Nanga Parbat in solitaria

Inutile dire chi è l'autore del libro,chi di voi non ha sentito parlare di questa "folle " avventura?
Il nostro caro Messner decide di affrontare da solo questo gigante dopo vari tentativi falliti,uno in particolare dove morì il fratello,ma l'alpinista ritenta ancora,come egli stesso dice:"un'idea non può morire!"
Anche questo libro è un concentrato di saggezza,Messner un colosso della montagna si mette a nudo,veramente a nudo,parla delle sue paure,delle sue debolezze,dei suoi pianti e delle sue disperazioni,parla anche della tragica separazione dalla moglie,evento che lo paralizzò e gli impedì anche di scalare,un libro,una storia,un concentrato di vita!
Ciò che mi ha colpito è che Messner per essere un po' più leggero rinunciò alla torcia durante la scalata,lasciandola al campo base,usò soltanto la poca luce emessa dal fornello,non stiamo parlando di Appennini,neanche di Alpi,ma di Himalaya...
Leggendo il libro si capisce come dalla sua enorme paura sia nato un coraggio bestiale..

Segue qualche frase:

"...La disperazione di essere me stesso gira per tutto il mio corpo,malgrado non riesca a spiegarmi la causa di questo panico lo stato di paura continua:la paura di essere quì,la paura di continuare,la paura di essere un uomo.
Non è la paura della caduta che mi paralizza,è come se io mi perdessi in questo essere solo...
...La solitudine è una forza che ti travolge se erompe da te impreparato;che ti porta al di la dei tuoi orizzonti se sai sfruttarla per te stesso..."
 
Ho la stupenda edizione 1980, piena di documenti, scritti autografi, foto in bianco e nero e a colori (molte fatte con la sua Leica con l'autoscatto...)

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Se avete l'occasione, penso non sia facile da trovare, prendetelo subito... è una meraviglia anche solo il suo diario dell'impresa comunque.
 
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Ma la copertina è uguale a "razzo rosso sul Nanga Parbat"!!! Grazie,!!
Già, pare la stessa foto :si:
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Nella foto Messner sulla vetta del Nanga Parbat, raggiunta in solitaria e senza l’ausilio di ossigeno. L’8 maggio del 1978, assieme ad Habler, aveva raggiunto per la prima volta nella storia la cima dell’Everest senza ossigeno supplementare. Un’impresa ritenuta impossibile fino a quel giorno.

https://www.montagna.tv/113215/limpossibile-e-stato-davvero-assassinato-come-scriveva-messner/
 
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