Normativa Nuova legge regionale emilia romagna

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Utente 3704

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Kramer ti assicuro che nell'enduro (questo ovviamente sta al praticante) ci sono regole severe...le moto montano uno scarico OMOLOGATO con un quantitativo di DB ridicolo credimi. Ovviamente c'è chi usa scarichi "liberi" ma non è uno che gareggia sicuramente...infatti alle gare c'è la prova fonometrica, e se non la passi sei fuori!!!
Il rumore è paragonabile a quello di vespino 50 omologato...
 
Sicuramete è vero che l'enduro è uno sport, e come tale può essere praticato sia a livello amatoriale che agonistico.
Questo non porta di per se tale attività ad essere sicuramente e sempre compatibile con altre attività umane, quale l'escursionismo a piedi o a cavallo, la mountain bike o il downhill, lo sci alpinismo, la motoslitta, etc..
Perchè queste attività possano coesistere senza problemi occorrono regole, da un lato, e la repressione dei comportamenti dei soliti scalmanati (che ci sono in tutti gli sport) dall'altro.
Quindi ben vengano le regole, e la vigilanza sul loro rispetto. Tutto viò va a vantaggio e tutela di TUTTI gli sport, incluso l'enduro.
Quel che va accettato e condiviso da tutti è che la montagna non "appartiene" ad un solo gruppo di sportivi, nel caso specifico gli escursionisti a piedi. Tutti gli sport debbono essere parimenti degni di tutela e di rispeto, se praticati in modo ragionevole per gli altri e per l'ambiente.

Detto tutto questo però secondo me ci si deve porre anche il punto che non necessariamente chi va in montagna su per mulattiere e sentieri usando un mezzo su ruote spinto da un motore lo fa "per sport". Personalmente, ad esempio, ci vado spesso per lavoro, occupandomi di inquinamento ambientale da rumore e vibrazioni: vado a fare rilevamenti in posti impervi ed isolati, e se dovessi andarci a piedi campionerei solo due o tre punti in una intera giornata..

In altri casi, ci vado semplicemente per registrare col GPS la traccia di percorsi che potrebbero poi essere utili in altre occasioni (per lavoro, ma anche a scopi di protezione civile ed antincendio), in sostanza faccio del rilevamento topografico.

In altri casi ancora, ci vado per fare fotografie, o registrazioni audio e video. E dubito si possa affermare che tali attività siano uno "sport".

A mio avviso, non si può dunque far dipendere la liceità o meno di un percorso effettuato con un veicolo a motore dalle "motivazionI" che spigono le persone a farlo. La libera circolazione sul territorio italiano (senza alcuno scopo dichiarato) ci è garantita dalla Costituzione, e la sentenza della Corte Costituzionale n. 428/2004 ha chiarito definitivamente che ai nostri tempi la circolazione con mezzi a motori rientra in pieno nel dettato costituzionale dell'art. 16. Pertanto le regole sulla percorribilità di mulattiere e sentieri non possono prevedere un divieto generalizzato di percorrenza da parte di veicoli a motore, anche se, ovviamente, possono e debbono esistere delle zone vietate, per motivi paesaggistici, di sicurezza o ambientali, ovviamente ben perimetrate e segnalste.
Trovo sbagliato gerarchizzre la possibilità di transito con veicoli a motore alle motivazioni: si per lavoro, no per svago, si per sport (ma solo se afiliiato al CONI, e magari solo se agonistico), etc...
Non ha senso, libertà vuol dire proprio non dover giustificare le proprie azioni e le proprie scelte. Questo significa l'art. 16 della nosra Costituione...

