Escursione Navegna da Ascrea

Parchi del Lazio
  1. Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia
Dati

Data: 11/12/2011
Regione e provincia: Lazio, RI
Località di partenza: Ascrea
Località di arrivo: Ascrea
Tempo di percorrenza: 5 ore
Chilometri: boh?
Grado di difficoltà: E+
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: autunno-primavera
Segnaletica: bianco-rossa, paletti bordati in verde
Dislivello in salita: 758
Dislivello in discesa: 758
Quota massima: 1508
Accesso stradale: da Roma A24 uscita Carsoli, poi turanense fino ad Ascrea (seguire indicazioni per lago del Turano, Castel di Tora).

Descrizione

Si arriva ad Ascrea uscendo dalla A24 a Carsoli, poi seguendo per Turania, Castel di Tora, Rieti... La deviazione per Ascrea è pochi chilometri prima di Castel di Tora, costeggiando il lago del Turano. Si arriva al paese e si seguono le indicazioni per la caserma dei carabinieri (sx). La strada si restringe e all'altezza di un netto tornante a dx, prima della caserma, comincia il sentiero (segno su roccia e palina; 750 m).

Il sentiero sale qualche metro e poi procede a mezza costa in ambiente mediterraneo (arbusti, ginestre, timo, menta, asparagine). Dopo poco il panorama si apre verso lago. Si ritorna nel bosco e a un bivio si prende a destra (cartello segnale). Il bosco diventa più fitto e più ombroso e freddo (esposizione nord), la pendenza resta costante e mai faticosa, il sentiero è sempre evidente e ben segnalato fino a che si esce dal bosco alla sella "le Forche" (1140 m), bell'angolo "bucolico" con un fontanile, pascoli, stazzi di pastori e area pic-nic.

Avendo il fontanile di fronte si piega a sx, costeggiando dapprima gli stazzi e poi curvando più decisamente a sx, con percorso a mezza costa su tratti sassosi e scoperti. Si rientra nel bosco dopo poco, sempre restando a mezza costa, fino a raggiungere un belvedere sul lago di Turano (cartello, panorama).

Da qui si prende con decisione il largo crinale che sale verso est, scoperto e abbastanza ripido, fino a un bel boschetto di faggi. Si continua a salire, uscendo di nuovo allo scoperto, mantenendosi sempre sulla destra di una recinzione con filo spinato. Solo molto più in alto, ben segnalato (cartello e segno su palo), si oltrepassa il filo spinato attraverso un varco e per pascoli, seguendo la linea di massima pendenza, con un po' di fatica si arriva in vetta (1509 m; croce). In quest'ultimo tratto, in caso di nebbia, l'orientamento può essere problematico (i pochi segni del sentiero, su rocce basse, non sono visibili).

Per la discesa si compie a ritroso il percorso di salita fino al valico delle Forche. Da qui (cartello segnalatore) si prende una evidente carrareccia che procede a mezza costa e quasi pianeggiante fino alle rovine del borgo medioevale di Mirandella. Quando la mulattiera finisce tenersi a destra del crinale per giungere alle rovine in corrispondenza di un cartello esplicativo.

Il sentiero di discesa verso Ascrea si prende oltrepassando il cartello - dietro c'è un piccolo pianoro erboso - e scendendo con percorso diretto e ripido lungo il pendio sassoso e ghiaioso sottostante, tra tracce di sentiero e segnali non sempre evidentissimi. Fatti circa 150 mt. di dislivello il sentiero diventa più evidente, la pendenza diminuisce e - con bella vista sul Monte Cervia e su Paganico Sabino - si arriva ad Ascrea sbucando vicino al camposanto, poco sopra la caserma dei carabinieri (che si raggiunge piegando a destra lungo la strada asfaltata).
 
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Bella escursione! Con un lago da una parte ed uno dall'altra! Poi il Navegna rimane molto isolato quindi il panorama è di tutto rispetto per un 1500.
Io ci sono stato a luglio e sono stato assalito dagli insetti dal fontanile alla cima...:wall:
 
Apprezzo molto il lavoro che sta facendo la riserva per la valorizzazione del suo territorio. Mi sembra un ottimo compromesso tra un minimo di visibilità e accoglienza agli esploratori e conservazione della natura.

La passeggiata per il Navegna da Ascrea nella sua semplicità è decisamente piacevole e richiede un pò di impegno nei pressi della Costa delle Cipolle. Se non è un problema metto qualche foto di una mia passegiata:

Lago del turano




turano.jpg


Il Monte Navegna

monte.jpg


Il lago del salto dalla vetta

saltoj.jpg
 
Io ho trovato alcuni cartelli del Parco decisamente fuori luogo e impattanti, come se avessero soldi da spendere e non sapessero come fare.

Ce ne sono due, in particolare, con la spiegazione dei progetti di riqualificazione del lungo-lago di Castel di Tora... il primo nel bosco sul sentiero da Ascrea, prima delle Forche, il secondo addirittura sul traverso a mezza costa che dalle Forche porta al belevedere e al crestone finale per il Navegna!

Che ogni tanto, nei luoghi più significativi, ci sia un pannello esplicativo con la carta dei sentieri e - magari - qualche nozione naturalistica è positivo, ma che a 1.200 metri di quota mi mettano il rendering di un progetto riguardante il lungolago, senza nessuna spiegazione e nessuna attinenza col contesto, mi sembra davvero uno spreco di risorse e un danno ambientale ingiustificato.

Voglio farlo notare in senso positivo: trovo la zona di Navegna e Cervia una di quelle maggiormente promettenti per lo sviluppo del turismo naturalistico, così a portata di mano da Roma, così varia (monti, boschi, laghi, centri storici, risorse gastronomiche, ecc.) e così bella.

Ma la valorizzazione deve essere fatta in modo equilibrato. La Riserva Naturale sta facendo, in media, un buon lavoro. Quindi la mia critica vuole essere costruttiva (e infatti farò una lettera ufficiale alla Riserva).
 
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Io ho trovato alcuni cartelli del Parco decisamente fuori luogo e impattanti, come se avessero soldi da spendere e non sapessero come fare.

Ce ne sono due, in particolare, con la spiegazione dei progetti di riqualificazione del lungo-lago di Castel di Tora... il primo nel bosco sul sentiero da Ascrea, prima delle Forche, il secondo addirittura sul traverso a mezza costa che dalle Forche porta al belevedere e al crestone finale per il Navegna!

Che ogni tanto, nei luoghi più significativi, ci sia un pannello esplicativo con la carta dei sentieri e - magari - qualche nozione naturalistica è positivo, ma che a 1.200 metri di quota mi mettano il rendering di un progetto riguardante il lungolago, senza nessuna spiegazione e nessuna attinenza col contesto, mi sembra davvero uno spreco di risorse e un danno ambientale ingiustificato.

Voglio farlo notare in senso positivo: trovo la zona di Navegna e Cervia una di quelle maggiormente promettenti per lo sviluppo del turismo naturalistico, così a portata di mano da Roma, così varia (monti, boschi, laghi, centri storici, risorse gastronomiche, ecc.) e così bella.

Ma la valorizzazione deve essere fatta in modo equilibrato. La Riserva Naturale sta facendo, in media, un buon lavoro. Quindi la mia critica vuole essere costruttiva (e infatti farò una lettera ufficiale alla Riserva).

A costo di contraddirmi direi che sono d'accordo con te.

:)
 
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