Neosporosi : feci cane e pericolosità per mucche etc

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Utente 31342

Guest
Ieri parlando con un amico era un pò incazzato che hanno preso il suo prato per un "sgambatoio" per cani.
Poi mi ha spiegato il perchè , l'articolo è Svizzero ma in Italiano https://www.blv.admin.ch/blv/it/hom...icht-seuchen/alle-tierseuchen/neosporose.html

Da ignorantissimo in materia sono caduto dal pero , chiedendo ad alcuni conoscenti che li portano a camminare \ fare trekking ho notato di essere in buona compagnia :azz:
 
Immagino che per "prato" intendi un appezzamento dedicato al pascolo (o dove si coltiva fieno o cose del genere). Immagino che le cautele si debbano applicare se si attraversano le malghe; in Italia centrale non so se si possa parlare di malghe (la transumanza - o come si chiama ora che il bestiame si porta con i camion) riguarda più gli ovini; si vedono senz' altro nei prati in quota dei bovini, per lo più di razza maremmana, spesso con vitelli, ma non credo di aver mai visto un mucca gravida libera al parcolo ed anche i tori sono decisamente rari. Credo che il grosso dell' allevamento qui sia principalmente in stalla, certo non capita di vedere allevatori che scendono a valle con camioncini carichi di secchi di latte.
 
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Utente 31342

Guest
No le cautele si applicano ovunque ci sia erba destinata a pascolo o raccolta fieno, perchè anche il fieno rimane contaminato ed è forse peggio ,calcolando i miscelatori che usano nelle stalle potrebbe contaminare più animali rispetto al pascolo libero.

Avevo visto anche una o due vecchie ordinanze di alcuni comuni Italiani dove "obbligavano" alla raccolta delle feci anche in campagna.
 
chissà perchè io sento puzza di pagliacciata coviddiota.
Continuo a pensare che i parchi non dovrebbero esistere.

Ma penso anche che effettivamente i cani pro capite siano aumentati di numero rispetto agli anni 70.

In ogni caso sono SECOLI che i cani accompagnano il bestiame,adesso che ci sono pure i lupi di emme ce ne sono di più e si usano i maremmani che producono più "scarti".

Chissà perchè io sento puzza di pagliacciate o di nuovi divieti tanto per. Ricordo ai produttori di carne di maiale che io fintanto che non la finiranno con i divieti e le chiusure "dei boschi" io per solidarietà non riprenderò a mangiarla.

E fossi canaro ci aggiungerei anche quella bovina...tanto per!
 
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...sento puzza di pagliacciata coviddiota.
...i parchi non dovrebbero esistere.
... effettivamente i cani pro capite siano aumentati di numero rispetto agli anni 70.
Ho una sana invidia per la tua istintiva anarchia, sono uno che nelle regole un po' ci crede anche se in Svizzera certamente ci vivrei male.

La premessa è che noi si va in montagna a passare il tempo libero mentre chi alleva bestiame ci va per lavorare ed anche solo per questo merita rispetto. Se ci sono cose che possiamo fare per facilitargli la vita, anche se i divieti veterinari sembrano a volte un po' astrusi, credo che si debba essere collaborativi.

Sì, in montagna - almeno in Italia centrale - ci sono i cani da pecora ma anche quelli sono lì "per lavoro" non è che si possono eliminare. Non sono poi sicuro che mucche e pecore frequentino proprio gli stessi pascoli, perché c'é una assegnazione delle varie aree agli allevatori, non è che ognuno va dove gli pare.

I parchi: sono una di quelle cose della cui utilità ci si accorge solo quando vengono a mancare. Qui nel Lazio ne abbiamo molti, spesso attività come il pascolo ed il taglio dei boschi non sono vietate ma solo regolamentate, le aree con vincolo assoluto sono relativamente poche, e quanto resta degli scempi degli anni '60 (impianti da sci buttati lì per fare da volano all' edilizia di sfruttamento, aree di urbanizzazione...) fanno ben capire quanto siano necessari.

Cani (e gatti, che pure in questa discussione non c'entrano nulla): il boom degli animali d' affezione va di pari passo con lo smantellamento del sistema delle famiglie, come rimedio alla solitudine di vecchi e coppie senza figli. Quindi sì, il numero è cresciuto molto, la taglia media si è ridotta (parecchi i cani da appartamento), molti i divieti che sono crollati, per cui abbiamo cani nei mezzi di trasporto pubblici, nei ristoranti, nei negozi di alimentari (capita perfino di vederli dentro al carrello del supermercato) e maltrattare un animale sembra che sia un reato più grave che non rapinare un vecchio. Così va il mondo, ma qualche limite i "papà" e le "mamme" dei simpatici animali lo dovrebbero pur accettare.
 
le aree con vincolo assoluto sono relativamente poche
a mio avviso una è già troppa. Se poi è riserva integrale mando un fax al cicciobomba coreano?
il boom degli animali d' affezione va di pari passo con lo smantellamento del sistema delle famiglie,
vero,ma una volta il nonno anche ottuagenario sapeva dare una mano in cascina. adesso sa solo cadere e stare male.

anche se i divieti veterinari sembrano a volte un po' astrusi, credo che si debba essere collaborativi.
difatti,se lì c'è un divieto di andare (nelle zone rosse della peste suina) io non ci vado. Ma CONTEMPORANEAMENTE e LEGALMENTE non compro più la carne che tu maialaio per produrre hai messo la grazia ricevuta di divieto.
Sano boicottaggio a costo zero,e che riduce pure lo stress sulla mia prostata.
impianti da sci buttati lì per fare da volano all' edilizia di sfruttamento,
io non ho capito,sono un paio d'anni da quando è finita la pagliacciopidemia che TUTTI ma proprio tutti danno contro a chi ha deciso di mettere un attrezzo invernale ai piedi.
Sto cominciando a stufarmi. Dobbiamo restare IN casa (come dicevano al tiggì) a guardare teleospizio con a scelta gigi sabbani,nanni loy o pupi avati?
Avessi un camion e rimorchio di soldi da buttare nel cesso assumerei ex pusher,li farei diventare maestri di snowboard e poi gli farei abbordare ragazzini (i metodi li sanno) e insegnare uno sport oltre a riempire GIORNALMENTE pulman e piste innevate. Ovviamente innevate 365 giorni all'anno grazie a un frigo sotterraneo alimentato da un motore a dilitio e plutonio.

Alla faccia di tutti quelli che hanno il dentino avvelenato...
 
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