Dopodichè tale libertà va esercitata nell'ambito di regole eque e condivise, e che vengano fatte rispettare in modo da evitare che i soliti 4 fracassoni rovinino la reputazione a tutta una categoria di sportivi ed escursionisti che invece amano l'ambiente e rispettano gli altri....
Per come la vedo io, dunque, ben venga una regolamentazione sull'uso di mulattiere e sentieri, e ben vengano controlli, vigilanza e sanzioni. Ma perchè le zone vietate siano rispettate, bisogna che siano poche e solo dove è davvero utile e necessario imporle. Un divieto generalizzato spingerebbe migliaia di "escursionisti su ruota" al non rispetto di tale divieto, alla fuga di fronte ai controlli, ed alla generale inosservanza delle regole. Se invece le zone vietate rimangono circoscritte e si lasciano ampi spazi in cui la circolazione resti libera per tutti, anche con mezzi a motore, allora diventa più facle ottenere il generalizzato rispetto delle regole, e punire in modo severo chi le trasgredisce.
 
U

Utente 3704

Guest
Grazie @angelofarina, mi piace la tua risposta. Corretta e motivata.
Voglio aggiungere solo una cosa.
Mi piacerebbe che esistessero possibilità che alcuni tratti ora chiusi al traffico fossero aperti in modo controllato e anche a pagamento purchè gli stessi soldi servano alla manutenzione dei sentieri e progetti naturistici. Questa non è un utopia, in alcuni posti già lo fanno...

Ps:voglio fare un piccola precisazione, qualcuno di voi ha mai fatto al via del sale più famosa? Imperia-Francia? Beh andateci...ci sono mtb, enduro, 4x4 atv...non è una discarica la strada ve lo assicuro. Questo vuol dire che il rispetto dell'ambiente è comunque dato dall'uomo, non dalla disciplina sportiva a cui appartiene. Meditate gente, meditate...
 
Paragonare l'enduro al trekking è ridicolo, l'impatto ambientale non è neanche lontanamente paragonabile, marmitta omologata o meno. Volete correre? Fate come i vostri colleghi con le stradali, andate in piste apposite.
 
U

Utente 3704

Guest
Si vede che non conosci la disciplina e parli da profano. Mi elenchi le piste?
 
Sono un profano, ma nel mio paese ce n'è una ad esempio. Se poi mi dici che in generale sono poche e rare, beh, vietare l'enduro libero porterebbe finalmente qualche privato a investire nel settore.
 
U

Utente 3704

Guest
Piste da cross in Italia ce ne sono, poche ma ci sono. Enduro? Qualche fetucciato che è come dire ad un trekker di fare un giro nel parco pubblico sotto casa. Vietare l'enduro? Scusami ma finchè pago assicurazione bollo e revisione e sono a norma con il codice della strada...mi spiace ma ho gli stessi diritti di qualsiasi mezzo motorizzato.
Hanno fatto chiudere anche campi da cross ultimamente...per rumore dicevano...peccato che erano a venti metri dall'autostrada MI-TO...affianco a tre cave di terra e alla linea alta velocità...come scusa non regge.
Ricorda che l'educazione è anche una cosa che puoi avere se hai due ruote e un motore sotto il sederino. Non fare fuori pista, rallenatare e salutare quando incontri altre persone, spegnere la moto quando sei vicino a cavalli, sono solo alcuni esempi.
In tutti gli sport (e ti ripeto l'enduro è uno SPORT), ci sono i "coglioni" di turno...ma non devo essere io a ricordartelo, è la realtà che insegna...ma questo è un altro discorso.
Quando ho iniziato a fare BB, mi dicevano che eravamo tutti Doppati, ma peccato che esistono VERE associazioni di NATURAL BODY BUILDER, dove alla sola parola farmaco ti eliminano. Quando mi alleno nelle arti marziali, c'è il solito che commenta che siamo tutti esaltati, senza conoscere nemmeno la filosofia delle arti marziali.
Dovresti provare a farti un giro in enduro con qualche motoclub, e ti assicuro che vedrai una realtà differente da quella che sono luoghi comuni.
 
