Trekking Parco di Monza: presentazione - camminate e colori autunnali.

Parchi della Lombardia
  1. Parco Regionale della Valle del Lambro
Parco di Monza: presentazione - camminate e colori autunnali.

Da oggi interrompo un attimo i miei racconti montani per focalizzare la bellezza del Parco di Monza e successivamente della Villa Reale con annesso giardino.

Essendo un pantofolaio , sfrutto l'occasione che ogni lunedì e giovedì di ogni singola settimana all'anno il sottoscritto compie le sue belle camminate nelle ore pomeridiane all'interno di queste due meravigliose strutture che abbiamo nella nostra realtà.

Alcune note sul Parco di Monza: dimensioni ettari 682 circa ( ogni ettaro sono 10.000 mq. ).

Per dimensioni è il 4° parco cintato da mura più grande in Europa .


Il Parco di Monza è stato voluto e fatto realizzare dal Viceré d'Italia Eugenio Beauharnais, figliastro di Napoleone.

Venne costituito ufficialmente con decreto napoleonico il 14 settembre 1805 in estensione ai già esistenti Giardini Reali.
Il progetto fu affidato all'architetto Luigi Canonica; i lavori iniziarono nel 1806 e terminarono nel 1808.



Purtroppo attualmente l'interno del parco, per oltre metà dell'area, è stato sconvolto dalla presenza dell'Autodromo – anno 1922 ( 370 ettari – assurdo ! e da cacciare) e golf – anno 1928 ( 90 ettari – da cacciare ! ).

Dico purtroppo in quanto, oltre alla personale contrarietà a queste tipologie di sport per pochi privati ricconi e ridicoli, occupano una delle parti migliori per la tipologia dei boschi. Inoltre nel golf vengono utilizzati diserbanti decisamente nocivi alla fauna presente ( conigli – lepri – scoiattoli e volpi – aironi ecc. ) e anche all'acqua sorgiva, avendo al suo interno ben due ricchi fontanili.

Non parliamo poi della zona autodromo, con particolare riferimento ai vandalismi durante la formula 1 e altre porcherie della Amministrazione autodromo per ampliare la struttura ecc. e all'inquinamento per i prodotti usati e inquinamento acustico.

Purtroppo nonostante le numerose battaglie fatte non si riesce a cacciare queste due strutture.

Anzi notiamo il grande amore dell'attuale sindaco di Monza e gli attuali sindaci dei paesi limitrofi per queste strutture che ,onestamente, danno pochissimi introiti alla collettività.


Siamo arrivati anche all'assurdo...

La Regione Lombardia con a capo un certo Sig. Maroni hanno speso Euro 490.000,00 circa per il recupero della pavimentazione delle due vecchie e ridicole paraboliche fatte negli anni 50 , ma quasi mai utilizzate per il fatto che le auto da corsa si capovolgevano se non riuscivano a mantenere una certa velocità.
La spesa è stata giustificata come recupero di patrimonio storico e sportivo.

Complimenti per la trovata!

Mi sono sfogato e adesso sto meglio.

Oggi è il pomeriggio del giorno 15 settembre 2014 ore 14,00.

Inizio della camminata in senso antiorario con tanto di contapassi perfetto nella misurazione dei Km .

Totale passi fatti 22.366 con corrispettivi Km. 17. e 890 metri.

Ritorno : ore 17.45.

Percorso tutto in piano.

Entrata e successiva uscita: cancelletto zona Vedano Al Lambro – Viale Cesare Battisti.



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Inizio il cammino nello stupendo Viale dei Tigli così chiamato perchè circondato da grandi tigli, che da maggio emanano profumi intensi.

Direzione Monza.


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Mi fermo ad ammirare la cascina Frutteto.
E' stata progettata da Luigi Canonica anno 1817.

Oggi è diventata una scuola di agraria.


Foto in ordine:


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Mi allontano da Cascina Frutteto , popo aver ammirato la bellezza di questa cascina, le coltivazioni e i tantissimi alveari.


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Vicino alla Cascina Frutteto fa ottima figura la ex Cascina Cavriga ( anno di costruzione 1840 )... da tempo adibita a punto di ristoro.


