Informazione Orrido di Botri

Ho trovato sul Web, una precisa descrizione di una delle palestre di roccia, più belle d'Italia... fino agli anni '90 era possibile discendere in corda doppia le pareti, adesso però la cosa mi pare un po' complicata!

...ecco il copia-incolla!


"Credo che quasi tutti abbiano sentito parlare dell’ Orrido di Botri, ma credo che pochi ci siano realmente stati e che pochissimi sappiano come fare ad andarci visto che la zona è divenuta un’area naturale protetta con accessi limitati e solo con accompagnamento di guide: in questo itinerario cercheremo di spiegare dove si trova, come fare per raggiungerlo, cosa è necessario fare per poterci andare.
La Riserva Naturale protetta dell’Orrido di Botri si trova in comune di Bagni di Lucca, in Val Fegana che è una vallata perpendicolare alla valle del Serchio: è noto come il canyon della Toscana in quanto si tratta di una gola rocciosa stretta e profonda, con ripide pareti calcaree.
Ma prima di descriverlo spieghiamo come fare ad arrivarci: anzi tutto è necessario arrivare a Borgo a Mozzano (per chi viene da Pistoia o Firenze basta uscire al casello di Altopascio dell’Autostrada Firenze – Mare e da qui andare a Lunata, Marlia e infine a Borgo a Mozzano) percorrendo la Statale del Brennero ma prima di arrivare a Bagni di Lucca, in località Chifenti, si svolta a sinistra in direzione Garfagnana per svoltare a destra dopo pochi km. in direzione di Tereglio.
Si percorre la strada per una ventina di km oltrepassando il bivio per Tereglio e dopo poco vediamo per indicazioni (sulla sinistra) per Ponte e Gaio – Orrido di Botri.
Per inciso ricordiamo che la Val Fegana e la Valle della Tagliole (in versante emiliano) sono state per secoli al centro di scontri diplomatici e militari fra i Ducati di Modena, Lucca e Toscana che ne possedevano le proprietà ma con pezzi di territorio che si insinuavano profondamente gli uni nei domini degli altri.
Da qui transitava la Via del Duca (vedi itinerario per il Rondinaio da Foce a Giovo) e anche l’antica Via dei Remi (vedi itinerario per l’Alpe delle Tre Potenze).
Per tornare all’Orrido possiamo dire che si tratta di una delle zone naturalistiche più apprezzate della Toscana, con una ampio assortimento di flora e fauna: fra le piante predominano le igrofile, cioè quelle che sorgono lungo le rive dei fiumi a contatto con l’acqua, mentre fra gli animali non si può non ricordare come in questa zona, su una scoscesa parete, nidifica l’aquila reale il cui nido, se si è dotati di un buon binocolo, lo si può osservare dal panoramico bastione roccioso che si trova sulla sinistra, poco prima del Rifugio di Fontana a Troghi (vedi itinerario per Fontana a Troghi).
Fra gli uccelli presenti ricordiamo anche il gheppio, la poiana, il falco pecchiaiolo, il merlo acquaiolo, la ballerina gialla, il culbianco, il codirosso spazzacamino, il picchio muraiolo e la rondine montana.
L’Orrido è una stretta gola formatasi in seguito a movimenti tellurici, incassata fra due pareti di roccia alte anche alcune centinaia di metri e che, in alcuni punti, si avvicinano fino quasi a toccarsi, formata dall’unione di due torrenti, il rio Mariana (che scende da Foce a Giovo) e il rio Ribellino (che scende da Campolino).
Dalla confluenza di questi due torrenti nasce il rio Pelago che è il corso d’acqua che scorre dentro il canyon: dove le pareti sono più strette il fondo è occupato completamente dall’acqua per cui chi lo vuole percorrere deve per forza bagnarsi; uscito dalla stretta gola in località Ponte a Gaio il rio Pelago muta il suo nome in Fegana e prosegue il suo cammino fino a gettarsi nel Serchio poco più a nord di Borgo a Mozzano. L’ Orrido ha una lunghezza di circa 4 km. e ha inizio da Ponte Gaio: dopo i primi 500 metri le pareti si elevano e si restringono progressivamente fino quasi a toccarsi, formando un corridoio lungo circa cinquanta metri, il guado, occupato interamente dall’acqua.
Le pareti, successivamente, si distanziano per restringersi dopo altri 1.500 m. dando origine al cosiddetto Solco Grande, che è lungo intorno ai 1.600 m., e termina alla confluenza del rio Ribellino e rio Mariana.
Ma torniamo all’inizio dell’escursione: come detto all’inizio, l’Orrido di Botri lo si può percorrere solo se accompagnati da guide e prenotando per tempo, per cui è doveroso fornire il numero di telefono della Cooperativa che fornisce questo servizio: Cooperativa Orrido di Botri 0583 / 800022.
