Informazione Nuova Mappa PNALM

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
Da qualche settimana è disponibile una nuova mappa del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (il nome ufficiale della mappa è “Monti Marsicani – Mainarde”, Edizioni Il Lupo). La mappa è accompagnata da un libretto con le descrizioni delle principali escursioni del PNALM.


Quest'estate con AndreaDB abbiamo fatto qualche giro nel PNALM. In questa occasione abbiamo avuto la conferma che le mappe che avevamo (una vecchia delle Edizioni Il Lupo; un'altra ancora più vecchia edita dal Parco) avevano diversi errori, o che comunque i sentieri che indicavano non corrispondevano con quelli segnati in loco.


Qualche giorno fa mi è arrivata questa nuova mappa del Parco d'Abruzzo, anche questa edita da Il Lupo, e ho potuto constatare che in effetti i sentieri sono stati aggiornati. E non si tratta di qualche variazione qua e là: quasi tutti i sentieri che ho controllato, confrontandoli con la versione precedente, sono cambiati.
Guardate ad esempio questa immagine: a sinistra c'è la mappa vecchia; a destra la nuova. Oltre alla differenza relativa al lungo sentiero nord-sud sulla sinistra dell'immagine, anche gli altri sentieri, se guardate bene, sono diversi.

PNALM_Confrontomappa.jpg
Un'altra differenza è che nella carta nuova la marcatura in rosso dei sentieri mi sembra più tenue, e permette di vedere meglio i segni IGM sottostanti. Infine, in alcuni tratti la stessa base IGM è stata aggiornata (ad esempio lungo il sentiero F2 è stata segnata una sterrata che nella mappa vecchia era un semplice sentiero).
La carta è stampata su due lati, ed è in scala 1:25.000 con Map Datum ED50; sui lati naturalmente sono stampate le coordinate in corrispondenza delle righe della griglia.


Il libretto che accompagna la carta presenta “24 escursioni, 2 gite in MTB, 3 itinerari scialpinistici”; ho controllato le descrizioni dei percorsi che conosco e mi sembra siano precise; ad ogni modo, grazie alla ottima segnaletica del Parco d'Abruzzo, non è necessario scendere troppo nei dettagli. Nel libretto ci sono anche delle note informative sul PNALM e sui paesini del territorio. Paradossalmente, la parte più interessante del libretto sono le descrizioni degli itinerari turistici: spesso noi “avventurosi” ci buttiamo a conquistare le cime più alte o a fare i percorsi più lunghi, e non siamo mai saliti al Castel Mancino sopra Pescasseroli o non abbiamo mai visto il villaggio fantasma di Sperone.


Ecco l'indice del libretto:
PNALM_Indice.jpg
e un esempio di descrizione di un percorso:
PNALM_percorso.jpg
 
Ultima modifica:
Sembra anche che almeno un sentiero non ci sia più: quello quasi verticale appena a sinistra degli ovali rosso e nero. Sentiero non più percorribile?
 
Da qualche settimana è disponibile una nuova mappa del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (il nome ufficiale della mappa è “Monti Mariscani – Mainarde”, Edizioni Il Lupo). La mappa è accompagnata da un libretto con le descrizioni delle principali escursioni del PNALM.


Quest'estate con AndreaDB abbiamo fatto qualche giro nel PNALM. In questa occasione abbiamo avuto la conferma che le mappe che avevamo (una vecchia delle Edizioni Il Lupo; un'altra ancora più vecchia edita dal Parco) avevano diversi errori, o che comunque i sentieri che indicavano non corrispondevano con quelli segnati in loco.


Qualche giorno fa mi è arrivata questa nuova carta del PNALM, anche questa edita da Il Lupo, e ho potuto constatare che in effetti i sentieri sono stati aggiornati. E non si tratta di qualche variazione qua e là: quasi tutti i sentieri che ho controllato, confrontandoli con la versione precedente, sono cambiati.
Guardate ad esempio questa immagine: a sinistra c'è la mappa vecchia; a destra la nuova. Oltre alla differenza relativa al lungo sentiero nord-sud sulla sinistra dell'immagine, anche gli altri sentieri, se guardate bene, sono diversi.

Vedi l'allegato 36885
Un'altra differenza è che nella carta nuova la marcatura in rosso dei sentieri mi sembra più tenue, e permette di vedere meglio i segni IGM sottostanti. Infine, in alcuni tratti la stessa base IGM è stata aggiornata (ad esempio lungo il sentiero F2 è stata segnata una sterrata che nella mappa vecchia era un semplice sentiero).
La carta è stampata su due lati, ed è in scala 1:25.000 con Map Datum ED50; sui lati naturalmente sono stampate le coordinate in corrispondenza delle righe della griglia.

