- Parchi del Lazio
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- Parco Regionale dei Castelli Romani
Data: 28/01/2014
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Nemi, Palazzo Ruspoli
Località di arrivo: Nemi, Palazzo Ruspoli
Tempo di percorrenza: 2 ore a/r
Grado di difficoltà: T il sentiero 515/a, E+ il sentiero dell'Eremo di S.Michele
Descrizione delle difficoltà: sentiero abbandonato a se' stesso,a tratti ripido, scosceso, franoso e con un punto esposto
Periodo consigliato: non dopo la pioggia (!)
Segnaletica: rara ma presente lungo il sentiero 515A del CAI, inesistente lungo quello dell'Eremo
Accesso stradale: Si raggiunge il paese di Nemi dalla Via dei Laghi o da Genzano di Roma, si attraversa il centro storico (chiuso alle auto nei giorni festivi), una volta passato l'arco del Palazzo Ruspoli si parcheggia lungo la strada panoramica che scende verso il lago omonimo
Trattasi di un’escursione per palati fini (e soprattutto per amanti delle avventure e dei percorsi abbandonati)..di quelle che non vengono organizzate dal Cai o da altre associazioni e/o enti locali..queste si’ che sono cose “mai viste”
Questo percorso unisce elementi di escursionismo, speleo urbana, speleoarcheologia e archeologia industriale..insomma c’e’ veramente di tutto.
Si raggiunge con l’auto (o volendo anche a piedi on in bicicletta) Nemi sino ad arrivare di fronte al Palazzo Ruspoli, che si affaccia proprio sul lago e da dove comincia la strada che conduce al lago stesso (la quale e’ stata riaperta pochi mesi fa al traffico dopo anni di chiusura causa frane e smottamenti).
Si parcheggia e all’altezza di una bacheca in legno dopo l’arco si scende per il sentiero segnato del Cai 515/A. Il percorso e’ facile e le poche bandiere bianco-rosse sono del tutto superflue. All’altezza del secondo tornante vi e’ una fontana diruita e senza acqua, piu’ che altro una vasca con acqua stagnante simile a quella di Fontan Tempesta. Le cose interessanti cominciano presto e al tornante successivo, dopo circa 10 minuti di cammino, sulla destra si scorge un buco nel costone roccioso..si sale una decina di metri e ci si trova davanti un tunnel molto simile a quello dell’emissario del Lago di Nemi (v.foto mia perlustrazione Avventurosamente.it - alexmoscow73/i album: Emissario romano Lago di Nemi, 12/04/2012), alto circa 2 metri e profondo chissa’ quanto…purtroppo non avevo la torcia quindi ho rimandato l’esplorazione alla prossima volta..ma contate che non me lo faro’ sfuggire.
Ritornato sul sentiero continuo a scendere fino a meta’ percorso, dove sulla destra si vede una vecchia centrale idrica tuttora in funzione. La vado a perlustrare e, nonostante l’ingresso fosse chiuso, si vedono i locali interni attraverso le finestre con vetri, alcuni dei quali rotti. Tutte le stanze sono abbandonate e lasciate al degrado tranne una, dove sono illuminati alcuni macchinari elettronici in funzione.
Terminata anche questa breve divagazione, ritorno sul sentiero e dopo nemmeno 100 metri, in un tratto in pianura, vedo alla mia sinistra qualcosa che attira la mia attenzione..della serie i porci trovano sempre il fango dove sguazzare intravedo improbabili tracce di sentiero con alcuni pezzi di staccionata divelta..il che significa che li’ c’era qualcosa un tempo..un percorso..ovviamente salgo
Si sale per ripide e scivolose tracce di sentiero si inerpicano nel bosco, con tratti di staccionata divelta o ancora in piedi, ma comunque lasciata al completo abbandono. Questo sentiero, che poi scopriro’ si chiamava un tempo “sentiero dell’Eremo di S.Michele” continua per circa 600 metri con zig-zag fra alberi e salita lungo tratti franosi (c’e’ anche un punto abbastanza esposto, dove se scivoli finisci su alcuni massi 10 metri piu’ giu’), fino ad arrivare ad uno slargo con la principale attrazione della giornata, appunto le rovine dell’Eremo di S.Michele. L’ingresso e’ chiuso da una grata metallica ma si puo’ ovviamente vedere dentro.
