paradiso proibito

faccio uno spinoff dell'altro thread per specificare meglio il discorso.

in universita' mi sono trovato una compagna di corso, appartenente ad adi, con cui facevamo spesso discorsi religiosi

la sua religiosita' e delle sue sante parole non le hanno impedito di farmi delle grandissime bastardate, soprattutto assieme ad una mia tipa dell'epoca, ma questo e' ot. come pure il fatto che lei prendesse la bibbia alla lettera quando le faceva comodo, ma quando non le faceva comodo "la bibbia va interpretata", e lo stesso atteggiamento l'ho visto da molti del suo gruppo religioso

secondo lei, il prerequisito per il paradiso era "accettare gesu'". ok, se accetti gesu' allora di colpo hai diritto al paradiso, il che e' una cosa molto carina. pero' a me e' venuto un dubbio: se uno non volesse/potesse accettare gesu'? mi viene da pensare a chi vive in altre zone del mondo dove la religione principale e' un'altra, o anche a chi e' vissuto prima di cristo, o anche i popoli non contattati. niente, secondo lei sono destinati all'inferno. per me invece meritano il paradiso lo stesso.

ho riformulato la mia domanda: "immagina un uomo santissimo, che aiuta il prossimo, ma e' vissuto nella preistoria (prima di cristo, quindi) o vive in una tribu' non contattata nella foresta amazzonica e quindi, non per sua volonta', non puo' conoscere gesu'. per te puo' andare in paradiso?". bene, per me la risposta e' ovviamente si. per lei no, perche' "non hanno conosciuto o accettato gesu'"

le ho fatto notare che, secondo la sua definizione, neppure gli ebrei, che sulla bibbia sono il popolo di dio, avrebbero raggiunto il paradiso. al che lei oscillava da "si, ma loro sono il popolo di dio", al "no, se quelli che potevano non hanno accettato gesu' non possono andarci".

al che non sapevo se ridere o piangere. ok, c'e' la leggenda medievale di gesu' che, da morto in croce, scende agli inferi e libera il popolo ebraico, ma non volevo arrivare a quel punto e ho lasciato cadere il discorso.

per quanto mi riguarda, non riesco ad accettare un paradiso "ad una unica condizione". ok, io sono un eretico blasfemo, ma brutalmente blasfemo e molto blasfemo. sono molto veneto in tal senso, ecco. ok, ho avuto molti scazzi con la chiesa cattolica e altre confessioni, quindi non ho un grande amore per le religioni e la gente che si proclama religiosa. ma non posso accettare un dio cosi' ingenuo e fetente allo stesso tempo.

la mia visione e' semplice: credo che dio non sia un pi*la, e che quindi anche se preghi tanto e vivi in chiesa ma ti comporti da str**zo ne tenga conto. credo che dio sappia distinguere il bene dal male meglio di noi, e non vedo nessun motivo per cui un uomo primitivo o un credente di altra religione o anche un ateo, se si comporta bene, non possa andare in paradiso. credo che il paradiso io sicuramente non me lo merito, e non sono felice di questo ma almeno lo ammetto, ma sono in buona compagnia.

si, sono un maledetto eretico, non posso accettare che, se ti comporti a schifum, il semplice ripetere le formulette magiche (dicesi preghiere), e andare in un edificio costruito dall'uomo un paio di ore a settimana solo per farsi vedere che ci sei e a tirarsela per chi e' piu' santo, intorti il padreterno e lo freghi dandoti il diritto al paradiso. non posso accettare che, quando gli si faccia presente la parabola del buon samaritano e altre cose, inizi il mirror climbing e tentino di dare spiegazioni alternative (no way: all'epoca i samaritani erano visti dai giudei come eretici e blasfemi, quindi non ci sono molte spiegazioni alternative possibili)

non posso accettare, soprattutto, il giustificare o minimizzare la propria cattiveria e stupidita' parandosi dietro lo scudo della religione o della chiesa o del tagliaecuci delle frasi del vangelo. non lo trovo ne' umano ne' corretto.

qualche predicatore eretico ha detto che l'inferno potrebbe essere vuoto. bene, queste sono le frasi che, anche se non ne sono sicuro, mi fanno ritrovare la fiducia. l'idea che in fondo nessuno sia talmente cattivo da meritare un castigo infinito, per quanto non la condivida per alcune categorie di persone, in fondo non solo e' rassicurante ma ha anche senso.

non so se l'inferno sia vuoto o no, spero che non ci sia un posto prenotato per me. e soprattutto spero che la giustizia divina funzioni meglio di quella umana, che fa veramente schifo.