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Sempre nella stessa zona incontro la Cascina San Fedele eretta su direzione di Luigi Canonica negli anni 1809 – 1825.

A giustificare la fortuna iconografica della cascina sono infatti il recupero e l'inserimento nella facciata principale di marmi bianchi e grigi e di alcuni elementi di rilievo provenienti dalla demolita chiesa di Santa Maria di Brera a Milano, come ad esempio le bifore marmoree con colonne tortili quattrocentesche Da tempo è utilizzata come colonia estiva per i bambini di Monza.


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Si prosegue nel viale con la presenza alberi di ippocastano e querce.


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Negli anni 50 è stata costruita questa struttura RAI. Non è da disprezzare in quanto non crea un impatto negativo all ' insieme de parco...a parte le antenne di varie dimensioni e tipologie.

L'opera è del 1950 – 1954 con progetto dell'Arch. Giò Ponti e il suo studio di architettura.


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Non lontano la stupenda ma in cattivo stato per l'incuria delle proprietà ( Comune di Milano e Monza ) Villa Mirabellino e relativo giardino.

La Villa Mirabellino con il suo grande giardino  è una residenza nobiliare edificata nel XVIII secolo e rimasta inclusa nel Parco di Monza; la sua costruzione si deve al cardinale Angelo Maria Durini che la fece erigere nel 1776 dall'architetto Giulio Galliori per alloggiarvi gli invitati al suo cenacolo letterario. La Villa sorge sul declivio che fronteggia la più antica Villa Mirabello. I due edifici sono collegati tra loro con un viale o cannocchiale di carpini.

La Villa Mirabellino era anche detta Villa Amalia, dal nome della consorte del Viceré d'Italia Eugenio di Beauharnais, Augusta Amalia di Baviera che amava soggiornarvi.



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Uno dei tanti famosi cannocchiali prospettici che permettono di veder con chiarezza Villa Mirabellino – Villa Mirabello



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Speriamo che questa villa venga velocemente curata e riportata agli antichi splendori per attività culturali come da origine.

Molto vicino alla Villa Mirabellino, sorge nella sua attuale bellezza per via della ristrutturazione la Cascina Fontana, ora adibita a sede della Fondazione Parco.

Anno costruzione: 1805/1825


Presente nel Catasto Teresiano del 1722 con il nome di cascina Lomagni, viene demolita su indicazione di Luigi Canonica, riedificata in forme gotiche e compiuta, entro il 1828- 29 su disegno dell' architetto ticinese. 


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La mia camminata prosegue ora spedita nel bosco alla ricerca della grande quercia bicentenaria. E' uno spettacolo della natura . E non è l'unica di queste dimensioni.



La circonferenza, misurata dal sottoscritto, è di metri 5 e 90 cm. circa.



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Si prosegue sempre tra prati ( ex Ippodromo ) - altro particolare del cannocchiale fino a raggiungere il Viale Cavriga.


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Momentaneamente qui mi fermo e considero tutto quanto come la prima parte del racconto della camminata nel Parco di Monza.

Tra poco inizio la seconda parte qui di seguito.

Inizierà in maniera non simpatica e sarà anche provocatoria da parte mia.

A dopo.
 
Grazie delle foto, mi hai fatto tornare indietro nel tempo !!!
Ormai sono tre anni che non vengo a Monza, aspetto il seguito (con provocazione annessa).


:)
 
Parco di Monza: presentazione - camminate e colori autunnali.

La seconda parte qui di seguito.

Inizierà in maniera non simpatica e sarà anche provocatoria da parte mia.


Sono sul Viale Cavriga ,


Questo è quello che succede 5 giorni alla settimana ( tranne il mese di agosto ) su questo viale.


E' una vera vergogna.


Vedi l'allegato 48155


Vedi l'allegato 48156


Vedi l'allegato 48157



Sono state fatte tante battaglie per eliminare questo uso improprio nel parco di Monza,ma senza esito in quanto sia il Comune di Milano che il Comune di Monza usano le orecchie come i mercanti ( come ?...cosa hai detto ?...non ho capito ), adducendo il pretesto che è un' ottima via di scorrimento e alleggerimento del traffico automobilistico attorno a Monza e zone limitrofe.


