pagaia groenlandese

Apro una discussione su un tema caldo ( i kayaker sono tutti amici tranne quando si parla di pagaie e ci si divide tra gli amanti della europea e gli amanti della greenland).

Qualcuno di voi usa la pagaia tradizionale groenlandese?

Io l'ho provata questa primavera ad un corso... ho chiesto di provarla per curiosità ma ero molto molto scettico (pensavo fosse una moda) in realtà me ne sono innamorato!
Sinceramente non saprei neanche il perchè...quando impugno una europea ho la sensazione di avere in mano uno strumento....la greenland la sento quasi come fosse un prolungamento del mio busto ed il tutto mi risulta più naturale. Ovviamente si capise che come spinta è meno efficace rispetto ad una buona pagaia a cucchiaio ma alla fine il mio scopo è passeggiare sull'acqua (e comunque si vede in giro gente con delle pagaie plasticone che in quanto ad efficacia probabilmente sono simili ad una paletta da ping-pong legata su un manico di scopa)

Dopo il corso sono tornato alla mia europea (una più che dignitosa Werner con manico in carbonio e pala in nylon), qualche settimana fa me ne hanno regalata una, ovviamene in legno, e nel weekend l'ho utilizzata al mare... e ne sono veramente soddisfatto. Ora la Werner è diventata la pagaia di scorta legata in coperta.

Ho notato che tendenzialmente chi viene da ambienti diversi dal "kayak escursionistico" (quindi dall'ambiente agonistico e da quello fluviale) non la apprezza perchè ovviamente è meno efficace ad una pagaia moderna... mentre tra quelli che sono prettamente kayaker "marini" e che non ha nessuna smania di tempi/velocita/distanze c'è qualcuno che la apprezza e la usa con piacere.
Devo anche dire che documentandomi un pò in giro (guardando le foto dei vari blog) pare che l'unico paese in cui c'è veramente una diffusione di questa pagaia è l'Italia (ai raduni si vedono quasi più greenland che moderne) mentre nel resto del mondo gli utilizzatori sono mosche bianche.

Voi pagaiatori avventurosi cosa ne pensate? La conoscete? l'avete provata? cosa ne pensate?

ps: molti fanatici addirittura utilizzano una greeland storm (da tempesta, praticamente una pagaia molto corta) come pagaia di riserva al posto della divisibile
 
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Apro una discussione su un tema caldo ( i kayaker sono tutti amici tranne quando si parla di pagaie e ci si divide tra gli amanti della europea e gli amanti della greenland).

Qualcuno di voi usa la pagaia tradizionale groenlandese?

Io l'ho provata questa primavera ad un corso... ho chiesto di provarla per curiosità ma ero molto molto scettico (pensavo fosse una moda) in realtà me ne sono innamorato!
Sinceramente non saprei neanche il perchè...quando impugno una europea ho la sensazione di avere in mano uno strumento....la greenland la sento quasi come fosse un prolungamento del mio busto ed il tutto mi risulta più naturale. Ovviamente si capise che come spinta è meno efficace rispetto ad una buona pagaia a cucchiaio ma alla fine il mio scopo è passeggiare sull'acqua (e comunque si vede in giro gente con delle pagaie plasticone che in quanto ad efficacia probabilmente sono simili ad una paletta da ping-pong legata su un manico di scopa)

Dopo il corso sono tornato alla mia europea (una più che dignitosa Werner con manico in carbonio e pala in nylon), qualche settimana fa me ne hanno regalata una, ovviamene in legno, e nel weekend l'ho utilizzata al mare... e ne sono veramente soddisfatto. Ora la Werner è diventata la pagaia di scorta legata in coperta.

Ho notato che tendenzialmente chi viene da ambienti diversi dal "kayak escursionistico" (quindi dall'ambiente agonistico e da quello fluviale) non la apprezza perchè ovviamente è meno efficace ad una pagaia moderna... mentre tra quelli che sono prettamente kayaker "marini" e che non ha nessuna smania di tempi/velocita/distanze c'è qualcuno che la apprezza e la usa con piacere.
Devo anche dire che documentandomi un pò in giro (guardando le foto dei vari blog) pare che l'unico paese in cui c'è veramente una diffusione di questa pagaia è l'Italia (ai raduni si vedono quasi più greenland che moderne) mentre nel resto del mondo gli utilizzatori sono mosche bianche.