A questo punto si riscende per il percorso fatto (ho provato a cercare un eventuale proseguimento, ma li’ cominciavano le pareti verticali di roccia, sopra le quali credo vi sia il bar con terrazza panoramica nel parco di Nemi) fino a raggiungere di nuovo il sentiero 515/A.
Si prosegue in direzione lago quando, nel tratto finale in discesa poco prima di arrivare al termine del percorso, alla propria sinistra si vedono diversi ruderi e cavita', uno dopo l’altro, immersi e seminascosti nella vegetazione. Alcuni possono essere perlustrati, ma non vi e’ dentro nulla di che..solo per il gusto di esplorare.
Il percorso termina una volta raggiunta la strada che circonda il lago. Volendo, ci si puo' abbeverare presso una fontana situata a 100 metri sulla destra, accanto ad un fabbricato abbandonato, andando in direzione del Tempio di Diana.
Allego un po' di foto scusandomi per la qualita'..le ho fatte con il cellulare.
Insomma, un gran bel percorso avventuroso a due passi da casa. Se qualcuno fosse interessato, posso volentieri accompagnarlo
Descrizione foto (da sx a dx):
1. Ingresso del cunicolo
2. La centrale idrica vista da fuori
3. I locali abbandonati della centrale idrica
4. Vista sul lago
5. L'attacco del sentiero dell'Eremo di S.Michele
6-7-8-9-12 Sentiero dell'Eremo di S.Michele
10-11 L'Eremo
13-14-15 Altri ruderi e rovine e cavita' nella parte finale del sentiero 515A
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Nemi, Palazzo Ruspoli
Località di arrivo: Nemi, Palazzo Ruspoli
Tempo di percorrenza: 2 ore a/r
Grado di difficoltà: T il sentiero 515/a, E+ il sentiero dell'Eremo di S.Michele
Descrizione delle difficoltà: sentiero abbandonato a se' stesso,a tratti ripido, scosceso, franoso e con un punto esposto
Periodo consigliato: non dopo la pioggia (!)
Segnaletica: rara ma presente lungo il sentiero 515A del CAI, inesistente lungo quello dell'Eremo
Accesso stradale: Si raggiunge il paese di Nemi dalla Via dei Laghi o da Genzano di Roma, si attraversa il centro storico (chiuso alle auto nei giorni festivi), una volta passato l'arco del Palazzo Ruspoli si parcheggia lungo la strada panoramica che scende verso il lago omonimo
Trattasi di un’escursione per palati fini (e soprattutto per amanti delle avventure e dei percorsi abbandonati)..di quelle che non vengono organizzate dal Cai o da altre associazioni e/o enti locali..queste si’ che sono cose “mai viste”
Questo percorso unisce elementi di escursionismo, speleo urbana, speleoarcheologia e archeologia industriale..insomma c’e’ veramente di tutto.
Si raggiunge con l’auto (o volendo anche a piedi on in bicicletta) Nemi sino ad arrivare di fronte al Palazzo Ruspoli, che si affaccia proprio sul lago e da dove comincia la strada che conduce al lago stesso (la quale e’ stata riaperta pochi mesi fa al traffico dopo anni di chiusura causa frane e smottamenti).
