nuove norme su SPORT INVERNALI --- nuovi divieti!

Ciao gente,
apro questa discussione in relazione al Decreto Legislativo n. 40/2021 che ha introdotto una serie di nuove misure sugli sport invernali, con particolare riferimento alla sicurezza.
Ovviamente, ahimè, anche divieti, con conseguenti pesanti sanzioni.
La parte più rilevante per i comuni frequentatori della neve è quella del capo III, articoli da 17 a 33.
Qui il link per leggervi in modo integrale il testo della norma: https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:decreto.legislativo:2021;040

Ecco i principali:
  • art. 17: obbligo del casco per minori di 18 anni per chi pratica sci alpino, telemark e snowboard (e fin qui non è una novità), ma anche per chi usa slitta e slittino! Sanzione da 100 a 150 euro.
  • art. 23 Omissione di soccorso, stabilisce: "Fuori dai casi previsti dal secondo comma dell'articolo 593 del codice penale, chiunque nella pratica dello sci o di altro sport della neve, trovando una persona in difficolta' non presta l'assistenza occorrente, ovvero non comunica immediatamente al gestore, presso qualunque stazione di chiamata, l'avvenuto incidente, e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 250 euro a 1.000 euro." Questo è un articolo di cui fatico a capire il senso, posto che esiste già l'articolo 593 cp che disciplina l'omissione di soccorso. Visto che l'articolo 23 afferma "fuori dai casi previsti dall'art. 593", pare allargare l'ambito dell'obbligo di soccorso e pare farlo in modo indefinito ed impreciso, visto che parla genericamente di "una persona in difficolta' " e di "assistenza", non tecnicamente di soccorso. Ma cosa significa esattamente per la legge "persona in difficoltà" e cosa "assistenza"? Se vedo un incapace che è finito su una pista dalla quale ha paura di scendere, devo per legge (cortesia è altra cosa) fermarmi e dargli assistenza o mi becco la supermulta?? E' assurdo....
  • art. 24 Transito e risalita: è vietato risalire le piste a piedi, con racchette da neve o con sci. Ok, è giusto. Ma non si dice se sempre o solo durante l'apertura delle piste e, facendo una interpretazione logica della norma, pare che si riferisca solo all'orario di apertura al pubblico delle piste. Il problema si pone da anni a chiusura piste, quando i gatti sono in giro a fare manutenzione e c'è chi risale le piste con racchette o sci e frontale, con tutti i rischi di sicurezza del caso (movimento dei gatti e cavi di acciaio tirati per ancorare i gatti nei tratti più ripidi). La norma non ha risolto il caso. sanzione da 100 a 150 euro..
  • art. 26: Per chi pratica sci fuoripista, sci alpinismo, escursionismo (anche con racchette), è stato introdotto l'obbligo di dotarsi di artva, pala e sonda, quando si trovi "in particolari ambienti innevati" e "laddove, per le condizioni nivometeorologiche, sussistano rischi di valanghe". La norma ha troppe variabili, in parte indeterminabili, in parte rimesse alla valutazione del singolo, per essere realmente precettiva: cosa significa "particolari ambienti innevati"? Chi mi dice, nelle specifiche coordinate geografiche in cui mi trovo, esattamente SE e DOVE sussiste il rischio valanghe? I bollettini, infatti, sono necessariamente generici e ci vuole capacità ed esperienza per applicarli al pendio dove ci si trova. Comunque, sanzione da 100 a 150 euro.
  • art. 27: sulle piste nere ci possono andare solo coloro che sono in possesso di "elevate capacita' fisiche e tecniche", insomma i bravi sciatori. Evviva, finalmente! ... anzi no. Cosa significa esattamente "elevate capacita' fisiche e tecniche"? Chi dice chi possiede o meno tali requisiti? Anche perchè la sanzione è pesante: da 250 a 1000 euro. Prevedo impugnazioni dei verbali a raffica!
  • art. 28 Concorso di responsabilità. Importante novità!! come nel codice della strada ora è detto che "Nel caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre i danni eventualmente occorsi". Questa misura - contestatissima - fino ad ora non c'era e, in caso di scontro, chi si riteneva danneggiato doveva fare causa all'altro, dimostrando la colpa in tutto o in parte. Capite immediatamente allora l'importanza di avere una assicurazione che vi copra.
  • art. 30: assicurazione obbligatoria. Ed eccoci qui, altra novità epocale e contestatissima, diretta conseguenza della precedente. Bisogna assicurarsi!! A livello di principio è una norma che può dare fastidio, ma in realtà comporta una spesa bassissima (basta una polizza RC famiglia oppure pagare qualche euro in più - di solito 2 o 3 - sullo skipass accedendo ad una polizza offerta dalla società esercente gli impianti) ed in compenso copre i danni da collisione, che sugli sci possono essere spesso gravi. Comunque, sanzione da 100 a 150 euro e ritiro skipass.
  • art. 31: vietato sciare in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze tossicologiche. In pratica è vietato sciare ubriachi o drogati. Ok, va bene. Però.... cavolo il limite alcolemico è 0,5, lo stesso delle auto! Coerente, ma un po' troppo rigido. Inoltre, è vietato sciare dove? Solo in pista? o anche fuoripista, dove non c'è nessuno? Perchè gli slittini non sono citati nel divieto, visto che hanno le loro piste? comuqnue, preparatevi a vedere gli etilometri sulle piste... Ora, ok, capitavano episodi di autentici alcolisti pericolosi, ma da lì ad istituire una norma del genere.... Sanzione pesante: da 250 a 1000 più denuncia se siete oltre 0,8 (diventa reato!).