Voi pagaiatori avventurosi cosa ne pensate? La conoscete? l'avete provata? cosa ne pensate?

ps: molti fanatici addirittura utilizzano una greeland storm (da tempesta, praticamente una pagaia molto corta) come pagaia di riserva al posto della divisibile

mi rendo conto che il post è un po' vecchio e che la mia risposta arriva fuori tempo massimo.. .
in ogni caso io uso e faccio pagaie groelandesi e posso dire che non tornerei piu alla tradizionale legno o carbonio chessia per diversi motivi:
me le costruisco su misura
sono ottime come appoggio per risalire a bordo
sono ottime per l eskimo
ne ho fatte di leggetissime 700 grammi per 2metri e 20
sono bellissime esteticamente.
ho fatto oramai piu' di 300 miglia in mare aperto le ritengo affidabili con qualsiasi tempo.
se riesco vi mando 2 foto
buona serata Paolo
 

Allegati

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e no è, non pensare di cavartela con queste due fotine, vogliamo un bel servizio fotografico tipo calendario pirelli;
poi, ma questa per me è solo curiosità, ci diresti che legni hai usato?
graaaaazieeee:si:
 
Apro una discussione su un tema caldo ( i kayaker sono tutti amici tranne quando si parla di pagaie e ci si divide tra gli amanti della europea e gli amanti della greenland).

Qualcuno di voi usa la pagaia tradizionale groenlandese?

Io l'ho provata questa primavera ad un corso... ho chiesto di provarla per curiosità ma ero molto molto scettico (pensavo fosse una moda) in realtà me ne sono innamorato!
Sinceramente non saprei neanche il perchè...quando impugno una europea ho la sensazione di avere in mano uno strumento....la greenland la sento quasi come fosse un prolungamento del mio busto ed il tutto mi risulta più naturale. Ovviamente si capise che come spinta è meno efficace rispetto ad una buona pagaia a cucchiaio ma alla fine il mio scopo è passeggiare sull'acqua (e comunque si vede in giro gente con delle pagaie plasticone che in quanto ad efficacia probabilmente sono simili ad una paletta da ping-pong legata su un manico di scopa)

Dopo il corso sono tornato alla mia europea (una più che dignitosa Werner con manico in carbonio e pala in nylon), qualche settimana fa me ne hanno regalata una, ovviamene in legno, e nel weekend l'ho utilizzata al mare... e ne sono veramente soddisfatto. Ora la Werner è diventata la pagaia di scorta legata in coperta.

Ho notato che tendenzialmente chi viene da ambienti diversi dal "kayak escursionistico" (quindi dall'ambiente agonistico e da quello fluviale) non la apprezza perchè ovviamente è meno efficace ad una pagaia moderna... mentre tra quelli che sono prettamente kayaker "marini" e che non ha nessuna smania di tempi/velocita/distanze c'è qualcuno che la apprezza e la usa con piacere.
Devo anche dire che documentandomi un pò in giro (guardando le foto dei vari blog) pare che l'unico paese in cui c'è veramente una diffusione di questa pagaia è l'Italia (ai raduni si vedono quasi più greenland che moderne) mentre nel resto del mondo gli utilizzatori sono mosche bianche.

Voi pagaiatori avventurosi cosa ne pensate? La conoscete? l'avete provata? cosa ne pensate?

ps: molti fanatici addirittura utilizzano una greeland storm (da tempesta, praticamente una pagaia molto corta) come pagaia di riserva al posto della divisibile

mi rendo conto che il post è un po' vecchio e che la mia risposta arriva fuori tempo massimo.. .
in ogni caso io uso e faccio pagaie groelandesi e posso dire che non tornerei piu alla tradizionale legno o carbonio chessia per diversi motivi:
me le costruisco su misura
sono ottime come appoggio per risalire a bordo
sono ottime per l eskimo
ne ho fatte di leggetissime 700 grammi per 2metri e 20
sono bellissime esteticamente.
ho fatto oramai piu' di 300 miglia in mare aperto le ritengo affidabili con qualsiasi tempo.
se riesco vi mando 2 foto
buona serata Paolo

e no è, non pensare di cavartela con queste due fotine, vogliamo un bel servizio fotografico tipo calendario pirelli;
poi, ma questa per me è solo curiosità, ci diresti che legni hai usato?
graaaaazieeee:si:

lo farò con molto piacere!
quella postata ha il listello centrale di rovere, poi andando verso l esterno della pala c è samba (obeche), mogano, e un pochi mm di pino. 4 mani di epossidica cristal , il tutto 1100 grammi.
mi sono inventato una sorte di salva goccia :) Citazione Rispondi Vedi l'allegato 182711