Sono delle risposte assurde e ridicole e non tengono conto del danno che viene provocato alla vegetazione ( si precisa che il viale è tutto alberato ) e al disagio per le persone che camminano, corrono o vanno in bicicletta all'interno del parco..e devono attendere con ansia di non essere travolti in fase di attraversamento.

Aggiungo inoltre che tutti i giorni ( tranne il mese di agosto ) in ore precise ( mattino e tardi pomeriggio ) si formano code lunghissime.
Alcune volte anche di oltre 1000 metri da una parte e dall'altra.

Dobbiamo imparare tantissimo dai paesi del nord Europa.

Ci manca un minimo di criterio e di rispetto per le persone e la natura


Supero il viale e mi avvio speditamente verso una zona molto rilassante e carina.


Vari giochi dei bambini – campetti di calcio per i più grandi


C' e anche un bocciodromo con un numero non indifferente di pensionati , che urlano sempre sia che giochino a carte o a bocce.



Vedi l'allegato 48158


Vedi l'allegato 48159


Vedi l'allegato 48160


Vedi l'allegato 48161


Vedi l'allegato 48162


Vedi l'allegato 48163


Vedi l'allegato 48164


Vedi l'allegato 48165




Vicino a questi spazi si trova la Cascina del Sole.

Anno costruzione: 1805/1825

Posta nel bei mezzo della "Valle dei Sospiri", l'origine del nome è da far risalire alla stupenda posizione situata al centro di un grande prato sgombro da alberi con  la facciata rivolta al mezzogiorno sempre al sole. Risalente al 1839, la Cascina del Sole è stata ristrutturata ed adibita a luogo di ristoro. Durante i mesi più caldi sedie e tavolini trovano spazio sotto un ampio portico.
   
Nella parte posteriore è  possibile ammirare ancora un vecchio pozzo.


Purtroppo l'aspetto poetico è stato mandato a farsi benedire da costruzioni postume e posticce per far posto sedie e tavolini sotto ridicoli tendoni che deturpano inesorabilmente sia la visuale completa della struttura e nascondono la sua bellezza.

Le foto sono eloquenti.

Mi auguro che qualcuno delle istituzioni ( tipo Fondazione ecc. ) prendano i provvedimenti necessari. E' una vera vergogna.

Ero decisamente incerto e indeciso nel fotografare questa schifezza.

Volutamente la faccio vedere. Non ho avuto il coraggio di mostrare la parte retro. E' una cosa vergognosa.


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Più avanti incontro il bosco e Valle dei Sospiri con il suo laghetto.

Luogo incantato e molto amato da noi monzesi a da coloro che si avventurano nel Parco di Monza.



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Si prosegue fino ad arrivare alla piccola uscita sud che porta al convento e chiesa della Madonna delle Grazie Vecchie.



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Mi interessa presentare brevemente anche questa costruzione antica per l'interesse architettonico .


Si passa su un interessantissimo ponte.


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Alcune informazioni.