non preoccupatevi, quando le ho fatto notare quanto fosse stata incoerente e si fosse comportata male e le ho chiesto di incontrarci e parlarne ha fatto un mirror climbing pauroso, ha trovato scuse allucinanti e alla fine mi ha in pratica dato dell'indemoniato e del maledetto peccatore, dicendo con giri di parole che lei e' santa e nel giusto e che quindi non avrebbe perso tempo con me. mi ha messo contro un po' di suoi amici e amiche, sia dentro che fuori adi, e qualcuno dentro adi mi ha rotto le scatole perche' tanto io sono lo sporco cattolico indemoniato, ma nessuno ha detto "ok, sentiamo la tua versione". e questo e' uno dei tanti motivi per cui, quando sento parlare di adi, per me dipende dalla sede. a padova ancora funzionano, in altre sedi IMHO siamo ai livelli dei testimoni di geova o anche peggio, ma se e' per quello bastardate simili me le ha fatte anche gente appartenente all'azione cattolica, deve essere divertente fare i bastardi e poi scaricare la colpa sugli altri dandogli degli indemoniati
 
Io te la faccio un po' piu' semplice, citato da un racconto zen:

Un giorno un samurai di alto rango, tormentato da dubbi esistenzial-religiosi, si reca da un monaco zen per avere qualche dritta. Bussa alla capanna, si presenta con tutti i crismi -io sono il tal dei tali, comandante di una truppa ecc. , con responsabilita' ecc- ...e gli pone il suo quesito:
Esistono l'inferno e il paradiso ?

Al che, il monaco comincia a insultarlo con tutta la veemenza possibile "Ma chi t'ha fatto comandante, mai visto un samurai cosi' loffio, con quella faccia ? Ellamado' , vatti a nascondere al cesso che fai meglio!!"
Il samurai diventa rosso in viso e poi nero, incarognito a palla e sfodera la katana per spaccare in due il monaco.

E il monaco gli fa, puntandogli il dito addosso:
"ECCO CHE SI SPALANCANO LE PORTE DELL'INFERNO!"

Il samurai si blocca, resta immobile con la spada sguainata, fermo per alcuni istanti.....pensoso, poi ripone la katana nel fodero e con faccia contrita chiede scusa al monaco per lo scatto d'ira.

E il monaco gli fa:
"Ecco che si spalancano le porte del paradiso!!"


Zen mode off.



Senti, ma tu, la fanciulla te la volevi ciulare oppure no ? Mica l'ho capito :woot:


Ciao Buk
 
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Le tue riflessioni ti fanno onore, per il semplice motivo che senti di doverle fare. Indubbiamente dopo che ti sei costruito un rifugio, acceso il fuoco e mangiato, guardando il cielo a qualunque sapiens o neanderthalensis viene da chiedersi che ci faccio qui. Si può cercare una risposta in natura o in una scuola di teologia ma molto difficilmente la troverai, absit iniuria verbis, con la compagna di corso almeno per quello che ci hai riferito dei suoi pensieri. Buone discussioni :)
 
Nasco Cattolico Apostolico di rito Ambrosiano battezzato nella diocesi di Milano, che signfica che al di fuori di Milano e altre poche zone Lombarde sono Apostolici Romani, MA, a parte questa "dotta precisazione" e dichiarazione? beh, credo in Dio ma sono agnostico. ossia credo in una divinità senza saper dire esattamente quale sia.
Quindi inferno e paradiso non so se esistono, non sono al centro di elucubrazioni, né mi addentrerei in discussioni para teosofiche-filosofiche. Esistono? Non esistono? non lo so e poi perché scordare il limbo? E poi essere spediti su o giù (perchè poi non a Destra o a Sinistra) in base a cosa? E se non fosse esattamente come ce l'hanno raccontata? Ah, se qualcuno ha dati certi relativi al post motem, me lo faccia sapere, sono curioso.
 
@walterfishing la tua amica (cosa non si fà per un pò di gnagna ;)) applica il concetto del peccato originale come ostacolo al paradiso.
se uno non volesse/potesse accettare gesu'?
Sino a qualche anno fa la risposta sarebbe stata quasi certamente ...... il limbo ...... che è lo stesso luogo che era destinato ai bambini morti senza il battesimo, nel tempo però la chiesa cattolica si è aperta ad altre valutazioni decisamente meno "tu sì tu no", solo a titolo informativo cerca in rete sull'argomento dei bambini morti senza battesimo ;)

Ciao :si:, Gianluca
 
se conosci e accetti Gesù uguale paradiso mi sa di raccomandazione all’italiana. Mi pare che in generale Gesù frequentasse gente di veramente basso rango per i tempi. Poi ha detto beato chi crede in me senza avermi conosciuto. Di conoscerlo lo consiglierei a tutti (anche i musulmani lo conoscono anche se forse non hanno Inteso bene I concetti) se quello che detto è vero ha proprio una risposta per tutti.
 
