- Parchi della Lombardia
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- Parco Regionale della Valle del Lambro
Parco di Monza: presentazione - camminate e colori autunnali.
Da oggi interrompo un attimo i miei racconti montani per focalizzare la bellezza del Parco di Monza e successivamente della Villa Reale con annesso giardino.
Essendo un pantofolaio , sfrutto l'occasione che ogni lunedì e giovedì di ogni singola settimana all'anno il sottoscritto compie le sue belle camminate nelle ore pomeridiane all'interno di queste due meravigliose strutture che abbiamo nella nostra realtà.
Alcune note sul Parco di Monza: dimensioni ettari 682 circa ( ogni ettaro sono 10.000 mq. ).
Per dimensioni è il 4° parco cintato da mura più grande in Europa .
Il Parco di Monza è stato voluto e fatto realizzare dal Viceré d'Italia Eugenio Beauharnais, figliastro di Napoleone.
Venne costituito ufficialmente con decreto napoleonico il 14 settembre 1805 in estensione ai già esistenti Giardini Reali.
Il progetto fu affidato all'architetto Luigi Canonica; i lavori iniziarono nel 1806 e terminarono nel 1808.
Purtroppo attualmente l'interno del parco, per oltre metà dell'area, è stato sconvolto dalla presenza dell'Autodromo – anno 1922 ( 370 ettari – assurdo ! e da cacciare) e golf – anno 1928 ( 90 ettari – da cacciare ! ).
Dico purtroppo in quanto, oltre alla personale contrarietà a queste tipologie di sport per pochi privati ricconi e ridicoli, occupano una delle parti migliori per la tipologia dei boschi. Inoltre nel golf vengono utilizzati diserbanti decisamente nocivi alla fauna presente ( conigli – lepri – scoiattoli e volpi – aironi ecc. ) e anche all'acqua sorgiva, avendo al suo interno ben due ricchi fontanili.
Non parliamo poi della zona autodromo, con particolare riferimento ai vandalismi durante la formula 1 e altre porcherie della Amministrazione autodromo per ampliare la struttura ecc. e all'inquinamento per i prodotti usati e inquinamento acustico.
Purtroppo nonostante le numerose battaglie fatte non si riesce a cacciare queste due strutture.
Anzi notiamo il grande amore dell'attuale sindaco di Monza e gli attuali sindaci dei paesi limitrofi per queste strutture che ,onestamente, danno pochissimi introiti alla collettività.
Siamo arrivati anche all'assurdo...
La Regione Lombardia con a capo un certo Sig. Maroni hanno speso Euro 490.000,00 circa per il recupero della pavimentazione delle due vecchie e ridicole paraboliche fatte negli anni 50 , ma quasi mai utilizzate per il fatto che le auto da corsa si capovolgevano se non riuscivano a mantenere una certa velocità.
La spesa è stata giustificata come recupero di patrimonio storico e sportivo.
Complimenti per la trovata!
Mi sono sfogato e adesso sto meglio.
Oggi è il pomeriggio del giorno 15 settembre 2014 ore 14,00.
Inizio della camminata in senso antiorario con tanto di contapassi perfetto nella misurazione dei Km .
Totale passi fatti 22.366 con corrispettivi Km. 17. e 890 metri.
Ritorno : ore 17.45.
Percorso tutto in piano.
Entrata e successiva uscita: cancelletto zona Vedano Al Lambro – Viale Cesare Battisti.
Inizio il cammino nello stupendo Viale dei Tigli così chiamato perchè circondato da grandi tigli, che da maggio emanano profumi intensi.
Direzione Monza.
Mi fermo ad ammirare la cascina Frutteto.
E' stata progettata da Luigi Canonica anno 1817.
Oggi è diventata una scuola di agraria.
Foto in ordine:
Mi allontano da Cascina Frutteto , popo aver ammirato la bellezza di questa cascina, le coltivazioni e i tantissimi alveari.
Vicino alla Cascina Frutteto fa ottima figura la ex Cascina Cavriga ( anno di costruzione 1840 )... da tempo adibita a punto di ristoro.
Sempre nella stessa zona incontro la Cascina San Fedele eretta su direzione di Luigi Canonica negli anni 1809 – 1825.
A giustificare la fortuna iconografica della cascina sono infatti il recupero e l'inserimento nella facciata principale di marmi bianchi e grigi e di alcuni elementi di rilievo provenienti dalla demolita chiesa di Santa Maria di Brera a Milano, come ad esempio le bifore marmoree con colonne tortili quattrocentesche Da tempo è utilizzata come colonia estiva per i bambini di Monza.
Si prosegue nel viale con la presenza alberi di ippocastano e querce.