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e no è, non pensare di cavartela con queste due fotine, vogliamo un bel servizio fotografico tipo calendario pirelli;
poi, ma questa per me è solo curiosità, ci diresti che legni hai usato?
graaaaazieeee:si:
e no è, non pensare di cavartela con queste due fotine, vogliamo un bel servizio fotografico tipo calendario pirelli;
poi, ma questa per me è solo curiosità, ci diresti che legni hai usato?
graaaaazieeee:si:

Lo farò con molto piacere!
Sulla pagaia che ho postato ho usato nella parte centrale un listello di rovere andando verso l'esterno della Pala c'è della Samba Rovere per finire con qualche millimetro di Pino il tutto per un kg e 100. Mi sono inventato una specie di salvagoccia molto utile per evitare che l'acqua ti scorra nelle braccia.
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In cantiere c è n è un altra.....

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Buona serata!
 
Dopo aver comprato una avatak Terranova non ho più smesso di utilizzarla anche nei brevi giretti la sera.
Io sulle lunghe distanze non ho notato grosse differenze sui tempi di percorrenza, dove probabilmente come prestazioni è inferiore è nell'accelerazione rispetto alle classiche pagaie europee, ma sinceramente sono cose che non mi interessano e a cui non faccio caso.
Quando la si utilizza controvento è spettacolare si riesce a farla entrare in acqua precisamente dove si desidera, mentre con le classiche tante volte mi è capitato che al momento di ruotare la pala per metterla in acqua prendesse vento e me la spostasse.
 
@carlo96 abbiamo la stessa pagaia. Più che una questione di velocità con la groenlandese si nota una minor accelerazione....e, sulle lunghe percorrenze, un minor affaticamento dei muscoli (ma questa forse è questione solo di noi "turisti" che non abbiamo una tecnica ben affinata.
 
Gran bella pagaia io ormai non riesco proprio a partire senza
L'unico difetto che le ho trovato è quello dell'accelerazione, come dicevi anche tu, che sento soprattutto quando si cerca di "surfare" sulle onde che vengono da poppa
Comunque sarebbe interessante discutere su come voi utilizzate queste tipo di pagaia
 
Sulla "tecnica" si potrebbe discutere a lungo dato che, contrariamente dalla pagaia europea dove vi è un metodo codificato e sviluppato grazie all'agonismo, con la groenlandese è tutto più personale.

Io la uso bassa, leggermente piegata in avanti (in acqua non sta perpendicolare) e per le accelerazioni o partenze da fermo accorcio la lunghezza della passata aumentando la frequenza dei colpi (questo anche perchè il mio kayak è corto e largo e da fermo risente di più degli spostamenti di prua).

Sergio Bertucchi -quello che fa le Avatak- mi diceva che in nord europa le vende più corte e vengono usate con una pagaiata più alta in stile europeo..


Tra l'altro la Terranova l'avevo recnsita su questo sito. Se vuoi aggiungere le tue considerazioni ed impressioni:

https://www.avventurosamente.it/xf/threads/pagaia-avatak-terranova-grip.48750/
 
si sono d'accordo che con questo tipo di pagaie la tecnica è molto soggettiva e legata più alle sensazioni personali. Io pure la uso leggermente inclinata in avanti e con le braccia basse, sta cosa mi piace da morire non so perché ma pure con le europee tendevo a tenerle basse. Mentre ho notato che per avere una maggiore spinta iniziale si può utilizzare mandando un po' più in profondità la pala(diciamo in stile classico europeo e forse anche più accentuato)

Tu/voi quando utilizzate le groenlandesi in fase di crociera, fate delle classiche passate lunghe o più corte e con frequenza maggiore?