Immagino che l'associazione paradiso conoscere Gesù non si riferisca al fatto che sò chi è Gesù, o cosa rappresenta per la religione cattolica, ma quanto accettarne i principi che esprime, per i più "liberali", o accettarlo pienamente, per i più "radicali". Personalmente preferisco immaginare che l'eventuale giudizio post mortem verta su altri aspetti piuttosto che se sono battezzato ...... mi accodo alla richiesta di @olasvadas se qualcuno ha informazioni concrete, sul post mortem, ci renda partecipi.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Se veramente all'inferno ci sono i peggio soggetti non deve essere peggio di un qualunque bar o sala giochi degli anni 70 di periferia tipo via arthom o quartoggiaro.

ERGO è come quando sono stato con mio cugino che abita in via O Vigliani.....c'è di peggio.

Incenso e santocchieria mi hanno stufato
 
Se veramente all'inferno ci sono i peggio soggetti non deve essere peggio di un qualunque bar o sala giochi degli anni 70 di periferia tipo via arthom o quartoggiaro.

ERGO è come quando sono stato con mio cugino che abita in via O Vigliani.....c'è di peggio.

Incenso e santocchieria mi hanno stufato
E' vero, la realtà supera qualsiasi immaginazione, come dire che il vero infermo è sulla terra
 
Al che, il monaco comincia a insultarlo con tutta la vevemenza possibile "Ma chi t'ha fatto comandante, mai visto un samurai cosi' loffio, con quella faccia ? Ellamado' , vatti a nascondere al cesso che fai meglio!!"
Il samurai diventa rosso in viso e poi nero, incarognito a palla e sfodera la katana per spaccare in due il monaco.


Ciao Buk

Me la ricordavo un po' diversa, comunque rende bene l'idea ugualmente... :biggrin:
 
Io vivo con la guida di queste parole, che riassumono in una unica frase tutti gli insegnamenti ricevuti :"Male non fare,paura non avere."
Che i falsi religiosi,di qualsiasi credo,si fottano !
 
Se veramente all'inferno ci sono i peggio soggetti non deve essere peggio di un qualunque bar o sala giochi degli anni 70 di periferia tipo via arthom o quartoggiaro.

ERGO è come quando sono stato con mio cugino che abita in via O Vigliani.....c'è di peggio.

Incenso e santocchieria mi hanno stufato
Il problema non sono gli avventori del bar inferno ma, per chi ci crede, i guai arrivano dai proprietari del locale!
 
precisazione: no, non me la volevo fare. per inciso, essendo da un'altra regione, lei ha un po' il piglio alla "io ho sempre ragione". unite le tare religiose e otterrete una combo che a me fa paura esattamente quanto le vecchiette fanatiche di radiomaria o un terrorista islamico incazzato.

mi sento vagamente vicino a @olasvadas , ma forse anche no, non lo so neppure io :)

purtroppo, in questo mondo di str**zi, almeno nella mia zona, il detto "male non fare paura non avere" ha smesso di valere da decenni.
 
non sono masochista, ma da gente di 20 anni mi aspettavo una maturita' da 20 anni. invece no, e anzi hanno pure avuto il coraggio di dirmi che sono infantile (7 anni piu' di loro, lavorato prima di iscrivermi all'universita' e altre amenita'...)
 
faccio uno spinoff dell'altro thread per specificare meglio il discorso.

in universita' mi sono trovato una compagna di corso, appartenente ad adi, con cui facevamo spesso discorsi religiosi

la sua religiosita' e delle sue sante parole non le hanno impedito di farmi delle grandissime bastardate, soprattutto assieme ad una mia tipa dell'epoca, ma questo e' ot. come pure il fatto che lei prendesse la bibbia alla lettera quando le faceva comodo, ma quando non le faceva comodo "la bibbia va interpretata", e lo stesso atteggiamento l'ho visto da molti del suo gruppo religioso

secondo lei, il prerequisito per il paradiso era "accettare gesu'". ok, se accetti gesu' allora di colpo hai diritto al paradiso, il che e' una cosa molto carina. pero' a me e' venuto un dubbio: se uno non volesse/potesse accettare gesu'? mi viene da pensare a chi vive in altre zone del mondo dove la religione principale e' un'altra, o anche a chi e' vissuto prima di cristo, o anche i popoli non contattati. niente, secondo lei sono destinati all'inferno. per me invece meritano il paradiso lo stesso.

