Non è facile sopravivere

L'emergenza invece, quella con la E maiuscola.. è, o dovrebbe essere, l' imprevisto, quello vero. Ciò che non era contemplato. E li certo, doti personali, esperienza (che è cosa diversa da addestramento..), spirito di adattamento, ingegnosità, coraggio.. Ma è proprio per restringere al massimo la possibilità dell'imprevisto che costantemente si migliorano materiali, tecniche... e protocolli. Questo è ciò che, a mio avviso, dovrebbe intendersi come emergenza in una discussione attorno tecniche di survival (Non è facile sopravvivere..). Il resto sono appunto attrezzature, tecniche, allenamento, conoscenze, per far si che tutte le "situazioni prevedibili" vengano ricondotte il più possibile in un ambito conosciuto e contemplato. E cioè.. previsto.

Quoto pienamente, infatti era quello che io mi avevo fissato come obiettivo, parlare delle cose reali, realmente accaduti, senza estrapolare o aggiungere qualcosa, lasciare tutto nudo e crudo, cosi come e stato, ma a tanti di voi non andava bene perche troppo noioso. Il problema non e che hai fatto una figuraccia, o ti sei fatto addosso, il problema e come ne sei uscito fuori, e questo che conta.
Avevo scritto prima che durante un lancio con la paracadute ho perso gli stivali, e sono atterrato scalzo. Nessuno mi ha chiesto niente, cosa ho fatto dopo? Ho aspettato la mammina che mi ha portato un paio di scarpe nuove e mi ha coccolato, magari. Oppure mi sono arrangiato da solo visto che fino al punto di raccolta avevo da fare 4-5 km.
A la gente non interesano queste cose. E un'altra cosa che ho scoperto e che più una persona e impreparata, più e arrogante e ‘’nata imparata’’. Ma funziona solo fino al primo vero problema, poi sono cavoli amari.
E vorrei fare un appello a alcune delle persone più esperte di farsi un esame di coscienza e di non insegnare putanate, ( capisco che lo fatte per i soldi, ma potete guadagnare anche insegnando delle cose vere, avete mai pensato?) perche ci sono tante persone inesperte che simulano quello che li si dice e il risultato lo conosciamo tutti.
E per quelli inesperti che vogliono intraprendere qualcosa e non sanno come fare il mio consiglio e ''Fate come i vostri nonni in campagna, loro sanno come fare le cose da millenni, lasciate perdere internet. Dopo che avete imparato dai vostri nonni tutto su come vivere la natura, allora provate a migliorare qualcosa.'' :)
 
Quoto pienamente, infatti era quello che io mi avevo fissato come obiettivo, parlare delle cose reali, realmente accaduti, senza estrapolare o aggiungere qualcosa, lasciare tutto nudo e crudo, cosi come e stato, ma a tanti di voi non andava bene perche troppo noioso. Il problema non e che hai fatto una figuraccia, o ti sei fatto addosso, il problema e come ne sei uscito fuori, e questo che conta.
Avevo scritto prima che durante un lancio con la paracadute ho perso gli stivali, e sono atterrato scalzo. Nessuno mi ha chiesto niente, cosa ho fatto dopo? Ho aspettato la mammina che mi ha portato un paio di scarpe nuove e mi ha coccolato, magari. Oppure mi sono arrangiato da solo visto che fino al punto di raccolta avevo da fare 4-5 km.
A la gente non interesano queste cose. E un'altra cosa che ho scoperto e che più una persona e impreparata, più e arrogante e ‘’nata imparata’’. Ma funziona solo fino al primo vero problema, poi sono cavoli amari.
E vorrei fare un appello a alcune delle persone più esperte di farsi un esame di coscienza e di non insegnare putanate, ( capisco che lo fatte per i soldi, ma potete guadagnare anche insegnando delle cose vere, avete mai pensato?) perche ci sono tante persone inesperte che simulano quello che li si dice e il risultato lo conosciamo tutti.
E per quelli inesperti che vogliono intraprendere qualcosa e non sanno come fare il mio consiglio e ''Fate come i vostri nonni in campagna, loro sanno come fare le cose da millenni, lasciate perdere internet. Dopo che avete imparato dai vostri nonni tutto su come vivere la natura, allora provate a migliorare qualcosa.'' :)
Mio nonno Peppino sarebbe felicissimo di insegnare! Nel corso dei suoi 101 anni di vita vissuta in campagna ne ha viste di cose!
Se vi interessa vi passo le regole d' oro:
tenere i piedi per terra e lasciare perdere le "stupiderie";
il mestiere si ruba con gli occhi;
impara tutto! piu' cose sai fare meglio e'!;
 
