- Parchi del Lazio
-
- Monti Ernici
Dati
Data: 07/05/2016
Regione e provincia: Lazio - Carpineto romano
Località di partenza: Pian della Faggeta
Tempo di percorrenza: 11 ore soste incluse
Grado di difficoltà: Didattica
Dislivello in discesa: -70
Descrizione
considerando che tutta la precedente relazione mi si è cancellata nel tentativo di caricare le foto, sarò breve.
L'ouso di Pozzo comune è una grotta didattica, che si frenquenta sopratutto come prima uscita dopo i corsi speleo per la varietà di passaggi che offre. Mi hanno portata Flavio e Michele, due speleo di ormai comprovata esperienza. Avevo già fatto un paio di grotte, ma sempre orizzontali, la Grotta Cola e la Vacca Morta, quindi questa è stata la mia prima VERA grotta. Lo Speleo è un tipo strano, si va ad infilare dove gli altri dicono "ma neanche se mi pagano!". Di sicuro lo stare sottoterra, la paura dell'ignoto, la paura del vuoto, la paura del buio, la paura di soffocamento e dei luoghi stretti non devono far parte di te se vuoi infilarti in una grotta.
Comuqneu, si parte di sabato alle 9.30, arriviamo a Carpineto verso le 11, ci si prepara e si inizia. La grotta è facile da trovare e comoda. L'ingresso è un ampio salone, perfetto. Le rocce sono scivolosissime, segno di parecchia umidità.
Io e Flavio alla partenza
Io
Io e Michele
Le calate sono poche, la più lunga è 17+4.
La prima mi vede a ricordare come funzionava la cosa
iniziamo a scendere e mi ricordo un po'. La grotta è bella, troppa acqua a causa delle piogge dei giorni scorsi ma sicuramente offre ambienti stupendi, saloni imperlati di gocce d'acqua, pozze cristalline, fiumiciattoli, un mondo davvero che vale la pena scoprire. si procede lungo i salti.
Io che cerco di ricordare come si scende
Michele che scende
Flavio è l'addetto all'armo, lui si sorbisce tutta la preparazione delle calate, aiutato da Michele, io invece mi siedo comodamente e osservo.
Arriviamo al pozzo che più mi preoccupava e che mi darà filo da torcere in salita, il primo salto che Flavio arma alla grande e che ci vede scendere nel vuoto per 17 metri, Flavio mi assisterà da una fantastica nicchietta, per controllare che faccia bene il frazionamento.
Flavio che arma...
Il pozzo
Il frazionamento
Io che scendo:
La comodissima e freschissima nicchietta
Arrivati in fondo al pozzo proseguiamo fino al MArilù. L'acqua è troppa e decidiamo di non scendere, armamiamo altri passaggi per superare dei minilaghetti e pozze ttroppo piene per non bagnarci troppo.
Superamento di una pozza in "opposizione"
Qui si arma un altro passaggio
Affaccio sul MArilù
Il Marilù, non si vede il fondo, salto di 23 metri circa
E qui finisce la nostra discesa, facciamo dietro front e torniamo a casa. La risalita del Pozzo sarà per me un mezzo dramma tra fatica, grugniti, sbuffi e un paio di santi . Santo Flavio mi ha assistitio, ma che fatica la progressione in verticale nel vuoto, penzolavo ovunque tipo sacco di patate, prima di capire come funzionava la cosa ci ho messo parecchio e ahimè ho fatto tardare tutti. Ma alla fine sono risalita , all'inizio la mia paura era che toccasse chiamare i soccorsi per un mio attacco di panico, invece sono riuscita a farcela, certo la classe non era quella di una donnina per bene, ma in fin dei conti devo capire quale donnina per bene si va ad infilare in una grotta . Un paio di disavventure ci sono state, il mio croll che si è aperto e non si è capito perchè, e all'inizio di una calata mi sono letteralmente lanciata nel vuoto tipo bungee jumping...pessima idea, il mio gomito non è stato felice di conoscere la pietra da vicino . Ah..un un moschettone della longe che ha deciso di bloccarsi dentro ad un nodo all'uscita del pozzo verticale...tacci sua che fatica m'ha fatto fare!
consclusioni: Grotta belle (ma mi dicono che ce ne sono di meglio), fatica e ansie da prima uscita a parte, non difficile, da fare sicuramente con meno acqua per poter scendere più in basso e non fermarsi prima del MArilù. Volevo pubblicare anche il rlievo, ma non me lo ritrovo.