Capisco l'esigenza di sicurezza preventiva, però non mi pare che la situazione fosse così seria da richiedere norme così severe.
 
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Dai però qualche regola ci sta, sicuramente migliorabile nelle parti che hai segnalato, in particolare dove sono rimaste le ambiguità. Purtroppo mi viene da pensare che queste regole rimarranno sulla carta, porto come esempio me stesso, se non c'eri tu a darmi la notizia io non ne sarei mai venuto a conoscenza quindi involontariamente non avrei rispettato le norme.
Poi con tutto il rispetto per i forestali o addetti del settore non li vedo proprio a contestare violazioni di articoli, piuttosto mi sembrano infrazioni più facili da rilevare quando il fatto è già accaduto (vedi incidente con gatto delle nevi o collisione tra sciatori).
Ti ringrazio delle info, sperando che quest'anno casa più neve dell'anno scorso (parlando di nord ovest)
 
il virus ha fatto diventare tutti malati della sicurezza e pagliacci vari. E in ogni caso questo governo e sopratutto quello prima non si sono dimostrati i molto accomodanti con gli sport invernali.

Comunque sembra sia stata RIMANDATA a tra una o due stagioni ,almeno ho letto quello. O magari vedremo se verrà cestinata dopo le prossime elezioni chi lo sa.....forse basta cambiare qualcuno...

In piemonte oltre a fare mettere la museruola nei parcheggi dei centri commerciali benchè sia in contrasto con le leggi nazionali che dicono che NON ci va avevamo già il casco sulla neve per tutti da un paio di anni.

Diciamo che sarà un buon motivo per non andare se non è strettamente necessario agli impianti e nei comprensori più grandi e affollati e godersi la tranquillità dei posti più piccoli. Anche perchè fare coda con cento persone in fila prima di me a ogni risalita a me non va più

Capisco l'esigenza di sicurezza preventiva, però non mi pare che la situazione fosse così seria da richiedere norme così severe.
Bè ho già visto gente devastarsi pesantemente tra bombardini e altro alcolume e poi piantarsi su qualcuno che non centrava nulla solo perchè oramai avevano i riflessi di un bradipo sotto ketamina
 
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il virus ha fatto diventare tutti malati della sicurezza e pagliacci vari. E in ogni caso questo governo e sopratutto quello prima non si sono dimostrati i molto accomodanti con gli sport invernali.

