Recensione Old Hickory Knife

Si è vero qui in Italia nn è più cultura perché è stata bloccata da una magistratura incompetente i coltelli nn fanno del male in se sono le persone che usano questi strumenti in modo sconsiderato e scellerato così poi per pochi ci rimettono in collettività in America e i coltelli le spade ecc sono cultura e ne fa parte l utilità quotidiana di ogni giorno e di ogni utilizzo per quello io seguo il sogno americano a casa mia li costruisco e li utilizzo per tutto senza problemi come se fossero oggetti agricoli/ utensili anche se siamo a pochi passi dal centro
 
Personalmente questa sudditanza psicologica che hanno quasi tutti verso gli USA io non l' ho mai capita.Sembra che li sia tutto figo e che da noi siano tutti incompetenti o corrotti. E' vero che per fare una strage non serve per forza un Kalasnikov (gli ultimi attentati lo dimostrano) ma tutta questa decantata tolleranza verso gli strumenti offensivi per me non è che sia questa gran cosa (da noi stragi tipo Columbine non sono mai successe).
Tornando al tema coltelli da noi sono proibiti pugnali e baionette (proibiti a parole perchè puoi acquistare chili di baionette, sciabole o pugnali in qualsiasi mercatino di militaria senza che nessuno ti dica niente) ma i coltelli (compreso i coltelloni ed i machete) sono considerati attrezzi e quindi tranquillamente acquistbili o detenibili.
Un' altro dicorso è il porto : non te ne fai nullla di un Ka Bar sull' autobus in centro e quindi a chi ti vede magari il sospetto che tu lo voglia usare per qualcosa di poco lecito magari viene..................................Ma se tieni un Opinel o un Victorinox nella borsa non ti dice niente nessuno.
 
Conosco benissimo la nostra storia è quella delle nostri armi bianche e anche l'uso regionale dei coltelli, prevalentemente a serramanico, uso più che altro pastorizio o da offesa, molto diverso da chi lo ha utilizzato in grandi distese e terreni selvaggi che da noi non esistono più dalla notte dei tempi, l'America è la patria dei coltelli perché salvo qualche stato , dove però non è restrittivo come da noi il giustificato motivo, il porto e trasporto è libero, dove l'uso e la pratica del coltello non è stata castrata come da noi, guarda solo la differenza di chi caccia, qui da noi e la da loro, scuoi e partizioni dove vuoi sul luogo o dove trasporti la preda, insomma maggiore libertà di porto e utilizzo, questo ha portato a diffusione e cultura, invece da noi è successo l'inverso, tutto cominciato se non erro nel 1871 e poi nel 1910 con il divieto di porto sopra i 6 cm. perché allora la gente si bucava per ogni screzio, poi oggi quando hai le persone che ti guardano storto se tiri fuori un vic per tagliare un salamino capisci tutto, detto questo non ho mai detto che noi non abbiamo storia e cultura sui coltelli, ma è cosa a parte da oltre cento anni purtroppo,dovuta alle forti limitazione di porto e utilizzo.

Non mi sembra sia vietato in Italia l'eviscerazione e la sezionartura in loco di una preda cacciata. Quindi non comprendo questa "maggiore e libertà di porto e utilizzo". Portare con se un coltello, nella moderna vita di tutti i giorni, non ti fa diventare esperto di lame dall'oggi al domani! Per aprire un cartone, bastano le forbici da ufficio o un taglierino da magazziniere. Giusto il giustificato motivo a mio parere (caccia, escursionismo, funghi...). Se vuoi imparare da un popolo esperto di lame, vai in Giappone.
C'è da considerare, tra l'altro, che in Usa, andare in giro con un coltello "per difendersi" (quando è lecito il porto di pistola), non la vedo una cosa molto intelligente... (vale per alcuni Stati USA, non per tutti).

Pensare che i coltelli italiani fossero usati solo per "bucarsi" è limitante. C'erano coltelli utilizzati per il formaggio, il taglio del sapone, l'allevamento e l'agricoltura.
Non è che noi italiani siamo un popolo di assassini e gli americani no, sia ben chiaro perchè non è proprio così, anzi! Gli scemi ci sono ovunque!
Il problema principale delle lame in Italia, è scaturito dagli "anni di piombo". Anni in cui c'era terrorismo. In USA hanno visto il terrorismo solo negli ultimi anni.
 
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Guarda Jack che la limitazione del 1870 e la seguente del 1910 arrivano proprio perché nelle liti gli italiani sopratutto nel centro sud si accoltellavano sempre, che poi siano stati usati e lo siano da agricoltori e pastori allora in maggioranza è anche un dato di fatto ma come ora negli USA ogni uno ne aveva uno in tasca, infatti avevamo fior di coltellerie e artigiani, Magnago prosperava, dal mio canto non dico ne che gli americani siano più fighi ne più bravi, ma la realtà è che grazie alla maggiore libertà di porto ed uso sono diventati il riferimento mondiale per quello che riguarda i coltelli che piaccia o meno, in Italia c'è un buon artigianato, ma di aziende? La più quotata in giro è la Fox, la Lionsteel ha il suo mercato ma più limitato per quello che mi risulta, altre aziende hanno un riscontro minore o di nicchia, Esee e Tops, Spyderco,Benchmade ecc. hanno mercati in tutto il mondo e sono conosciute ovunque per citarne alcune, e il motivo è sempre quello libero porto e molti spazi aperti e boschivi dove farne uso, quindi diventano di moda e ricercati, Fabio che ti becchino con un opinel o un kabar in Italia rischi uguale, e stando alla legge non potresti salvo giustificato motivo averlo nel borsello, e sono questi assurdi vincoli a limitarne l'uso, la produzione e quindi a renderci eventualmente punti di riferimento, già qui su questo forum dove parliamo di coltelli c'è gente che dibatte sul portarsi un folder in ufficio per sbucciare la mela, perché c'è chi ti guarda male, o storce il naso anche se ti trova nel bosco con un coltello appeso allo zaino, questo la dice lunga su che cultura ormai abbiamo avversa per i coltelli ed il loro uso.
 
