Viaggio My Camel Trophy 2025

Perché “My Camel Trophy 2025”?

Per chi conosce il Camel Trophy sa che era una competizione internazionale degli anni passati di mezzi Land Rover e sin da quando ero ragazzo ne sono affascinato.
Chi della mia età e amante dei fuoristrada non ha pensato di partecipare e magari aveva pure preparato il foglio per la candidatura? Oggi alla soglia dei 60 anni ho avuto la possibilità di raggiungere mio figlio Giacomo che abita in Australia da quasi 3 lustri e anche lui amante dei fuoristrada e del free camping (buon sangue non mente). Un mese in mezzo a giovani (solo io e Alberto della nostra età) a contatto con la natura nell’immenso Bush australiano con partenza da Venezia con il mio amico Alberto appunto.
Attrezzature portate sono uno zaino che avrà 30/40 anni ma uso più questo degli altri che ho e che mi sono portato in cabina in aereo, tenda monoposto e monopalo (il palo lo ho fatto strada facendo), coltello, seghetto, qualche torcetta, amaca, un tarp (che è rimasto in dotazione al Defender), cordame vario e picchetti per sabbia. Vestiario in stiva nella valigia che ovviamente ho lasciato quasi tutto a casa di Giacomo perché nelle uscite ho usato ciabatte Crocs, un costume, un paio di mutande, un paio di pantaloni corti e qualche maglietta, per la sera un giubbino leggermente imbottito con il quale dormivo in amaca anche se qualche notte il sacco a pelo estivo messo a coperta mi è stato utile (prestato da Giacomo) e scarpe da trekking nel caso servissero (mai usate).
Dei circa 4.000 km fatti, solo circa 1.000 km su asfalto (il ritorno, per via dei tempi stretti per gli impegni di lavoro), tutti gli altri tra gravel road, sabbia, bush, senza risparmiare i mezzi a disposizione (mezzi di proprietà, non noleggiati). Abbiamo portato i mezzi al loro limite, abbiamo fatto appunto il nostro Camel Trophy 2025 (passatemi questo titolo).

Tutto si è svolto in due parti, la prima uscita di 2 notti “per provare” le attrezzature che poi ci sono servite nel viaggio lungo verso il nord, con gli equipaggi “degli ingegneri” (quasi tutti di questa professione).
Ovviamente per il 90% in lingua inglese, perché non eravamo solo italiani, ma anche australiani e due ragazze di altri paesi.
Abbiamo fatto mille soste in mille posti magnifici, tutte le spiagge possibili per un bagno in ognuna di queste e sottolineo tutto in fuoristrada in cerca del percorso più gravoso.

Prima uscita.
Partenza da Perth verso Albany.
2 notti nei pressi di Albany e le sue bianche spiagge.
Prima notte con 3 mezzi:
1 Defender 130
2 Nissan Navara
Spiaggia bellissima con fiumiciattolo a fianco del nostro accampamento che sfociava nell’oceano Pacifico.
Seconda notte (in altra spiaggia) ci hanno raggiunto per strada due equipaggi quindi gruppo di 5 mezzi:
1 Defender 130
2 Nissan Navara
2 Nissan XTrail
A metà percorso i due XTrail li abbiamo "parcheggiati" e diviso gli equipaggi nei restanti mezzi. Impossibile continuare senza fuoristrada preparati adeguatamente.
Pernottato in spiaggia con vento e temperatura notturna in discesa.

Seconda uscita.
Partenza da Perth verso Exmouth.
3 mezzi:
1 Defender 130
1 Discovery 2
1 Nissan Navara
Qui le vicende sono state di varia natura, recupero di mezzi altrui bloccati nelle dune di sabbia, verricello usato più di qualche volta anche per noi stessi, più volte abbiamo dovuto tirarci fuori l’un l’altro nelle salite sabbiose e non con pendenze importanti. Non sono mancati i problemi, il Discovery a meno di metà strada ha riportato la rottura del cambio automatico.
Smontati i due alberi di trasmissione lo abbiamo trainato per circa 200km (ovviamente in fuoristrada) fino ad una cittadina per lasciarlo fermo in attesa che lo spedissero a casa e quindi il suo equipaggio diviso tra noi e il Navara. Pensare che pur avendo i mezzi carichi all’inverosimile abbiamo aggiunto il materiale dei nuovi ospiti affinché potessero continuare con noi l’uscita ma anche questo fa parte del gioco.
Un altro problema importante è stato che uno pneumatico del Navara è esploso al rientro dal lungo viaggio, quindi sostituito ed essendo in fase di rientro non è più servita una ulteriore ruota di scorta (che non avevamo), ecco che avere due ruote di scorta nei lunghi viaggi ha un senso.
Foto e filmati ne abbiamo fatti, ma non erano pensati per la pubblicazione e quindi i sonori non sono “adeguati” tranne quelli del drone che sono muti, ma caricarli qui sono troppo pesanti e richiedono troppo tempo anche in altra piattaforma.
Le prime due notti le ho passate in tenda, tutte le altre in amaca tra un mezzo e l’altro per la maggiore, per godermi al meglio il cielo stellato.
Metto alcune foto a caso e alla rinfusa tanto per dare un’idea.

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Qualsiasi parola è fuori luogo...

Quì si mischiano meraviglie attuali a sogni giovanili...
Il TD5 è stato, sino a 8 anni fà, il mio ultimo fuoristrada, ma più della corsica ed appennino non ha fatto...
 
Credo che gli amanti del Defender apprezzino il lavoro di restauro completo fatto da mio figlio. La scelta del colore originale dei Series abbinato al tetto bianco con inserti neri e grigio argento sia fantastico. Il 300 è un buon motore, la turbina sarebbe da cambiare con una variabile, avesse avuto quei pochi cavalli in più, seppur un mezzo vetusto, non lo avrebbe fermato "niente" nei giri fatti. Originale nella meccanica e nel motore, sospensioni comprese. L'esterno migliorato nelle luci, pedane, attrezzature varie e cassone enorme di altro mezzo (più largo del suo e completamente piatto nel pianale) con dietro cucina e lavandino estraibile. Tutti sbalorditi dalla resa del Defender paragonato a mezzi di ultima generazione, ovviamente chi guida deve sapere il fatto suo e io mi tiro fuori dal podio.
Grande esperienza che mi rimane nel cuore per tre motivi come potete immaginare, un mese con mio figlio, in fuoristrada e nel bush più profondo del paese che io reputo il più spettacolare.
Sapevo degli spazi enormi, ma credetemi che vederli è tutt'altra cosa, centinaia di km senza vedere niente e nessuno, solo noi con quello che avevamo appresso e niente mancava, nel nulla c'era tutto.
 
Quanto ti invidio anch'io amante da sempre del fuoristrada e ho sognato per anni partecipare al Camel Trophy purtroppo per ragioni che non sto a elencare non sono mai riuscito a prenderne parte ma non mi sono perso una edizione documentata e ho collezionato i mitici adesivi che li conservo ancora come reliquie
Land Rover, paesaggi straordinari che dire vorrei tanto essere lì a percorrere i percorsi più impegnativi dedicarsi alle riparazioni sporcarsi, bagnarsi a volte anche inc....zzarsi
Grande Stefanoa
 
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