- Parchi del Lazio
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- Parco Regionale dei Castelli Romani
E' stato inaugurato, il 30 marzo 2019, il nuovo sentiero 508 del parco regionale dei Castelli Romani, che unisce l'abitato di Grottaferrata (località Pratone) con quello di Rocca di Papa (Campi d'Annibale).
Il tracciato si sviluppa quasi completamente nel bosco (castagno, credo ceduo) su sentiero e solo parzialmente su carrareccia. E' in buona parte percorribile in bicicletta e piuttosto frequentato dai ciclisti almeno nella parte bassa, potendosi raccordare anche con altri itinerari.
A parte ovvi segni di inciviltà (o almeno ciò che ne rimane) nei tratti più prossimi all' abitato, la sensazione di immersione in ambiente naturale è garantita per quasi tutto il tempo.
Scarsamente panoramico se non per improvvisi scorci sulle zone sottostanti nella parte più alta.
Giunti ai Campi di Annibale si può proseguire per Monte Iano (857mt) tramite il sentiero 509 (che poi raggiunge il Maschio delle Faete e Monte Cavo).
Data: 25/08/2019
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Grottaferrata, via dei peschi (Pratone, Carrefour)
Località di arrivo: Campi d'Annibale
Tempo di percorrenza: 2:30
Chilometri: 10 (11,5 per Rocca di Papa centro)
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: facile
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: segni bianco-rossi e cartelli indicatori
Dislivello in salita: 450mt
Dislivello in discesa: 0 (150 per Rocca di Papa centro)
Quota massima: 800mt
Accesso stradale: Grottaferrata, via dei peschi
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/percorsi-esc...ata-via-dei-peschi-rocca-di-papa-508-40478164
Descrizione
La recente inaugurazione è una occasione da non perdere per percorrere il sentiero appena tracciato, con segnature molto buone. L'ultima parte (in prossimità dei Campi d'Annibale) si sviluppa tortuosamente nella boscaglia (credo per aggirare delle proprietà private), credo che non sia percorribile in bicicletta (forse a spinta) e richiede una certa attenzione a non perdere le segnature, peraltro numerose e, almeno in questa stagione, molto evidenti.
Come su tutti i percorsi del parco occorre convivere con i ciclisti (spesso in netta maggioranza rispetto agli escursionisti a piedi), a parte l'uso diffuso di non avere (o non usare) un campanello per avvertire devo dire che la convivenza è decisamente pacifica ed improntata al rispetto reciproco, del resto scansarsi per far passare questi altri "avventurosi" su due ruote non costa nulla.
Il tracciato si sviluppa quasi completamente nel bosco (castagno, credo ceduo) su sentiero e solo parzialmente su carrareccia. E' in buona parte percorribile in bicicletta e piuttosto frequentato dai ciclisti almeno nella parte bassa, potendosi raccordare anche con altri itinerari.
A parte ovvi segni di inciviltà (o almeno ciò che ne rimane) nei tratti più prossimi all' abitato, la sensazione di immersione in ambiente naturale è garantita per quasi tutto il tempo.
Scarsamente panoramico se non per improvvisi scorci sulle zone sottostanti nella parte più alta.
Giunti ai Campi di Annibale si può proseguire per Monte Iano (857mt) tramite il sentiero 509 (che poi raggiunge il Maschio delle Faete e Monte Cavo).
Data: 25/08/2019
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Grottaferrata, via dei peschi (Pratone, Carrefour)
Località di arrivo: Campi d'Annibale
Tempo di percorrenza: 2:30
Chilometri: 10 (11,5 per Rocca di Papa centro)
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: facile
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: segni bianco-rossi e cartelli indicatori
Dislivello in salita: 450mt
Dislivello in discesa: 0 (150 per Rocca di Papa centro)
Quota massima: 800mt
Accesso stradale: Grottaferrata, via dei peschi
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/percorsi-esc...ata-via-dei-peschi-rocca-di-papa-508-40478164
Descrizione
La recente inaugurazione è una occasione da non perdere per percorrere il sentiero appena tracciato, con segnature molto buone. L'ultima parte (in prossimità dei Campi d'Annibale) si sviluppa tortuosamente nella boscaglia (credo per aggirare delle proprietà private), credo che non sia percorribile in bicicletta (forse a spinta) e richiede una certa attenzione a non perdere le segnature, peraltro numerose e, almeno in questa stagione, molto evidenti.
Come su tutti i percorsi del parco occorre convivere con i ciclisti (spesso in netta maggioranza rispetto agli escursionisti a piedi), a parte l'uso diffuso di non avere (o non usare) un campanello per avvertire devo dire che la convivenza è decisamente pacifica ed improntata al rispetto reciproco, del resto scansarsi per far passare questi altri "avventurosi" su due ruote non costa nulla.