Nasce il Sentiero dei Parchi

Fortunatamente i camminatori non sono tutti uguali: c'è chi vuole la camminata turistica e comoda e chi ama la natura vera. E' molto semplice.
D'altronde se tutti ragionassero come te i Thru Hike americani, il Selvaggio Blu o il GR20 sarebbero deserti.
Quindi piuttosto che pretendere che tutti i trekking del mondo incontrino i tuoi gusti è più semplice mettere lo zaino e andare a Santiago.
Da parte mia tutta la vita la Via dei Lupi, il Cammino dei Briganti o il Garda trek.

Credo ci sia una incomprensione di fondo: il Cammino dei Briganti è in sé un percorso più di trekking che di cammino nel senso tradizionale del termine quale pellegrinaggio adatto sostanzialmente a tutte le età, le forze, le borse; ed esso è, in effetti, nient'altro che un trekking di più giorni che vive delle modalità proprie dell'escursionismo e non del pellegrinaggio (ciò anche con riferimento alla segnaletica etc.). Io differenzierei tra percorsi che vogliono, vorrebbero, avrebbero la velleità, per così dire di "tendere" alla grandezza selvaggia dei GR di stampo francese e spagnolo (soprattutto Pirenei e Corsica ma, in Spagna ad esempio, anche le rutas della Sierra Nevada che sono molto selvagge e bellissime), per i quali percorsi italiani, in termini di "tensione" non c'è nulla da eccepire ed è in effetti ovvio che siano differenti dal Camino (come dal Camino è differente il GR20 solo per citarne uno), salvo però per il fatto che - rispetto a Francia e Spagna (che conosco) - la sicurezza del rifugismo da noi è purtroppo una chimera (e te lo dice uno a cui piace alla follia dormire in tenda piuttosto che nel rifugio, ma i rifugi servono a rendere certi che se a 2000 metri ti accade qualcosa puoi sperare nella salvezza e, d'altro canto, sono necessari alla tutela della stessa montagna perchè consentono il controllo del territorio senza soluzioni di continuità deleterie se si abbandonano....); queste situazioni, tendenziali o effettive, vanno distinte dalle situazioni dei veri e propri cammini, per i quali ripeto l'esempio della Francigena che, mentre proprio dai gestori del Cammino Briganti sembra essere portata in parallelismo con il Camino deSantiago, invece col Camino non ha nulla a che vedere, in termini di segnaletica, sicurezza dei percorsi, sicurezza dei pernottamenti, sicurezza dei centri attraversati. Insomma, la mia esperienza mi dice che su entrambi i fronti, in Italia siamo perdenti.
 
Fortunatamente i camminatori non sono tutti uguali: c'è chi vuole la camminata turistica e comoda e chi ama la natura vera. E' molto semplice.
D'altronde se tutti ragionassero come te i Thru Hike americani, il Selvaggio Blu o il GR20 sarebbero deserti.
Quindi piuttosto che pretendere che tutti i trekking del mondo incontrino i tuoi gusti è più semplice mettere lo zaino e andare a Santiago.
Da parte mia tutta la vita la Via dei Lupi, il Cammino dei Briganti o il Garda trek.

Ne stai facendo una questione personale senza neppure conoscermi.
Probabilmente hai un antipatia verso il Cammino di Santiago e la cosa -credimi- mi lascia del tutto indifferente, però quando si discute delle cose ci vuole un po' di obiettività.
Oltretutto come dicevo non mi conosci affatto, le mie escursioni o trekking preferiti sono quelli in cui incontro 0 (ZERO) persone per cui cerco di andare dove non va quasi nessuno, naturalmente quando sono stato a Santiago non ho potuto riservare il cammino solo per me e ho dovuto fare di necessità virtù.... ma andare a Santiago significa fare un viaggio.
Attraversi una nazione, ci sono persone che pianificano questo viaggio per anni.... nel mio piccolo quando l'ho fatto, partendo da Lourdes, ho attraversato i Pirenei sulle tracce del GR e in tre giorni ho incontrato forse cinque persone.

