Parchi dell'Emilia-Romagna
  1. Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna
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Ciao gentaglia,

Condivido sempre con piacere un report di un weekend trascorso nel bosco con amici.

Il programma, fino ad un paio di giorni prima, era quello di un escursione di due giorni da solo in tutt’altra zona, per starmene un po’ con me stesso, esplorare posti nuovi, e testare il setup studiato con l’essential kit bag (questo).



Poi la bella notizia.

Perennemente oberato dagli impegni, soffocato dalla voglia di uscire ma autoincatenato ai doveri famigliari, @Jk74 si fa vivo, c’è.

Per due giorni.

Occasione ghiotta, cambio di programma.

Già qualche settimana prima mi aveva confidato che gli era saltato un weekend proprio da queste parti, e sempre a causa di impegni imprevisti.

Bene allora si va a Trebbana, io, JK74, @Ory , @AZ85 e carriola.

Parto solo il mattino presto.

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Sono luoghi e sentieri percorsi molte volte, ma sempre capaci di offrire emozioni, specie quando vissuti in solitudine.

Come sempre, quando sono da solo, me la prendo molto comoda, mi fermo in un luogo ombreggiato fuori sentiero, mi sdraio sotto un albero, e decido di prepararmi un cucchiaio per la zuppa di stasera.

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Utilizzo soltanto il Lionsteel M7 (ecco QUI la recensione), e per migliorare la parte concava torno sul sentiero a cercare un paio di sassi con cui scavare e levigare il cucchiaio.

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Quando arrivo a trebbana trovo alcuni resti di un campo recente, sospetto sia stata opera di @aleks e compagnia bella, venuti a trebbana la settimana scorsa.

Davvero bello ragazzi

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Mmmmh…quelli che erano solo sospetti si confermano prove schiaccianti: fra i resti del campo trovo l’indizio che inchioderebbe Aleks collocandolo sulla scena del crimine, spiedoni di shashlik! :woot::woot::woot:

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Doveroso un giretto in casa e caffè :sbav:

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Non ho potuto provare l’helikon essential kit bag, ma ho con me alla prima uscita il direct action Dragon Egg, il mio nuovo zaino da escursione, un 27lt che ad ora non mi sta assolutamente deludendo.

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Pensavo di allontanarmi un po’ dalla casa, ma nell’abetaia più vicina, non la stessa dove hanno campeggiato gli altri amici, trovo davvero molte fronde e rami a terra, spezzati di fresco, e decido quindi di piazzarmi qui.

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Di legna ce n’è in abbondanza nell’area, decido comunque di far sgranchire un po’ l’M7 con una sessione di batoning leggero (per i suoi standard!):biggrin:

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Le fibre sono a spirale, l’apertura in torsione.:eek:

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Peggio per lui (per il palo):dent4:

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Continuo a divertirmi un po’ con l’M7

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Ho le prime visite…

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Ormai il campo ha preso forma, pronto il giaciglio per la notte, l’area fuoco, il riflettore, la legna.

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Un fugace pranzo da solo in casa prima di tornare nel bosco

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Decido di farmi un giro nella zona per raccogliere un po’ di resina, moltissimi alberi ne sono pieni

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Purtroppo però non ho alcun contenitore adatto, dovrei tornare alla casa a prendere un sacchetto o qualcosa di simile, preferisco invece cercare un po’ di fatwood con cui preparare un po’ di esche per le prossime uscite.

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Ecco che Arriva finalmente AZ85 con Morena e Ziggy (il loro pitbull).

Vado in casa con loro e subito Andrea mi omaggia con una fiaschetta di Genepi, grande!

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Poi estrae il suo Tops Tahoma Field Knife (la recensione è QUI), e come se nulla fosse parte con una devastante sessione di batoning forsennato! Ci sono grossi legni stagionati di non so che essenza (qualcuno mi pare avesse detto quercia o rovere), ed inizia a pestare di brutto riducendoli in pezzi sempre più piccoli.

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Purtroppo non sono riuscito ad immortalare Andrea mentre distruggeva i grossi pezzi, ero troppo disturbato e sofferente nel vedere il Tahoma portato al limite. Sono scappato nel bosco!



Ed infatti poco dopo Arriva JK74, seguito da Ory e Carriola.