ho riformulato la mia domanda: "immagina un uomo santissimo, che aiuta il prossimo, ma e' vissuto nella preistoria (prima di cristo, quindi) o vive in una tribu' non contattata nella foresta amazzonica e quindi, non per sua volonta', non puo' conoscere gesu'. per te puo' andare in paradiso?". bene, per me la risposta e' ovviamente si. per lei no, perche' "non hanno conosciuto o accettato gesu'"

le ho fatto notare che, secondo la sua definizione, neppure gli ebrei, che sulla bibbia sono il popolo di dio, avrebbero raggiunto il paradiso. al che lei oscillava da "si, ma loro sono il popolo di dio", al "no, se quelli che potevano non hanno accettato gesu' non possono andarci".

al che non sapevo se ridere o piangere. ok, c'e' la leggenda medievale di gesu' che, da morto in croce, scende agli inferi e libera il popolo ebraico, ma non volevo arrivare a quel punto e ho lasciato cadere il discorso.

per quanto mi riguarda, non riesco ad accettare un paradiso "ad una unica condizione". ok, io sono un eretico blasfemo, ma brutalmente blasfemo e molto blasfemo. sono molto veneto in tal senso, ecco. ok, ho avuto molti scazzi con la chiesa cattolica e altre confessioni, quindi non ho un grande amore per le religioni e la gente che si proclama religiosa. ma non posso accettare un dio cosi' ingenuo e fetente allo stesso tempo.

la mia visione e' semplice: credo che dio non sia un pi*la, e che quindi anche se preghi tanto e vivi in chiesa ma ti comporti da str**zo ne tenga conto. credo che dio sappia distinguere il bene dal male meglio di noi, e non vedo nessun motivo per cui un uomo primitivo o un credente di altra religione o anche un ateo, se si comporta bene, non possa andare in paradiso. credo che il paradiso io sicuramente non me lo merito, e non sono felice di questo ma almeno lo ammetto, ma sono in buona compagnia.

si, sono un maledetto eretico, non posso accettare che, se ti comporti a schifum, il semplice ripetere le formulette magiche (dicesi preghiere), e andare in un edificio costruito dall'uomo un paio di ore a settimana solo per farsi vedere che ci sei e a tirarsela per chi e' piu' santo, intorti il padreterno e lo freghi dandoti il diritto al paradiso. non posso accettare che, quando gli si faccia presente la parabola del buon samaritano e altre cose, inizi il mirror climbing e tentino di dare spiegazioni alternative (no way: all'epoca i samaritani erano visti dai giudei come eretici e blasfemi, quindi non ci sono molte spiegazioni alternative possibili)

non posso accettare, soprattutto, il giustificare o minimizzare la propria cattiveria e stupidita' parandosi dietro lo scudo della religione o della chiesa o del tagliaecuci delle frasi del vangelo. non lo trovo ne' umano ne' corretto.

qualche predicatore eretico ha detto che l'inferno potrebbe essere vuoto. bene, queste sono le frasi che, anche se non ne sono sicuro, mi fanno ritrovare la fiducia. l'idea che in fondo nessuno sia talmente cattivo da meritare un castigo infinito, per quanto non la condivida per alcune categorie di persone, in fondo non solo e' rassicurante ma ha anche senso.

non so se l'inferno sia vuoto o no, spero che non ci sia un posto prenotato per me. e soprattutto spero che la giustizia divina funzioni meglio di quella umana, che fa veramente schifo.

non preoccupatevi, quando le ho fatto notare quanto fosse stata incoerente e si fosse comportata male e le ho chiesto di incontrarci e parlarne ha fatto un mirror climbing pauroso, ha trovato scuse allucinanti e alla fine mi ha in pratica dato dell'indemoniato e del maledetto peccatore, dicendo con giri di parole che lei e' santa e nel giusto e che quindi non avrebbe perso tempo con me. mi ha messo contro un po' di suoi amici e amiche, sia dentro che fuori adi, e qualcuno dentro adi mi ha rotto le scatole perche' tanto io sono lo sporco cattolico indemoniato, ma nessuno ha detto "ok, sentiamo la tua versione". e questo e' uno dei tanti motivi per cui, quando sento parlare di adi, per me dipende dalla sede. a padova ancora funzionano, in altre sedi IMHO siamo ai livelli dei testimoni di geova o anche peggio, ma se e' per quello bastardate simili me le ha fatte anche gente appartenente all'azione cattolica, deve essere divertente fare i bastardi e poi scaricare la colpa sugli altri dandogli degli indemoniati
Premessa 1, diffida sempre di chi ha la verità in tasca e non ha alcun dubbio.
Premessa 2 rifuggite le rappresentazioni infantili di inferno, paradiso, etc., il che non vuol dire che non esistono (questa ovviamente è un'affermazione valida per i credenti), ma semplicemente che si è cercato di dare una rappresentazione a qualcosa che non è rappresentabile. E per favore evitiamo anche la scemenza che il paradiso è un posto noioso e l'inferno è pieno di persone interessanti, anche questa fa acqua da tutte le parti. Paradiso e inferno non sono ovviamente luoghi fisici.