Guarda che io non faccio l'equivalenza 'enduro=barbari maleducati'. Finora anzi la maggior parte di quelli che incontro, anche in zone in cui non potrebbero circolare, si sono sempre dimostrati educati. Ciò non toglie che l'enduro non é uno sport a impatto ambientale nullo. Quindi più lo si limita in spazi appositi e meglio é.
 
U

Utente 3704

Guest
"Questa a me sembra una legge di civiltà, anche se poi le leggi bisogna farle rispettare. Sui Colli Euganei e lungo il fiume Brenta (zone che frequento vicino a casa mia) il divieto esiste da anni ma gli enduristi da veri amanti della natura se ne fottono altamente delle leggi, di come distruggono i sentieri, degli animali e qualche volta anche di quei fessi che vanno a piedi. "

Io ho risposto semplicemente a quello che hai scritto.
Dici che qualche privato potrebbe investire nel settore, si è vero, ma ti assicuro che i bastoni che la nostra politica (insieme agli ambientalisti) ti mettono tra la realizzazione e il sogno è tutt'altra cosa.
 
Inoltre non si sta parlando solo di enduro. Ad esempio, io non uso moto da enduro ma da trial o da motoalpinismo.
L'effetto sul suolo di una moto da trial è decisamente minore di quello di un escursionista a pedi con scarponi molto tassellati, o di una mountain bike. La moto da trial procede sostanzialmente su due "cuscini d'aria" assai sgonfi..
Se si parla di emissioni di gas inquinanti, effettivamente una tradizionale moto da trial 2T emette una discreta dose di olio incombusto, ed altre poco raccomandabili sostanze. Situazione però che cambia radicalmente se si passa ad una moderna trial 4T, come la Montesa RT4 o la mia Scorpa, che, grazie anche al catalizzatore, non emettono praticamente alcunchè.
Anche per i 2T, però, il futuro è rosa, perchè la prossima generazione di motori ad iniezione promette di ridurre le emissioni inquinanti a meno della metà di quelle dei 4T catalizzati, come è già successo per i fuoribordo (Evinrude) e per le motoslitte (Ski-doo), entrambi utilizzanti il motore Rotax.
Se già adesso le emissioni inquinanti di una moto da trial 4T catalizzata sono inferiori a quelle di un escursionista a piedi CHE FUMA (come il 30% degli escursionisti, purtroppo, fanno), quelle di un trial 2T ad iniezione saranno inferiori a quelle di un escursionista CHE NON FUMA, giacchè è noto che il corpo umano emette anch'esso una serie di sostanze tossiche (fattosta che nei locali dove vivono le persone occorre un ricambio integrale del volume d'aria dell'ambiente ogni 2 ore).
Ultimo problema di inquinamento è il rumore. Questo è giustappunto il mio mestiere, e qui in effetti c'è ancora da lavorare, soprattutto sui 4T. I 2T sono messi meglio, ed anche in questo caso, con l'arrivo dell'iniezione diretta, e l'eliminazione dell'olio miscela, sarà possibile montare marmitte efficacissime e di lunga durata, portando il problema del rumore a valori vicini a quelle di una Mountain Bike (in pratica, solo rumore meccanico e di rotolamento, che da un lato è inevitabile, e dall'altro ha comunque funzioni di sicurezza, evitando che l'arrivo del veicolo non sia avvertibile).
Allo stato attuale, dunque, abbiamo il dilemma se privilegiare la silenziosità adottando un 2T che però puzza ed inquina, o privilegiare la pulizia dell'aria, adottando un 4T che non inquina ma che fa rumore... E questa al momento è la situazione, sinchè l'arrivo dei 2T ad iniezione non li risolverà tutti simultaneamente.

