Ninfa: il classico inatteso!
Eh, sì, un classico inatteso (almeno in un forum di "avventurosi") ma il posto è uno dei più belli del Lazio (il più bello in assoluto nel suo genere forse in Italia) e l'album fotografico veramente notevole.
Merita ricordare un brano di Pennacchi (Canale Mussolini). [La voce narrante lamenta la sparizione degli eucalipti (trascurati perché "alloctoni", cioè estranei, nonostante la - presunta? - utilità dal punto di vista della gestione del territorio)]:
"La verità è che l'alloctonia è una scusa, se no la prima cosa da sradicare sarebbero i giardini di Ninfa e di Fogliano - creazione d'una principessa Caetani, che s'era fatta venire apposta le essenze più esotiche da tutte le parti del mondo - vantati su tutti i dépliant come le meglio attrazioni ecologiche e turistiche del territorio. Quella s'era fatta impiantare un viale di palme tutto intorno al lago di Fogliano, per poterci andare a cavallo mentre i butteri suoi e il popolo delle Paludi si puzzavano di fame e di malaria in mezzo al fango. Il vecchio Benassi però - il padre di mio zio Benassi, che era mezzadro dei Caetani - diceva che non ci andasse a cavallo e basta la principessa, ma che ci andasse come Lady Godiva. Nuda. E se incontrava un buttero giovane e forte, lo sai tu quello che succedeva, diceva il vecchio Benassi."
Vera o falsa che sia la leggenda è triste riflettere su come sia più facile passare alla storia quando si è ricchi e gaudenti che non poveri e sacrificati.