Escursione Pala Fontana e monte Ciastelat dal Pian delle More.

Data: 8 Ottobre 2018
Regione e provincia: Pordenone / Friuli
Località di partenza: Pian delle More (Piancavallo)
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: solo cammino circa 6 -6.30
Chilometri: 15
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: ultimi metri per salire sul Ciastelat ed esposizione sul tratto di ritorno da Casera Valfredda.
Periodo consigliato: Sempre (escluderei con neve o ghiaccio)
Segnaletica: Sentieri CAI 971 / 985 / 988 / 915 tutto ottimamente segnalato.
Dislivello in salita: circa 800m
Dislivello in discesa: idem
Quota massima:1641
Accesso stradale: Arrivati a Piancavallo proseguire per circa due Km fare attenzione a destra dove trovate due strade forestali, sulla seconda indicazioni Cai sentiero 971. Parcheggio sulla sinistra.
Qui si può arrivare anche da Barcis (strada che preferisco).
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=8133

Dopo un paio di giorni di pioggia finalmente lunedì sembra ritorni il sereno ed allora la domenica sera decido per questa escursione, con la possibile variante di arrivare fino a Pala D'Altei passando a visitare casera Rupeit ( non so il perché ma questa casera ed i suoi paraggi mi piacciono assai e d'inverno partendo da Grizzo ci sono stato parecchie volte passando per sentieri diversi).
Unico dubbio e che devo passare per forcella Giais(1400m):no: che mi ha respinto 3 volte prima di arrivarci (temporale in un ottobre avanzato :-?, nebbione ai primi di gennaio:-x, e di nuovo un temporale assurdo per il periodo, a febbraio:argh:).
Quando finalmente decido che ci arrivo a qualsiasi costo, 5 anni fa; (sempre tramite il sentiero Costalunga da Marsure) mi si cracca il ginocchio destro e si ci arrivo ma sacramentando per tutto l'ultimo km e poi ci metterò 3 ore a scendere (per darvi un'idea si sale in 1e1/2 - 3/4) ed a tornare alla macchina, ed in diversi momenti ho pensato di mollare e chiamare i soccorsi, e successivamente tre settimane di riposo assoluto ed un mese e mezzo prima di tornare al lavoro.
Ma stavolta penso che la frego:), arrivo da dietro e ti frego dannata forcella.
Come ogni volta sarà lei a fregare me :gover:.
La prossima volta che ci torno giuro che porto un mazzo di fiori per cercare di ingraziarmela.
Come ho scritto decido di arrivare non passando per Piancavallo, ma salendo per la strada che arriva da Barcis con il suo lago.
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C'è un po' di nebbia ma non mi scompongo, il celeste dovrebbe arrivare tra poco, appena il sole sarà bene in alto e dopo la perturbazione le nuvole sulle montagne non potranno che rendere ancora più belli i panorami.
Arrivato al sentiero e parcheggiata la vettura, mi invio per la strada forestale che corrisponde al sentiero 971.
Mi inoltro in un bel bosco di faggio che i regala dei bei gialli e rossi di stagione.
Dopo qualche centinaio di metri lascio la forestale , ecco a destra ecco le indicazioni per continuare tramite sentiero nel bosco.
il silenzio è qualcosa di assolutamente percettibile e rigenerante; talmente forte che mi lascia piacevolmente sorpreso.
In poco tempo arrivo al primo incrocio (ed ancora il sole tarda ad uscire) e la vista verso ovest mi rincuora, appena esce il sole questa escursione diventerà uno spettacolo.
Arrivo a questo slargo e trovo un incrocio (cartelli) che prendo a destra (sentiero 985)
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Mi muovo in questo ambiente e penso che al pomeriggio, al rientro, il sole del tardo pomeriggio accenderà tutti i rossi e gialli del bosco.
Per il momento sono tenui e gradevoli ed un paio di foto li meritano.

Proseguo supero un ulteriore incrocio dove lascio il sentiero 985 per il sentiero 988 (anche qui cartelli) ed arrivo alla forcella di Giais con la croce ed un tavolino per poter dire messa.
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Ancora non ho perso le speranze ma poco più avanti, la situazione diviene questa:
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Dal lato sud (pianura) sale la nebbia ma nonostante tutto ancora non dispero ed arrivato al successivo incrocio prendo a sx (cartelli) per il sentiero 915 che sale al Pala Fontana e per cresta fino al Ciastelat.
Scatto una foto continuando a sperare che le nebbie si dissolvano, anche perché un pallido sole ogni tanto si infiltra e mi rincuora.
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Quasi arrivato in cima alla Pala Fontana, in mezzo alle volute di nebbia mi si apre un po' la vista che mi dovrebbe accompagnare su questa cresta.
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Arrivo in cima sotto un grande cartellone grigio che dicono sia un ripetitore(?).
Un buco nella nebbia mi permette di scattare una foto abbastanza suggestiva.
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Il sole non mi batterà mai in testa, ma dato che mi muovo verso ovest, almeno mi lascio alle spalle la nebbia.
Sopra di me sempre quella maledetta nuvolaglia ma almeno è più nitido e posso godermi la passeggiata.
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Alla fine arrivo al monte Ciastelat, un po' di attenzione negli ultimi metri e sono sulla piccola cima (croce di vetta e libro +due madonnine di cui una, piccola, incollata sul piccolo promontorio davanti a me .
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Mi fermo per un po' ed infine mi decido a continuare per casera Giais.
Imbocco il sentiero che scende ripido nel bosco per poi uscirne ed attraversare una zona carsica abbastanza articolata e divertente poi nella discesa successiva vedo cosa mi aspetta:(

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Da qui e per tutto il ritorno la nebbia non mi lascerà più, ed eccomi a casera Giais.
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La casera è composta da due edifici, il primo con cucina economica ed almeno 4 posti letto, ed il secondo con otto posti letto.
Lascio perdere l'idea di arrivare all Pala D'Altei perché tenuto presente la sua posizione è sicuramente immersa nella nebbia.
Mi invio sul sentiero che ,dopo un primo breve tratto, traversa per 2/3 km sopra la pianura friulana e dovrebbe regalare un ritorno di quelli che fanno dire "magnifica escursione".
Invece tutto quello che vedo è questo, grazie ad una apertura improvvisa.
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Il sentiero è tranquillo, tranne per i colpi che arrivano dall'area di esercitazione dell'esercito laggiù in basso, solo un po' di attenzione nell'ultimo Km perché si percorre con forte esposizione.
Ed eccomi arrivato al precedente incrocio dove avevo preso per il sentiero di cresta e mi invio verso forcella Giais.
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Dalla forcella in poi almeno non c'è più nebbia e da li tramite il sentiero dell'andata rientro all'auto.
Tutto sommato una bella escursione ed abbastanza varia, spero solo di tornare a farla senza nebbia in una bella giornata di sole.
 
Bel posto, forse lo provo anch'io prossimamente (non sta molto distante da dove mi trovo).
La tenacia è stata premiata :)
 
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