Vorrei altresì precisare che l’escursione che ora è possibile fare si ferma davanti alla prima cascata (chi c’è stato sa dove si trova), io, invece, tratterò dell’itinerario completo essendoci stato alcuni anni fa quando questo era possibile; credo che ora, per farlo interamente, ci voglia un permesso speciale rilasciato dal Corpo Forestale dello Stato.
Dunque da Ponte a Gaio si scende dentro il torrente e si inizia il percorso: dapprima si può anche evitare di mettere i piedi nell’acqua, saltellando qua e là sui sassi, ma dato che prima o poi è necessario entrarci, il mio consiglio è di iniziare subito a camminare dentro il torrente; dimenticavo di aggiungere che per camminare bene la miglior soluzione sarebbe quella di calzare scarpe da ginnastica senza calzini per entrare ed uscire dall’acqua tutte le volte che sia necessario.
Dopo una mezz’ora di cammino si incontra il guado: è il posto più noto di tutto il percorso, perché qui le pareti giungono quasi a toccarsi e per andare avanti è assolutamente necessario entrare in acqua e camminare. L’acqua è sempre molto fredda, anche nelle stagioni più calde: quello che è importante è di venire qui solo dopo un lungo periodo che non ha piovuto in modo che il livello dell’acqua sia il più basso possibile. Attraversato piano piano il guado le pareti della gola si allargano un po’: giungiamo, quindi, alla prima cascata, fin dove arriva l’escursione guidata.. la cascata è superabile (per lo meno lo era!) grazie ad una corda posta sulla parte destra che ci permette di salire da destra a sinistra: attenzione a quando si arriva sul margine superiore perché qui si trova un profondo sifone che è molto piccolo e si può superare prestando un po’ di attenzione: camminiamo ora dentro al torrente Pelago fino a giungere nei pressi di un’altra cascata che si può superare con difficoltà maggiori rispetto alla precedente.
Infatti bisogna passare sul fianco sinistro di un grosso masso posto sulla riva sinistra orografica del rio e lo si fa grazie ad una corda.
Bisogna tenersi con le mani a questa corda spostandosi lateralmente con cautela e, soprattutto, puntando i piedi contro la roccia tenendoli sempre sullo stesso livello altrimenti perdendo di quota si può facilmente cadere nell’acqua, che qui è presente con un laghetto molto profondo (cinque o sei metri).
Superata questa cascata con un po’ di difficoltà (il tratto più difficile di tutto il percorso) si prosegue dentro il torrente stando sempre molto attenti perché anche nei pochi tratti in cui si cammina fuori dall’acqua il terreno è di una scivolosità incredibile con il muschio presente dappertutto: infatti le pareti sono molto alte e ripide per cui il sole non riesce quasi mai a penetrarvi con l’umidità che, così, resta sovrana. Si incontrano poi due grossi massi, posti l’uno sopra l’altro e frutto, probabilmente di antichi sconvolgimenti tellurici: si aggiriamo sulla sinistra e proseguiamo il cammino fino a che, a circa 3 h. dalla partenza, si arriva là dove il Rio Mariana e il Rio Ribellino si uniscono dando origine al Rio Pelago.
Sulla destra troviamo il Ribellino proveniente da Campolino, e sulla sinistra il Mariana, che proviene da Foce a Giovo. Il Ribellino si presenta dopo poco la confluenza con una alta cascata che è superabile solo da alpinisti esperti perché la parete di roccia è praticamente verticale, mentre il Mariana ci mostra lacune piccole cascate che terminano in pozzi profondi e bellissimi con colori fantastici; io e i miei amici ne abbiano viste alcune risalendo un po’ la stretta gola grazie ad una corda fatta passare attorno ad un albero. Da questa parte sarebbe possibile risalire la gola per uscire nel bosco nelle vicinanze del Rifugio Casentini ma questa non è una impresa facile.
Bisognerebbe essere accompagnati da qualcuno che abbia un po’ di nozioni di alpinismo e che sia in grado di mettere la corda salendo a mani libere: credo però che sarebbe una esperienza bellissima.
Possiamo così intraprendere il percorso inverso che comporta circa 2,5 h di cammino per un itinerario totale di 5,5 h."
 
Manitu sei più stato all'Orrido?

E' un posto spaziale ed è ad un ora da me.

Bella la palestra, stupendo il paesaggio, magnifici gli itinerari escursionisitici...

