ciao ragazzi,
mi sono stupito che nessuno parla di una cosa in particolare quando si fa distinzione fra alluminio e altri materiali....
io sono un appassionato di cucina oltre che di natura e quindi ecco alcuni pensieri e perplessità: idealmente in cucina non esiste una pentola migliore di un altra, ma semplicemente la pentola giusta, ovvero non mi sognerei mai di fare una spadellata in una padella di acciao, ma la farei su una di ferro, e non salterei mai la pasta in una padella di acciaio ma lo farei in una padella di alluminio...non bollirei mai l'acqua in una pentola di alluminio ma in una di acciaio...insomma ogni pentola padella casseruola è giusto che sia di un mareriale diverso per quello che si deve fare, esempio la risottiera me la aspetto di rame stagnato. l'altra cosa che differenzia i materiali è la conducibilità termica, ovvero la capacità di condurre calore. rispettivamente in w/m °K il rame ha una cunducibilità di 392 l'alluminio 225 il ferro 60 e l'acciaio 16...ora capite perché con l'alluminio la roba vi si attacca meno (la padella si scalda in modo uniforme e il cibo cuoce meglio) o l'acqua bolle prima. laltra cosa è il prezzo....una padella in rame costa come l'oro una gavetta in rame stagnato seria (che non esiste per ovvie ragioni) starebbe sui 180€ almeno, l'alluminio e l'acciaio già lo sapete. poi viene il peso e qui ecco che allora per noi escursionisti entra in gioco la vera variabile, perché alla fine mica siamo cuochi o mica usciamo per cucinare, e quindi tutti tendono a prendere la roba più leggera al grammo....e alla fine ultima ma per me la cosa più importante..il rilascio di sostanze dannose per l'uomo negli alimenti, e questo mi stupisce che nessuno ne parli mai. c'è una soglia massima assumibile giornalmente di sostanze rilasciate dalle pentole e padelle di vari materiali. ora tralasciando il rame che con noi non c'azzecca, il rilascio dell'acciaio è trascurabile, viene definito uno dei metalli più sicuri, mentre la cosa cambia per l'alluminio, che rilascia molto di più ed è elemento scatenante malattie neuronali sul lungo periodo, tipo l'alzheimer. ora sia chiaro non voglio gettare allarmismo inutile, l'alluminio è usato in tutte le cucine del mondo, e per raggiungere la soglia massima bisogna lasciare sostanze acide tipo sugo di pomodoro per ore nelle pentole ecc ecc... oppure cucinare e usare forchette e coltelli che graffiando il fondo vanno a intaccare la patina d'ossido che si forma naturalmente sull'alluminio staccando microframmenti di materiale che si va a mangiare. cmq quello che mi stupisce è che nessuno ne parla mai. senza contare che l'alluminio (quello per cucinare) serio deve avere spessore di almeno 4/5mm ed essere puro al 99.9% perché anche le sostanze misciate insieme all'alluminio possono provocare danni se ingerite. e qui si va nel discorso antiaderenti, che sopra i 180° sconsigliano lutilizzo, io progetto valvole per ogni servizio e in effetti non si usano materiali prastici sopra una certa temperatura perché perdono le loro proprietà e rilasciano sostanze. ecco perché, usare un pentolino antiaderente su di un fornello da campeggio o peggio su una bushbox sui quali non sai che temperatura arrivi lascerei stare...senza contare che loro li vendono ad uso alimentare per com'è il prodotto finito, una volta che righi il rivestimento (e questo vale anche per l'alluminio anodizzato) dovresti buttarle, non tanto perché mangi plastica, ma perché sotto la plastica c'è la "colla" che l'attacca alla pentola e l'alluminio che viene esposto per le pentole economiche non è mai puro al 99,9%. quindi questo per dire...ci sono molti fattori che incidono sulle pentole da acquistare: cosa ci cucini più spesso? cosa usi come fuoco? quanto le tratterai male? che peso ti serve? ...ebbona...spero possa essere stato utile a qualcuno il mio discorso....ps per la cucina di casa ( e quest'anno le proverò anche per escursioni), proverò il pentolame multistrato ovvero pentole con un sottile strato di acciaio sopra e sotto e in mezzo alluminio.