Si parcheggia e all’altezza di una bacheca in legno dopo l’arco si scende per il sentiero segnato del Cai 515/A. Il percorso e’ facile e le poche bandiere bianco-rosse sono del tutto superflue. All’altezza del secondo tornante vi e’ una fontana diruita e senza acqua, piu’ che altro una vasca con acqua stagnante simile a quella di Fontan Tempesta. Le cose interessanti cominciano presto e al tornante successivo, dopo circa 10 minuti di cammino, sulla destra si scorge un buco nel costone roccioso..si sale una decina di metri e ci si trova davanti un tunnel molto simile a quello dell’emissario del Lago di Nemi (v.foto mia perlustrazione Avventurosamente.it - alexmoscow73/i album: Emissario romano Lago di Nemi, 12/04/2012), alto circa 2 metri e profondo chissa’ quanto…purtroppo non avevo la torcia quindi ho rimandato l’esplorazione alla prossima volta..ma contate che non me lo faro’ sfuggire.
Ritornato sul sentiero continuo a scendere fino a meta’ percorso, dove sulla destra si vede una vecchia centrale idrica tuttora in funzione. La vado a perlustrare e, nonostante l’ingresso fosse chiuso, si vedono i locali interni attraverso le finestre con vetri, alcuni dei quali rotti. Tutte le stanze sono abbandonate e lasciate al degrado tranne una, dove sono illuminati alcuni macchinari elettronici in funzione.
Terminata anche questa breve divagazione, ritorno sul sentiero e dopo nemmeno 100 metri, in un tratto in pianura, vedo alla mia sinistra qualcosa che attira la mia attenzione..della serie i porci trovano sempre il fango dove sguazzare intravedo improbabili tracce di sentiero con alcuni pezzi di staccionata divelta..il che significa che li’ c’era qualcosa un tempo..un percorso..ovviamente salgo
Si sale per ripide e scivolose tracce di sentiero si inerpicano nel bosco, con tratti di staccionata divelta o ancora in piedi, ma comunque lasciata al completo abbandono. Questo sentiero, che poi scopriro’ si chiamava un tempo “sentiero dell’Eremo di S.Michele” continua per circa 600 metri con zig-zag fra alberi e salita lungo tratti franosi (c’e’ anche un punto abbastanza esposto, dove se scivoli finisci su alcuni massi 10 metri piu’ giu’), fino ad arrivare ad uno slargo con la principale attrazione della giornata, appunto le rovine dell’Eremo di S.Michele. L’ingresso e’ chiuso da una grata metallica ma si puo’ ovviamente vedere dentro.
A questo punto si riscende per il percorso fatto (ho provato a cercare un eventuale proseguimento, ma li’ cominciavano le pareti verticali di roccia, sopra le quali credo vi sia il bar con terrazza panoramica nel parco di Nemi) fino a raggiungere di nuovo il sentiero 515/A.
Si prosegue in direzione lago quando, nel tratto finale in discesa poco prima di arrivare al termine del percorso, alla propria sinistra si vedono diversi ruderi e cavita', uno dopo l’altro, immersi e seminascosti nella vegetazione. Alcuni possono essere perlustrati, ma non vi e’ dentro nulla di che..solo per il gusto di esplorare.
Il percorso termina una volta raggiunta la strada che circonda il lago. Volendo, ci si puo' abbeverare presso una fontana situata a 100 metri sulla destra, accanto ad un fabbricato abbandonato, andando in direzione del Tempio di Diana.
Allego un po' di foto scusandomi per la qualita'..le ho fatte con il cellulare.
Insomma, un gran bel percorso avventuroso a due passi da casa. Se qualcuno fosse interessato, posso volentieri accompagnarlo
Descrizione foto (da sx a dx):
1. Ingresso del cunicolo
2. La centrale idrica vista da fuori
3. I locali abbandonati della centrale idrica
4. Vista sul lago
5. L'attacco del sentiero dell'Eremo di S.Michele
6-7-8-9-12 Sentiero dell'Eremo di S.Michele
10-11 L'Eremo
13-14-15 Altri ruderi e rovine e cavita' nella parte finale del sentiero 515A
Allegati
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