JK74 decide di prepararsi un giaciglio di fronde con tetto fatto col poncho, una soluzione simile alla mia; Ory si piazza poco distante con amaca e tarp, e carriola invece opta per dormire all’addiaccio senza alcun riparo (è un fottuto balordo e so che non avrà problemi)

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Benissimo, sono tutti impegnati a preparare i loro bivacchi, potrei aiutarli certo, ma non ci penso nemmeno, si dia inizio alla festa!:)


Bacho Laplander VS Silky Super Accel 210

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Inutile, chi utilizza il laplander lo preferisce alle silky e viceversa. Entrambi tagliano egregiamente, di solito le silky sono meno spesse, trovano quindi vantaggi non da poco durante il taglio, ma al contempo tendo ad imbarcarsi di più e bisogna prestare molta attenzione (come dimostra la punta della mia super accel che si è spezzata)

Alziamo un po’ il tiro va..

Lionsteel M7 VS Ontario RAT7

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Sfida non così scontata, l’M7 è più massiccio e gode di un certo vantaggio dettato dalle dimensioni, mentre il RAT7 è maneggevole e comodo da usare, e vanta ottime doti di taglio.

Li ho utilizzati entrambi per una mezzoretta in cui ho alternato un po’ di lavori.

Chopping su abete stagionato, 20 colpi a testa.

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Dalla foto è chiaro che il RAT7 è sceso più in profondità, ma con l’M7 sono partito decisamente più largo.

Il Lionsteel faceva saltare via schegge di legno più grosse, penetrava e al contempo spaccava, mentre l’Ontario aveva una capacità di penetrazione maggiore dovuta sicuramente da uno spessore al filo minore, ma non era in grado di aprirsi la strada tanto quanto l’M7.

Le dimensioni contano, e con uno spessore e peso maggiore ho trovato più performante l’M7.

Ho poi utilizzato i due ferri per sfrondare un po’ di rami, fare qualche punta a dei picchetti, tagliare qualche ramo utilizzando diverse prese, e poco altro.

Sull’M7 ho già detto tutto nella recensione e confermo le mie ottime impressioni su questo coltello, mentre sul RAT7 posso dire che è un coltello da campo bilanciato, non votato ai lavori pesanti tanto quanto l’M7, ma con buone doti di taglio, comodo da usare, con un impugnatura che mi piace parecchio anche se avrei preferito un codolo più marcato così da evitare che il coltello rischi di scivolare durante il chopping, o quantomeno la possibilità di poterci utilizzare un laccio a dragona, per certi versi mi ricorda abbastanza il kabar BK7. Un vero peccato il finger choil che ci sta davvero bene ma che, almeno a me, risulta davvero troppo piccolo anche senza indossare i guanti.

Veniamo ora al test che aspettavo da due giorni.

Verro AllRound Knife VS Maserin WP4 Rough Wolf

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Verro ARK è un coltello custom forgiato da @henri su mio disegno, ci ho messo quanto di buono sino ad ora ho trovato in vari coltelli, lo possiedo da un paio di mesi per cui ancora è in fase di testing.

Il WP4 (la recensione di @Zed è QUI) è il coltello sviluppato da Paolo Bozzo, istruttore capo del Wolfpack Survival, una scuola di sopravvivenza fra le prime in italia. Il loro coltello, successore del FOX STF3, è stato sempre caratterizzato da una grande quantità di critiche, pari solo alle lodi di chi lo ha utilizzato.

Come peso siamo lì, 10gr in più per Verro, che però è meno spesso.

Verro ha codolo rastremato, abbastanza sbilanciato in avanti; è più lungo e gode quindi di una leva maggiore, ha codolo convesso che, imho, è più performante nel chopping, tutto sembra giocare dalla sua…

Stesso tronco di prima, sempre 20 colpi a testa.

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Caspita, sorpreso.

Ok, come profondità siamo lì, con verro però ho lavorato più largo, ho sbagliato un paio di colpi, ed in generale mi sento di dire che il custom di henri, viste anche successive prove non documentate, nel chopping è leggermente superiore al WP4. Però quest’ultimo mi ha davvero stupito, è tosto e compatto, molto più compatto dal vivo di come appare nelle foto, ed è una piccola accetta, davvero eccellente nel chopping, nonostante nei primi colpi tende ad incastrarsi un po’.