Sto fine settimana leggo su un manuale di kayak tradizionali ,di Cunningham che dedica diverse pagine proprio sull'argomento della tecnica di pagaiata, e se vi interessa riporto quello che trovo
 
Ho la tendenza al corto e veloce ma in crociera mi "sforzo" ad un ritmo più lento con una passata più lunga... mantenimento della velocità col minimo sforzo.

Sto fine settimana leggo su un manuale di kayak tradizionali ,di Cunningham che dedica diverse pagine proprio sull'argomento della tecnica di pagaiata, e se vi interessa riporto quello che trovo


Interessa si! Se vuoi anche recensire il libro c'è la sezione apposita
 
Sul discorso della tecnica di pagaiata vi aggiorno sicuro, la recensione posso provare pure a farla anche se credo interessi poco perché il 90% del libro è una sorta di guida alla costruzione degli skin on frame ( kayak tradizionali con struttura in legno e poi coperti con teli, in origine pelle). A dire la verità c'è anche un capitolo sulla costruzione delle pagaie tradizionali che pure non è male...

P.S. altra cosa che rischia di allontanare potenziali lettori è il fatto che il libro sia in inglese
 
Come promesso vi riporto quello che ho letto sul libro

Partiamo dall'impugnatura, la pagaia dovrebbe avere un manico (parte a sezione circolare/ovale) lungo quanto la larghezza delle spalle dell'utilizzatore, quindi le mani saranno appena più aperte delle spalle, in modo che la pagaia sia impugnata con pollice, indice e medio alla fine del manico, mentre anulare e mignolo sulla spalla della pala.

Come si era detto anche sopra la pagaia durante l'intera passata deve avere un inclinazione con il bordo superiore verso avanti. Questo angolo tende a far affondare la pala e crea un angolo di spinta più "naturale" che evita la possibilità di cavitazione e permette di avere l'intera lunghezza della pala immersa in acqua

Nella fase finale della passata, invece di continuare il movimento della pala verso poppa e verso la superficie, con la mano del braccio che era in trazione si solleva e si spinge in avanti in modo che la pala tagli diagonalmente l'acqua , con la parte stretta per capirci, e esca facendo meno resistenza possibile

Sempre per fare in modo di avere l'angolo giusto della pala l'autore consiglia, piuttosto che sforzare con i polsi, di concentrare la spinta che si da con la mano alta sulle ultime due dita , quindi sulla parte alta della pala piuttosto che sul manico. Così facendo la pagaia tenderà a ruotare ed assumere l'angolo di cui si è parlato sopra

Spero ci si capisca qualcosa :biggrin::biggrin::biggrin:
 
Ciao, stavo leggendo i vostri commenti sulla groenlandese, molto interessanti. Stavo pensando all'acquisto di una groenlandese, pagaio da qualche anno con una europea, pagaia diciamo fra la high e la low angle, e a parte il fascino del legno (sono veramente belle) vorrei trarne i benefici di cui tutti parlano, ovvero di un minore affaticamento. A volte nei miei giri di circa 16/18 km, al ritorno sono leggermente affaticato. L'unico mio dubbio riguarda la velocità di crociera. Ovviamente non faccio gare e non ho fretta, ma capita a volte, superato un promontorio, in mare, di ritrovarmi a dover costeggiare una spiaggia poco interessante...a volte spingo un po' di piu' per superarla. Mi chiedevo se da questo punto di vista con la groenlandese sarebbe una fatica, o comunque risentirei di una lentezza allungando tanto il tempo di percorrenza rispetto ad una europea., o ancora se uscendo con chi us ala europea si fatichi a stargli dietro. C'è appunto chi dice che sapendola usare bene le prestazioni sono quasi uguali, chi invece usando la europea quando è in gruppo con chi usa la greenland lamenta il fatto di doversi fermare ogni tot pagaiate per aspettare gli amanti del legno. Purtroppo a breve non ho la possibilità di provarla a, volevo intanto avere dei pareri da chi le ha usate entrambi, e dato che l'ultimo post è del 2019...mi auguro che ne avrete da raccontare ad oggi!
Grazie
 
la velocità "di crociera" è la stessa, e dipende più che altro dalla velocità dislocante dello scafo.