Poi se gli animali commettono degli atti di ferocia solo per uno scopo, che senso aveva uccidere 10 coniglietti e non mangiarne neanche uno o spaccare il collo ad un gattino solo perchè aveva fatto l'errore di passargli davanti ?

Quello si chiama istinto predatorio ed è un movimento riflesso provocato dalla "preda" che si muove........qui c'è una buona spiegazione:

Forum ufficiale di cultura cinofila sul Pastore Tedesco • Leggi argomento - Istinto predatorio o predazione

Il cane non sceglie di fare certe azioni, ma risponde al suo istinto innato.
 
Avevo scritto prima che durante un lancio con la paracadute ho perso gli stivali, e sono atterrato scalzo. Nessuno mi ha chiesto niente, cosa ho fatto dopo? Ho aspettato la mammina che mi ha portato un paio di scarpe nuove e mi ha coccolato, magari. Oppure mi sono arrangiato da solo visto che fino al punto di raccolta avevo da fare 4-5 km.

Sei atterrato col paracadute scalzo senza riportare nessun danno e poi ti sei fatto 5km a piedi?
 
Sei atterrato col paracadute scalzo senza riportare nessun danno e poi ti sei fatto 5km a piedi?


Essato. A piedi, ma non scalzo. Una volta atterato avevo indosato gli stivaloni in gomma per la protezione chimica con due paia di ''portyanki'', che avevo nello zaino. Fai conto che gli stivaloni gli indosavi sopra lo stivale, ed io porto 44, penso che era la misura 60 comunque erano mezzo metro di lunghezza. Poi 5 km a piedi con 50 kg di roba sulle spale, sparando col kalasnikov ai ''nemici''. E conciato cosi sono andato avanti per due settimane, finche ho visto gli stivali nuovi. :)
 
E questo, aver perso gli stivali, lo consideri una "emergenza" o un "imprevisto" o "che ne sò" ? ...... giusto solo per capire di cosa parliamo.

Senza polemica, è solo per "tararsi" a vicenda su quali espressioni usare.

Ciao :), Gianluca
 
E questo, aver perso gli stivali, lo consideri una "emergenza" o un "imprevisto" o "che ne sò" ? ...... giusto solo per capire di cosa parliamo.

Senza polemica, è solo per "tararsi" a vicenda su quali espressioni usare.

Ciao :), Gianluca

Direi una dimenticanza di allacciare bene gli stivali, da quale e derivato un imprevisto che poteva degenerare in una emergenza (gambe rotte come minimo)
Direi che quando parte una catena di eventi negativi bisogna intervenire prima possibile, se no la tendenza e sempre negativa e può finire anche con la morte.

Poi per le espressioni da usare vedete voi ''madrelingua italiana'' io cerco di descrivere solo alcuni situazioni senza preoccuparmi di più di tanto delle parole che uso, sperando di essere capito nel modo giusto, poi se scappa qualche errore, può succedere.

:)
 
