Ma allora sto riscaldamento globale e´ proprio una balla!
e´ il secondo anno di fila che nevica a Roma, dopo 20 anni di niente![/quote]
Con questo commento Paolo sei stato perfetto (ma io lo so che è una battuta, il guaio è che mezza Italia l'avrà detto seriamente!)
Premetto una piccola precisazione - e cioè che è la seconda VOLTA di fila nello STESSO anno - visto che il precedente si riferisce allo scorso 12 febbraio.
Quella data me la ricordo bene poichè - ecco le coincidenze - mi trovavo in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, per il convegno annuale del Kyoto Club intitolato "Dopo Copenaghen. Le sfide energetiche e ambientali del 2020". La cosa comica era che quel giorno tutti quelli che sono andati lì, a sentir parlare di
riscaldamento globale, hanno dovuto attraversare intirizziti la città, nonchè Piazza Venezia, nonchè salire la scalinata del Campidoglio (con tanto di turisti intenti a foto ricordo), nonchè passare davanti alla statua di Marco Aurelio...tutto imbiancato ! E imbiancato "di brutto" ! inevitabilmente, la battuta di apertura di tutti gli oratori non potè essere che quella.
Il giorno dopo, manco a dirlo, molti giornali, in particolare quelli di famiglia del nostro capo del Governo, titolavano a caratteri cubitali : "E lo chiamano pianeta surriscaldato" (con tanto di foto esplicative con macchine coperte di neve, strade con ghiaccio stratificato, stalattiti nelle fontane, ecc. ecc.) e un editoriale dal titolo ancora più roboante: "Balla spaziale".
Inutile dire che era un plateale cogliere la palla al balzo dell'insperata occasione METEOROLOGICA per una bella sparata negazionistica in chiave CLIMATICA di impronta chiaramente filogovernativa: il nostro Paese è l'unico tra quelli industrializzati ad essersi sempre distinto nell'ostruzionismo a ogni serio progresso negoziale sulle riduzioni di gas serra, fino all'acme tragicomico del giorno in cui il nostro Parlamento - noto organismo
scientifico internazionale
- "stabilì", per giunta a maggioranza (sic!), approvando un'apposita mozione, che tutto quanto dichiarato dall' IPCC Onu in questi ultimi vent'anni è un'invenzione
. (roba da farsi ridere, o piangere dietro dal mondo intero; ma ci siamo abituati per tante altre cose, e una più o una meno cambia poco).
Bene: dov'è la coincidenza ? E' che ieri, nuovamente mentre a Roma fioccava la neve
(due volte in un anno credo sia un record assoluto
) mi trovo alla presentazione di un libro intitolato.... "Il Pianeta che scotta"
(approfitto del link del blog di uno dei due Autori :
Nella giungla mediatica dell'informazione sul clima... - Il Kyoto fisso)
dedicato proprio alla frattura tra la versione scientifica dell'argomento "global warming" e la versione "mediatica": tant'è che come esempio sono state portate proprio, tra le varie slide, quelle con scannerizzate quelle pagine a cui ho accennato prima. Ma subito dopo cosa hanno mostrato gli Autori ? Hanno semplicemente "allargato la visuale" mostrando la mappa satellitare della Terra registrata proprio in quei giorni (coi vari colori a rappresentare gli scarti rispetto alla media storica del periodo): dalla quale risultava in modo plateale ed implacabile che l'Europa e l'Asia occidentale si trovavano in una sorta di "bolla" di aria fredda, mentre tutto il resto del mondo (e in particolare l'area canadese e parte di quella nordamericana, oltre al centro Africa) in una situazione opposta di temperature estremamente elevate rispetto alla norma: tant'è che finora, come media ponderata, il 2010 è l'anno più caldo della storia almeno dal 1880 (anno d'inizio delle rilevazioni).
Questo giusto per dire del potere nefasto (ben spiegato nel link) che hanno i media nell'attirare l'attenzione su qualcosa o nel distoglierla da altro, nel dirottarla, nello stravolgerla confondendo piani letteralmente diversi (in questo caso la meteorologia - cioè la variabilità climatica di brevissimo termine - col clima, ossia coi trend secolari o millenari). O addirittura - questo dicevano ieri gli Autori, che fanno modellistica climatica al CNR e all'ENEA - la cosa più nefasta è quando i media arrivano a "inventarsi" presunte contrapposizioni TRA scienziati laddove invece magari non ci sono per nulla, usando cioè la tecnica perversa di minare la credibilità scientifica dicendo: "Se son divisi - e quindi incerti - perfino loro, come fidarsi ?" .
Io aggiungo solo che da un disastro "deontologico" si passa ad uno pratico quando in questa trappola cade la politica e le decisioni che deve prendere. Perchè quelle sono davvero determinanti per il "clima" (cioè per il lungo termine) e se invece vengono prese al contrario, anche solo di striscio, soltanto per l'estemporanea nevicata di un giorno c'è davvero di che mettersi le mani nei capelli.
E questo al di là dell'esilarante coincidenza per la quale se io per due volte in pochi mesi avessi invitato un amico a venire con me a sentir parlare di global warming, per altrettante volte ci saremmo trovati a dire che con le ciaspole, in pieno centro a Roma, ci saremmo trovati meglio. Roba statisticamente degna del sei al Superenalotto.
PS: comunque il "dajeeeee" di AndreaDB, per crederci, dovrei sentirlo con le orecchie. A leggerlo soltanto, non ci riesco!