Escursione Ovile Linas (Sentiero CAI 112)

Parchi della Sardegna
  1. Monti Linas-Marganai
Data: 13/04/2014
Regione e provincia: Sardegna, Medio Campidano
Località di partenza: Cantina Ferraris, area Montimannu
Località di arrivo: Ovile Linas
Tempo: 2 ore e 15 minuti (solo andata)
Difficoltà: E (Escursionistico)
Segnaletica: Segni bianchi e rossi
Dislivello: +360 metri, in salita

Punto di accesso: Da Cagliari si prende la S.S. 130 e da lì si prende lo svincolo per Decimomannu, entrando nella S.S. 196. Si segue la statale tramite le indicazioni per Villacidro, ritrovandosi in Via Nazionale. Da qui, prima di arrivare effettivamente al centro abitato di Villacidro, è possibile trovare le indicazioni dell’Ente Foreste per Montimannu. La prima indicazione è verso sinistra, provenendo da questa strada, e poi prosegue, sempre seguendo le medesime indicazioni, su una strada che si fa via via più stretta e costeggia una diga e un bacino artificiale. Si attraversa anche un ponte. Si prosegue dunque per una strada bianca che attraversa la zona forestale di Montimannu, fino ad arrivare agli inizi dei sentieri segnati da un cartello indicatore.

Descrizione:

Il primo tratto del sentiero è in comune con altri sentieri della zona di Montimannu. Si entra nel bosco, lasciandosi alle spalle dapprima il bivio per il percorso 113 per la cascata di Piscina Irgas e poi quello per il percorso 109 per la cascata di Muru Mannu. Entrambi i bivi sono comunque segnalati da cartelli, mentre il sentiero 112 per l’Ovile Linas viene indicato con un segnavia numerato, disposto su un albero poco oltre la diramazione per Muru Mannu.

La prima parte si sviluppa interamente dentro il bosco, su un sentiero ben segnato. Ci sono addirittura punti in cui il numero 112 è scritto a grandi dimensioni su delle pietre, con un eccesso di segnaletica quindi. Si passa oltre il rio Gutturu Magusu, il cui fondo è roccioso e permette di passare agevolmente e si prosegue in salita sotto gli alberi. In altri punti viene richiesto il passaggio su corsi d’acqua, ma la portata non è mai abbondante. Il percorso arriva inoltre in un ampio punto panoramico che ripaga ampiamente della fatica della salita. La vista spazia per tutta la catena montuosa della zona, e si riesce addirittura a vedere la cascata di Muru Mannu da lontano. :D

Poco dopo il sentiero arriva su una strada bianca col fondo roccioso, a un incrocio a T, dove la strada è in salita sulla destra e in discesa sulla sinistra. Qui i segnavia si interrompono bruscamente. Esplorando sia da una parte che dall’altra non si sono trovati altri segni da seguire. Ragionando sul fatto che l’ultimo segnavia è posizionato in modo da essere visto, in via del ritorno, dalla strada in discesa si è proseguito da quel lato. La strada bianca subito dopo effettua una svolta e incrocia un corso d’acqua in cui è presente anche una tubazione. Abbiamo superato il rio e proseguito sulla strada.

Il percorso a questo punto è abbastanza facile: si segue la strada bianca ignorando due deviazioni a destra. Dapprima si arriva nei pressi di un altro punto panoramico, disposto su un tornante, in cui è possibile ammirare tutta la vallata. :) In seguito si arriva nei pressi di una baita e seguendo ancora la strada si giunge all’Ovile Linas. :)

Per rientrare si è seguito lo stesso percorso dell’andata.