Data: 07/05/2016
Regione e provincia: Lazio - Carpineto romano
Località di partenza: Pian della Faggeta
Tempo di percorrenza: 11 ore soste incluse
Grado di difficoltà: Didattica
Dislivello in discesa: -70
Descrizione
considerando che tutta la precedente relazione mi si è cancellata nel tentativo di caricare le foto, sarò breve.
L'ouso di Pozzo comune è una grotta didattica, che si frenquenta sopratutto come prima uscita dopo i corsi speleo per la varietà di passaggi che offre. Mi hanno portata Flavio e Michele, due speleo di ormai comprovata esperienza. Avevo già fatto un paio di grotte, ma sempre orizzontali, la Grotta Cola e la Vacca Morta, quindi questa è stata la mia prima VERA grotta. Lo Speleo è un tipo strano, si va ad infilare dove gli altri dicono "ma neanche se mi pagano!". Di sicuro lo stare sottoterra, la paura dell'ignoto, la paura del vuoto, la paura del buio, la paura di soffocamento e dei luoghi stretti non devono far parte di te se vuoi infilarti in una grotta.
Comuqneu, si parte di sabato alle 9.30, arriviamo a Carpineto verso le 11, ci si prepara e si inizia. La grotta è facile da trovare e comoda. L'ingresso è un ampio salone, perfetto. Le rocce sono scivolosissime, segno di parecchia umidità.
Io e Flavio alla partenza
Io
Io e Michele
Le calate sono poche, la più lunga è 17+4.
La prima mi vede a ricordare come funzionava la cosa
iniziamo a scendere e mi ricordo un po'. La grotta è bella, troppa acqua a causa delle piogge dei giorni scorsi ma sicuramente offre ambienti stupendi, saloni imperlati di gocce d'acqua, pozze cristalline, fiumiciattoli, un mondo davvero che vale la pena scoprire. si procede lungo i salti.
Io che cerco di ricordare come si scende
Michele che scende
Flavio è l'addetto all'armo, lui si sorbisce tutta la preparazione delle calate, aiutato da Michele, io invece mi siedo comodamente e osservo.
Arriviamo al pozzo che più mi preoccupava e che mi darà filo da torcere in salita, il primo salto che Flavio arma alla grande e che ci vede scendere nel vuoto per 17 metri, Flavio mi assisterà da una fantastica nicchietta, per controllare che faccia bene il frazionamento.
Flavio che arma...
Il pozzo
Il frazionamento
Io che scendo:
La comodissima e freschissima nicchietta
Arrivati in fondo al pozzo proseguiamo fino al MArilù. L'acqua è troppa e decidiamo di non scendere, armamiamo altri passaggi per superare dei minilaghetti e pozze ttroppo piene per non bagnarci troppo.
Superamento di una pozza in "opposizione"
Qui si arma un altro passaggio
Affaccio sul MArilù
Il Marilù, non si vede il fondo, salto di 23 metri circa
E qui finisce la nostra discesa, facciamo dietro front e torniamo a casa. La risalita del Pozzo sarà per me un mezzo dramma tra fatica, grugniti, sbuffi e un paio di santi . Santo Flavio mi ha assistitio, ma che fatica la progressione in verticale nel vuoto, penzolavo ovunque tipo sacco di patate, prima di capire come funzionava la cosa ci ho messo parecchio e ahimè ho fatto tardare tutti. Ma alla fine sono risalita , all'inizio la mia paura era che toccasse chiamare i soccorsi per un mio attacco di panico, invece sono riuscita a farcela, certo la classe non era quella di una donnina per bene, ma in fin dei conti devo capire quale donnina per bene si va ad infilare in una grotta . Un paio di disavventure ci sono state, il mio croll che si è aperto e non si è capito perchè, e all'inizio di una calata mi sono letteralmente lanciata nel vuoto tipo bungee jumping...pessima idea, il mio gomito non è stato felice di conoscere la pietra da vicino . Ah..un un moschettone della longe che ha deciso di bloccarsi dentro ad un nodo all'uscita del pozzo verticale...tacci sua che fatica m'ha fatto fare!
consclusioni: Grotta belle (ma mi dicono che ce ne sono di meglio), fatica e ansie da prima uscita a parte, non difficile, da fare sicuramente con meno acqua per poter scendere più in basso e non fermarsi prima del MArilù. Volevo pubblicare anche il rlievo, ma non me lo ritrovo.