Dobbiamo però osservare alcune cose: il popolo dei ciaspolatori è aumentato a dismisura negli ultimi anni e, adesso che è arrivata la neve e la gente ha voglia di uscire, ancora di più in queste ultime settimane.
A Reggio abbiamo già avuto 7 (sette) travolti da valanga negli ultimi 10 giorni, ovvero esattamente i due weekend di neve, dove si è visto l'Appennino essere preso d'assalto come la cima del monte Suribachi.
Non sono d'accordo sull'obbligo a prescindere di sistema di rilevamento ARVA, come anche della indicazione della VdA sullo scialpinismo, ma osservo anche che alcune norme sono volutamente (e questo da anni) fumose ed intepretabili, sia per incapacità del legislatore ma anche per poter poi (ed è un uso tipicamente italiano del diritto) poter derogare o correggere in itinere, esattamente come il sig. Conte sta facendo con il diktat dei divieti natalizi, che al momento sembra essere diventata la farsa del giorno (e rischia di far cadere il Governo).
Non credo alla base di tutto ci siano disegni ed interessi economici, stiamo parlando di poche migliaia di praticanti, con case produttrici quasi tutte estere, per cui è un bruscolino in confronto ai grandi affairs di mascherine, tamponi e vaccino.
Credo, come detto sopra, che si tratti della solita improvvisazione tutta italica, dettata perlopiù da interessi politici e di accaparramento delle masse votanti, piuttosto che da un serio problema di partenza e dalla voglia di risolverlo.
concordo su tutto
a partire dall'idiozia dei singoli, che si buttano su pendii innevati senza aver la minima cognizione nivologica e manco si rendono conto del pericolo che corrono e fanno correre ad altri
per arrivare a quelli che, a Roma, legiferano ad minchiam, avanzando a tentoni avvolti da nebbie menando fendenti al cerchio e alla botte pur di non mollar la barra di comando
al di là delle battute: la gente ha voglia di muoversi, gli impianti sciistici sono chiusi, come anche i centri commerciali e quindi.........
domenica scorsa, al monte penice (vetta più elevata del piacentino) si son verificati ingorghi stradali ed incidenti perchè vi si era assembrata mezza provincia
con carabinieri impegnati a far defluire il traffico
noi, io, mia moglie e mio fratello, siamo andati con le ciaspole, ma immaginando che lì ci sarebbe stato l'inferno, siamo andati a 10 km di distanza: siamo stati in giro 5 ore, non abbiamo incontrato anima viva
questo per dire che collegare il cervello è sempre più un optional
tornando sul tema: trovo l'obbligo, che si vorrebbe far passare, una porcata immonda
in un Paese dove vuoi che non ci siano regole, continua ad imporre obblighi
personalmente, avendo praticato anche scialpinismo ho arva, sonda e pala, ho fatto corsi svi ed esercitazioni sul campo, ma sia sabato che domenica non li ho certo portati con me
ma qua il discorso si fa molto più ampio, ed è per quello che spesso sul forum sono piuttosto "taleban" con chi fa richieste alpinistiche
molta gente si avventura, senza alcuna esperienza, solo perchè rassicurata da qualche post su un forum
scusate.... ho già scritto anche troppo