La differenza tra groenlandese ed europea non sta nella velocità di crociera, dove la pagaiata serve a mantenere una velocità che la canoa ha già, ma sull'accelerazione. Per capirci: partendo da fermo per arrivare ai canonici 3kts se con l'europe ci metti (sparo a caso) 5 colpi con la groenlandese ce ne vogliono 8.
La forza lavoro complessiva che tu devi usare per mandare avanti la canoa è sempre la stessa con qualsiati tipo di pagaia. La resistenza idrodinamica di avanzamento dello scafo è sempre quella, di conseguenza la forza totale applicata sulla pagaia (questo a meno di non voler rivoluzionare le 3 leggi di Newton)... semplicemente con la groenlandese, essendo in grado di imprimere una forza minore ad ogni colpo, avrà bisogno di un paio di colpi in più in accelerazione.

Quando sei in crociera a velocità costante (moto rettilineo uniforme) non è richiesta una spinta "extra" per l'accelerazione quindi stessa velocità ( =stessa resistenza che a usa volta è = alla stessa forza necessaria) Ciò che cambia è il lavoro articolare che ti fa sembrare "meno faticosa" la pagaiata con la groenlandese.
 
la velocità "di crociera" è la stessa, e dipende più che altro dalla velocità dislocante dello scafo.

La differenza tra groenlandese ed europea non sta nella velocità di crociera, dove la pagaiata serve a mantenere una velocità che la canoa ha già, ma sull'accelerazione. Per capirci: partendo da fermo per arrivare ai canonici 3kts se con l'europe ci metti (sparo a caso) 5 colpi con la groenlandese ce ne vogliono 8.
La forza lavoro complessiva che tu devi usare per mandare avanti la canoa è sempre la stessa con qualsiasi tipo di pagaia. La resistenza idrodinamica di avanzamento dello scafo è sempre quella, di conseguenza la forza totale applicata sulla pagaia (questo a meno di non voler rivoluzionare le 3 leggi di Newton)... semplicemente con la groenlandese, essendo in grado di imprimere una forza minore ad ogni colpo, avrà bisogno di un paio di colpi in più in accelerazione.

Quando sei in crociera a velocità costante (moto rettilineo uniforme) non è richiesta una spinta "extra" per l'accelerazione quindi stessa velocità ( =stessa resistenza che a usa volta è = alla stessa forza necessaria) Ciò che cambia è il lavoro articolare che ti fa sembrare "meno faticosa" la pagaiata con la groenlandese.
Ok, grazie per la risposta. Essendo ignorante in fisica, mi sfugge una cosa, nonostante tu me l'abbia giò spiegata... Ok per l'accelerazione, tutto chiaro, ma per la velocità di crociera, se mantengo una velocità con una groenlandese dovrei dare piu' colpi rispetto alla europea? perchè se la spinta è minore anche per mantenere la stessa velocità di crociera con una europea dovrei dunque fare 3 colpi, mentre con la greenland 5, o sbaglio? Altra cosa, quando dici che "fa sembrare" meno faticosa la pagaiata, è perchè sforza meno le articolazioni, giusto? Restando poi sul pratico, da tua esperienza, vuoi dirmi quindi che quando esci con una europea insieme a chi ha la groenlandese (o viceversa), chi ha la groenlandese a parte uno spunto iniziale dopo una sosta o un rallentamento (dopo una entra in una grotta o roba simile) durante la navigazione si sta al passo senza fatica?

Grazie mille
 
vai tranquillo che a velocità di crociera (stiamo parlando di pagaiate turistiche, non di discipline agonistiche come canoa sprint o discesa dove devi dare il 100% delle energie in tempi brevi) non vi è nessuna differenza. Anzi ti dirò di più... penserai che i parametri che più influenzano la questione siano:
-Tipo di pagaia (wing, europea, greenland)
-Caratteristiche del kayak da mare (lunghezza, larghezza, slanci, rocker, chiglia)
-Forza fisica ed allenamento del canoista.

In realtà,ti posso assicurare che quel che veramente fa la differenza è la competenza tecnica.
Puoi essere forte quanto vuoi ed avere kayak e pagaia veloce ma se non ti hanno insegnato la tecnica (rotazione del busto, uso delle gambe, angoli corretti) farai fatica a tenere il passo di un buon canoista con attrezzatura mediocre.
Il consiglio è quello di destinare qualche investimento, oltre che all'attrezzatura, anche per la formazione fatta con tecnici come si deve.
 
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