Durante dei passati test di chopping dove mettevo a confronto Orco, M7 e Tahoma (eccoli QUI) ne è conseguito che una lunga leva è una caratteristica vincente, molto più dello spessore, bilanciamento, bisellatura, o profilo della lama; ma a giudicare dal risultato, a favore di verro certo, ma non di molto, e di quanto il WP4 sia più corto, mi sorgono non pochi dubbi!

Questi due sono i coltelli che ho poi utilizzato di più, sempre per le prove di cui sopra svolte con M7 e RAT7.

Forse però un oretta di gioco nel bosco non è sufficiente per giudicare un coltello come il WP4, che già prima amavo e odiavo, come si evince da certi particolari di verro:

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La pinna dorsale è estremamente comoda, offre alcune prese avanzate davvero versatili, consente di lavorare con la mano a pochi cm dalla punta su un coltello molto grande, è possibile lavorare di carving o skinning, oppure usare il coltello per sminuzzare e tagliare cibo più comodamente, ma il vantaggio maggiore credo sia dato dal fatto che la pinna porta il bilanciamento del coltello in un punto molto avanzato così come dovrebbe essere sugli attrezzi votati ai lavori pesanti.

La pinna di verro è meno marcata, prima di passare il progetto ad Enrico per la forgiatura mi sono fatto qualche sagoma di legno e alluminio così da maneggiarle un po’, ho gradualmente ridotto la pinna sino alla dimensione che ho trovato maggiormente comoda per me.

Il finger choil del WP4 è particolare, e l’avrei preferito meno profondo.

La lama del WP4 cade molto in basso rispetto alla mano, questo comporta vantaggi non indifferenti nel chopping però nelle fasi di taglio puro mi è parsa quasi eccessiva, questione di abitudine sicuramente.

Un'altra cosa che non mi è piaciuta è il punto dove convergono le fresature all’altezza del codolo:

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Creano uno spigolo molto acuto, e durante il chopping tendo a far scivolare la mano indietro fin quanto mi è possibile, in quel punto ci arriva il mignolo e già dopo pochi colpi sentivo fastidio. Problema svanito con un paio di guanti, problema soggettivo, problema risolto se si smussa quel punto, insomma problema da poco.

Ho fatto un po’ di batoning fino a ricavarne piccoli pezzetti, poi un paio di feather stick che ho acceso con l’acciarino.

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Non mi sento di dare un giudizio a questo coltello, di sicuro sono molto contento di verro, ma in merito al WP4 vorrei davvero provarlo ancora e ancora, sapere che è davvero cazzuto nel chopping non lo rende un coltello allround, vorrei provarlo ancora e ancora.

Successivamente JK74 si è trovato il manico del WP4 smontato, un dado si è perso.

Questo problema del manico che si smonta l’ho già sentito diverse altre volte, le viti erano state strette qualche settimana fa, nel loro sito viene consigliato di utilizzare del bloccafiletti, una soluzione un po’ da paraculi secondo me.

Mi sarà capitato si e no 2 volte di trovare un coltello con le viti allentate, poi una volta strette restano ben serrate a lungo, il WP4 sembra avere il brutto vizio di spogliarsi sul più bello, inoltre all’interno dell’impugnatura vengono forniti dei fiammiferi e forse altro materiale da utilizzare come kit di emergenza, se il WP4 è stato studiato per consentire di avere accesso all’impugnatura in caso di bisogno non credo che consigliare di utilizzare del bloccafiletti sia un consiglio logico, a me personalmente frega zero del micro kit nel manico, però avrei preferito evitare la soluzione del bloccafiletti.:)



Andiamo avanti coi test

Lambrusco VS Marzemino DOC

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Il lambrusco si fa bere bene, è un vino frizzante ottimo per molte situazioni, versatile, però soffre terribilmente il caldo e necessita quindi di cure e di essere servito a una certa temperatura. Il collo della bottiglia tende ad allargarsi quasi subito e se si utilizza la bottiglia come arma si rischia di perderla.

Il marzemino è davvero massiccio, con una gradazione superiore al rivale, godibile ma forse meglio evitare a stomaco vuoto. Il tappo non è facile da aprire come col lambrusco però la bottiglia offre una presa molto salda, ottima per il chopping o per i colpi di slancio.







Ory si arrampica su un albero per tagliare un grosso ramo spezzato tempo addietro, sotto ci sono JK74 e carriola pronti a prenderlo al volo.