Vi invito inltre a soffermarvi sul fatto che TUTTE le attività umane hanno non trascurabili impatti sulle varie componenti ambientali, inclusi in primis paesaggio, vegetazione, erosione del suolo, emissione di campi elettromagetici (telefonini, che ormai ogni escursionista porta con se), vibrazioni (i passi sul terreno hanno un effetto notevole sulla vita animale sotterranea, in particolare talpe, ma anche rettili, anfibi ed insetti).
La tutela ambientale assoluta richiederebbe la completa chiusura di porzioni del territorio ad ogni attività antropica: soluzione che in effetti in casi eccezionali viene effettivamente adottata, si pensi all'isola di Montecristo, nell'Arcipelago Toscano o alla Cala dell'Oro, nel Parco del Promontorio di Portofino.

Sempre tornando al problema acustico, che è quello che studio io, non va inoltre trascurata l'emissione sonora da parte delle persone. La potenza sonora di un parlatore medio è pari a circa 1/4 di quella di un autoveicolo: 4 parlatori fanno lo stesso "rumore" di una autovettura in corsa... Lasciando perdere la suoneria dei telefonini, o chi, nel bel mezzo della natura, alla domenica, ascolta la partita di calcio alla radio!
Esistono invero escursionisti "silenziosi", quando andavo in montagna con mio padre era sostanzialmente vietato parlare, e se nel procedere facevamo volare via gli uccelli, mio padre, con un gesto della mano, mi sgridava in silenzio, perchè evidentemente avevamo fatto troppo rumore..
In tutti i gruppi di essere umani, purtroppo, ci sono gli schiamazzatori, i maleducati e coloro che non hanno rispetto per gli altri e per l'ambiente. Il fatto che esistano degli enduristi imbecilli che vanno a velocità pericolose, facendo un rumore inutile ed insopportabile, e rovinino il terreno procedendo in perenne "derapata", non significa che la soluzione sia vietare il transito a tutti i veicoli a motore su strade di montagna sinora aperte al traffico.
Significa invece che ci vogliono controlli e sanzioni, in modo che questa frazione del popolo degli enduristi venga messa in condizioni di non nuocere, a vantaggio di tutti gli altri motocicilisti (enduristi e non - ripeto, io non sono un endurista...). Se l'azione di controllo e di sanzione sarà giustamente finalizzata a reprimere solo tali comportamenti estremi, senza penalizzare la libera circolazione di tutti gli altri, essa darà luogo ad un benefico cambiamento nel comportamento delle persone, che impareranno ad andare in moto nella natura rispettandola ed apprezzandola, fermandosi a fare le foto o risalire a piedi un ruscelletto, anzichè continuare a tirare come forsennati in una prova speciale...
Se invece passa la logica del "divieto totale", un gran numero di appassionati dell'escursionismo su ruota si darà al brigantaggio, togliendo la targa e fuggendo dai potenziali controlli, con aumento del pericolo e generalizzata scomparsa del rispetto delle regole. E questo vorrà dire moto smarmittate e con catalizzatore rimosso, velocità pericolose, attraversamento di prati e boschi per evitare i percorsi più facilmente soggetti a controlli, etc...

Qui si parla troppo di enduro, e poco degli altri "motori" che popolano le nostre montagne: vietiamo anche i trattori agricoli? Emissioni inquinanti, rumore, e danni al suolo di un grosso trattore superano quelli di una decina di moto da enduro racing...
Vietiamo i quad, da sempre il tipico veicolo usato dagli handicappati per raggiungere luoghi altrimenti a loro preclusi?
Vietiamo le motoseghe e gli altri attrezzi a motore usati da contadini e boscaioli?
Mia moglie ha una motosega Husqvarna che fa piu' rumore ed inquina di più della moto Husqvarna 450TE di mio figlio... CHe pure è una Enduro racing pronto gara..
La motosega la usiamo per tagliare legna dal nostro bosco, che poi bruciamo nel camino o nella stufa: cosi' facendo, emettiamo in un inverno in atmosfera una quantità di diossina, ceneri, e polveri sottili maggiore di quella emessa da 100 moto da enduro che girassero per il mio podere tutti i giorni, tutto il giorno...

