Dopo tre mesi di assenza, ieri il sole ha toccato di nuovo questo fianco di montagna.
Ha svegliato ricordi di altri orti: l'infanzia in campagna, quando nelle torride sere d'estate papà chiedeva di aiutarlo a innaffiare; Londra e gli allotments a duecento metri dalla fermata della metropolitana, quindici minuti dalla Bank of England; la montagna, silenziosa e incerta, quando ricominciavo tutto da capo. I ricordi, come semi dormienti...
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Regione: Lombardia
Altitudine: 800 m slm
Superficie: 35 mq
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L'inverno è stato mite, ma rimane montagna. Il terreno gelato tornerà lavorabile a fine febbraio; poi verranno la pioggia e forse la neve tardiva, come quella di due anni fa, era il 2 giugno. Tra queste montagne si usa attendere la settimana santa per i primi lavori, ma il primo sole di febbraio già mi consegna una domanda sempre nuova: Cosa coltivare quest'anno? È un tiro alla fune, tra ciò che l'esperienza ha confermato e ciò che la curiosità propone. Finché arriva la luna di marzo e apro la prima busta.
La sfida di quest'anno è semplificare: meno varietà e più perenni rustiche e da taglio, per impiegare meglio la breve stagione.
Chi fa progetti?