Pertanto non si tratta di gusti.
E non si tratta di natura vera o falsa, come se non potersi fare un bidet per cinque giorni facesse la differenza tra chi è un vero trekker o un merendaio.
Non si tratta nemmeno di pretendere.
Se vuoi confrontare il Selvaggio Blu o il GR 20 al cammino dei briganti allora forse è meglio se ti guardi le tappe dei vari tracciati, ma siccome immagino che tu l'abbia fatto, allora non fare paragoni che non hanno senso.
Il GR 20 o il Selvaggio Blu sono trekking tosti che richiedono forza e spirito di adattamento, e hanno in questo (oltre alla morfologia del percorso) la loro ragione di esistere.... non mi pare di averli mai confrontati al Cammino di Santiago, ma come ben saprai non è che la Sardegna affida il proprio pil al Selvaggio Blu o la Corsica al GR 20.

Oltretutto l'argomento del post non mi pare si riferisse a questo genere di trekking che rimangono cmq per pochi/pochissimi, ma piuttosto a percorsi in qualche modo organizzati in modo tale da poter attirare un discreto numero di visitatori.... con riferimento poi al cammino dei briganti "è nato dal basso e ha bisogno di tutti ecc ecc" .... BENE: la mia osservazione è stata SEMPLICEMENTE che, come anche per la via Francigena (ah beh.... se questa non è vicina a Santiago come concezione....) se non si da modo alle persone di muoversi in SICUREZZA e con un organizzazione che non ti obblighi a lavarti nei fossi è inutile pensare di fare dei numeri.
Tutto qui.

Poi te naturalmente vai dove ti pare eh! Ti saluto e buon cammino.
 
Credo ci sia una incomprensione di fondo: il Cammino dei Briganti è in sé un percorso più di trekking che di cammino nel senso tradizionale del termine quale pellegrinaggio adatto sostanzialmente a tutte le età, le forze, le borse; ed esso è, in effetti, nient'altro che un trekking di più giorni che vive delle modalità proprie dell'escursionismo e non del pellegrinaggio (ciò anche con riferimento alla segnaletica etc.). Io differenzierei tra percorsi che vogliono, vorrebbero, avrebbero la velleità, per così dire di "tendere" alla grandezza selvaggia dei GR di stampo francese e spagnolo (soprattutto Pirenei e Corsica ma, in Spagna ad esempio, anche le rutas della Sierra Nevada che sono molto selvagge e bellissime), per i quali percorsi italiani, in termini di "tensione" non c'è nulla da eccepire ed è in effetti ovvio che siano differenti dal Camino (come dal Camino è differente il GR20 solo per citarne uno), salvo però per il fatto che - rispetto a Francia e Spagna (che conosco) - la sicurezza del rifugismo da noi è purtroppo una chimera (e te lo dice uno a cui piace alla follia dormire in tenda piuttosto che nel rifugio, ma i rifugi servono a rendere certi che se a 2000 metri ti accade qualcosa puoi sperare nella salvezza e, d'altro canto, sono necessari alla tutela della stessa montagna perchè consentono il controllo del territorio senza soluzioni di continuità deleterie se si abbandonano....); queste situazioni, tendenziali o effettive, vanno distinte dalle situazioni dei veri e propri cammini, per i quali ripeto l'esempio della Francigena che, mentre proprio dai gestori del Cammino Briganti sembra essere portata in parallelismo con il Camino deSantiago, invece col Camino non ha nulla a che vedere, in termini di segnaletica, sicurezza dei percorsi, sicurezza dei pernottamenti, sicurezza dei centri attraversati. Insomma, la mia esperienza mi dice che su entrambi i fronti, in Italia siamo perdenti.

Ma è esattamente quello che affermo da inizio topic: non ha senso paragonare il Cammino di Santiago con i nostri trekking che sono per lo più di montagna (compreso il Sentiero Italia e questo Sentiero dei Parchi che ne ricalca in gran parte il percorso). Santiago può essere un opportuno metro di paragone se relazionato alla Francigena o alla Regina Viarum dove purtroppo nessuno ha fatto gli investimenti giusti per valorizzarne il tracciato.