Ma ragazzi come siamo arrivati da una semplice recensione di alcuni semplici coltelli da cucina usabili in buschraft a parlare sulla legislazione americana e quella italiana, sono semplici coltelli comuni come quelli che si trovano nelle proprie case e nelle vetrine di alcune armerie e ferramenta poiché un coltello da caccia stile Rambo nn è differente da un coltello da cucina.
 
Per me e lo ribadisco siamo troppo succubi degli USA. Tutti vogliono andare in vacanza negli USA dimenticandosi che sono un paese praticamente senza storia. Per tutti tutto quello prodotto negli USA è figo o sicuramente meglio di quello che fanno qui.Qui siamo tutti corrotti o inefficenti mentre negli USA tutto funziona bene (ricordo che negli USA non esiste servizio sanitario nazionale e quel poco di assistenza sanitaria pubblica sta per essere smantellato da parrucchino platinato che inoltre si è affrettato subito a togliere gli USA dagli accordi di Parigi).
Il mio è un discorso generale non indirizzato a nessuno in particolare.
 
Per me e lo ribadisco siamo troppo succubi degli USA. Tutti vogliono andare in vacanza negli USA dimenticandosi che sono un paese praticamente senza storia. Per tutti tutto quello prodotto negli USA è figo o sicuramente meglio di quello che fanno qui.Qui siamo tutti corrotti o inefficenti mentre negli USA tutto funziona bene (ricordo che negli USA non esiste servizio sanitario nazionale e quel poco di assistenza sanitaria pubblica sta per essere smantellato da parrucchino platinato che inoltre si è affrettato subito a togliere gli USA dagli accordi di Parigi).
Il mio è un discorso generale non indirizzato a nessuno in particolare.
Si ok, ma questo campanilismo, non cambia il dato di fatto, che gli USA ,senza essere esterofilo che non lo sono in genere, sono il riferimento attuale quando si parla di coltelli, che poi abbiano le loro gatte politico/sociali è un altro discorso, io adoro il mio Paese, nonostante i mille difetti e so per certo che abbiamo ottimi artigiani, ottime doti alimentari,culinarie,artistiche, se solo fossimo efficienti saremo il trenino dell'Europa invece che il fanalino di coda, ma il risultato per quanto riguarda i coltelli non cambia purtroppo.
 
Macchiarsi si macchia!
Inoltre ho sentito più che in altre lame un odore di ferro, non tanto sui cibi, ma provenire dalla lama stessa.
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dipende anche dalla finitura della lama.

più la lama è liscia, più è resistente all'ossidazione.

io per quelli che uso in cucina, ho passivato la lama e lascio a specchio i biselli, in questo modo l'odore di "ferro" è molto molto minore.

ps: la parte che si andrà a passivare si deve pulire per benino dopo che si è ossidata per togliere la parte in eccesso.
 
Vorrei presentare due acquisti che ho fatto da poco, parliamo del butcher e della mannaietta della old hickory by Ontario.
In America vengono proposti e molto usati soprattutto come coltelli da cucina, anche se personalmente rimango fedele all'inox sui cibi.
Sono coltelli economici dalla linea classica e che utilizzano materiali semplici e tradizionali ma sempre e comunque ottimi, un buon acciaio al carbonio 1095 , manico in legno di noce americano e pins in ottone.
Lama lunga 18cm e spessa 2mm per tutti e due, si affila molto facilmente e possono essere utilizzati per lavori non impegnativi in campagna, campeggio, outdoor e bushcraft essendo comunque un full tang.
Sono comunque coltelli economici che stanno sotto i 20e e quindi vanno valutati di conseguenza, ma a chi piace questa linea un po retrò mi sento di consigliarli.
La cleaver è piu votata a chopping e batoning e poco, molto poco a lavori di fino, mentre il butcher va malissimo nel chopping, per l'unico fatto che è molto leggero, nonostante le notevoli dimensioni della lama, mentre è soddisfacente nei lavori di polso e nel batoning.
Nei video che metterò per farvi vedere qualche piccolo test ho usato legno duro di olivo , e i coltelli li stavo già usando da un po senza averli riaffilati per niente.
..vorrei sapere se anche i tuoi "sanno" di ferro..?!
 
giorno, questo ha circa 2 anni, la lama si è ossidata da subito e onestamente sembra più interessante, il filo tiene bene, è quello originale, tuttavia non è che fli faccio fare lavori pesanti!
il manico pure si è scurito ma resiste bene, teneteli lontano da elementi bagnati il più possibile e si manterranno bene
 

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