Negli anni 50 è stata costruita questa struttura RAI. Non è da disprezzare in quanto non crea un impatto negativo all ' insieme de parco...a parte le antenne di varie dimensioni e tipologie.
L'opera è del 1950 – 1954 con progetto dell'Arch. Giò Ponti e il suo studio di architettura.
Non lontano la stupenda ma in cattivo stato per l'incuria delle proprietà ( Comune di Milano e Monza ) Villa Mirabellino e relativo giardino.
La Villa Mirabellino con il suo grande giardino è una residenza nobiliare edificata nel XVIII secolo e rimasta inclusa nel Parco di Monza; la sua costruzione si deve al cardinale Angelo Maria Durini che la fece erigere nel 1776 dall'architetto Giulio Galliori per alloggiarvi gli invitati al suo cenacolo letterario. La Villa sorge sul declivio che fronteggia la più antica Villa Mirabello. I due edifici sono collegati tra loro con un viale o cannocchiale di carpini.
La Villa Mirabellino era anche detta Villa Amalia, dal nome della consorte del Viceré d'Italia Eugenio di Beauharnais, Augusta Amalia di Baviera che amava soggiornarvi.
Uno dei tanti famosi cannocchiali prospettici che permettono di veder con chiarezza Villa Mirabellino – Villa Mirabello
Speriamo che questa villa venga velocemente curata e riportata agli antichi splendori per attività culturali come da origine.
Molto vicino alla Villa Mirabellino, sorge nella sua attuale bellezza per via della ristrutturazione la Cascina Fontana, ora adibita a sede della Fondazione Parco.
Anno costruzione: 1805/1825
Presente nel Catasto Teresiano del 1722 con il nome di cascina Lomagni, viene demolita su indicazione di Luigi Canonica, riedificata in forme gotiche e compiuta, entro il 1828- 29 su disegno dell' architetto ticinese.
La mia camminata prosegue ora spedita nel bosco alla ricerca della grande quercia bicentenaria. E' uno spettacolo della natura . E non è l'unica di queste dimensioni.
La circonferenza, misurata dal sottoscritto, è di metri 5 e 90 cm. circa.
Si prosegue sempre tra prati ( ex Ippodromo ) - altro particolare del cannocchiale fino a raggiungere il Viale Cavriga.
Momentaneamente qui mi fermo e considero tutto quanto come la prima parte del racconto della camminata nel Parco di Monza.
Tra poco inizio la seconda parte qui di seguito.
Inizierà in maniera non simpatica e sarà anche provocatoria da parte mia.
A dopo.
Da oggi interrompo un attimo i miei racconti montani per focalizzare la bellezza del Parco di Monza e successivamente della Villa Reale con annesso giardino.
Essendo un pantofolaio , sfrutto l'occasione che ogni lunedì e giovedì di ogni singola settimana all'anno il sottoscritto compie le sue belle camminate nelle ore pomeridiane all'interno di queste due meravigliose strutture che abbiamo nella nostra realtà.
Alcune note sul Parco di Monza: dimensioni ettari 682 circa ( ogni ettaro sono 10.000 mq. ).
Per dimensioni è il 4° parco cintato da mura più grande in Europa .
Il Parco di Monza è stato voluto e fatto realizzare dal Viceré d'Italia Eugenio Beauharnais, figliastro di Napoleone.
Venne costituito ufficialmente con decreto napoleonico il 14 settembre 1805 in estensione ai già esistenti Giardini Reali.
Il progetto fu affidato all'architetto Luigi Canonica; i lavori iniziarono nel 1806 e terminarono nel 1808.
Purtroppo attualmente l'interno del parco, per oltre metà dell'area, è stato sconvolto dalla presenza dell'Autodromo – anno 1922 ( 370 ettari – assurdo ! e da cacciare) e golf – anno 1928 ( 90 ettari – da cacciare ! ).
Dico purtroppo in quanto, oltre alla personale contrarietà a queste tipologie di sport per pochi privati ricconi e ridicoli, occupano una delle parti migliori per la tipologia dei boschi. Inoltre nel golf vengono utilizzati diserbanti decisamente nocivi alla fauna presente ( conigli – lepri – scoiattoli e volpi – aironi ecc. ) e anche all'acqua sorgiva, avendo al suo interno ben due ricchi fontanili.
Non parliamo poi della zona autodromo, con particolare riferimento ai vandalismi durante la formula 1 e altre porcherie della Amministrazione autodromo per ampliare la struttura ecc. e all'inquinamento per i prodotti usati e inquinamento acustico.
Purtroppo nonostante le numerose battaglie fatte non si riesce a cacciare queste due strutture.
Anzi notiamo il grande amore dell'attuale sindaco di Monza e gli attuali sindaci dei paesi limitrofi per queste strutture che ,onestamente, danno pochissimi introiti alla collettività.