Detto questo hai toccato un tema molto delicato, che ha sempre fatto problema e meriterebbe una lunga trattazione e forse questo non è il posto più idoneo.
Ogni idea poi andrebbe contestualizzata nel periodo in cui è nata e relativo contesto culturale.

L'idea riguardo all'esclusività della salvezza, cioè solo chi abbraccia la fede cristiana può salvarsi, è nata molto presto, quasi subito; all'inizio prevedeva che solo i cristiani potessero salvarsi, questo ovviamente poneva il problema chi era vissuto prima di Cristo e di chi non aveva ricevuto l'annuncio, questi trovavano posto nel limbo.

Quando tutto il mondo conosciuto era cristiano, il problema si era attenuato di molto, per poi ripresentarsi con la scoperta del nuovo mondo.

Senza entrare troppo nei dettagli, oggi seppur considerando il cristianesimo la via privilegiata, la dottrina della chiesa (Vaticano II) accetta che anche chi non è cristiano, ma si impegna a ricercare Dio e agisce di conseguenza dal punto di vista morale sarà salvato, andrà in paradiso.

Come ho detto, essendo un tema vastissimo probabilmente avrò scritto qualche imprecisione o castroneria, ma grosso modo questo è.
 
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Io sono dell'idea che le parole e ancora di più le parole riportate e reinterpretate valgono poco di più dell'acqua fresca.

I fatti ... i comportamenti quello che viene fatto dice davvero come è qualcuno....
..
ma questo vale anche per il creatore ..... quello che ha creato dice più verità di quello che viene tramandato.

Così vedo questa natura meravigliosa ...... la bellezza e l'equilibrio .....
ma poi penso




penso che la bellezza di ogni perfetta creatura vivente è ottenuta dalla morte e sofferenza di tutti i sui simili imperfetti,
Penso che soli i più veloci i più sani i più belli sopravvivono e possono riprodursi.
Per tutti gli altri morte e sofferenza,

Penso alle tante madri in natura che dei loro tanti figli possono sperare che solo uno o due arrivino ad essere adulti.

La vita del creato è basata sulla morte e sulla sofferenza ....
così ....spero che un tale creatore non esista perché i concetti di compassione giustizia e comprensione
stando alla realtà del creato non gli appartengono.

Un creatore che ha stabilito morte e sofferenza per tutti anche per quelli che momentaneamente sono vincenti, che anche il più forte dei leoni alla fine invecchia e abbandonato finisce per morire da solo di stenti e di fame..... un tal creatore avrà davvero considerazione di qualche preghiera?
 
Volevo aggiungere un altro spunto interessante, ovviamente solo Dio decide chi va in paradiso o all'inferno, e potrebbe farlo con criteri molto diversi dai nostri, e poi nessuno sa cosa passa nel cuore di una persona se non il diretto interessato e Dio.
Quindi si potrebbero salvare anche i personaggi più improbabili e di questo fatto ne è perfettamente consapevole anche la chiesa, infatti mentre esistono le liste dei santi non esiste alcuna lista di dannati.
 
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Volevo aggiungere un altro punto interessante, ovviamente solo Dio decide chi va in paradiso o all'inferno, e potrebbe farlo con criteri molto diversi dai nostri, e poi nessuno sa cosa passa nel cuore di una persona se non il diretto interessato e Dio.
Quindi si potrebbero salvare anche i personaggi più improbabili e di questo fatto ne è perfettamente consapevole anche la chiesa, infatti mentre esistono le liste dei santi non esiste alcuna lista di dannati.
hai centrato un punto focale.
Il giudizio, che si distingue in particolare e universale, spetta solo a DIO.
Noi non dobbiamo giudicare, è considerato sbagliato.
E allo stesso modo noi viventi non possiamo sapere cosa succederà.
Il metro di giudizio che noi applichiamo è umano non divino.
 
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