Grazie (e grande :D) Paolo !
Hai evidenziato a perfezione una "realtà" non troppo conosciuta, cioè che le care vecchie cartine basta che siano appena appena un po' datate e diventano oggetti misteriosi (e pericolosi).
Epoca che vai, cartina che trovi.
E addirittura editore che vai, mappa che trovi.
E dire "cartina" o "mappa" vuol dire sentieri (che uno si aspetta e poi non ci sono), distanze stravolte, tempi che diventano ingovernabili rispetto a quelli pianificati, e possibili conseguenze varie a catena.
Se questo succede perfino per zone - come questa da te illustrata per il PNALM - che in teoria dovrebbero iper-mega-codificate, gli stravolgimenti diventano abissali in zone selvagge dove viene il serio dubbio che la maggior parte dei sentieri siano stati tracciati "a naso" o "a occhiorum", cioè magari con una vista da lontano senza esserci mai stati.
Mi sono sempre domandato se chi redige questi strumenti sia sottoposto a qualche minima forma di responsabilità, perché alcuni errori in cui possono indurre possono certe volte innescare concatenazioni di eventi che alla fine potrebbero essere anche fatali.
Come minimo dovrebbero ingegnarsi a trovare il modo di "richiamare" le mappe ormai obsolete, esattamente come si fa togliendo dalla circolazione i prodotti malriusciti e che possono risultare pericolosi; o trovare qualche canale di comunicazione per avvertire al riguardo.
Un saluto :)
PS: ah, e complimenti per bikeItalia ! ;) :si:
 
D

Derrick

Guest
Per informazione comunico che il DVD delle edizioni Il Lupo con le mappe in formato OziExplorer, riguardo la mappa in questione (che nel DVD si chiama semplicemente PNA come Parco Nazionale d'Abruzzo) riporta il tracciato vecchio.

Penso che in realtà si tratti, spesso, di tracciati alternativi, nel senso che il CAI locale nel "ripassare" il percorso di un sentiero ha fatto un tracciato diverso.

Anni dopo il cartografo, nel fare la traccia GPS del sentiero, ha seguito il sentiero più recente. Si tratta, penso, generalmente di varianti.

Sui Lepini dovunque vai, dovunque ti perdi, prima o poi qualche segno rosso lo trovi, anche dove non è segnalato alcun sentiero "ufficiale" nelle carte.

Naturalmente le ragioni non sono solo dovute al fatto che il CAI a distanza di anni ha cambiato - magari inconsapevolmente - tracciato, ma dovute forse anche al fatto che molti segni sono fatti probabilmente dalle Guardie Forestali, dalle Aziende faunistico-venatorie, dai gestori di acquedotti, di elettrodotti, e forse anche dai pastori stessi.

Penso che dov'era segnato un sentiero anni fa ora non ci possa essere un salto di roccia. Probabilmente il massimo rischio che si corre è trovare rovi e dover fare un po' di aggiramenti.

Sui Lepini ho trovato segni freschi su sentieri vecchi IGM, quelli con la linea tratteggiata, tracciata chissà quando, e mancanza di segni sul sentiero "ufficiale", con l'aggravante di nessuna segnalazione del sentiero "segnato di fresco" tra i sentieri ufficiali. Trovo in genere una marea di tracce alternative, che magari procedono su creste parallele, o una in cresta una in valle, e ho capito che se c'è un segno "qualcuno mi sta dicendo che non finisco a un capanno isolato di pastori", poi che sia il sentiero ufficiale o no, poco importa.

Fino alle ultime escursioni sul Lupone ho praticato le varianti in cerca del sentiero "ufficiale" di cui volevo avere la traccia. Ora ho capito che il sentiero "ufficiale" alla fine non è ufficiale neanche per quelli che lo tracciano... o l'orografia ti guida in modo obbligato, oppure le molte tracce alternative vanno bene tutte.

Ormai vedo i sentieri di montagna come la rete internet, un insieme di nodi entro i quali è possibile immaginare molti percorsi alternativi, tutti (o quasi) validi.

Per il Monte Lupone da Cori (Tirisandola) ci sono tratti in cui si possono seguire tre tracce diverse non visibili l'una dall'altra, e tutte vanno a Le Fosse, e tutte sono segnate poco e male. Alla fine la bussola e la comprensione delle "pieghe" del terreno rendono comprensibile la logica dei sentieri, anche multipli. Ci possono essere due o tre creste parallele, un sentiero che percorre l'esterno della cresta da Sud, uno che percorre la cresta vera e propria, uno che percorre l'avvallamento tra le due creste, alla fine tutti vanno verso il Lupone e qual'è quello ufficiale, alla fine l'ho capito, non lo sa neanche il CAI.
 
Sembra anche che almeno un sentiero non ci sia più: quello quasi verticale appena a sinistra degli ovali rosso e nero. Sentiero non più percorribile?

Credo che in questo caso, più che un discorso di percorribilità o meno dei sentieri, si tratti di adattarsi alla rete ufficiale di sentieri del parco per evitare confusioni.