Ne stai facendo una questione personale senza neppure conoscermi.
Probabilmente hai un antipatia verso il Cammino di Santiago e la cosa -credimi- mi lascia del tutto indifferente, però quando si discute delle cose ci vuole un po' di obiettività.
Oltretutto come dicevo non mi conosci affatto, le mie escursioni o trekking preferiti sono quelli in cui incontro 0 (ZERO) persone per cui cerco di andare dove non va quasi nessuno, naturalmente quando sono stato a Santiago non ho potuto riservare il cammino solo per me e ho dovuto fare di necessità virtù.... ma andare a Santiago significa fare un viaggio.
Attraversi una nazione, ci sono persone che pianificano questo viaggio per anni.... nel mio piccolo quando l'ho fatto, partendo da Lourdes, ho attraversato i Pirenei sulle tracce del GR e in tre giorni ho incontrato forse cinque persone.

Pertanto non si tratta di gusti.
E non si tratta di natura vera o falsa, come se non potersi fare un bidet per cinque giorni facesse la differenza tra chi è un vero trekker o un merendaio.
Non si tratta nemmeno di pretendere.
Se vuoi confrontare il Selvaggio Blu o il GR 20 al cammino dei briganti allora forse è meglio se ti guardi le tappe dei vari tracciati, ma siccome immagino che tu l'abbia fatto, allora non fare paragoni che non hanno senso.
Il GR 20 o il Selvaggio Blu sono trekking tosti che richiedono forza e spirito di adattamento, e hanno in questo (oltre alla morfologia del percorso) la loro ragione di esistere.... non mi pare di averli mai confrontati al Cammino di Santiago, ma come ben saprai non è che la Sardegna affida il proprio pil al Selvaggio Blu o la Corsica al GR 20.

Oltretutto l'argomento del post non mi pare si riferisse a questo genere di trekking che rimangono cmq per pochi/pochissimi, ma piuttosto a percorsi in qualche modo organizzati in modo tale da poter attirare un discreto numero di visitatori.... con riferimento poi al cammino dei briganti "è nato dal basso e ha bisogno di tutti ecc ecc" .... BENE: la mia osservazione è stata SEMPLICEMENTE che, come anche per la via Francigena (ah beh.... se questa non è vicina a Santiago come concezione....) se non si da modo alle persone di muoversi in SICUREZZA e con un organizzazione che non ti obblighi a lavarti nei fossi è inutile pensare di fare dei numeri.
Tutto qui.

Poi te naturalmente vai dove ti pare eh! Ti saluto e buon cammino.

Nessuna questione personale e nessuna antipatia per Santiago, torno a ripetere che è da inizio topic che affermo semplicemente l'insensatezza di prendere il Camino come metro di paragone per qualsiasi cosa.
Il paragone può starci nel caso di alcuni cammini nostrani come la Francigena, in altri casi è totalmente insensato men che meno nei confronti della Via dei Lupi o del Cammino dei Briganti.
 
premesso che appunto in italia il turista viene visto come pollo, a me spiace vedere come la riviera adriatica, specie a nord, sia totalmente esclusa. e la colpa non e' di chi ha realizzato il cammino, ma di quanto abbiamo cementato le nostre zone (e di quanto siano insicure, girare a mestre o padova di notte non e' affatto l'ideale)
 
premesso che appunto in italia il turista viene visto come pollo, a me spiace vedere come la riviera adriatica, specie a nord, sia totalmente esclusa. e la colpa non e' di chi ha realizzato il cammino, ma di quanto abbiamo cementato le nostre zone (e di quanto siano insicure, girare a mestre o padova di notte non e' affatto l'ideale)

I dati sulla cementificazione e privatizzazione delle zone costiere sono assolutamente allucinanti in Italia. Penso che sulla costa adriatica si raggiungano percentuali imbarazzanti.
 
Il paragone fatto dai giornali con il cammino di Santiago è un semplice espediente comunicativo... la maggior parte delle persone sa' 'na sega quanti e quali sentieri ci sono in Italia, mentre il cammino di Santiago, almeno in Europa, è forse il più conosciuto, anche soltanto come "espressione linguistica" (dai, quante volte vi siete sentiti dire, zaino in spalla, "Che vai a fare, il cammino di Santiago?" :azz: :azz: :azz: ). Un po' come dire che le spiagge della Sardegna sono le Maldive, o i Caraibi d'Italia...
 
