Non è facile sopravivere

dai vari libri che ho letto e testimonianze di parentado vario, so che i partigiani avevano sempre dei punti di appoggio.
sia per rifornimenti che per comunicazioni (vedi staffette)..
sarebbe interessante il discorso, ma andiamo ot


Era molto differente da contesto a contesto... sulla Futa, ad esempio, avevano un territorio così difendibile che potevano anche coltivare l'orto... ma, si, siamo fortemente in OT...
 
Beh!! direi che aleks è stato ampiamente esaustivo in questi due punti:

Se vai nei boschi ci vai per combattere e (se ci riesci) ti aggreghi ai partigiani, non ci vai ad aspettare tempi migliori.

Se ho capito giusto...

Mah... esaustivo di cosa... relativamente al contesto delle sue esperienze, sul suo territorio, fra la sua gente... se accade qualcosa nel nostro territorio, in alcuni contesti ti rifugi per vivere normalmente in una situazione meno esposta... ma dove lo trovi in Italia un territorio boschivo dove corri rischi?

Ho parlato a lungo di questo argomento e confrontato le mie esperienze con un caro Amico, oggi noto personaggio, che mi ha raccontato per filo e per segno le situazioni Cecene, Russe etc. etc... potrebbe essere molto divertente organizzare un incontro-racconto... e confronto!
 
Prova a raccontarlo ai nostri Partigiani... soprattutto in zona Appennino Tosco-Emiliano... son scappati con Figli e Mogli incinte... per due, tre o quattro anni...

I suicidi erano quelli che cercavano di andarli a prendere! :lol:


Partigiani e Briganti. Nella mia zona (Murgia e Gravina) ci sono talmente tanti anfratti, burroni, grotte, torrenti che sembra l'Amazzonia! Ai tempi era il posto preferito dai briganti e ci sono ancora centinaia di cunicoli, vicoli e rifugi!
 
Disussione interessante... Aleks parli come un libro di Lilin... Hai per caso vissuto l'esperienza della Cecenia ? Di sicuro sei stato un operativo e conoscendo un minimo come ci si addestra in Russia non posso che essere d'accordo su quasi tutto quello che hai detto. Ovviamente parti da un presupposto di "stato di guerra" o meglio di "invasione" da parte di una Paese ostile in cui tutti i tuoi consigli sono assolutamente da condividere, essendo io per primo, fautore del "basso profilo" in ogni aspetto della vita. Speriamo non dover mai mettere in pratica queste buone regole di condotta e limitarci a conoscerle per evitarle.

A presto
 
beh... è comunque bello e interessante sentire quel che dici, non fosse altro perché ti trovi (a quel che leggo) ad essere una voce fuori dal coro e quindi sicuramente ci fornirai interessantissimi spunti di meditazione e confronto per cui non posso che ringraziarti di quanto stai condividendo ^_^

Resto in attesa dei tuoi prossimi post ^_^
 
Ammetto che anche io preferirei "imboscarmi" (compatibilmente con le possibilità e le necessità del resto della famiglia), ma riconosco che il bosco è sicuro finchè è poco popolato, se a tutti quanti venisse la mia (nostra) stessa idea non so se la nostra penisola sia in grado di ospitarci e occultarci tutti...

Per questo ribadisco ai "leggenti": "RESTATE IN CITTA'!!!" :D
 
U

Utente 3704

Guest
Per esperienza 3/4 della popolazione non riuscirebbe a sopravivere 2notti in natura...e si farebbe catturare in un paio di ore dal "nemico"...
Immagino i bei fighetti da aperitivo in un bosco mentre cercano di non rovinare le loro gucci, e mentre cercano di accendere un fuoco (se ci riescono lo faranno sicuramente visibile a km...) con la legna bagnata...
eh eh eh...mentre pregano qualcuno con l'american express...(se non l'hanno utilizzata prima per fare altro...)
 
Scusate, so che mi titerò addosso le ire di molti ma personalmente queste visioni catastrofiste nelle quali solo i veri duri sono quelli che riusciranno a sopravvivere fanno un pò sorridere perchè si accostano eccessivamente ai vari film sensazionalisti americani.
Non è mia intenzione criticare il mondo del bushcraft che mi affascina ma mi fa sorridere l'ostentare esaltazione quasi come ci fosse la speranza che capiti realmente una catastrofe per poter dire "io sono il migliore".
 