Se cominciamo a valutare gli impatti ambientali delle attività umane, dovremmo tutti, semplicemente, suicidarci: è l'unico modo di non "danneggiare" l'ambiente.
Ci vuole invece un approccio più pragmatico e costruttivo. Per mestiere, vengo coinvolto negli studi di impatto ambientale di infrastrutture di trasporto (autostrade, ferrovie, tranvie, metropolitane): la valutazione di impatto ambientale è sempre comparativa, perchè in termini assoluti cè sempre impatto, qualunque scelta progettuale si faccia. Ed una delle alternative che sempre compare in ogni valutazione è la cosiddetta opzione zero", ovvero la valutazione dello scenario che si determinerebbe se l'opera progettata NON venisse realizzata.
Bene, normalmente si verifica che tale "opzione zero" ha un impatto ambientale PEGGIORE di quello che conseguirebbe alla costruzione dell'opera, perchè ad esempio si continuerebbe ad avere traffico di veicoli dentro le aree urbane anzichè fuori, maggior numero di incidenti, maggiore concentrazione di sostanze inquinanti, etc...
Anche nella valutazione dell'impatto ambientale dell'escursionismo montano si dovrebbe ragionare allo stesso modo comparativo: fa più danno ambientale chi parte da casa in macchina con la Mountain Bike sul tetto o chi la fa tutta pedalando? Chi va in moto o a cavallo? Chi va a piedi mangiando al sacco o chi sale in funivia e mangia al rifugio?
Ogni caso va valutato nel dettaglio pesando lunghezza del percorso, fabbisogno energetico, emissioni di sostanze in atmosfera, rumore prodotto, effetti sulla fauna e sulla flora, etc. etc... E non è scontato che certe attività, istintivamente ritenute "meno impattanti", come la mountain bike, lo siano poi davvero...

L'unico approccio serio è quello di valutare caso per caso e sito per sito, adottando, quando opportuno, gli idonei interventi di limitazione: ci possono essere aree inibite ai veicoli a motore, come ce ne possono essere altre inibite ai passeggiatori a piedi, aree in cui i cani debbono stare al guinzaglio, aree, in cui non si possono far volare gli aquiloni, etc... Ogni attività umana può essere dannosa o pericolosa in alcune aree, che vanno identificate e vietate.
Quel che non ha senso fare è ritenere che la PROPRIA attività sia l'unica "pura" e priva di impatto, e TUTTE LE ALTRE siano da bandire sempre ed ovunque.
Chi come me ne pratica parecchie, vede bene che a volte alcune di esse sono in effetti dannose e pericolose, e non vanno fatte. Ma non potendosi affidare al discernimento dei singoli (atteso il fatto che il 95% della popolazione è costituita da "coglioni"), in una società civile servono regole, controlli e sanzioni. In una società ideale, tutti invece sarebbero sufficientemente intelligenti, colti e preparati da fare sempre la scelta giusta, evitando di fare cose dannose o pericolose.
Ma ripeto, al 95% siamo dei coglioni, quindi ben vengano le regole a metterci in riga...
 
Sono un profano, ma nel mio paese ce n'è una ad esempio. Se poi mi dici che in generale sono poche e rare, beh, vietare l'enduro libero porterebbe finalmente qualche privato a investire nel settore.