I dati sulla cementificazione e privatizzazione delle zone costiere sono assolutamente allucinanti in Italia. Penso che sulla costa adriatica si raggiungano percentuali imbarazzanti.

terribilmente imbarazzanti. ed e' un peccato, perche' certi scorci sono stupendi e qua e la alcune zone si salvano.

altra cosa, anche volendo sono turistici in modo assurdo. a porto caleri, uno dei posti forse meglio conservati escluso paese e spiaggia, certi giorni hai 5 o 6 km di colonna di auto. il che, per un paese di unosputomila abitanti, e' estremamente impattante. e qualche giornata al mare in estate a volte la faccio, ma mi passa la voglia dopo pochissimo, e' invivibile.

in queste condizioni l'idea di fare un percorso completo e' puro masochismo. e' gia' un miracolo che le isole minori della laguna, i giardini botanici litoranei e le poche foci e spiagge libere non siano un cumulo di cemento
 
Il paragone fatto dai giornali con il cammino di Santiago è un semplice espediente comunicativo...


E' proprio il contrario! i "cammini" sono sviluppati con denaro pubblico nell' ambito di un progetto più ampio di sviluppo turistico che include questa forma in particolare (tra le altre) e che si ispira apertamente all' esperienza spagnola. Purtroppo l' esperienza spagnola non viene studiata sufficientemente a fondo, in particolar per quanto riguarda l' accoglienza che in Spagna (così mi dicono, non ci sono andato a controllare) si avvale anche di ostelli ricavati da scuole rurali di epoca franchista poi abbandonate per la diffusione del trasporto privato e l'accentramento del sistema scolastico in centri più grandi. Qualcosa che da noi non esiste e che ovviamente non avrebbe senso costruire solo per questo scopo.
 
Ma si potrebbe fare facilmente anche da noi.Ricordiamo le varie stazioni abbandonate delle varie stazioni sempre abbandonate,.le case cantoniere,malghe abbandonate ecc. Solo che da una parte c'è una burocrazia e una tassazione strangolante e dall'altra pure una richiesta di velocità di guadagno da parte di eventuali gestori. Il Cammino è percorso spesso da persone con intenti se non penitenziali almeno devozionali e lo stesso per i gestori dei vari "refugios". Spesso nei campeggi italiani difficilmente trova posto chi vuole passare solo una notte, preferendo il campeggio stanziale generatore di una specie di favelas.
 
Siamo in Italia, quella degli immobili pubblici abbandonati è una leggenda urbana, qualsiasi immobile appena decente viene arraffato dai privati con concessioni in cambio di affitti simbolici (è il caso dei caselli che non siano ridotti a ruderi) e quanto eventualmente debba restare è occupato abusivamente.

C' é poi la questione del raggiungimento della soglia di redditività: fino ad una certa soglia minima di afflusso turistico queste strutture sono in perdita (lo sono comunque , fisiologicamente, per molti mesi all' anno) ne consegue il circolo vizioso: mancano turisti perché non ci sono strutture, le strutture non si aprono perché mancano i turisti.

Per non parlare del fatto che se nello stesso immobile invece di un ostello apri un ristorante o un trattoria vrai l'unico problema di contare i soldi abbastanza velocemente...
 
Tanto leggenda non è. Per esempio lungo tutta la linea abbandonata di Capranica di Sutri Civitavecchia, ormai un classico del escursionismo laziale ci sono tutte le stazioni in stato discreto del tutto disabitate o inutilizzate facilmente recuperabili o almeno se non le si vuole recuperare come ostelli si potrebbero usare,una volta sistemate,come appoggio per un area camping. E' pure verissimo che si vogliono contare i soldi alla massima velocità possibile. E' da noi lontana l'idea di creare un percorso senza fini di lucro o almeno con poco lucro tipo l'Appalachian Trail di cui abbiamo letto tutti o visto il film tratto da libro di Bryson. Un percorso che non ha nessun riferimento storico, cosa che da noi abbonderebbero, creato appositamente per gli escursionisti. Comunque io credo che queste iniziative,aldilà di quello che possa sembrare,riscuotono scarso successo perchè permane l'idea che faticare per divertimento sia abbastanza assurda. IMHO.
 