Comunque sembra sia stata RIMANDATA a tra una o due stagioni ,almeno ho letto quello. O magari vedremo se verrà cestinata dopo le prossime elezioni chi lo sa.....forse basta cambiare qualcuno...

In piemonte oltre a fare mettere la museruola nei parcheggi dei centri commerciali benchè sia in contrasto con le leggi nazionali che dicono che NON ci va avevamo già il casco sulla neve per tutti da un paio di anni.

Diciamo che sarà un buon motivo per non andare se non è strettamente necessario agli impianti e nei comprensori più grandi e affollati e godersi la tranquillità dei posti più piccoli. Anche perchè fare coda con cento persone in fila prima di me a ogni risalita a me non va più


Bè ho già visto gente devastarsi pesantemente tra bombardini e altro alcolume e poi piantarsi su qualcuno che non centrava nulla solo perchè oramai avevano i riflessi di un bradipo sotto ketamina
Tu dici che il bradipo peggiora le sue performance con la ketamina?? :D
 
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Bè ho già visto gente devastarsi pesantemente tra bombardini e altro alcolume e poi piantarsi su qualcuno che non centrava nulla solo perchè oramai avevano i riflessi di un bradipo sotto ketamina
è proprio per questi casi che sono state introdotte queste norme.
Bisogna però dire che per fortuna sono casi isolati sulla massa di utenti delle piste ed è per questo che non mi sento davvero contrario, ma critico.
Sicuramente in un raduno di ciclisti, tipo le varie bike day sui passi di montagna (e a maggior ragione nelle garette amatoriali), capitano incidenti con una frequenza simile, ma non hanno introdotto norme simili.
 
art. 30: assicurazione obbligatoria. Ed eccoci qui, altra novità epocale e contestatissima, diretta conseguenza della precedente. Bisogna assicurarsi!! A livello di principio è una norma che può dare fastidio, ma in realtà comporta una spesa bassissima (basta una polizza RC famiglia oppure pagare qualche euro in più - di solito 2 o 3 - sullo skipass accedendo ad una polizza offerta dalla società esercente gli impianti) ed in compenso copre i danni da collisione, che sugli sci possono essere spesso gravi. Comunque, sanzione da 100 a 150 euro e ritiro skipass.
questo è un problema per gli skialp che si trovassero a scendere su piste da sci, si dovrebbero munire di assicurazione, è vero che in realtà gli skialp evitano abitualmente le piste, specie quando siano aperte al pubblico, ma potrebbe capitare.
Penso ad esempio la salita al Breithorn dove sei obbligato a passare per le piste.

art. 24 Transito e risalita: è vietato risalire le piste a piedi, con racchette da neve o con sci. Ok, è giusto. Ma non si dice se sempre o solo durante l'apertura delle piste e, facendo una interpretazione logica della norma, pare che si riferisca solo all'orario di apertura al pubblico delle piste. Il problema si pone da anni a chiusura piste, quando i gatti sono in giro a fare manutenzione e c'è chi risale le piste con racchette o sci e frontale, con tutti i rischi di sicurezza del caso (movimento dei gatti e cavi di acciaio tirati per ancorare i gatti nei tratti più ripidi). La norma non ha risolto il caso. sanzione da 100 a 150 euro.
anche questo è un problema, per motivi simili a cui sopra.

Ne vedremo delle belle.
 
  • art. 31: vietato sciare in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze tossicologiche. In pratica è vietato sciare ubriachi o drogati. Ok, va bene. Però.... cavolo il limite alcolemico è 0,5, lo stesso delle auto! Coerente, ma un po' troppo rigido.
mmm
una volta a Gressoney sono uscito con la tavola che c'erano -23 gradi ...
dubito che sarei riuscito a farlo senza i due bicchier.... ozzi (non erano ini) di grappa
che ci siamo sparati alle 9 di mattina .

ed è stata una delle migliori sciate di sempre ... pochissima gente sulle piste
fondo perfetto, nessuna coda...
 
questo è un problema per gli skialp che si trovassero a scendere su piste da sci, si dovrebbero munire di assicurazione, è vero che in realtà gli skialp evitano abitualmente le piste, specie quando siano aperte al pubblico, ma potrebbe capitare.
Penso ad esempio la salita al Breithorn dove sei obbligato a passare per le piste.


anche questo è un problema, per motivi simili a cui sopra.

