Escursione Pale (Foligno)

Interessante escursione su uno dei monti più scoscesi dell'appennino fra Assisi e Spoleto, seppur basso (998 mt.) è un monte dalle affascinanti caratteristiche morfologiche e ricoperto per il primo tratto da cascate spettacolari; una volta risaliti fino all'eremo si deve tornare indietro fino alle croci della via crucis, in particolare fra la quarta e la quinta si snoda il sentiero che conduce ad un canalone dal quale poi risalire la montagna fino in vetta, i problemi principali si incontrano durante l'ultimo tratto di salita nel quale è necessario arrampicarsi attraverso delle pareti non piu alte di tre metri, fare estrema attenzione alle vipere che d'estate regnano fra i boschi. una cosa molto importante:durante l'ascesa del canalone vi troverete davanti ad un bivio bisogna prendere la strada a sinistra NON proseguite verso la strada destra: vi porterà ad un vicolo cieco infestato di formiche volanti, vespe e vipere molto attive d'estate in autunno potrete inoltrarvi facendo comunque attenzione al terreno scosceso e a tratti estremamente cedevole.

la discesa è un pò più problematica, seguendo le indicazioni della cartina bisogna ritrovare un piccolo ingresso ad un sentiero battuto per lo piu dai cacciatori, una volta trovato l'imbocco non ci saranno particolari problemi a ritornare a Lie e poi attraverso una strada asfaltata verso L'altolina.

Dati
Data: 29/05/2005
Località di partenza: Località altolina (Belfiore) Perugia (Umbria)
Località di arrivo: Località altolina (Belfiore) Perugia (Umbria)
Tempo di percorrenza: 5 ore
Chilometri: 12 km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: per l'ultimo pezzo in salita è necessario utilizzare le mani per arrampicarsi su piccole pareti non piu alte di 3 metri, non ci sono particolari difficoltà, è necessario fare ESTREMA ATTENZIONE alle vipere che d'estate infestano il luogo.
Periodo consigliato: autunno o ai primi spiragli di primavera
Segnaletica: presente a tratti, l'ultimo tratto di salita la segnaletica è assente, per la discesa bisogna "arrangiarsi" fra i sentieri battuti dai cacciatori
Dislivello in salita: 500mt
Dislivello in discesa: 500mt
Quota massima: 998 mt
Accesso stradale:è possibile lasciare la macchina a Belfiore località altolina


per mappa e foto: Archivio fotografico escursioni - Avventurosamente.it - Monte di pale località altolina (Foligno)
 
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Sabato scorso (11 aprile 2009), io, Fotonico, Giangi e Mic abbiamo deciso di fare questa escursione. Come è iniziata la giornata? Come tutte le altre quando abbiamo deciso di fare qualche uscita, . . . . ovvero con il SOLITO ritardo di Fotonico all'appuntamento per la partenza! :-xRaggiunti Giangi e Mic ci siamo diretti in auto verso il paese di Belfiore, vicino a Foligno (PG). Giornata soleggiata, temperatura gradevole. Abbiamo imboccato il sentiero sul fianco della valle dell'Altolina, una suggestiva valle fluviale scavata dalle acque del fiume Menotre e caratterizzata dalla presenza di numerose cascate ed una rigogliosa vegetazione; le cascate e la forra, che si incontrano dopo pochi minuti dall'inizio dell'escursione, ci hanno subito colpito per la loro bellezza! Qualche scatto fotografico doveroso prima di proseguire. Continuando per il sentiero abbiamo raggiunto la parte bassa del piccolo paese di Pale; da qui, attraversando il fianco meridionale dell'omonimo monte, abbiamo preso il sentiero dell'Eremo e salendo per una ripida scalinata abbiamo raggiunto l'Eremo di Santa Maria Giacobbe di epoca medievale, costruito all'interno di un'enorme nicchia calcarea. Sulla scalinata prima dell'eremo mi sono trovato a corto di "carburante", ma grazie alla mezza banana che mi ha offerto Fotonico sono ripartito alla grande! (perdonato per il ritardo, ma solo per questo...per tutti gli altri dovrebbe regalarmi una piantagione di banane!! ) Forse devo abituarmi a fare colazioni più energetiche...Ridisceso il piccolo tratto di sentiero che ci ha portati all'Eremo, abbiamo imboccato il sentiero molto ripido che porta fino in cima al monte Pale (per noi questo tratto è da classificarsi con la sigla EE); siamo quindi arrivati ad un canalone ed in prossimità di un bivio, grazie alle precise ed utilissime indicazioni di Federico che ho stampato e ho portato con me, abbiamo preso la direzione giusta...evitando possibili e spiavevoli incontri con qualche bestiaccia in agguato! Superata qualche parete verticale di roccia (non più alte di 3 mt) dopo circa 30-45 minuti siamo finalmente arrivati in cima al monte Pale, dal quale si può ammirare un panorama mozzafiato!
Abbiamo divorato i nostri panini e tra un boccone e l'altro inevitabilmente si è andati a finire su uno dei soliti argomenti di discussione....ovvero quello che rivela la vera essenza del maschio . . . l'essere una bestia! :poke:
Neanche a farlo apposta, eccoti una giovane coppieta :si: che in auto aveva raggiunto la vetta del monte, con la speranza di non trovare presenza umana...speranza vanificata! Marcia indietro! Siamo ripartiti quindi per scendere a valle e completare l'anello; pensavamo di aver ritrovato l'imbocco al sentiero di cui parla Federico...ma non è stato così!! Ci siamo ritrovati nella fitta macchia, a tratti per andare avanti bisogna quasi strisciare a terra per superare la vegetazione! Sarà stata la maledizione della coppietta??? :eek: Giangi era forse quello più calmo...io quello più agitato! Non oso immaginare se fossi stato da solo...insomma, ho avuto un pò paura! cmq mi confortava il fatto che, come segnalato dalla mia bussola, stavamo andando nella direzione giusta. Dopo circa un'ora, finalmente, abbiamo intersecato una stradina! Che sollievo!! Era il sentiero che avremmo dovuto fare e che ci ha portati a valle fino al paese di Liè dal quale poi abbiamo raggiunto Belfiore fino al parcheggio dell'auto.
Insomma è stata una giornata densa, trascorsa insieme ai miei cari amici di escursioni (e non solo...) con i quali spero di condividere in futuro tante altre belle esperienze, con la speranza di avere con la natura un rapporto sempre più stretro...e cercando possibilmente di non sperderci! :D
Vi consiglio di non lasciarvi sfuggire questa escursione...merita!