E' proprio il contrario! i "cammini" sono sviluppati con denaro pubblico nell' ambito di un progetto più ampio di sviluppo turistico che include questa forma in particolare (tra le altre) e che si ispira apertamente all' esperienza spagnola. Purtroppo l' esperienza spagnola non viene studiata sufficientemente a fondo, in particolar per quanto riguarda l' accoglienza che in Spagna (così mi dicono, non ci sono andato a controllare) si avvale anche di ostelli ricavati da scuole rurali di epoca franchista poi abbandonate per la diffusione del trasporto privato e l'accentramento del sistema scolastico in centri più grandi. Qualcosa che da noi non esiste e che ovviamente non avrebbe senso costruire solo per questo scopo.

In Spagna ci sono posti favolosi anche per i pellegrini.
A puro titolo... https://www.booking.com/hotel/es/hosteria-del-monasterio-de-san-millan.it.html e https://www.booking.com/hotel/es/hospederia-san-martin-pinario-seminario-mayor.it.html qui mi sono fermato due notti nel 2012 (allego schermate delle prenotazioni) all'epoca del mio primo cammino spendendo una cifra ridicola (ho visto che adesso i prezzi sono diversi, ma a volte è questione di capitare nel momento giusto) e fate conto che il costo della stanza era da dividere in due.
Sono posti che in italia non te li fanno nemmeno vedere con meno di 150 euro.

Inoltre riferendomi a questo fantomatico sentiero dei parchi, mi chiedo dove potrebbe iniziare o finire visto che sono riusciti a fare un minestrone di 7000 km, 4000 tappe.... su una penisola di 1000 km o poco più di lunghezza, 1500 se ci mettiamo le isole.

In più, il pellegrino in Spagna non è visto come un pezzente ma come uno che porta soldi.... pochi se vogliamo, ma costanti.
In pressochè ogni bar, ristorante o quello che volete c'è il menù del pellegrino... primo, secondo, dolce, acqua e vino (a volte ti danno una bottiglia intera) per un totale di 8/10 euro.
Alla sera eh! ...... dove mangi in italia di sera con 8/10 euro?

Ma si potrebbe fare facilmente anche da noi.Ricordiamo le varie stazioni abbandonate delle varie stazioni sempre abbandonate,.le case cantoniere,malghe abbandonate ecc. Solo che da una parte c'è una burocrazia e una tassazione strangolante e dall'altra pure una richiesta di velocità di guadagno da parte di eventuali gestori. Il Cammino è percorso spesso da persone con intenti se non penitenziali almeno devozionali e lo stesso per i gestori dei vari "refugios". Spesso nei campeggi italiani difficilmente trova posto chi vuole passare solo una notte, preferendo il campeggio stanziale generatore di una specie di favelas.

Noi avremmo la via Francigena come già dicevo, più altri percorsi "minori" e i vari trekking come le alte vie ecc ecc..... ma come ho già avuto modo di dire il problema dei costi e della sicurezza qui è troppo grande.
A mio avviso poi la questione non sarebbe nemmeno quella di trovare luoghi adatti ad ospitare i pellegrini (da notare che sul cammino di santiago sei pellegrino solo se hai la relativa credenziale e gli ostelli per i pellegrini sono SOLO per i pellegrini) ma è la gestione dell'accoglienza stessa che diventa onerosa, e quindi nessuno ospiterebbe i pellegrini a 10 euro (e in tanti ostelli in Spagna l'offerta è libera e può essere anche zero)
san martin.JPG
san millan.JPG
 
Ma allora in Spagna come fanno?

Mah, ti riferisci ai prezzi?
Innanzi tutto lo stato non è ladro come qui.
Sicuramente chi fa accoglienza avrà aiuti e sovvenzioni.... negli albergue ci lavorano quasi sempre dei volontari ma anche in questo caso ci vuole la volontà di facilitare le cose mentre qui la vita te la vogliono complicare in ogni modo possibile.
Ci sono cmq molti albergue privati.... e questi sicuramente fanno business, ma lo fanno a che so... 12 euro invece che 9. Non a 30 euro per dormire.
E poi c'è un discorso di mentalità.... se in Spagna vedono che sei un pellegrino ti trattano "con riguardo".... anche nelle grandi città. Ti muovi tranquillo senza problemi, cosa che sicuramente non possono dire i turisti che vengono da noi..... figurarsi se ci venisse uno con lo zaino e le calze appese fuori ad asciugare....
Infine.... il cammino di santiago ha un suo fascino e una sua storia.
Chi ci va non lo fa solo per moda.... lo fa perchè sa che farà un esperienza e ogni volta che ci torni è un esperienza diversa da quelle di prima.
Come dicevo attraversi una nazione intera.
Ci sono tappe dove a parte i pellegrini non vedi in giro nessuno.... pare di stare sulla luna.
C'è un tratto di 12 km nella meseta dove non c'è niente di niente di niente.... solo meseta a perdita d'occhio.... qui da noi ogni 300 metri c'è una cascina o un capannone.... o un campo rom.
 