Ne vedremo delle belle.

A me non fa nè caldo nè freddo, ci sono tanti altri posti senza piste dai :biggrin:
 
secondo me l'alcool aiuta proprio pocop il riscaldamento corpoereo perchè comunque prima che si trasforma in calore deve essere metabolizzato
 
art. 23 Omissione di soccorso, stabilisce: "Fuori dai casi previsti dal secondo comma dell'articolo 593 del codice penale, chiunque nella pratica dello sci o di altro sport della neve, trovando una persona in difficolta' non presta l'assistenza occorrente, ovvero non comunica immediatamente al gestore, presso qualunque stazione di chiamata, l'avvenuto incidente, e' soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 250 euro a 1.000 euro." Questo è un articolo di cui fatico a capire il senso, posto che esiste già l'articolo 593 cp che disciplina l'omissione di soccorso. Visto che l'articolo 23 afferma "fuori dai casi previsti dall'art. 593", pare che allargare l'ambito dell'obbligo di soccorso e pare farlo in modo indefinito ed impreciso, visto che parla genericamente di "una persona in difficolta' " e di "assistenza", non tecnicamente di soccorso. Ma cosa significa esattamente per la legge "persona in difficoltà" e cosa "assistenza"? Se vedo un incapace che è finito su una pista dalla quale ha paura di scendere, devo per legge (cortesia è altra cosa) fermarmi e dargli assistenza
La mia PERSONALE interpretazione:

Il legislatore non può pretendere che "tu", in senso lato, faccia ciò per il quale tu non sia formato ovvero non può pretendere che FATTIVAMENTE porti assistenza allo sfortunato di turno, ovvero che MATERIALMENTE presti assistenza a qualcuno ma che, semplicemente, "tu", sempre in senso lato, avvisi chi di competenza ovvero "il gestore" della pista (personale dell'impianto di risalita) o il 112 che c'è uno "sfortunato" alla posizione "x" necessita, probabilmente, di assistenza. Immagino che rimanendo in presenza non sia cosa sgradita nè sul piano etico nè sul piano pratico morale/legale.

Non è molto diverso dagli obblighi previsti dall'art. 593 c.p. semplicemente ne estende la "platea" di riferimento.

Ovviamente a AMMP / IMHO, NON sono un principe del foro :)

Ciao :si:, Gianluca
 
È una irriferibile serie di cretinate una peggio dell'altra, scritte da gente che non ha la minima competenza tecnico-giuridica, ringrazio Herr per il suo lucido esame.....
Non credo che la gran parte degli articoli potrà mai superare un esame di costituzionalità.
Pare scritto da qualche istruttore di frisbee o domatore di vongole, certo non da un esperto in tecnica redazionale normativa.
Ma forse l'unico scopo, non dichiarato, è solo introdurre nuovi limiti alla libertà personale.......
 
tanti articoli , tante cose poco chiare , opinabili lasciate a libera interpretazione , il solito casino insomma