Potrebbe essere un bel posto per un raduno di Avventurosamente.

Per un sacco di motivi.
 
stanley ha scritto:
Manitu sei più stato all'Orrido?

E' un posto spaziale ed è ad un ora da me.

Bella la palestra, stupendo il paesaggio, magnifici gli itinerari escursionisitici...

Potrebbe essere un bel posto per un raduno di Avventurosamente.

Per un sacco di motivi.


.... il problema è che non è più "open" ... non si può più partire e tornare liberamente!
Devi uscire dall'orrido entro una certa ora etc. etc. !
Addio pernottamenti sui terrazzi, funivie etc.etc.
Comunque se si parte organizzati, nella giusta stagione, possiamo fare una cordata... però il bello era viverci 24 ore , in totale "immersione" !
 
Manitu ha scritto:
.... il problema è che non è più "open" ... non si può più partire e tornare liberamente!
Devi uscire dall'orrido entro una certa ora etc. etc. !
Addio pernottamenti sui terrazzi, funivie etc.etc.
Comunque se si parte organizzati, nella giusta stagione, possiamo fare una cordata... però il bello era viverci 24 ore , in totale "immersione" !

E focca miseria.

Non lo sapevo......

Era proprio quella la cosa interessante: starci h24.

Capisco però l'amministrazione che ha deciso di fare così: è un luogo magnifico.
 
Allora, la visita dovrebbe essere regolata da permesso e pagamento di ticket all'entrata.

Se non erro il permesso dovrebbe essere simile a quello rilasciato dal Corpo Forestale per la visita della Valle dell'Orfento nella Majella; quindi limitante in fatto di percorso, nemero di partecipanti ed orario di permanenza.

Chiamerò comunque la stazione del CFS per maggiori dettagli.

Intanto c'è questa cartina che riporta alcuni punti d'appoggio notturni ;) appena fuori la riserva.

Chiederò anche per quelli.
 

Allegati

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wiqueen ha scritto:
E' lontanuccio, però dovrebbe essere figo...
No?

In effetti da te è lontanino.....

Però è un posto magnifico, veramente.

E' un pò che non vado e ricordo solo che per arrivare al punto di partenza (l'unico accessibile con l'auto, diciamo) c'è una strada non asfaltata che sarà una decina di chilometri.

Se avessimo l'idea di organizzare qualcosa verso luglio io potrei fare un salto verso primavera inoltrata per rendermi conto di come stanno ora le cose.
 
Grazie!

E' bello vedere, innanzitutto, come siamo sparsi in tutta Italia, e poi come ognuno di Noi si dia da fare per noi in maniera capillare in tutto il Bel Paese..

No?
 
In effetti siamo un bel gruppo di P-E-R-S-O-N-E!

Raramente (o meglio, mai) ho trovato una così alta concentrazione di UOMINI PENSANTI e MAGNIFICI come in questo forum.

E' un vero piacere poter contribuire anche per piccole cose.

SONO VERAMENTE ORGOGLIOSO DI FARE PARTE DEL FORUM DI AVVENTUROSAMENTE!!!!!!!
 
Era scontato...
Anzi, le DONNE, gli esseri più belli in assoluto, la gioia dei nostri (naturalmente ognun la propria) sono le BENVENUTE.

No?


Un saluto a tutte le donne di avventurosamente!
 
... non mi sembra che siano poche... quante ne vorresti a testa...!?
Scusa Federico, praticamente siamo quasi tutti "accoppiati" ed a me ne avanza una... ( in cerca di Marito ! ) !!! :lol: :lol: :lol:
 
Manitu ha scritto:
... non mi sembra che siano poche... quante ne vorresti a testa...!?
Scusa Federico, praticamente siamo quasi tutti "accoppiati" ed a me ne avanza una... ( in cerca di Marito ! ) !!! :lol: :lol: :lol:

se vuoi te lo trovo io un marito adatto,
023001021105.JPG
 
federico ha scritto:
Manitu ha scritto:
... non mi sembra che siano poche... quante ne vorresti a testa...!?
Scusa Federico, praticamente siamo quasi tutti "accoppiati" ed a me ne avanza una... ( in cerca di Marito ! ) !!! :lol: :lol: :lol:

se vuoi te lo trovo io un marito adatto,
023001021105.JPG


... sai che la selezione è ardua... per adesso ne ho già "eliminati" due... se qualcuno riuscirà a superare le prove fisiche, poi dovrà "sopravvivere" a quelle che impartiremo noi di Avventurosamente! :lol:
La vedo dura.... :lol: :lol: :lol:
 
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