Anche hai prezzi ma un pò a tutto l'insieme come dici. Il fatto che si incontra spesso una cascina o un capannone potrebbe essere pure positivo o non disturbare più di tanto,poi però effettivamente cominciano le servitù di passaggio,i fondi chiusi ecc. Qui è tutto complicato da 10000 regole ma poi è tutto un caos e certe iniziative purtroppo non ci appartengono.
 
Ho percorso molti cammini,non mi ritrovo in molte cose scritte sulla Francigena.
Io l'ho fatta da Canterbury a Roma ed il tratto italiano è sicuramente il migliore per ospitalità e segnalazione del percorso (almeno relativamente a quando l'ho fatta io,credo fosse il 2016).
A memoria,mi pare di non aver mai dormito in tenda in Italia se non pochissime volte,nell'ordine di 3,la rete delle ospitalità è ben fatta,il più delle volte era per "offerta" e le volte in cui non lo era sicuramente non ho speso mai più di 10(15 euro massimo un paio di volte,mi pare) e lo dico con certezza perchè sono il tipo che già a 15 storce il naso e a 20 dorme in tenda,magari non vi siete informati bene su dove fossero?E' chiaro che non ce n'è una ogni 5 km come per Santiago e che quindi,se si vuole approfittarne,bisogna regolare le tappe di conseguenza,mentre ad esempio in Francia ho dormito sempre in tenda ,se non una o due volte, e in Svizzera sempre in tenda,per dormire al chiuso in Svizzera bisogna essere milionari.
Lo dico non per un qualche particolare amore italico,ma perchè ci sono molte persone che hanno messo impegno anche volontario per crearla questa rete quindi generalizzare con "stato ladrone" e "in Spagna amano i pellegrini" non è giusto verso chi si è impegnato per darci quella che oggi,per me,è una via che non ha niente da invidiare a nessuno.
Altro discorso per il tratto sud della Francigena o per la via Romea,ma la Francigena del nord ha qualche ospitalità in meno di Santiago,ma numericamente sufficienti a livello di distribuzione(non so se lo sono ancora per il numero di pellegrini che è in costante aumento),ma ha anche molta meno gente a farlo (un + per me)ed il percorso,per quel che riguarda il puro camminare,è per me molto più bello, vario e culturalmente/artisticamente ricco di quello del Cammino di Santiago.
Per quanto riguarda il budget,dipende da voi,io l'ho fatto con pochi euro al giorno perchè mangio al supermercato,se andate al ristorante a San Gimignano ovviamente non potete aspettarvi di spendere 10 euro al giorno.
 
Archiviata la questione logistica resta quella ideologica: che fascino si vuole che abbia in Italia un cammino che porta a... Roma? Non parliamo poi dei romani (che faccio, vado in aereo a Canterbury e torno a piedi a casa?) E poi Santiago è una tradizione autentica, pre-turistica, la via Francigena è una operazione decisa a tavolino rispolverando un vecchio scritto medioevale ma a Roma di pellegrini ne arrivano a milioni tutti gli anni, tutti in areo, in treno, in crociera, di venire a piedi prima che qualcuno si inventasse il brand "francigena" non era venuto in mente proprio a nessuno.

Poi non so come sia venuto in mente di richiamare i franchi, il sacro romano impero ed il periodo più infelice della storia i taliana, i cosiddetti "secoli bui"... con quel nome più che una via di pellegrinaggio sembra la via degli eserciti invasori europei che ci hanno dominato e saccheggiato per secoli...
 