Sto scrivendo un po' troppo e me ne scuso.
Ma proporre ad un endurista di girare in una pista da cross, è come proporre ad un alpinista di arrampicare sul castello di manovra dei Pompieri. Non è mica la stessa cosa! L'enduro è una attività che si pratica su STRADA con moto STRADALI (dotate di fari, clackson, frecce e targa). Il divertimento sta nell'esplorazione di luoghi sconosciuti e nel superamento di ostacoli naturali.
Il motocross invece è adrenalina pura, fatta di velocità, salti e derapate.
Non potete confondere due sport cosi' lontani, anche se entrambi si fanno in moto...
Poi ce ne sono altri: prendiamo il motoalpinismo, che saltuariamente pratico anch'io. Si usano moto da trial modificate, dotate di ampio sellone e serbatoio maggiorato. Anzichè continuare ad affrontare gli stessi 6 o 7 ostacoli, come si fa nel trial, si gira liberi per monti e valli (le moto da motoalpinismo, come quelle da enduro, sono moto STRADALI).
In sostanza, il motoalpinismo sta al trial come l'enduro sta al motocross.
Se al motoalpinismo togliamo la componente esplorativa, di fatto lo uccidiamo di peso... Torna ed essere trial..
Quindi, prima di demonizzare sport o attività che non si praticano, bisogna acquisirne quantomeno conoscenza, meglio se dopo aver provato a praticarle.
Spesso alcune attività sono sinergiche ad altre: il fungaiolo usa una moto da moltoalpinsmo per portarsi in quota, chi fa downhill usa l'automobile o la funivia sempre per portarsi in quota, lo sciatore parimenti usa la funivia, ma in certi casi l'elicottero...
Gli stessi escursionisti a piedi ben difficilmente escono di casa a piedi, di solito prendono l'automobile (magari un grosso 4x4) per portarsi al punto di partenza del giro...
Chi più, chi meno, tutti usiamo mezzi a motore, quindi non ha senso demonizzarli di peso...
E non mi si dica che i mezzi a motore vanno bene, ma solo su strada asfaltata: questo sillogismo (strada=asfalto) ha portato ad una insensata estensione della rete stradale asfaltata su per monti e valli, con un impatto ambientale devastante causato da un lato dai lavori di asfaltatura stessi, e dall'altro dall'effetto di "richiamo" di migliaia di "escursionisti della domenica" che sporcano, causano incendi, etc...
E questo sovente sotto l'occhio interessato del CAI, che ha sempre visto di buon grado la realizzazione di strade asfaltate che portino gli escursionisti ai "loro" rifugi, per poi fargli pagare il parcheggio e vendergli panini e bibite...
 
... Se già adesso le emissioni inquinanti di una moto da trial 4T catalizzata sono inferiori a quelle di un escursionista a piedi CHE FUMA (come il 30% degli escursionisti, purtroppo, fanno), quelle di un trial 2T ad iniezione saranno inferiori a quelle di un escursionista CHE NON FUMA, giacchè è noto che il corpo umano emette anch'esso una serie di sostanze tossiche (fattosta che nei locali dove vivono le persone occorre un ricambio integrale del volume d'aria dell'ambiente ogni 2 ore)....
Perfetto :rofl: ..... abbiamo risolto il problema per l'inquinamento MONDIALE ..... andiamo tutti in giro in moto visto che inquina meno ANCORA meno di un essere umano che si sà è una tipica fonte di benzene e gas incombusti :p ..... 'fanculo a biciclette e "piedi" tutti in moto :biggrin:

Chi sà perchè non riesco a condividere questa tua affermazione ...... seriamente ...... mi sai dare qualche fonte / test in merito ?

Ciao :), Gianluca

PS.: ..... stando agli ultimi conti presentati dalla Presidenza dei consiglio dei Ministri, secondo un'indagine Doxa, circa il 20% della popolazione Italiana (over 15 anni) FUMA ..... dubito che quel 20% possa rappresentare il 30% degli escursionisti ;) ..... a mio avviso se c'è un escursionista su dieci che fuma è tanto inoltre dubito fortemente che lo faccia mentre "cammina" sia per ovvi problemi di ossigeno e sia perchè è potenzialmente pericoloso (incendi). E parlo da ex tabagista convinto e da persona che ogni tanto qualche passo in montagna se lo fà (ultimamente no ma per motivi di salute).
 
