...il forum è letteralmente pieno di discussioni sul tipo di coltello e chiunque può tranquillamente farsi un'idea...
Ti quoto senz'altro!
E dico la mia, va'.
Per quanto mi riguarda e per quello che faccio (uscite con cadenza settimanale di mezza giornata sull'appennino umbro marchigiano, per sentieri tracciati) porto sempre un victorinox spartan: piccolo, leggero, di ottima qualità, se me lo trovano addosso le forze dell'ordine non devo neanche spiegare niente.
Che ci faccio? Con la lama ci taglio pane, salame e formaggio, oppure ci taglio un cordino per sostituire un laccio dello scarpone rotto, con l'apritappi ci stappo la birra, con il trirabuscio' ci sturo il vino, con le pinzette mi ci tolgo le spine che mi si infilzano sempre dappertutto, con il cacciavitino ci stringo le viti degli occhiali che hanno un po' di anni e si allentano ogni tanto.
E basta.
Quando invece (4 o 5 volte l'anno) vado via qualche giorno (mai più di 3 o 4) con la tenda o per rifugi / casette di caccia (sempre sull'appeninno umbro marchigiano, con puntate sui sibillini, monti della laga, monti simbruini, eccetera) oltre al sopracitato spartan (che oltre agli utilizzi già detti, mi fa tagliare le salsicce e aprire i barattoli della frutta sciroppata quando puntualmente mi si rompe la linguetta a strappo
) mi porto quello che molti di voi chiamano pennato e che da noi si chiama roncio: costa due lire e se me lo dovessi perdere non piangerei lacrime amare, è indistruttibile e mi serve per tagliare la legna (anche se non ho mai tagliato un albero per accendere il fuoco: mi limito a raccogliere quello che trovo in giro) ci faccio la punta ai picchetti che mi servono per sorreggere lo spiedo per la carne e poco altro.
Per le mie esigenze in questa combinazione ho trovato il massimo, come rapporto qualità/prezzo/peso/ingombro/eccetera.
Poi ognuno ha le sue esigenze e le sue ricette...