Hai mai pensato che anche il comportamento dell tuo cane e stato modificato da te? Il cane non vive in natura, ma vive con te, sperando che non lo tieni chiuso in appartamento ma ha la sua cuccia in giardino, dunque un minimo di liberta.
Per questo motivo, di non maltratare gli animali non tengo ne gatto, ne cane, non vado a pescare nei laghetti privati e a cacciare faggiani liberati, non faccio tutte quelli cose artificiali che di naturale non hanno niente.
Il cane era del vicino, che lo teneva in una cuccia nell' aia di una casa di campagna ed aveva cibo e spazio a volontà ; non credo che questi fossero le basi per creare un serial Killer ??
Se poi vogliamo contiuare con il tuo ragionamento è idea comune di molti naturalisti che il cane non "esiste " in natura ma è il primo esempio delle modifiche imposte alla natura dall' uomo . Secondo loro la specie dei cani è nata quando alcuni uomini hanno trovato dei cuccioli di lupo e hanno deciso di allevarli e per questo via via nel corso dei secoli hanno sistematicamente soppresso comportamenti feroci ed accentuato quelli docili.Quindi non posso (sarebbe meglio dire ,il mio vicino non ha potuto)aver modificato nulla, di naturale perchè il cane non vive in natura ,il lupo vive in naura , la collocazione naturale del cane è la casa dell' uomo
 
Il cane era del vicino, che lo teneva in una cuccia nell' aia di una casa di campagna ed aveva cibo e spazio a volontà ; non credo che questi fossero le basi per creare un serial Killer ??
Se poi vogliamo contiuare con il tuo ragionamento è idea comune di molti naturalisti che il cane non "esiste " in natura ma è il primo esempio delle modifiche imposte alla natura dall' uomo . Secondo loro la specie dei cani è nata quando alcuni uomini hanno trovato dei cuccioli di lupo e hanno deciso di allevarli e per questo via via nel corso dei secoli hanno sistematicamente soppresso comportamenti feroci ed accentuato quelli docili.Quindi non posso (sarebbe meglio dire ,il mio vicino non ha potuto)aver modificato nulla, di naturale perchè il cane non vive in natura ,il lupo vive in naura , la collocazione naturale del cane è la casa dell' uomo

Nella mia infanzia, in campagna, ero abbituato a un raporto diverso con gli animali, che ora non mi lo posso permettere, tutto qui. :lol:
 
Ma almeno avevate i paracadute a profilo alare che riesci ad atterrare facilmente, oppure quelli vecchia generazione?


Quelli di vecchia generazione, avevano solo una specie di intaglio sulla cupola con il quale cambiavi di poco la direzione, e attutivi un po’ l'atterraggio. Ma di solito eri portato dal vento. E difficilmente restavi in piedi quando atterravi.
 
allora sei stato molto fortunato.
Parlate di freddo -20 -30 -40 ma dimenticate una cosa importante il vento è quello l'elemento pericoloso, personalemte ero a fare il militare a verona nel 1984/85 e quell'inverno arrivava a -27 di giorno stavo comodamente fuori con maglietta cotone, il maglioncino leggero, sopra la maglia e mimetica, mente per le gambe bastava la super-pippo di lana e pantalone mimetica ai piedi calzino di cotone e sopra calza di lana assieme agli anfibi e stavo bene anche perchè non era umido ma appena si alzava il vento era terribile e questo anche a 0 gradi anzi peggio perchè portava umidità. se non c'è vento l'aria è un cattivo conduttore di calore. Questo è quello che ho provato sulla mia pelle altro non saprei dire ne consigliare, fate attenzione al vento se uscite al freddo
 
allora sei stato molto fortunato.
Parlate di freddo -20 -30 -40 ma dimenticate una cosa importante il vento è quello l'elemento pericoloso, personalemte ero a fare il militare a verona nel 1984/85 e quell'inverno arrivava a -27 di giorno stavo comodamente fuori con maglietta cotone, il maglioncino leggero, sopra la maglia e mimetica, mente per le gambe bastava la super-pippo di lana e pantalone mimetica ai piedi calzino di cotone e sopra calza di lana assieme agli anfibi e stavo bene anche perchè non era umido ma appena si alzava il vento era terribile e questo anche a 0 gradi anzi peggio perchè portava umidità. se non c'è vento l'aria è un cattivo conduttore di calore. Questo è quello che ho provato sulla mia pelle altro non saprei dire ne consigliare, fate attenzione al vento se uscite al freddo

Hai perfettamente ragione, si chiama effetto wind-chill ed esprime la capacità del vento di togliere calore al corpo umano.....ecco una tabella:

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Derrick

Guest
Quoto e ringrazio! :) Come dico sempre io: l'animale non agisce, ma reagisce (perlopiù ad un istinto: che sia fame, paura, lotta...)