Nella sezione "foto" del sito, aggiungo qualche scatto che io ed in particolare Fotonico abbiamo fatto durante l'escursione.

Un ringraziamento a Federico, in particolare per aver messo a disposizione la mappa con il tracciamento del percorso e per la dritta nella sua descrizione relativa alla direzione da prendere una volta raggiunto il bivio.

Al prossimo racconto, Leobaio.
 
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Davvero una bella giornata! Con la compagnia giusta e una bella escursione.
Anche se personalmente prediligo le quote oltre i 1000 m. il Monte Pale è senz'altro un'escursione interessante. Il fatto che poi ci siamo persi durante la discesa ha dato quel pizzico di "suspance" che ha colorito la passeggiata. Un miscuglio di emozioni a 360° per un giro che fra chiacchiere e pause è durato quasi 7 ore!
Molto bello il tratto iniziale con le cascate fino all'Eremo (ben restaurato e tenuto), peccato che non si poteva accedere all'interno (le chiavi bisognava preventivamente chiederle ad una famiglia residente all'inizio del sentiero). Poi la salita fino a quasi in cima molto ripida ed impegnativa per chi come me è completamente fuori allenamento, ma facendola a passo tranquillo e senza ansia si riesce a procedere. Bella la faggeta. Poi molto carini i 3 passaggi su pareti di roccia quasi verticale, ma di appena due/tre metri dove ci si deve aiutare con le mani.
In cima mi hanno colpito i prati con i primi fiori di primavera, davero un bel posto anche per pic-nic (c'era anche un'area attrezzata). Quanto alla coppietta in macchina che cercava "intimità", che poi abbiamo rincontrato a valle a Liè che dire.....avrei fatto volentieri a cambio con il ragazzo: lui a piedi per due ore ed io in macchina con la tipa per due ore...! :))
La discesa fatta per il 70% fuori dal sentiero immersi nella fitta macchia in forte pendenza è stata la ciliegina sulla torta: guardando in alto quasi non si intravedeva il cielo, avanti la visuale non superava i 2-3 metri, si procedeva piegati a 90° facendosi largo fra rami, rovi...neanche fossimo nella jungla vietnamita! Personalmente avevo solo timore che (considerata la forte pendenza) all'improvviso finisse la vegetazione e ci ritrovassimo in cima ad una alta parete o falesia; il chè significava rifarci in salita tutto il maledetto percorso o costeggiare per quanto possibile il precipizio fino a ritrovare un sentiero! Fortunatamente abbiamo incrociato un sentiero che ci ha portati dritti a valle.
L'escursione potrebbe essere una classificata E, ma anche io convengo con Leobaio che il percorso da noi effettuato sia un EE (per i seppur facili passaggi verticali su roccia e per il lungo e ripido percorso fuori sentiero immersi della fitta vegetazione).
AH, dimenticavo: il bivio lungo il canalone durante la salita! Meno male le indicazioni di Federico, altrimenti saremmo stati divorati dalle formiche volanti, dalle vespe e dalle vipere che infestano il luogo!
Fotonico
 
:)
sono felice che vi sia stato d'aiuto, la prossima volta che siete in zona, se non mi chiamate, vi istigo contro le formiche volanti!!! :D

si, in effetti l'ultimo tratto della salita può considerarsi EE,

e...si, il sentiero per la discesa è spostato di molto rispetto alla zona dove siete "emersi" nella salita....ci vuole pazienza per trovarlo...
 
Anche io potrò raccontare ai figli (dei miei amici) che quel giorno c'ero, e poterlo raccontare dopo quell'avventurosa discesa non sarà cosa da poco.
L'adrenalina che ci scorreva copiosa nelle vene, oltre a non farci sentire le lacerazioni causate sulla pelle dai fitti rovi del sottobosco, ci ha impedito di essere in quei concitati momenti perfettamente consci dei rischi che abbiamo coraggiosamente affrontato:
- fame, sete e inedia;
- impossibilità di montare una tenda per passarvi la notte (neanche i modelli superleggeri presi in esame da Leobaio per l'acquisto in vista della prossima escursione sui Sibillini si sarebbe potuta montare in quel complesso intreccio di fusti, rami, spine, radici e pietre per di più in estrema pendenza);
- letali attacchi di cinghiali e altri animali tipici del luogo;
senza considerare che avremmo anche potuto girare in tondo alla ricerca di un sentiero per giorni e giorni e se fossimo stati sfortunati avremmo cercato per tutta la vita!!!
Per nostra fortuna avevamo la bussola di Leobaio!
Che spetttttacoloooo!!!!
 
senza considerare che avremmo anche potuto girare in tondo alla ricerca di un sentiero per giorni e giorni e se fossimo stati sfortunati avremmo cercato per tutta la vita!!! Per nostra fortuna avevamo la bussola di Leobaio!

Già, meno male la mia bussola!! Lo sò caro Giangi (amicodimichele) me ne sarai grato per tutta la vita! ;)
 
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