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Si continua a giocare nel bosco

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Un colpo errato e la Roselli AllRound Axe di JK74 si rompe

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Ory prova il suo fornello pirolitico

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Si è fatto tardi, e dopo aver mangiato a sazietà nel bosco decidiamo di andare alla casa dove ci sono AZ85 e Morena, anche loro intenti a cenare.

Una bistecca di brontosauro.

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Ci facciamo una partita a Squillo, un sobrio gioco di carte dove i giocatori sono dei papponi intenti a gestire le loro escort col compito di uccidere le escort avversarie.

E’ stata una partita molto emozionante decisa all’ultimo minuto, merita di essere ricordata.

JK74 e Carriola hanno ceduto per stanchezza quasi subito, peccato perché JK74 non aveva un gruppetto di escort, ma un vero esercito!

Restiamo io, Ory e AZ85.

Partita bilanciata, sul finire AZ85 viene bloccato dai testimoni di Geova che lo inchiodano per un round, vanificandogli così la vittoria.

Ory decide di sacrificare 3 escort con la carta Analgeddon, che uccide tutte le altre signorine in gioco, la vittoria sembra sua, peccato che io in mano ho la carta Santa nchè, la santa protettrice di tutte le puttane, così posso riportare in vita Lita, la mia escort tailandese potenziata con vaginoplastica e cintura fallica, la mando a pestare le poche escort rimaste ad Ory e mi aggiudico la vittoria!

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Uno scatto notturno dall’amaca di Ory

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Il giaciglio di JK74 alla mattina.

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Peccato che jk74 sia dovuto scappare presto, sarebbe stato bello continuare a provare lame e tecniche fino al pomeriggio…

La domenica come sempre è stata più blanda del sabato, fra chiacchiere e prove di coltelli il tempo scorre via, e lentamente non resta che preparare i bagagli e tornare.

Prima di andare, uno scatto dei 4 amici rimasti.

Da sx, AZ85, io, Ory, e Carriola.

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A presto amici, spero di avervi fatto passare 10 minuti sereni, in particolare a @Maduva , ancora convalescente da un brutto infortunio. Spero tornerai presto nei boschi!;)

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gabri.
 

Allegati

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Eh @GreenGabri manca una cosa fondamentale... Dov'è la foto del Tops piegato???
Bravi tutti!!!
@Ory il fornello pirolitico ha funzionato a dovere?

Caspita è vero! Mi sono completamente dimenticato di parlare del tops piegato.
Niente, è successo che Andrea ci ha spinto davvero forte nel chopping, ha pestato come un matto anche sulla punta che comunque non ha riportato alcun danno, il coltello invece è leggermente piegato a banana, è entrato in torsione a causa di un ciocco con uno o più nodi immagino, ed è rimasto un poco piegato.
Meglio piegato che spezzato, e visto il dorso che presenta quel particolare scasso, chiaro punto debole, devo ammettere che sono comunque rimasto sorpreso dalla tenacia del tahoma.
Purtroppo foto non ne ho, vediamo se le ha Andrea e se saprà dirci qualcosa di più.
 
Ciao ragazzi! Si è vero, siamo stati tre giorni a Trebbana e ci siamo divertiti molto.
La prossima volta penso che per fare il cucchiaio @GreenGabri utilizerai un coltello più adatto. ;):si:(O @Tibo1980 e scapato via?):rofl::rofl::rofl:
 
La prossima volta penso che per fare il cucchiaio @GreenGabri utilizerai un coltello più adatto. ;):si:(O @Tibo1980 e scapato via?):rofl::rofl::rofl:
Voleva scappare in effetti! Ma pensa che proprio ieri sera sono riuscito a mettere le mani sul mio yakut! :sleep:
Non ti ho ancora scritto perché non ho praticamente avuto ancora tempo di guardarlo e maneggiarlo, ma oggi pomeriggio se riesco lo vorrei già provare un po'. :si:
Molto molto bello comunque
 
Voleva scappare in effetti! Ma pensa che proprio ieri sera sono riuscito a mettere le mani sul mio yakut! :sleep:
Non ti ho ancora scritto perché non ho praticamente avuto ancora tempo di guardarlo e maneggiarlo, ma oggi pomeriggio se riesco lo vorrei già provare un po'. :si:
Molto molto bello comunque
Ok!
Fai buon uso!;):)
 
beh immaginavo che ci fosse un problema di qualità del legno, non è facile spezzare un manico così. Con che legno rimanicherà? Faggio?
 
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