Il primitivo insediamento dei Frati Minori a Monza risale all’anno 1232 presso una chiesetta dedicata a S. Pietro. Successivamente essi passarono in Contrada dell’Olmo dove, nel luogo chiamato Prato Grande o Piazza del Mercato, eressero la chiesa e il convento di S. Francesco. Con lo svilupparsi in Lombardia della riforma degli Osservanti -cui diede vigoroso impulso la predicazione lombarda di san Bernardino da Siena- le popolazioni monzesi, nel maggio del 1462, fecero formale richiesta al Capitolo provinciale degli Osservanti, che si teneva a Novara, di avere questi religiosi nella loro città. Avuta risposta affermativa e spronati anche dalla precedente predicazione del Beato Damiano Carrara da Padova (†1457), l’8 settembre 1463 posero la prima pietra dell’attuale convento in una zona della parrocchia di S. Gerardo appena fuori Porta Grado nell’Oltrelambro.
Il 18 ottobre 1467, con cerimonia notarile da parte delle autorità ecclesiastiche e civili il convento e la chiesa -denominata Santa Maria delle Grazie alla Porta di Grado di Monza- venivano consegnati ai Frati Minori Osservanti. In pochi anni la chiesa divenne meta, della devozione popolare brianzola verso la Madonna raffigurata in un dolcissimo quadro dell’Annunciazione. Un poco alla volta il convento chiamato anche delle Grazie Vecchie- si sviluppò come centro di svariate attività caritative, pastorali e liturgiche tanto da diventare parte integrante nella storia cristiana delle popolazioni monzesi. Anzi Giovanni Pietro Giussani, biografo e confidente di san Carlo Borromeo, scriveva che, dopo quello di Loreto e del Sacro Monte di Varese, il santuario di Monza “tertium in Italia locum jure merito sibi vindicat".
Nel 1810 la Soppressione Napoleonica attribuì la proprietà del complesso al Demanio Pubblico: i religiosi vennero espulsi, i beni mobili messi all’asta, il convento fu trasformato in caserma e la chiesa in deposito di foraggi. Il quadro della Vergine fu acquistato dalla parrocchia di S. Gerardo che lo custodì gelosamente continuando la tradizionale venerazione monzese verso la Madonna delle Grazie. Dopo centovent’anni il ricordo della presenza dei Frati Minori in Monza e della venerata immagine era ancora vivo e il 27 marzo 1930 -per l’interessamento delle autorità civili e religiose locali- la Provincia dei Frati Minori di Lombardia rientrava in possesso della chiesa ormai ridotta in condizioni pietose a causa di un incendio. L’anno dopo, l’8 dicembre 1931, la popolazione monzese, muovendo in processione dal duomo, riportava la venerata immagine della Madonna nella chiesa delle Grazie. Il 23 maggio 1937, con decreto del Segretario di Stato card. Eugenio Pacelli e del Capitolo Vaticano, la Madonna delle Grazie venne incoronata dal card. Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano, e collocata definitivamente nel complesso marmoreo dell’altare maggiore realizzato dall’architetto Giovanni Muzio che curò anche i restauri del santuario. Tuttavia i religiosi continuavano ad abitare, in affitto, presso una parte del convento anch’esso cadente e trasformato in casa colonica. Solo il 22 novembre 1952, dopo lunghe e faticose pratiche burocratiche portate avanti con tenacia da padre Geremia Cantoni, il convento veniva riscattato dalla proprietà demaniale e si dava inizio ai lavori di restauro. Le edicole della Via Crucis, in cotto, che dal 1939 scandiscono lo spazio verde sul fianco destro della chiesa e la lunetta, in pietra, collocata nel 1957 sul portale del santuario, sono opera dello scultore cremonese Dante Ruffini.



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Rientro nel parco e mi diverto a costeggiare il Lambro

L'affascinante Ponte delle Catene.

Si nota anche il più famoso cannocchiale prospettico.


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Particolare del ponte: il volto del leone.

Sono ben due i volti.


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La faccenda delle sculture di leoni è affascinante in quanto in tutta Monza e nel Parco ci sono tantissime sculture che raffigurano questo straordinario animale.


A questa cultura direi quasi ossessiva,cerco di dare una mia spiegazione che credo abbia un fondamento.

La abbino a una simbologia cristologica.

Il Leone, simbolo della potenza e della regalità, che nell'immaginario popolare si credeva cancellasse le sue orme con la coda, rappresenta Cristo, che nel mistero dell'Incarnazione sembra voler nascondere nella sua umanità le tracce della sua divinità. Inoltre, stando sempre alla “vulgata” popolare, era comune credenza che la leonessa partorisse sempre cuccioli morti, che sarebbero stati poi richiamati in vita, dopo il terzo giorno, dal fiato potente del leone: chiaro riferimento, questo, al mistero della Redenzione. .


Si nota anche il più famoso cannocchiale prospettico.



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In merito ai cannocchiali esprimo alcune riflessioni che saranno meglio approfondite quando presenterò la Villa reale di Monza.


All'interno del parco ci sono diversi cannocchiali prospettici che permettono di allungare la vista ad alcuni panorami lontani e interessanti.


Si continua sul classico sentiero utlizzato dai maratoneti e amanti della marcia e corse, seguendo il Lambro per un bel pezzo.


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Incontro la Cascina Del Cantone.