Ultima modifica:
Capisco che chi ha questa passione voglia tutelare, pur tuttavia io resto del parere che l'approccio alla natura debba essere il più discreto possibile, e la moto o il 4x4 non sono mezzi discreti. In pista non volete andare , sareste disposti a delle regolamentazioni ma non volete divieti estesi. Peccato però che questo sia spesso inconciliabile con il bene della natura, la dove passano i motociclisti ad esempio sparisce la fauna, gli uccelli non nidificano e cinghiali o volpi non fanno la tana.
 
Sul inquinamento moto Vs motosega o trattore mi pare che la differenza sia sostanziale. L'enduro è un'hobby di cui puoi fare a meno, il trattore invece ti serve per mangiare.
 
U

Utente 3704

Guest
"In pista non volete andare , sareste disposti a delle regolamentazioni ma non volete divieti estesi"

Come ti abbiamo scritto, piste da ENDURO e da MOTOALPINISMO non esistono.
Vorremo delle regolamentazioni? Si si possono fare, e per quanto purtroppo siano limitate in alcune zone la cosa è possibile.
Ps: fortunatamente dalle mie parti i divieti, a parte i parchi naturali del Po, Ticino e Sesia, i divieti sono relativamente pochi. La stupidità della gente che tira filo spinato o blocca i sentieri con traverse in legno (mi è costato una slogatura al polso e grazie a Dio non ho avuto conseguenze gravi) è ancora sottocontrollo.
Sono cresciuto in Lomellina e pratico enduro da oltre 27anni...e non ho mai avuto problemi con gli abitanti delle mie campagne...
Animali? Si ho salvato un pò di lepri...che con il mio "accelerare" mostruoso...sono scappate dai cacciatori...ma questa è un altra storia...
 
U

Utente 3704

Guest
"Sul inquinamento moto Vs motosega o trattore mi pare che la differenza sia sostanziale."

Ti voglio raccontare una cosa.
Ho un enduro EURO O (dai che già sorriderai pensando all'inquinamento che provoca...) ebbene...vado a fare la revisione, la moto non passa. Ovviamente non mi meraviglio, penso tra me "normale è EURO 0"...peccato che non passa perchè risulta sotto la soglia minima di 2punti imposti come valore MINIMO di inquinamento...a proposito la moto monta uno scarico originale e i DB risultano regolari.
 
U

Utente 3704

Guest
"il trattore invece ti serve per mangiare."

Se un aerea è parco naturale a mio avviso dovrebbe essere naturale e non avere nessun tipo di agricoltura...
 
U

Utente 3704

Guest
l"a dove passano i motociclisti ad esempio sparisce la fauna, gli uccelli non nidificano e cinghiali o volpi non fanno la tana."

Quando vuoi vienimi a trovare ti mostrerò il vero problema della natura dalle nostre parti...mancano i boschi perchè li tirano via per usare i campi come terreno agricolo, non per guadagnare come possono pensari molti, ma perchè grazie alle multinazionali i contadini devono produrre il doppio per guadagnare la metà di una volta, esaurendo così anche preziose risorse come l'acqua.
Cinghiali? Siamo in sovrapopolazione abbondante. Volpi? Ti assicuro che in 38anni non ne ho mai viste così tante dalle nostre parti.
 
