Varie Museo Storico Piana delle Orme Latina

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Il museo di Piana delle Orme è un parco-museo all'aperto in provincia di Latina tra i più grandi d'Italia nel suo genere
Il museo, privato, nasce dalla collezione di Mariano De Pasquale e viene continuamente arricchita. Sono raccolti nel museo circa 50000 reperti tra i più disparati: giocattoli, strumenti di lavoro, oggetti di vita quotidiana, trattori e idrovore utilizzate per la bonifica e dopo la bonifica, tram, auto, moto, armi e mezzi militari come aerei, carri armati, elicotteri, jeep, fucili, proiettili, divise, etc...

Il materiale è conservato in più padiglioni organizzati secondo due percorsi tematici principali. Uno dei due percorsi è relativo alla Bonifica dell'Agro Pontino in particolare e alla vita agricola in Italia in generale.

Il secondo percorso è relativo agli eventi bellici della Seconda guerra mondiale in cui è rimasta coinvolta l'Italia e il Lazio. Tale percorso offre al visitatore la possibilità di prendere diretta visione delle più diverse attrezzature militari utilizzate nei teatri di battaglia durante la Guerra di liberazione nazionale ad opera delle forze alleate, oltre che di quelle nemiche dell'Asse nazi-fascista (decine di mezzi di trasporto, pezzi di artiglieria, mezzi anfibi, strutture mobili del genio militare, della Croce rossa, etc.). Una delle ultime acquisizioni del museo è stato uno dei soli tre esemplari ancora esistenti al mondo della versione del Carro armato statunitense M4 Sherman modificato appositamente per le operazioni di sbarco in Italia e in Normandia (cosiddetto Sherman "DD"). Il carro armato, dopo un rocambolesco ripescaggio nelle acque del golfo di Salerno in anni recenti (nell'ottobre 1943, durante le operazioni di sbarco, era affondato), e dopo mesi di difficili e costosi restauri, è ora esposto e ammirabile in tutta la sua ardita struttura in uno dei padiglioni della mostra. Esso, tra l'altro, è anche perfettamente funzionante e, come altri esemplari di carri armati e altri materiali bellici presenti all'interno della mostra, viene utilizzato, ove richiesto, anche a fini cinematografici. Di notevole interesse sono, per la precisione nella ricostruzione dei dettagli, i diversi percorsi, disposti nei diversi padiglioni, che ricostruiscono i momenti cruciali della Seconda guerra mondiale, dalla guerra in Afrinca settentrionale, allo Sbarco ad Anzio, alla battaglia di Cassino, sino alla liberazione di Roma. Un padiglione (il primo del percorso della mostra dedicato alla Seconda Guerra mondiale) ricostruisce, con l'allestimento di una stazione ferroviaria all'interno della quale sono posizionati vagoni ed una locomotiva, la tragedia della deportazione degli ebrei italiani verso i campi di sterminio nazisti.

Ogni padiglione affronta un particolare tema attraverso specifiche ricostruzioni didattiche (anche animate e acustiche) in cui sono presenti oggetti originali.

Il museo è situato all'interno di un omonimo parco agrituristico dove è anche possibile vedere, contestualmente al percorso museale, pavoni, conigli, pony ed altri animali.
 
E' uno dei due musei che mi riprometto da una vita di visitare insieme al De Enriquez di Trieste anche solo per vedere lo Sherman anfibio. Segnalo anche la presenza di un caccia americano abbattuto durante lo sbarco di Anzio e rimasto in buone condizioni perchè precipitato slla spiaggia e coperto di sabbia a causa dell' impatto.
 
Forse questo aereo di cui parli@ciccio è quello che avevo visto da bambino ,anni cinquanta o primi sessanta messo in un giardino appoggiato ad un pilastro tipo monumento e mi aveva molto colpito Poi tornando ad Anzio non lo avevo più trovato e nessuno ne sapeva più nulla. Chissà se qualche abitante di Anzio si ricorda di questa cosa.Ciao
 
No, l' aereo di cui parlo è rimasto semisepolto dalla sabbia e dall'acqua in un tratto di spiaggia di fronte ad Anzio fino al 1998 .Ne venni a conoscenza perchè lessi un articolo di una vecchia rivista chiamata UNIFORMI E ARMI che parlava del suo recupero e della sua collocazione nel museo (un mio collega c'è stato il mese scorso e lo ha visto).
http://www.anzio.it/Piana delle orme.htm
 
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