Siamo arrivati anche all'assurdo...
La Regione Lombardia con a capo un certo Sig. Maroni hanno speso Euro 490.000,00 circa per il recupero della pavimentazione delle due vecchie e ridicole paraboliche fatte negli anni 50 , ma quasi mai utilizzate per il fatto che le auto da corsa si capovolgevano se non riuscivano a mantenere una certa velocità.
La spesa è stata giustificata come recupero di patrimonio storico e sportivo.
Complimenti per la trovata!
Mi sono sfogato e adesso sto meglio.
Oggi è il pomeriggio del giorno 15 settembre 2014 ore 14,00.
Inizio della camminata in senso antiorario con tanto di contapassi perfetto nella misurazione dei Km .
Totale passi fatti 22.366 con corrispettivi Km. 17. e 890 metri.
Ritorno : ore 17.45.
Percorso tutto in piano.
Entrata e successiva uscita: cancelletto zona Vedano Al Lambro – Viale Cesare Battisti.
Inizio il cammino nello stupendo Viale dei Tigli così chiamato perchè circondato da grandi tigli, che da maggio emanano profumi intensi.
Direzione Monza.
Mi fermo ad ammirare la cascina Frutteto.
E' stata progettata da Luigi Canonica anno 1817.
Oggi è diventata una scuola di agraria.
Foto in ordine:
Mi allontano da Cascina Frutteto , popo aver ammirato la bellezza di questa cascina, le coltivazioni e i tantissimi alveari.
Vicino alla Cascina Frutteto fa ottima figura la ex Cascina Cavriga ( anno di costruzione 1840 )... da tempo adibita a punto di ristoro.
Sempre nella stessa zona incontro la Cascina San Fedele eretta su direzione di Luigi Canonica negli anni 1809 – 1825.
A giustificare la fortuna iconografica della cascina sono infatti il recupero e l'inserimento nella facciata principale di marmi bianchi e grigi e di alcuni elementi di rilievo provenienti dalla demolita chiesa di Santa Maria di Brera a Milano, come ad esempio le bifore marmoree con colonne tortili quattrocentesche Da tempo è utilizzata come colonia estiva per i bambini di Monza.
Si prosegue nel viale con la presenza alberi di ippocastano e querce.
Negli anni 50 è stata costruita questa struttura RAI. Non è da disprezzare in quanto non crea un impatto negativo all ' insieme de parco...a parte le antenne di varie dimensioni e tipologie.
L'opera è del 1950 – 1954 con progetto dell'Arch. Giò Ponti e il suo studio di architettura.
Non lontano la stupenda ma in cattivo stato per l'incuria delle proprietà ( Comune di Milano e Monza ) Villa Mirabellino e relativo giardino.
La Villa Mirabellino con il suo grande giardino è una residenza nobiliare edificata nel XVIII secolo e rimasta inclusa nel Parco di Monza; la sua costruzione si deve al cardinale Angelo Maria Durini che la fece erigere nel 1776 dall'architetto Giulio Galliori per alloggiarvi gli invitati al suo cenacolo letterario. La Villa sorge sul declivio che fronteggia la più antica Villa Mirabello. I due edifici sono collegati tra loro con un viale o cannocchiale di carpini.
La Villa Mirabellino era anche detta Villa Amalia, dal nome della consorte del Viceré d'Italia Eugenio di Beauharnais, Augusta Amalia di Baviera che amava soggiornarvi.
Uno dei tanti famosi cannocchiali prospettici che permettono di veder con chiarezza Villa Mirabellino – Villa Mirabello
Speriamo che questa villa venga velocemente curata e riportata agli antichi splendori per attività culturali come da origine.
Molto vicino alla Villa Mirabellino, sorge nella sua attuale bellezza per via della ristrutturazione la Cascina Fontana, ora adibita a sede della Fondazione Parco.
Anno costruzione: 1805/1825
Presente nel Catasto Teresiano del 1722 con il nome di cascina Lomagni, viene demolita su indicazione di Luigi Canonica, riedificata in forme gotiche e compiuta, entro il 1828- 29 su disegno dell' architetto ticinese.
La mia camminata prosegue ora spedita nel bosco alla ricerca della grande quercia bicentenaria. E' uno spettacolo della natura . E non è l'unica di queste dimensioni.
La circonferenza, misurata dal sottoscritto, è di metri 5 e 90 cm. circa.
Si prosegue sempre tra prati ( ex Ippodromo ) - altro particolare del cannocchiale fino a raggiungere il Viale Cavriga.
Momentaneamente qui mi fermo e considero tutto quanto come la prima parte del racconto della camminata nel Parco di Monza.
Tra poco inizio la seconda parte qui di seguito.
Inizierà in maniera non simpatica e sarà anche provocatoria da parte mia.
A dopo.