Nuove Guide Monti

Ciao a tutti,
mi è capitato sotto mano ieri un volume delle "Nuove Guide ai Monti", della collaborazione TCI-CAI.
Come rovinare un'opera che ho sempre ritenuto ottima.
Il volume in questione era il "Adamello e Brenta" e in primo luogo mi piacerebbe sapere come è possibile riunire in 350 pagine i due gruppi quando solo la vecchia guida di Castiglioni per il Brenta era 510 pagine. Presto detto: copia e incolla da guide turistiche varie e selezione (in base a cosa non so) di itinerari vari: escursionismo, alpinismo, "outdoor" (escursionismo e alpinismo non sono forse anch'esse outdoor?)
Tralasciando poi le troppo estese sezioni riguardanti la cucina, le località di valle ecc ecc.....Per carità ci possono pure stare, ma allora non chiamatele Guida dei Monti, piuttosto Guida Turistica della Valle....
Penso che questi volumi abbiano poco delle vecchie bibbie grigie, ma siano principalmente indirizzate al tipico escursionista della settimana estiva che arriva in macchina fino a 10 minuti da rifugio, si fa il piatto di polenta e torna giù.
Forse sono puritano, forse sono duro, e nel caso mi dispiace pure, ma questo per me è ciò che rovina le montagne.
Spero vivamente sia un caso del volume da me visionato.
 
Leggendo il titolo, ho pensato al nostro presidente del consiglio... e qualche altra linea guida (tassa)... Sto fuso :D
 
Io presi il volumetto "Alte Vie delle Alpi". 15Euro buttati. E non voglio neanche stancarmi a spiegare perchè: tenetevene alla larga è una schifezza e vale 2 euro per ciò che dà.
E poi con tutti i PDF che ci sono on-line (Alte Vie delle Dolomiti)...

Se penso che si trova il volume di S. Ardito sulle "Alte Vie nelle Alpi" a 7Euro on-line (e a Napoli ne trovai una copia a 3e)... almeno qui ci sono belle foto e descrizioni ...

mah
 
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