sul casco obbligatorio sono d'accordo anzi lo avrei esteso a tutti
 
Diciamo che sarà un buon motivo per non andare se non è strettamente necessario agli impianti e nei comprensori più grandi e affollati e godersi la tranquillità dei posti più piccoli.
Ahimè, stazione grande o piccola cambia poco... Anzi, in una piccola, fanno prima a controllare.
Per la fissa della sicurezza, concordo sul fatto che oggi si stia esagerando. Per contro, bisogna anche dire che aumenta però il numero di persone che ahimè non hanno il buon senso: una volta mi pare ci fosse più il senso del limite anche nel combinare le bravate. Oggi, complice la tendenza generale della società, per qualche pirla alla fine si interviente col solito sistema: da nessuna norma a troppe norme; da nessun divieto a tutto vietato. Resta poi il problema dei controlli.
E' come per la guida delle auto da ubriachi: c'è chi dice di abbassare il limite da 0,5 a 0 per tutti, ma alla fine se ci si pensa bene questa non è la soluzione che impedisce di mettersi alla guida ubriachi. Infatti, non è cambiato nulla da quando il limite era 0,8 ed è stato abbassato a 0,5. Quello che conta è l'educazione civica e la frequenza dei controlli. Puoi anche mettere il limite a 0, ma se poi i controlli sono rari, alla fine non cambia nulla in termini di sicurezza preventiva, mentre cambia - eccome! - in termini di casualità repressiva: se trovi un agente zelante, che reputa che tu stia sciando troppo velocemente o altro, ti becchi la multa.
A me non fa nè caldo nè freddo, ci sono tanti altri posti senza piste dai :biggrin:
Vero, ma è bello anche sciare in pista. A me piace fare entrambe le cose. Anzi, ti dirò che se vuoi sciare bene in fuoripista, devi assolutamente fare anche diverse giornate in pista, ogni stagione.
Il legislatore non può pretendere che "tu", in senso lato, faccia ciò per il quale tu non sia formato ovvero non può pretendere che FATTIVAMENTE porti assistenza allo sfortunato di turno, ovvero che MATERIALMENTE presti assistenza a qualcuno ma che, semplicemente, "tu", sempre in senso lato, avvisi chi di competenza ovvero "il gestore" della pista (personale dell'impianto di risalita) o il 112 che c'è uno "sfortunato" alla posizione "x" necessita, probabilmente, di assistenza. Immagino che rimanendo in presenza non sia cosa sgradita nè sul piano etico nè sul piano pratico morale/legale.

Non è molto diverso dagli obblighi previsti dall'art. 593 c.p. semplicemente ne estende la "platea" di riferimento.
mmm... non sono molto d'accordo. L'art. 593 cp stabilisce:
"Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un'altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all'Autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro.
Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l'assistenza occorrente o di darne immediato avviso all'Autorità
".
Per la norma penalistica, quindi, va considerato che:
- il primo comma riguarda il rinvenimento sia di "minori degli anni 10, smarriti o abbandonati", sia di "altra persona incapace per malattia, età, etc.". La giurisprudenza e la dottrina hanno classificato tale reato come "reato proprio", in quanto il soggetto attivo (cioè quello che trova la persona bisognosa di aiuto) deve trovarsi in una particolare condizione ovvero deve avere trovato il soggetto passivo in uno stato particolare e ben individuato, cioè uno stato di abbandono, sia morale sia materiale, oppure in uno stato di smarrimento, situazione in cui il soggetto appare incapace di orientarsi (inteso nel senso spazio-temporale e non nel senso dei punti cardinali; in pratica, si intende capacità di intendere e volere). Salvo il bambino che si è perso, gli altri casi sono una situazione praticamente mai vista sulle piste.
- il secondo comma, riguada il caso di persona ferita o in pericolo e la costante giurisprudenza ha qualificato tali condizioni stabilendo che deve trattarsi di un pericolo serio e concreto per la sua vita o per la sua integrità fisica. Non si tratta quindi di banale difficoltà. Inoltre, con il termine "assistenza" il legislatore ha inteso fare riferimento al soccorso possibile e necessario, nelle circostanze concrete, al fine di evitare un danno temuto.

Considerato tutto quanto sopra, la norma che impone di attivarsi per soccorrere altri c'era già!