Per esperienza 3/4 della popolazione non riuscirebbe a sopravivere 2notti in natura...e si farebbe catturare in un paio di ore dal "nemico"...
Immagino i bei fighetti da aperitivo in un bosco mentre cercano di non rovinare le loro gucci, e mentre cercano di accendere un fuoco (se ci riescono lo faranno sicuramente visibile a km...) con la legna bagnata...
eh eh eh

sembra che ne parli in modo dispregiativo..
non per male ma è la società in cui viviamo che spingi i ragazzini a essere cosi..
io ho 20 anni e vedo che ormai le generazioni vengono su sempre peggio ma è colpa loro in parte
 
U

Utente 3704

Guest
"Non è mia intenzione criticare il mondo del bushcraft che mi affascina ma mi fa sorridere l'ostentare esaltazione quasi come ci fosse la speranza che capiti realmente una catastrofe per poter dire "io sono il migliore"."

Nessuna ira mancherebbe!!! L'idea di base però, e non dare troppo x scontato che tecniche basilari in casi di emergenza siano inutili a tutti i costi...poi sinceramente per quel che mi riguarda spero con tutto il cuore di non dovere usare queste tecniche per reali necessità.
La cosa peggiore in una situazione del genere è l'aggressività umana, non il freddo di una notte in mezzo ai boschi.
 
La cosa peggiore in una situazione del genere è l'aggressività umana, non il freddo di una notte in mezzo ai boschi.

BRAVO!

Esatto... ed infatti prediligo quel tipo di formazione, apprendere come strutturare un Gruppo, come coederlo etc. etc... poi, il territorio lo affronto con maggiore protezione e consapevolezza!
 
U

Utente 3704

Guest
@Efra51: Odio e respingo la Droga ad ogni costo.
Purtroppo è vero, manca alla nuova generazione molti spunti di riflessione, io dico sinceramente (scusa ma è anche colpa della mia professione) che manca un pò di sano testosterone, pelo e sopraciglia...ed estetista.
Fortunatamente essendo a contatto di 1200 iscritti capisco che non si può fare di ogni erba un fascio.
Ho portato 12 ragazzi del mio corso in mezzo ai boschi per 2gg, e con umiltà hanno appreso nozioni e ci siamo confrontati. E' stata un esperienza bellissima. Ho visto gente avversa ad ogni istinto Survival, riuscire accendere un fuoco e dormire senza la paura dei boschi...
 
io ho 20 anni e vedo che ormai le generazioni vengono su sempre peggio ma è colpa loro in parte

Colpa loro?

Per me è colpa esclusiva, non in parte, della struttura della Famiglia, delle ultime tre generazioni (25-30 anni)... se oggi fosse necessario portare fuori da un contesto informatizzato un 15enne sarebbe come ridurlo in polvere... e la colpa non è certo dell'i-Phone ma chi glielo ha comprato, di chi ha educato chi glielo ha comprato e di chi ha dato esempio a chi ha educato chi glielo ha comprato!
 
scusate, so che mi titerò addosso le ire di molti ma personalmente queste visioni catastrofiste nelle quali solo i veri duri sono quelli che riusciranno a sopravvivere fanno un pò sorridere perchè si accostano eccessivamente ai vari film sensazionalisti americani.
non è mia intenzione criticare il mondo del bushcraft che mi affascina ma mi fa sorridere l'ostentare esaltazione quasi come ci fosse la speranza che capiti realmente una catastrofe per poter dire "io sono il migliore".


:si:
 
Ho letto i vostri post e vi ringrazio per i suggerimenti, apprezzamenti!
Vorrei ricordarvi che non pretendo di insegnare a nessuno come sopravvivere, sarebbe impossibile come insegnare a vivere ma mi piacerebbe aiutare qualcuno a non prendere la strada sbagliata con le conseguenze catastrofiche soltanto perche a emulato certi comportamenti altrui.
Continuo nella prima pagina.:)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ho letto i vostri post e vi ringrazio per i suggerimenti, apprezzamenti!
Vorrei ricordarvi che non pretendo di insegnare a nessuno come sopravvivere, sarebbe impossibile come insegnare a vivere ma mi piacerebbe aiutare qualcuno a non prendere la strada sbagliata con le conseguenze catastrofiche soltanto perche a emulato certi comportamenti altrui.
Continuo nella prima pagina.:)


Secondo me, dovresti precisare che le tue indicazioni sono valide esclusivamente nei teatri dove le hai sperimentate, perchè se fai poi similitudini ad territorio mediterraneo, son troppe le incompatibilità...!
 