Perfetto :rofl: ..... abbiamo risolto il problema per l'inquinamento MONDIALE ..... andiamo tutti in giro in moto visto che inquina meno ANCORA meno di un essere umano che si sà è una tipica fonte di benzene e gas incombusti :p ..... 'fanculo a biciclette e "piedi" tutti in moto :biggrin:
Chi sà perchè non riesco a condividere questa tua affermazione ...... seriamente ...... mi sai dare qualche fonte / test in merito ?
Certo, basta guardare in rete il materiale relativo alle motoslitte SkiDoo ed ai nuovi fuoribordo Evinrude. Ecco qualche link.
Cominciamo dai fuoribordo. Sino al 2003, le emissioni dei fuoribodo 2T erano cosi' alte che il loro uso era vietato in California e in molti laghi interni degli USA, ed il mercato era dominato dai motori 4T di scuola giapponese (Honda, Yamaha, etc.). Ma nel 2004 la Evinrude sorprese tutti, vincendo il prestigioso premio dell'EPA "Clean Air Excellence Award" con un rivoluzionario motore, chiamato E-TEC, a 2T iniezione diretta, che surclasso' la concorrenza a 4T con un sostanziale dimezzamento delle emissioni:
2004 Award Recipients | Clean Air Excellence Awards | US EPA
Il motore è questo:
Evinrude E-TEC

Per le motoslitte:
2-strokessnowmobiles

e

E-TEC engine

Per un raffronto con le emissioni del corpo umano (sotto sforzo emette in realtà anche 10 volte tanto):

http://wiki.answers.com/Q/How_much_co2_does_human_body_emit
http://www.slate.com/articles/news_and_politics/explainer/2009/08/7_billion_carbon_sinks.html
http://www.sciencedaily.com/releases/2010/11/101102131108.htm
http://sustainablog.org/2010/04/human-methane-emissions/

Guardate che visto che siamo piu' di 7 miliardi, le emisisoni complessive prodotte dagli esseri umani, su scala mondiale, non sono di poco conto, e sono anzi una dlele principlai cause dle riscaldamento globale e dell'effetto serra...

Pare che gli stessi dinoauri siano stati la causa del riscaldamento che, all'epoca, decretò la loro scomparsa; riscaldamento dovuto proprio ale loro emisioni gassose:

http://news.nationalgeographic.com/...lobal-warming-environment-science-flatulence/

A tutto ciò purtroppo non c'è soluzione, se non il suicidio di massa per liberare la terra dalla principale fonte di impatto ambientale: l'UOMO !!!
 
Ultima modifica:
Capisco che chi ha questa passione voglia tutelare, pur tuttavia io resto del parere che l'approccio alla natura debba essere il più discreto possibile, e la moto o il 4x4 non sono mezzi discreti. In pista non volete andare , sareste disposti a delle regolamentazioni ma non volete divieti estesi. Peccato però che questo sia spesso inconciliabile con il bene della natura, la dove passano i motociclisti ad esempio sparisce la fauna, gli uccelli non nidificano e cinghiali o volpi non fanno la tana.

Anche dove passano i cacciatori, e per certi versi, i fungaioli... E' L'UOMO che disturba gli altri animali... Anche l'escursionista a piedi, soprattutto se fuma o se fa chiasso...
Io non ho problemi ad ammettere che le moto (in modo diverso a seconda di cilindrata e tipo di moto) inquinano, fanno rumore e danneggiano il suolo. E' ovvio, e sarebbe stupido negarlo.
Bisogna però avere la stessa onestà intellettuale nell'ammettere che esiste sempre un numero X di escursionisti a piedi che producono globalmente un danno ambientale maggiore di quello di una moto. A seconda del "tipo" di escursionisti e del "tipo" di moto, il numero X può andare da 2 a 10, ma il concetto non cambia: se "richiamo" tramite una bella strada asfaltata terminata con un parcheggio a pagamento 1000 escursionisti a piedi in una bella valle alpina, diciamo la val di Rabbi, essi faranno più danno di 100 escursionisti in moto (ammesso che X sia pari a 10).

Per quanto riguarda infine il disturbo alla fauna selvatica, la mia esperienza è che in moto, scendendo a motore spento dal monte, riesco ad arrivare ad 1 m dai caprioli, senza che loro si spaventino o fuggano, al punto che debbo frenare per non investirli. A piedi, prova tu ad avvvicinarti a meno di 50m, fuggono a gambe levate... Delle moto non han paura, dei pedoni invece si...
 
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