un saluto a tutti!
mi sono stupito che nessuno parla di una cosa in particolare quando si fa distinzione fra alluminio e altri materiali....
io sono un appassionato di cucina oltre che di natura e quindi ecco alcuni pensieri e perplessità: idealmente in cucina non esiste una pentola migliore di un altra, ma semplicemente la pentola giusta, ovvero non mi sognerei mai di fare una spadellata in una padella di acciao, ma la farei su una di ferro, e non salterei mai la pasta in una padella di acciaio ma lo farei in una padella di alluminio...non bollirei mai l'acqua in una pentola di alluminio ma in una di acciaio...insomma ogni pentola padella casseruola è giusto che sia di un mareriale diverso per quello che si deve fare, esempio la risottiera me la aspetto di rame stagnato. l'altra cosa che differenzia i materiali è la conducibilità termica, ovvero la capacità di condurre calore. rispettivamente in w/m °K il rame ha una cunducibilità di 392 l'alluminio 225 il ferro 60 e l'acciaio 16...ora capite perché con l'alluminio la roba vi si attacca meno (la padella si scalda in modo uniforme e il cibo cuoce meglio) o l'acqua bolle prima. laltra cosa è il prezzo....una padella in rame costa come l'oro una gavetta in rame stagnato seria (che non esiste per ovvie ragioni) starebbe sui 180€ almeno, l'alluminio e l'acciaio già lo sapete. poi viene il peso e qui ecco che allora per noi escursionisti entra in gioco la vera variabile, perché alla fine mica siamo cuochi o mica usciamo per cucinare, e quindi tutti tendono a prendere la roba più leggera al grammo....e alla fine ultima ma per me la cosa più importante..il rilascio di sostanze dannose per l'uomo negli alimenti, e questo mi stupisce che nessuno ne parli mai. c'è una soglia massima assumibile giornalmente di sostanze rilasciate dalle pentole e padelle di vari materiali. ora tralasciando il rame che con noi non c'azzecca, il rilascio dell'acciaio è trascurabile, viene definito uno dei metalli più sicuri, mentre la cosa cambia per l'alluminio, che rilascia molto di più ed è elemento scatenante malattie neuronali sul lungo periodo, tipo l'alzheimer. ora sia chiaro non voglio gettare allarmismo inutile, l'alluminio è usato in tutte le cucine del mondo, e per raggiungere la soglia massima bisogna lasciare sostanze acide tipo sugo di pomodoro per ore nelle pentole ecc ecc... oppure cucinare e usare forchette e coltelli che graffiando il fondo vanno a intaccare la patina d'ossido che si forma naturalmente sull'alluminio staccando microframmenti di materiale che si va a mangiare. cmq quello che mi stupisce è che nessuno ne parla mai. senza contare che l'alluminio (quello per cucinare) serio deve avere spessore di almeno 4/5mm ed essere puro al 99.9% perché anche le sostanze misciate insieme all'alluminio possono provocare danni se ingerite. e qui si va nel discorso antiaderenti, che sopra i 180° sconsigliano lutilizzo, io progetto valvole per ogni servizio e in effetti non si usano materiali prastici sopra una certa temperatura perché perdono le loro proprietà e rilasciano sostanze. ecco perché, usare un pentolino antiaderente su di un fornello da campeggio o peggio su una bushbox sui quali non sai che temperatura arrivi lascerei stare...senza contare che loro li vendono ad uso alimentare per com'è il prodotto finito, una volta che righi il rivestimento (e questo vale anche per l'alluminio anodizzato) dovresti buttarle, non tanto perché mangi plastica, ma perché sotto la plastica c'è la "colla" che l'attacca alla pentola e l'alluminio che viene esposto per le pentole economiche non è mai puro al 99,9%. quindi questo per dire...ci sono molti fattori che incidono sulle pentole da acquistare: cosa ci cucini più spesso? cosa usi come fuoco? quanto le tratterai male? che peso ti serve? ...ebbona...spero possa essere stato utile a qualcuno il mio discorso....ps per la cucina di casa ( e quest'anno le proverò anche per escursioni), proverò il pentolame multistrato ovvero pentole con un sottile strato di acciaio sopra e sotto e in mezzo alluminio.
un saluto a tutti!