Ho percorso molti cammini,non mi ritrovo in molte cose scritte sulla Francigena.
Io l'ho fatta da Canterbury a Roma ed il tratto italiano è sicuramente il migliore per ospitalità e segnalazione del percorso (almeno relativamente a quando l'ho fatta io,credo fosse il 2016).
A memoria,mi pare di non aver mai dormito in tenda in Italia se non pochissime volte,nell'ordine di 3,la rete delle ospitalità è ben fatta,il più delle volte era per "offerta" e le volte in cui non lo era sicuramente non ho speso mai più di 10(15 euro massimo un paio di volte,mi pare) e lo dico con certezza perchè sono il tipo che già a 15 storce il naso e a 20 dorme in tenda,magari non vi siete informati bene su dove fossero?E' chiaro che non ce n'è una ogni 5 km come per Santiago e che quindi,se si vuole approfittarne,bisogna regolare le tappe di conseguenza,mentre ad esempio in Francia ho dormito sempre in tenda ,se non una o due volte, e in Svizzera sempre in tenda,per dormire al chiuso in Svizzera bisogna essere milionari.
Lo dico non per un qualche particolare amore italico,ma perchè ci sono molte persone che hanno messo impegno anche volontario per crearla questa rete quindi generalizzare con "stato ladrone" e "in Spagna amano i pellegrini" non è giusto verso chi si è impegnato per darci quella che oggi,per me,è una via che non ha niente da invidiare a nessuno.
Altro discorso per il tratto sud della Francigena o per la via Romea,ma la Francigena del nord ha qualche ospitalità in meno di Santiago,ma numericamente sufficienti a livello di distribuzione(non so se lo sono ancora per il numero di pellegrini che è in costante aumento),ma ha anche molta meno gente a farlo (un + per me)ed il percorso,per quel che riguarda il puro camminare,è per me molto più bello, vario e culturalmente/artisticamente ricco di quello del Cammino di Santiago.
Per quanto riguarda il budget,dipende da voi,io l'ho fatto con pochi euro al giorno perchè mangio al supermercato,se andate al ristorante a San Gimignano ovviamente non potete aspettarvi di spendere 10 euro al giorno.
Una buona notizia.:si:
 
La domanda è come ogni tanto si risvegli qualcuno e dica "ora creiamo la Via dei Parchi del momento". Un paio d'anni prima sul dorsale Tosco-Emiliano è stata creata un'altra Via dei Parchi, re-branding per quello che era la GEA o lo 00, quindi Sentiero Italia... Lo stesso SI è 30/40 anni che ritorna, prende parti già esistenti (GTA, Alta via Monti Liguri...) ma poi in quanti lo hanno percorso. Io so di pochi, di cui alcuni li conosco di persona. Mai stati a fare la GTA? Ero l'unico italiano. Gli altri solo tedeschi. Sulle più facili Vie di Francesco (stendiamo un velo su quante ne hanno create) c'erano australiani, polacchi, di tutto. Anche qualche italiano.
Si usa sempre Santiago come riferimento, sottintendendo il Cammino Francese. Ma di Santiago ce ne sono diversi, alcuni duri, selvaggi e poco battuti. Tanto di cappello a come sono riusciti a creare un sistema così poliedrico. Ma sempre in Spagna ho provato anche la GR11 transpirenaica e c'è da meravigliarsi di quante gente l'affronti. Dislivello come sulla GTA, passaggi su neve con pendenze serie, rifugi battuti, paesi che vivono di passaggio di trekker, lo zaino con tenda, acqua e cibo. Giornate con 40°. Natura e cultura. Thru-hikers, trail runners spagnoli ma anche gente di tutte le età e ritmo. Regioni e lingue diverse in mezzo (francese, castigliano, euskadi, catalano...), peggio delle nostre regioni e campanili, ma funziona.
Questo o una GR20 dovrebbe essere il percorso di riferimento per una fantomatica "via dei Parchi" che sarebbe lunga almeno 15 volte tanto. Tanti tanti auguri.

P.S. Stanno creando il Pindus Trail in Grecia. Sono pronto a scommettere chi è pronto prima.
 
Beh che noi italiani siamo molto meno devoti al turismo lento è vero. I francesi, gli americani e i tedeschi hanno un livello di confidenza con l'outdoor decisamente superiore al nostro, noi siamo più il popolo pantofolaro degli alberghi, dei ristoranti e degli stabilimenti balenari.
 
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