Anno costruzione: 1840 circa (edificio preesistente)

Costruzione più volte ristrutturata e quindi caratterizzata da un aspetto abbastanza ibrido dal punto di vista architettonico. Originariamente in mattoni rossi, il blocco centrale oggi si presenta intonacato di giallo e costituito da un colonnato sormontato da una cuspide a raggiera. Le ali laterali sono ad arcate riempite e sul retro c'è la chiusa del Mulino. Curioso è l'effetto a galleria caratterizzato dal passaggio della Roggia laterale al Lambro ed attualmente disattivata.

Degna di nota è la torretta in mattoni a vista semidiroccata con una piccola finestra a bifora, reperto medievale in conformità al gusto romantico delle "rovine"; la cima è strutturata a merli ghibellini completamente occupata da
nidi di uccelli.


Anche questa struttura è in un penoso stato di abbandono.

Vi invito a notare la peculiarità e bellezza di questa costruzione.


Non capisco assolutamente i comportamenti dei responsabili pubblici che se ne fregano bellamente. Probabilmente hanno una risposta sempre pronta da dare...non ci sono soldi. Non ho assolutamente nessuna voglia di commentare.

Dico solamente che dopo aver visitato tante città della Germania ( Friburgo , Tubinga , Ulma, Monaco di Baviera ecc. ) non ho parole per esprimere la mia rabbia e delusione.



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Decido di lasciare la cascina per continuare la mia camminata.



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Arrivo alla struttura ora chiamata a Sant George Premier ( ristorante ).


Un tempo era la Fagianaia Reale, l'etimologia lo dice da sola, era una cascina destinata all'allevamento di fagiani utilizzati per le battute di caccia reali.

Costruita nel 1838, oggi si presenta con un aspetto molto elegante.
Del 2006 è il ritorno al colore originale della facciata.

Posta al centro di un'area verde ricca  di scorci paesaggistici, l'ex Fagianaia è strutturata da un corpo centrale allungato e due corpi laterali con il tetto appuntito, queste ultime sono arricchite da un balconcino in ferro battuto bombato.

Nella parte centrale sporge un corpo quadrato con una grande finestra ai lati della quale trovano spazio due finestroni tripartiti da leziose colonne in sasso grigio.


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Felice incontro: una stupenda nitticora.

Nel parco si trova questo uccello e una coppia di aironi che spero di riuscire a fotografare. Alcuni anni addietro le coppie di aironi erano 3.


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Seguendo il viale Vedano mi dirigo con calma a uscire dal Parco di Monza.
Sono le ore 17.45


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Fine della escursione


Mi interessava far conoscere le bellezze che esistono attorno alla mia città di Monza.

Arrivederci alla seconda puntata sicuramente giorno 22 settembre 2014.


Buona serata.
 
Camminata fatta.

Scusate il problema .

rimando le prime foto più tardi.

Mi dispiace per questi pasticci...non so se creati dal sottoscritto.

A dopo
 
Parco di Monza foto mancanti

rimetto le foto mancanti,



Sono sul Viale Cavriga.


Questo è quello che succede 5 giorni alla settimana ( tranne il mese di agosto ) su questo viale.


E' una vera vergogna.


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Sono state fatte tante battaglie per eliminare questo uso improprio nel parco di Monza,ma senza esito in quanto sia il Comune di Milano che il Comune di Monza usano le orecchie come i mercanti ( come ?...cosa hai detto ?...non ho capito ), adducendo il pretesto che è un' ottima via di scorrimento e alleggerimento del traffico automobilistico attorno a Monza e zone limitrofe.


Sono delle risposte assurde e ridicole e non tengono conto del danno che viene provocato alla vegetazione ( si precisa che il viale è tutto alberato ) e al disagio per le persone che camminano, corrono o vanno in bicicletta all'interno del parco..e devono attendere con ansia di non essere travolti in fase di attraversamento.

Aggiungo inoltre che tutti i giorni ( tranne il mese di agosto ) in ore precise ( mattino e tardi pomeriggio ) si formano code lunghissime.
Alcune volte anche di oltre 1000 metri da una parte e dall'altra.

Dobbiamo imparare tantissimo dai paesi del nord Europa.

