Ho atteso a lungo, prima di dire la mia. Che è breve, brevissima.
1. Non giudico mai i rischi che gli altri scelgono di prendersi. Perché ciò che è facile per me, può essere difficile o impossibile per un altro (e viceversa, naturalmente). E non si può conoscere la preparazione di un alpinista, se non quando si esce insieme e si affronta qualche difficoltà insieme.
2. Tutti noi ci siamo esposti o ci esporremo a rischi mortali. Se siamo qui a raccontare le nostre storie, è solo merito della fortuna. Non parlo solo di rischi in montagna. E magari per qualcosa che, oggettivamente, "Val meno la pena".
3. Invecchiando ho deciso di darmi una bella calmata, ma non sono le responsabilità della vita (moglie e figli) ad avermi convinto, quanto...
4. ... quanto il portare in montagna con me qualche buon amico. Cui far sperimentare il piacere della natura selvaggia, correndo meno rischi possibile.
Ovviamente, dato l'epilogo della vicenda, esprimo il mio cordoglio a chi resta (famiglia ed amici), chiedendo a chi mi legge: sicuro che questo sia un modo brutto di andarsene? Meglio nel proprio letto, anche se circondato dall'affetto dei propri cari? Non dico di andarsi a cercar guai, ma, caro amico che mi leggi, allora, che avventuroso sei?