Sono invece del parere di Ciccio, o di un parere simile al suo.

Secondo me alla fine quasi tutte le reazioni umane sono riconducibili ad azioni animali (fame, paura, lotta, difesa del territorio, affermazione del predominio ecc.) ma lo sono in modo più raffinato.

Proprio come il leone sbrana la carne con le zanne e noi la tagliamo col coltello e la mangiamo in punta di forchetta, stessa azione, ma ad un grado diverso di sofisticazione.

Gli animali, come gli uomini, e come quel cane, cacciano anche solo semplicemente per tenersi in allenamento, per ricavare una soddisfazione dalla corretta applicazione di un'attività vitale.

L'escursionista prova "piacere" nel fare un fuoco anche se il fuoco non gli serve, perché sa che potrà salvargli la vita e comunque, nel profondo, sente l'importanza del saper fare il fuoco, e ne prova piacere.

Il cane uccide i coniglietti o i gattini anche se non se ne deve cibare perché comprende l'importanza della caccia, si tiene in allenamento, prova "piacere" in un'attività, la caccia, che la natura gli insegna a praticare con piacere.

Tanto i cani quanto gli uomini copulano anche quando non vogliono figli perché la natura li programma in modo che provino piacere nel compiere attività fondamentali per la sopravvivenza della specie.

Gli animali difendono il territorio, e così fanno gli uomini.

Gli animali lottano per il predominio, e così fanno gli uomini.

Per l'aquila l'incursione del corvo nel suo territorio può essere visto come un'invasione. L'aquila lotterà contro il corvo, non lo vorrà tra i piedi, è concorrenza per il cibo.

Per il bracciante l'incursione dell'extracomunitario è invasione del suo territorio. Lotterà contro il bracciante, non lo vorrà tra i piedi, è concorrenza per il cibo.

Tutti i comportamenti umani, anche le camere a gas, hanno una "spiegazione" animale.

Se vedi un gruppo etnico come diverso dal tuo ("ebrei", indiani d'america, o cinesi che siano) prima o poi scatterà, nel profondo, l'istinto di difesa del "tuo" gruppo (il tuo branco) dai gruppi concorrenti.

Questo istinto di difesa potrà trovare una veste politica, razionale, pseudorazionale, metarazionale, ma alla fine è la reazione del branco all'apparizione di un altro branco. Apparizione che crea ansia, timore, e predispone alla lotta.

Ora non mi dite che "giustifico" le camere a gas che m'incazzo come una iena.

Dico che "sotto" ai comportamenti umani ci sono comportamenti animali, è possibile "spiegare" i comportamenti umani come comportamenti animali. La "paura del diverso", l'"istinto di branco" sono cose innate nella specie, vengono sublimate in campanilismo, nazionalismo, ecc.

Pure gli scontri tra facinorosi delle curve calcistiche obbdescono ad istinti fondamentali, connessi al senso del branco, all'appartenenza ecc.

Quanto alla "morale", l'"etica" ecc. essa esiste anche negli animali, basta osservare le api, o i branchi di lupi (che addirittura arrivano ad espellere individui che violano regole sociali, a quanto so) o di delfini (che arrivano ad uccidere membri del branco per punizione, a quanto ne so, cioè possono "linciare" dei delfini).

L'etica e la morale sono ANCHE geneticamente presenti nelle specie gregarie e sono la condizione per la sopravvivenza della specie come specie gregaria. Come convive una comunità di formiche, o un branco di lupi, se non ha regole?

L'uomo secondo me è più evoluto degli animali sia nella moralità che nell'immoralità, sia nell'egoismo che nell'altruismo, sia nella ferocia che nella bontà. L'uomo è semplicemente "di più". E' più bravo a darsi regole ed è più bravo a violarle, ad es. rispetto alle semplici "regole" che reggono un branco di lupi. E queste "regole" sono in parte istinto in parte cultura, come per i lupi. Per loro più istinto, certo, per noi più cultura. Ma al fondo siamo branchi di lupi più sofisticati di loro. Le logiche di branco le abbiamo tutte, che si chiamino etica, legge, politica, guerra sono "biologicamente" delle logiche di branco.

