali perdono la vita escursionisti principianti ed esperti purtroppo gli incidenti accadono e spesso commentiamo con frasi tipo "ma cosa ci faceva la, perchè non sono tornati indietro, in montagna si va equipaggiati" ecc. ecc.
Il punto e che spesso commentiamo situazioni che a fatto compiuto seduti sul divano rilassati sembrano evidenti e logiche ma poi se ti trovi tu in quelle situazioni sei in grado di mantenere la calma e soprattutto la mente lucida e prendere la decisione migliore?
Io (per ora) non mi sono mai trovato in situazioni di alto rischio ma potrebbe succedere e se succede sarei in grado di fare la cosa giusta?
Nonostante frequento la montagna da quando sono nato sono consapevole che la situazione può cambiare in qualsiasi momento anche una semplice escursione può trasformarsi in una giornataccia (per usare un eufemismo) quindi penso che l'esperienza e fondamentale e fa la differenza tra la vita e la morte ma come succede spesso l'imprevisto ti coglie di sorpresa e chiunque anche il più esperto può commettere degli errori.
 
Nessun victim blaming, ma ogni tanto delle riflessioni andrebbero fatte.
Alessandro Baricco ne "I barbari" parla di un passaggio da una dimensione verticale, in cui si cercava il parere, l'approvazione e forse la benedizione di chi veniva ritenuto esperto, ad una dimensione orizzontale, in cui il senso delle cose è collegato alla maggiore velocità con cui si collegano eventi, esperienze, vissuti, progetti.
Ho il brevetto Padi? allora posso fare roccia o ghiaccio.
Noi milanesi siamo molto esperti in questo.
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Comunque, non posso criticare nessuno perchè in passato ho fatto delle cose che mi stupisco non ci abbia lasciato le penne. E' stata solo fortuna.
Ad alcuni capita di imbattersi in coincidenze sfortunate.
 
il problema dello sfiatone che ci lascia le penne a volte innesca pericolose conseguenze normative.
A te semprerebbe giusto in caso di arrampicata "seria"aver bisogno di una serie di cose specifiche di MARCA e modello? Magari "consigliate" anche in modo normativo?.

A te sembrerebbe giusto in caso di sci o snowboard usare un casco di una specifica marca e modello? A me no.
Difatti oggi vedi un pò di tutto (da moto,da hockey,da sci e poi di più ancora) e non vengono fatti controlli.

Cosa pensi che succeda quando qualcuno farà patascrank con attrezzatura troppo sbagliata?
 
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