- Parchi delle Marche
-
- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati
Data: Luglio 2020
Regione e provincia: Marche (AP)
Località di partenza: Foce di Montemonaco
Località di arrivo: Palazzo Borghese
Tempo di percorrenza: 3h
Chilometri: 6.5km
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: segnaletica poco chiara; ripido dislivello dal Lago fino alla cresta
Periodo consigliato: tutto l' anno tranne che con molta neve
Segnaletica: scarsa
Dislivello in salita: 1200m ca
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2145
Accesso stradale: Parcheggio nella piazzetta della frazione di Foce di Montemonaco
Descrizione
Foce di Montemonaco è facilmente accessibile in auto, una volta arrivati possiamo lasciare il nostro mezzo direttamente nella piazzetta del borgo.
Per trovare l' accesso del sentiero occorre tornare indietro a piedi di alcune decine di metri fino ad una area pic-nic che troveremo tornando indietro sulla sx: si tratta di una area verde sulla quale sono disposti alcuni tavolini in legno. Lì possiamo trovare le indicazioni del Parco per un sentiero che si apre un varco nel bosco ed inizia a salire in maniera sempre più ripida. Questa via è detta "il canale" . Il tratto è abbastanza lungo ed il dislivello, a freddo, si fa subito abbastanza impegnativo; il lato positivo sta nel fatto che il bosco è sempre piuttosto fitto ed, in estate, aiuta molto a ridurre l' invadenza dei raggi solari. La segnaletica è un po discontinua ma è difficile perdersi, occorre continuare sempre a salire. Nell' ultimo tratto il sentiero si fa più stretto e le bandierine CAI sempre più sparute ma bisogna continuare a tirar dritto fino a che il bosco non si dirada. Dopo alcuni minuti si noterà dell' acqua che scorre da una piccola fonte che si apre fra le rocce e dopo poco si scollina fino ad arrivare al famoso laghetto effimero di Palazzo Borghese, nel quale vive un parente del Chirocefalo del Marchesoni.
Una volta giunti nella valle formata dal laghetto abbiamo di fronte a noi l' imponente parete rocciosa di Sasso di Palazzo Borghese(2119). Poichè la pendenza del canale non è stata sufficiente, la parte più dura, sia dal punto di vista fisico che psicologico arriva ora: bisogna risalire la parete di dx in maniera approssimativa poichè non c'è una vera e propria traccia ma una volta arrivati nel falsopiano che conduce alla sella di Palazzo Borghese possiamo dire di essere praticamente arrivati alla meta. Basterà, infatti, proseguire dritti ed affrontare il dislivello oltre la sella per giungere alla vetta.
Da qui il panorama è meraviglioso, a Luglio si possono ammirare i campi coltivati di Castelluccio, verso il quale si può proseguire per via del Guerrin Meschino, dare un' occhiata verso il Porche e la Sibilla, spaziare verso il gruppo del Vettore. Per i più audaci si può salire anche la cima del Sasso di Palazzo borghese che guarda proprio sul laghetto ma ci vuole un grande senso dell' equilibro poichè gli ultimi metri poco prima della cima sono aerei e scoscesi.
Nel complesso una escursione piuttosto dura, il dislivello è tostarello e la salita verso la sella a partire dal lago è audace ma nel complesso molto bella, la consiglio a chi è ben allenato perchè la vista dalla vetta merita davvero una visitina.
Data: Luglio 2020
Regione e provincia: Marche (AP)
Località di partenza: Foce di Montemonaco
Località di arrivo: Palazzo Borghese
Tempo di percorrenza: 3h
Chilometri: 6.5km
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: segnaletica poco chiara; ripido dislivello dal Lago fino alla cresta
Periodo consigliato: tutto l' anno tranne che con molta neve
Segnaletica: scarsa
Dislivello in salita: 1200m ca
Dislivello in discesa:
Quota massima: 2145
Accesso stradale: Parcheggio nella piazzetta della frazione di Foce di Montemonaco
Descrizione
Foce di Montemonaco è facilmente accessibile in auto, una volta arrivati possiamo lasciare il nostro mezzo direttamente nella piazzetta del borgo.
Per trovare l' accesso del sentiero occorre tornare indietro a piedi di alcune decine di metri fino ad una area pic-nic che troveremo tornando indietro sulla sx: si tratta di una area verde sulla quale sono disposti alcuni tavolini in legno. Lì possiamo trovare le indicazioni del Parco per un sentiero che si apre un varco nel bosco ed inizia a salire in maniera sempre più ripida. Questa via è detta "il canale" . Il tratto è abbastanza lungo ed il dislivello, a freddo, si fa subito abbastanza impegnativo; il lato positivo sta nel fatto che il bosco è sempre piuttosto fitto ed, in estate, aiuta molto a ridurre l' invadenza dei raggi solari. La segnaletica è un po discontinua ma è difficile perdersi, occorre continuare sempre a salire. Nell' ultimo tratto il sentiero si fa più stretto e le bandierine CAI sempre più sparute ma bisogna continuare a tirar dritto fino a che il bosco non si dirada. Dopo alcuni minuti si noterà dell' acqua che scorre da una piccola fonte che si apre fra le rocce e dopo poco si scollina fino ad arrivare al famoso laghetto effimero di Palazzo Borghese, nel quale vive un parente del Chirocefalo del Marchesoni.
Una volta giunti nella valle formata dal laghetto abbiamo di fronte a noi l' imponente parete rocciosa di Sasso di Palazzo Borghese(2119). Poichè la pendenza del canale non è stata sufficiente, la parte più dura, sia dal punto di vista fisico che psicologico arriva ora: bisogna risalire la parete di dx in maniera approssimativa poichè non c'è una vera e propria traccia ma una volta arrivati nel falsopiano che conduce alla sella di Palazzo Borghese possiamo dire di essere praticamente arrivati alla meta. Basterà, infatti, proseguire dritti ed affrontare il dislivello oltre la sella per giungere alla vetta.
Da qui il panorama è meraviglioso, a Luglio si possono ammirare i campi coltivati di Castelluccio, verso il quale si può proseguire per via del Guerrin Meschino, dare un' occhiata verso il Porche e la Sibilla, spaziare verso il gruppo del Vettore. Per i più audaci si può salire anche la cima del Sasso di Palazzo borghese che guarda proprio sul laghetto ma ci vuole un grande senso dell' equilibro poichè gli ultimi metri poco prima della cima sono aerei e scoscesi.
Nel complesso una escursione piuttosto dura, il dislivello è tostarello e la salita verso la sella a partire dal lago è audace ma nel complesso molto bella, la consiglio a chi è ben allenato perchè la vista dalla vetta merita davvero una visitina.
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