Ci manca un minimo di criterio e di rispetto per le persone e la natura


Supero il viale e mi avvio speditamente verso una zona molto rilassante e carina.


Vari giochi dei bambini – campetti di calcio per i più grandi


C' e anche un bocciodromo con un numero non indifferente di pensionati , che urlano sempre sia che giochino a carte o a bocce.



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E' tutto.

Scusate per il pasticcio.

Buona serata.
 
Spero di non "inquinare" la discussione, ma riporto la mia esperienza.
Il parco l'ho un po' girato durante i weekend del GP d'Italia, a cui sono andato per 2 anni con amici facendo un weekend low-cost (biglietto prato, bivacco selvaggio sulle gradinate della variante Ascari, durante la notte ingresso [senza invito :D ] alle feste più esclusive del circus).
Per quel che ho visto, senza neanche allontanarsi dal circuito, il parco è bellissimo, l'alba rossa che colpisce pini e altri alberi ad alto fusto, nella nebbia, è uno spettacolo.
Quanto alle paraboliche degli anni '50, sono stupende, è un peccato che siano inaccessibili anche allo sguardo, se non da qualche passaggio nascosto agli occhi degli steward. Merita recuperarle, hanno un'atmosfera decadente con il loro fondo stradale ormai superato, lentamente fagocitate dalla vegetazione rigogliosa.

E' vero, ci sono vandalismi durante il GP, ma ce ne sono ogni giorno in ogni dove.

Per chi ha occasione, merita sicuramente una escursione, magari in bici.

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Ultimo intervento.

Scusate ma sinceramente non ho assolutamente compreso l'ultimo intervento con le aggiunte di tre ridicole fotografie.

Non permetto un simile sopruso e incursione.

Il signore doveva leggere con molta ma molta attenzione il mio racconto.

E' chiarissimo sotto tutti i punti di vista e concetti dal mio racconto come il sottoscritto considera le sue camminate e l' ambiente che incontra ..e su questo non voglio ripetermi.

i

In merito alla questione autodromo....è un capitolo chiuso per il sottoscritto.

Non esiste sia l'autodromo sia il golf per il sottoscritto. All'interno del Parco esistono invece tutti boschi, parti , animali,cascine , ville e cc. Il resto non conta nulla. Sono solo da cacciare.

In merito quando sarà il momento metterò sul sito le camminate all'interno di queste due aree e vedrete quali scoperte.


Mi dispiace.
Questa cosa mi è capitata anche su un altro forum di montagna, che non sto qui a elencare, quando un certo .... si è intromesso su un mio racconto di Val Senales e precisamente sulla escursione ( che metterò su questo sito) al Rifugio Bellavista e alla Cima Vedretta con tutto il maestoso ghiacciaio del Palla Bianca....Ebbene costui ha aggiunto due foto stupide e insignificanti da Punta Vedretta sul ghiacciaio sottostante.

Era una cosa insopportabile.

Mi sono tolto dal sito e non metto più nulla.

Non capisco come mai i responsabili del sito non intervengano a calmare le persone....un poco di educazione ci sta bene.
 
Ultimo intervento.

Scusate ma sinceramente non ho assolutamente compreso l'ultimo intervento con le aggiunte di tre ridicole fotografie.

Non permetto un simile sopruso e incursione.

Il signore doveva leggere con molta ma molta attenzione il mio racconto.

E' chiarissimo sotto tutti i punti di vista e concetti dal mio racconto come il sottoscritto considera le sue camminate e l' ambiente che incontra ..e su questo non voglio ripetermi.



In merito alla questione autodromo....è un capitolo chiuso per il sottoscritto.

Non esiste sia l'autodromo sia il golf per il sottoscritto. All'interno del Parco esistono invece tutti boschi, parti , animali,cascine , ville e cc. Il resto non conta nulla. Sono solo da cacciare.

In merito quando sarà il momento metterò sul sito le camminate all'interno di queste due aree e vedrete quali scoperte.