Dire che l'uomo è "feroce" più, diciamo, della tigre, può essere senz'altro vero. Come può essere vero dire che l'uomo è più buono, più saggio, più "etico" della tigre!

E' vuota retorica (con connotati animalisti) secondo me dire che la tigre è buona (perché segue gli istinti) e l'uomo è cattivo (perché uccide altri esseri viventi).

Anche l'uomo segue gli istinti, sia quando commette enormi opere "di bene", che quando commette enormi opere "di male", dietro o sotto c'è sempre l'"istinto", una base biologica.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Secondo me alla fine quasi tutte le reazioni umane sono riconducibili ad azioni animali (fame, paura, lotta, difesa del territorio, affermazione del predominio ecc.) ma lo sono in modo più raffinato.

Certo però la ragione dell'uomo gli permette si scegliere, l'istinto dell'animale no.

Etica e morale invece non li assocerei al mondo animale, gli animali sociali agiscono così non perchè rispondono a principi etici ma perchè rispondono ad un istinto di sopravvivenza della specie forgiato da millenni di evoluzione.
 
Gli animali uccidono per alimentarsi, più raramente per difendersi o anche forse per divertirsi, ma elementi di altre specie. L'uomo fa normalmente strage di suoi simili. Questa è una differenza non da poco. Se il più feroce nemico della gazzella è il leone, il peggior nemico dell'uomo è l'uomo. Ma non è un modo di dire...

Non esiste un animale che uccide un altro animale perché è "diverso". Un animale difende il suo territorio, ma solo dai suoi simili, e non opera costantemente per allargare il suo territorio all'infinito. Un animale non uccide per il possesso.
 
Gli animali uccidono per alimentarsi, più raramente per difendersi o anche forse per divertirsi, ma elementi di altre specie. L'uomo fa normalmente strage di suoi simili. Questa è una differenza non da poco. Se il più feroce nemico della gazzella è il leone, il peggior nemico dell'uomo è l'uomo. Ma non è un modo di dire...

Non esiste un animale che uccide un altro animale perché è "diverso". Un animale difende il suo territorio, ma solo dai suoi simili, e non opera costantemente per allargare il suo territorio all'infinito. Un animale non uccide per il possesso.

:si::si:
 
Gli animali uccidono per alimentarsi, più raramente per difendersi o anche forse per divertirsi, ma elementi di altre specie. L'uomo fa normalmente strage di suoi simili. Questa è una differenza non da poco. Se il più feroce nemico della gazzella è il leone, il peggior nemico dell'uomo è l'uomo. Ma non è un modo di dire...

Non esiste un animale che uccide un altro animale perché è "diverso". Un animale difende il suo territorio, ma solo dai suoi simili, e non opera costantemente per allargare il suo territorio all'infinito. Un animale non uccide per il possesso.


Da noi, sopratutto adesso si dice che il magior pericolo nell bosco e se incontri un altro uomo, e spesso hanno ragione. Se chiedi a un cacciatore quale sono le regole di comportamento reali e quelli prescritti dall regolamento quando incontri qualcuno nell' bosco ti dira che invece di scaricare l'arma e tenerla con la canna aperta, l'arma e carica con il colpo in canna. :)
 
Gli animali uccidono per alimentarsi, più raramente per difendersi o anche forse per divertirsi, ma elementi di altre specie. L'uomo fa normalmente strage di suoi simili. Questa è una differenza non da poco. Se il più feroce nemico della gazzella è il leone, il peggior nemico dell'uomo è l'uomo. Ma non è un modo di dire...

Non esiste un animale che uccide un altro animale perché è "diverso". Un animale difende il suo territorio, ma solo dai suoi simili, e non opera costantemente per allargare il suo territorio all'infinito. Un animale non uccide per il possesso.

Pare che gli scontri per il territorio siano tipici di molte specie di animali con forte organizzazione sociale, tra cui gli esempi più interessanti sono per me gli scimpanzè e i lupi (http://www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali/eventi/2010/dwd/wolf1.pdf pagina 52)
La scala è ovviamente di moltissimo inferiore rispetto ai conflitti umani
 
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