Conoscere certi artigiani non ha prezzo.... vederli lavorare nella propria bottega è impagabile ! Ebbene si ! Giovanni Nista detto Nino, è uno di quelli !
Stando in vacanza a Cupra marittima, oggi pomeriggio insieme a mio figlio Lorenzo "Pappaullino", abbiamo messo la prora dell auto verso sud ed in 15 minuti eravamo davanti la bottega-fucina di Nino.
Nel frattempo entriamo e ci accoglie Fabrizio, il figlio di Nino.
Gli espongo subito la mia richiesta: un Pescatore, con manico chiaro.
Mi apre una cassettiera ed insieme ai vari Pescatore vedo gobbi, romani, molisani... no è troppo... ! Vabbo! Tralascio il racconto della mia estasi....
Passo a Nino.
Lo sento armeggiare di la nel retronegozio, quella che è la sua fucina: chiedo il permesso di entrare e un sorriso mi accoglie. Il laboratorio di un alchimista.
Mole, forno, vaschette, lame grezze, punte di corno preformate, manici quasi pronti, montagne di trucioli di corno di zebu, strumenti e arnesi autocostruiti.... ed il sottofondo di una radio nera. Sulla parete svetta un quadro contenente vecchie foto di lui e di Odorico e articoli di giornali.
Nino è intento a farsi le rondelle da mettere nei rivetti che fissano le lame e le molle al corno: dice che non ne trova di buone o di valide, così se le fa da solo una per una.
Qui prima buca i suoi lamierini e poi con questo attrezzo si crea le rondelline.