Ora, invece, se ne è aggiunta un'altra, che impone l'obbligo di prestare assistenza "Fuori dai casi previsti dal secondo comma dell'articolo 593 del codice penale" ad una "persona in difficoltà". Persona in difficoltà è un concetto nuovo in termin di diritto e quindi mancano i precedenti per individuare esattamente chi è in difficoltà: un brocco a spazzaneve che non ha il sicuro controllo è in difficoltà? Una persona un po' scarsa che si trova su piste con neve molto dura è in difficoltà? Una persona che ha paura è in difficoltà? Uno che sta scendendo a valle con gli sci in mano a bordo pista, faticando alquanto, è in difficoltà? Uno fermo a bordo pista a riposare e guardarsi attorno, devo andare a controllare se è in difficoltà? ... Considera che per "assistenza", già secondo le norme penalistiche non ci si può limitare ad informare le autorità e tirare dritto, perchè se ci si può fermare e fare qualcosa, bisogna farlo. Inoltre, visto che la legge dice espressamente "fuori dai casi di cui all'art. 593 cp", significa che intende estendere le situazioni nelle quali si è obbligati ad intervenire. Ripeto, obbligo sanzionato. E' una cosa molto diversa dall'intervento che si fa rispondendo a norme di educazione e civile comportamento.
E in pista - lo dico anche da soccorritore piste sci - non si è mai visto uno che, caduto o in seria difficoltà, non trovi soccorso da altri.
Quindi questa nuova norma è, a mio vedere, giuridicamente e materialmente un assurdo!
 
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Per la fissa della sicurezza, concordo sul fatto che oggi si stia esagerando. Per contro, bisogna anche dire che aumenta però il numero di persone che ahimè non hanno il buon senso: una volta mi pare ci fosse più il senso del limite
A questo contribuisce anche lo sviluppo dei materiali che rendono più facile iniziare a sciare anche senza corsi e ciò produce diverse conseguenze.

Un primo accenno di tale situazione si ebbe con la comparsa delle tavole da snow
quasi nessuno aveva fatto corsi (io stesso sono stato autodidatta nell'uso della tavola) ,
più di recente la cosa si è estesa con l'arrivo dei carving.

Quando si segue un corso di sci oltre ad imparare ad usare l'attrezzo si imparano anche le norme di comportamento in pista, e se anche si decide di fare una bravata c'è la consapevolezza di farla.
Chi non ha nemmeno imparato le norme basilari non si rende nemmeno conto di fare bravate,
inoltre l'apparente facilità d'uso porta ad andare inconsapevolmente oltre i propri limiti.
 
Io sono molto più drastico.
Tante Leggi e Leggine non servono a nulla, se non a soddisfare la libidine malata di coloro i quali vogliono sempre regolamentare tutto.
Ciò che servirebbe realmente sarebbe avere poche norme chiare e soprattutto la capacità di punire efficacemente chi trasgedisce.
Ovviamente sono d'accordissimo che non si debba sciare sotto l'effetto di alcool o sostanze psicotrope. Ma da qui a impedire a tutti di bere mi sembra esagerato...
Bisognerebbe punire in modo esemplare solo il cogl...ne che scia "sballato", senza se e senza ma. Punto.
Fare test alcolimetrici a casaccio è inutile, soprattutto se il soggetto è perfettamente lucido e presente a se stesso. Bisognerebbe responsabilizzare gli individui e non trattarli come minus habens ai quali dire sempre cosa fare e cosa no. Ognuno dovrebbe avere coscienza del fatto che se si droga o si ubriaca e poi sciando (o guidando) arreca danni a qualcuno, ne pagherà sul serio le conseguenze, con anni di galera (non ai domiciliari...)
 
PNALM E DIVIETI

https://www.up-climbing.com/trail-neve/news-trail-neve/pnalm-e-divieti/


per quanto riguarda le valanghe...
https://aineva.it/wp-content/uploads/2019/12/NV93_7c.pdf

La stagione 2018-2019 ha visto un numero di incidenti da valanga decisamente inferiori alla media storica: 42 incidenti di cui gli uffici neve e valanghe AINEVA sono venuti a conoscenza e sono riusciti a raccogliere sufficienti informazioni. Rispetto alla stagione precedente, il numero degli incidenti, ma anche il numero dei travolti, è dimezzato. Complessivamente sono state travolte 73 persone di cui 15 morti, 22 feriti e 36 illesi. Gli incidenti mortali sono stati 12, il 29% del totale.
 
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