Mi dispiace.
Questa cosa mi è capitata anche su un altro forum di montagna, che non sto qui a elencare, quando un certo .... si è intromesso su un mio racconto di Val Senales e precisamente sulla escursione ( che metterò su questo sito) al Rifugio Bellavista e alla Cima Vedretta con tutto il maestoso ghiacciaio del Palla Bianca....Ebbene costui ha aggiunto due foto stupide e insignificanti da Punta Vedretta sul ghiacciaio sottostante.

Era una cosa insopportabile.

Mi sono tolto dal sito e non metto più nulla.

Non capisco come mai i responsabili del sito non intervengano a calmare le persone....un poco di educazione ci sta bene.
 
Questo è un forum di condivisione Pieranna, è logico che ci siano interventi da parte di altri utenti, le foto che sono state aggiunte da mdsjack sono dell'autodromo che fa parte del parco e ritraggono alberi, che piaccia o no ne fa parte dal 1921 !! :)

:)
 
Questo è un forum di condivisione Pieranna, è logico che ci siano interventi da parte di altri utenti, le foto che sono state aggiunte da mdsjack sono dell'autodromo che fa parte del parco e ritraggono alberi, che piaccia o no ne fa parte dal 1921 !! :)

:)


Bello l'autodromo. Sarebbe magari da ricostruire per fare delle gare con macchine e moto d'epoca? :)
 
Bello.Complimenti per la descrizione dettagliata e le foto.
Sono passato un paio di volte per viale Cavriga (o meglio, l'ho fatto rigorosamente tutto in coda) e mi sono sempre chiesto cosa ci facesse in mezzo al parco (ma ignorando la geografia del luogo non sapevo e non so se esistono alternative viarie logiche). C'è di buono che almeno parte dello smog prodotto in quel viale srà direttamente "purificato" dalle piante nelle immediate vicinanze.
Sinceramente non immaginavo che il parco fosse così grande e così vario (boschi, prati, cascine).
Adesso mi hai fatto venire voglia di visitarlo!
Peccato perchè avendo abitato da quelle parti una visita in 30anni potevo farcela, ma cercherò di rimediare.
 
poi basta

.. e anche con i tricicli, i monopattini, li sci da fondo con le rotelline, le bici dei bersaglieri prima guerra mondiale.

L'autodromo e il golf non fanno parte per nulla nel concetto originario del parco di Monza.

E' solo che noi italiano siamo alquanto distorti.

Voglio ricordare che Napoleone in persona ha suggerito e poi imposto la creazione di questo immenso parco attaccato alla Villa Reale degli Asburgo ( sia ben chiaro i Savoia non c'entrano nulla se non da usurpatori ) per creare un area botanica e campi di coltivazione e aree per animali domestici ecc ...e aree per la creazione di nuove culture botaniche di ricerca su granoturco, frumento , segale, orzo ecc.

Queste erano le funzioni di questo parco.

Grandi intuizioni.

Non le porcherie inventate da noi italiani.

Chiudo definitivamente questa discussione.

Ps.

In merito all'uso improprio di racconti altrui, non sono assolutamente d'accordo con quanto scritto....in merito alla libertà di intervento.

E ripeto le tre foto sono veramente squallide.



Solo un invito...importante documentarsi. Lo dico a livello generale.
 
Voglio ricordare che Napoleone in persona ha suggerito e poi imposto la creazione di questo immenso parco attaccato alla Villa Reale degli Asburgo ( sia ben chiaro i Savoia non c'entrano nulla se non da usurpatori ) per creare un area botanica e campi di coltivazione e aree per animali domestici ecc ...e aree per la creazione di nuove culture botaniche di ricerca su granoturco, frumento , segale, orzo ecc. Queste erano le funzioni di questo parco. Grandi intuizioni. Non le porcherie inventate da noi italiani.

Prova a vedere le cose nel loro insieme.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Ciao,
complimenti per l'imponente impegno descrittivo/illustrativo (non riesco a vedere le foto del traffico, ma immagino...).
Purtroppo credo che golf e autodromo da lì non usciranno mai, gli interessi economici individuali sono troppo forti rispetto a quelli collettivi, sentiti fra l'altro debolmente.
Roberto
 
Foto traffico

Ciao.

Le foto sono state aggiunte successivamente assieme ai giochi dei bambini.

Purtroppo non erano state prese nella descrizione...ho dovtuo aggiungere in seguito.
 
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