Prima di passare alle foto di rito mi preme sottolineare come a posteriori abbia ricontrollato i link che avevo studiato sul sentiero 112 (e che trovate poco sotto, come sempre): ci sono foto contenenti punti che non abbiamo visto, come ad esempio un cartello di bivio in località Figus. Nonostante si sia riusciti ad arrivare lo stesso alla meta prevista, devo quindi dedurre che a un certo punto abbiamo seguito una strada diversa dal sentiero 112. Questo non posso che attribuirlo alla sparizione di punto in bianco dei segnavia, all’altezza di quell’incrocio a T con la strada bianca. Sono contento di aver raggiunto lo stesso l’Ovile, ma queste mancanze (e questi sbilanciamenti: tratti con eccesso di segnaletica e poi punti importanti non segnalati) non dovrebbero verificarsi. :)

Link utili per approfondire:

Sentiero 112 su Villacidro.net
Sentiero 112 su VillacidroTurismo


Per guardare le foto vi rimando al mio blog! :D
 
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Ciao Gianluca ho preso il 112 esattamente due giorni fa, concordo sulla strana gestione della segnaletica ahh.. dove c era l incrocio a T mi ricordo bene che bisognava proseguire a destra ( in alto) , c era la traccia di vernice.. tuttavia proseguendo lì io e il mio amico siamo arrivati a un bivio dove non vi era nessuna traccia di segnaletica... abbiamo deciso di prendere la strada a sinistra che era in salita, dopo un centinaio di metri siamo arrivati ad una baita e ci siamo accampati lì per la notte, io ho provato a proseguire per quel sentiero ma non mi ha portato all ovile... in conclusione penso che avrei dovuto prendere la strada di destra che andava scendendo. Il giorno dopo ho conosciuto un signore di villacidro che mi ha detto che proseguendo dalla baita si arrivava all ovile linas.. mah non si capisce niente e i forestali non si capisce neanche se li abbiano mai visti quei sentieri... inoltre lo svincolo per il 110 ( dove in realta volevamo andare per accamparci ) non era segnato. Nonostante non mi sia piaciuto tanto il sentiero c'è da dire che la vista dopo la salita circa a metà del sentiero era ottima, e che comunque alla fine diventa molto piu interessante, sono riuscito tra l altro a vedere una famigliola di cinghiali. Magari un giorno lo ripercorro tanto per venire a capo del mistero dell ovile. Ti consiglio vivamente il 113 dove si arriva a un bivio e se si prosegue a destra si arriva alle piscine di piscin irgas che sono molto molto carine, assolutamente suggestive, vi è tra l altro la possibilità di salire su un altura e vedersi un panorama bellissimo, insomma quel sentiero merita assolutamente e io l ho visto a fine giugno dove praticamente non ci sono piu acque in inizio primavera dev essere ancora meglio
Ps: il signore che ho conosciuto era li con la moglie a pranzo, era un ex capraro che ha lavorato in quei monti per anni, sapeva tutto di quelle montagne per filo e per segno, abbiamo parlato a lungo dei cambiamenti del monte ( lui è un nostalgico di quando quei monti erano frequentati dai caprari e non in mano all ente foreste), ci ha spiegato un bel po di cose di cui non ci saremmo mai accorti, ci ha raccontato storie di villacidro e alla fine gli abbiamo pure scroccato un passaggio fino al paese. Inoltre il giorno prima ho conosciuto un signore seduto al bivio del 113 toscano ma originario di carbonia ahhh si conosce piu gente in montagna che in città
 
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Ciao :)
Ho capito a quale baita ti riferisci, è sicuramente la stessa presso cui siamo transitati anche noi. In effetti una volta lì l'ovile è poco più avanti, ma la realtà dei fatti - come sottolinei anche tu e mi rincuora sapere di non essere l'unico ad averla percepita così - è che la segnaletica latita parecchio in quella zona.

Lo svincolo del 110 in effetti non mi è parso di vederlo nemmeno io, ero curioso di sapere almeno dove si trovasse l'attacco in vista di una futura escursione, ma non ho trovato nulla.

Il 113 lo conosco, è stato uno dei primi sentieri che ho fatto in montagna: la cascata di Piscina Irgas è proprio bella. :D
 
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