Grazie (e grande :D) Paolo !
Hai evidenziato a perfezione una "realtà" non troppo conosciuta, cioè che le care vecchie cartine basta che siano appena appena un po' datate e diventano oggetti misteriosi (e pericolosi).
Epoca che vai, cartina che trovi.
E addirittura editore che vai, mappa che trovi.
E dire "cartina" o "mappa" vuol dire sentieri (che uno si aspetta e poi non ci sono), distanze stravolte, tempi che diventano ingovernabili rispetto a quelli pianificati, e possibili conseguenze varie a catena.
Se questo succede perfino per zone - come questa da te illustrata per il PNALM - che in teoria dovrebbero iper-mega-codificate, gli stravolgimenti diventano abissali in zone selvagge dove viene il serio dubbio che la maggior parte dei sentieri siano stati tracciati "a naso" o "a occhiorum", cioè magari con una vista da lontano senza esserci mai stati.
Mi sono sempre domandato se chi redige questi strumenti sia sottoposto a qualche minima forma di responsabilità, perché alcuni errori in cui possono indurre possono certe volte innescare concatenazioni di eventi che alla fine potrebbero essere anche fatali.
Come minimo dovrebbero ingegnarsi a trovare il modo di "richiamare" le mappe ormai obsolete, esattamente come si fa togliendo dalla circolazione i prodotti malriusciti e che possono risultare pericolosi; o trovare qualche canale di comunicazione per avvertire al riguardo.
Un saluto :)
PS: ah, e complimenti per bikeItalia ! ;) :si:
Ciao Andrea, e grazie! :)
Eh sì, errori sulle cartine se ne trovano...forse ora con l'ausilio del gps è più facile fare cartine migliori, basta qualcuno che vada sul campo a prendere la traccia. Sarebbe divertente imparare meglio il processo di costruzione di una cartina in epoca pre-gps.
 
Aggiornamento Numerazione sentieri PNALM

Ottimo post!

Ho la Carta il Lupo dei Monti Marsicani del giugno 2008, e qualche edizione più vecchia e più recente in digitale. Ho fotografato il Libretto dell'ultima edizione (Luglio 2013) che un amico comprò a Capodanno a Passo Godi.
Il Libretto non è un granché, descrive solo una ventina di itiner. + turistici (italiano e inglese) e dà qualche altra info. Molto meglio prendersi "A Piedi nel PNALM" di S. Ardito (Ediz. Iter, 2011) se si vuole una concisa e puntuale descrizione di molti più sentieri del Parco.

La Iter ha anche realizzato una Carta 1:25000 (aggiornata al 2013) ma non la conosco.

Vorrei precisare che la cosa importante di Quest'ultima Carta, e dell'ultima ediz. de "IL LUPO" non è tanto la correz. di precedenti errori di tracciato e segnaletica:
In realtà è l'Ente Parco ha MODIFICATO alcuni sentieri, ma più che nel tracciato, nella loro numerazione!
Alcuni sent. sono spariti, altri sono stati inglobati in sent. preesistenti accomunandone il Numero...

Non so per quale motivo cio' sia stato fatto (per vendere altre cartine? LA nuova carta Il Lupo e la Iter , entrambe del 2013, sono notevolmente più utili oltre che più precise e aggiornate della vecchia Carta del Parco 1:50000 del 2010)...

Voglio segnalare che conviene sempre studiarsi bene le carte, sentieri e relative numerazioni prima delle escursioni, anche di quelle più "semplici".
La scorsa estate in una innocua camminata nella Macchiarvana, mi sono "quasi perso" proprio a causa della segnaletica: OLTRE ALLE NUOVE INDICAZIONI DEI SENTIERI, IN ALCUNI PUNTI ERANO ANCORA VISIBILI QUELLE VECCHIE, coerenti con la carta il Lupo che avevo (2008 ), quindi ho capito come tornarmene a Forca d'Acero solo perchè ero precedentemente salito fuori sentiero su una cresta (Serra del Re).
Ecco la carta di un Tabellone presente all'inizio del Sentiero con le note di vecchi sent. (nella fatispecie il D5 ha inglobato un altro paio di sentieri che precedentem. avevano differente lettera e numero!!):
http://www.francescoraffaele.com/web-y2013/Macchiarvana-Serra_del_Re.jpg

Quindi il motivo del mio consiglio di studiarsi bene le mappe, è proprio dovuto al fatto che in certi sentieri MENO BATTUTI, potrebbe ancora sussistere la vecchia segnaletica (intendo con indicaz. di LETTERA e NUMERO) non ancora corretta sul terreno dagli addetti del Parco.

Il che può diventare fuorviante se non si hanno riferimenti (come in boschi o in caso di fitta nebbia)....

Qui (fine pagina, 20 Agosto) le foto dell'escurs. estiva:
Escursioni nel PNALM (Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise)

PNALM-IMG_0576Rb.jpg
 
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