Ultima modifica di un moderatore:
U

Utente 3704

Guest
@aleks:
Grazie a te, condividere i propri pensieri e le proprie idee al giorno d'oggi è difficile e coraggioso.
Grazie.
 
Salve a tutti!
Ho letto tante cose su forum su come sopravvivere.
Da piccolo ho fatto scout, poi paracadutista, in USSR.
Per il rispetto di chi legge vorrei parlare soprattutto della mia esperienza personale. Ho deciso di scrivere due righe perche secondo me molte delle pratiche di sopravivenza e non solo non hanno nulla a che fare con la sopravivenza stessa, anzi gli trovo pericolosi. Poi, se la sopravivenza e un gioco, o una trasmissione televisiva allora sono io che non ho capito niente.

Vorrei cominciare con dei consigli in caso di azioni militari (puoi trovarti in un paese dove comincia una guerra)


1. Non vestirsi mai con dei abiti mimetici o che assomigliano in qualche modo ai vestiti militari, sarai un bersaglio per i cecchini e eviterai domande inutili ai posti di blocco.
Vestiti sempre bene sia di inverno che di estate, non si sa mai dove dormirai la notte.
Anche lo zaino, e tutto quello che hai non devono essere militari in nessun caso, tu sei un civile che non rompe le scatole a nessuno e va semplicemente per la sua strada.

2. Se hai un coltellino devi avere sempre anche una scatola da aprire con quel coltellino, mai avere qualcosa che assomiglia a un'arma.


3. Le scarpe meglio avere dei stivali, o scarponi alti con qualche paia di calzini sottili. E sempre meglio indossare un paio di magliette sottili che un maglione grosso, gestisci meglio la temperatura e si asciuga prima. Lo stesso con le giacche, pantaloni e il resto dell'abbigliamento. Ricordati che per te e sempre inverno. E senza i vestiti farai poca strada.

Ho cominciato con l'abbigliamento perche e la cosa fondamentale per il risparmio della tua energia. Ogni anno in Russia trovano decine di persone, per lo più cacciatori congelati, sapete perche? Semplicemente perche molti di loro hanno sottovalutato una cosa semplice, la regola delle regole, e cioè che l'uomo e una macchina e come una macchina ha bisogno di combustibile, per andare anche l'uomo ha bisogno di energie, e quando finisce si ferma sia la macchina sia l'uomo, a volte anche a 100 metri da casa, e non c'e nulla da fare.
E qui mi piacerebbe che i ''geni della natura'' quali Grills e Mears quando si mettono a mangiare qualsiasi roba non importa sono larve o vermi ci dicono quanti dobbiamo mangiare per avere abbastanza calorie per andare avanti. Secondo me tanti. E per questo preferirei non cambiare le abitudini alimentari e con quel bel vermiciattolo prendere un bel pesciolino (dopo magari mangerò anche il verme :lol:).
Ho visto tanti film su bushcraft e sopravivenza e quello che ho notato e un atteggiamento ad alto rischio nel fare anche cose banali che qualsiasi contadino, pastore, cacciatore, militare eviterebbe di fare.

Non salire mai sui alberi, prova di abbattere i frutti con un bastone.
Non scendere mai nei pozzi, potrai restare li.
Non devi assolutamente scalare la montagna se e troppo ripida, vai attorno, ci metterai un po’ di più tempo ma non rischierai la pelle.
Non saltare come un caprone, attenti alla caviglia, tanto non hai lo staff di Bear al seguito.
Io una volta ho dovuto portare un amico (e tutta la sua roba) per diversi kilometri perche aveva la caviglia slogata, e quando vedo che qualcuno saltella sulle rocce mi fa incazzare di brutto.

continuerò con la domandona
Quale coltello scegliere ho meglio come usare un coltello.
Grazie

Scusami Aleks, non voglio apparire sempre come un rompicoglioni... ma dopo 40 messaggi, fra elogi e ringraziamenti dei lettori, cos'è che vuoi comunicare circa la vera sopravvivenza?

Ci hai detto che hai fatto il paracadutista in USSR... ecco, io sarei interessato a comprendere come muovermi e sostenermi in un contesto simil-siberiano, come e cosa cacciare... sinceramente, il non salire sugli alberi ed il non buttarmi in un pozzo sono comportamenti che eviterei a prescindere!
Vestirmi a strati è scritto anche sul manuale delle Giovani Marmotte, scarpe alte anche... io son veramente in attesa di trucchi utili alla vera sopravvivenza!

Grazie
 
Ultima modifica di un moderatore:
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