Data: 4/6 aprile
Regione e provincia: Abruzzo
Speravo di raccontarvi di come l’Abruzzo, pure dalla parte del mare fosse interessante, anche perché ci sono diversi di voi che lo amano…
Invece purtroppo, questa volta ci è andata male, non per colpa dell’Abruzzo, chiaramente, ma per colpa del tempo.
L’itinerario doveva essere: Sulmona, Riserva Naturale Sorgenti del Pescara, Fossacesia, costa dei trabocchi, Ortona col castello e a Pescara a vedere lo strano ponte.
Qualcosa abbiamo fatto il sabato, ma sempre con l’occhio puntato al cielo, il giorno di Pasqua, invece, da dimenticare ed il lunedì appena in tempo a vedere il castello di Ortona, dopo di che si è scatenato il diluvio, così abbiamo deciso di tornare verso Roma, dove…c’era il sole!!!
Celata dai monti più alti della catena appeninica della Maiella, l’antica città romana di Sulmo, oggi Sulmona, è stata la nostra prima tappa.
A conferma delle sue antichissime origini, sembra che la città prenda il nome da uno dei compagni di Enea, Solimo. Qui vi nacque il poeta romano Ovidio e si trova a 350m. sul mare, nel centro della fertile valle Peligna.
“Sulmo mihi patria est, gelidis uberrimus undis”, ovvero ricchissima di fresche acque, come riferisce il poeta latino Ovidio - nato a Sulmona nel I secolo a.C. - tramandandone così l’immagine ai posteri. Oggi la Sulmo di epoca romana, nonostante i secoli trascorsi, è rintracciabile nella struttura urbana, nella disposizione delle vie e delle mura di cinta, è visibile in alcuni interessanti siti archeologici, come la cosiddetta Domus di Arianna (secc. I a.C. - II d.C.) nel complesso dell’Annunziata.
( nello stemma della città sono riportate le iniziali delle parole di Ovidio “S.M.P.E. Sulmona è la mia patria) "
Inoltre, Sulmona è rinomata in tutto il mondo per i confetti, le cui tecniche e ricette si tramandano gelosamente da secoli, nel rispetto di rigorose prerogative artigianali, vi si trova anche la più antica fabbrica di confetti d’Italia. Passeggiando per le stradine del centro storico colpiscono l’occhio i tanti mazzi di fiori colorati, ma non fatevi ingannare…sono confetti!
Ad una decina di km. da Sulmona, vicino a Popoli ,si trova la riserva naturale delle sorgenti del Pescara ed anche se il cielo è sempre più nero, non voglio perderla … certamente con il sole i colori sarebbero stati differenti, ma anche così non sono male.
http://www.riservasorgentidelpescara.it/
http://www.wwf.it/oasi/abruzzo/sorgenti_del_pescara/
"Situata ai piedi del Colle di Capo Pescara, la Riserva è costituita da un limpido e cristallino specchio d’acqua di rara bellezza originato da una miriade di piccole e grandi polle, con una portata complessiva di circa 7.000 l/s. Questa grande quantità d'acqua, che proviene da Campo Imperatore, permea la roccia calcarea e percorrendo un tragitto sotterraneo di 30 giorni, arriva ai piedi di Colle Capo Pescara dove riaffiora in superficie grazie alla presenza di un terreno impermeabile. Da qui, dopo qualche km, confluendo nel fiume Aterno, da vita al Fiume Aterno-Pescara.
Le sponde circostanti sono occupate da un fitto canneto che, insieme allo specchio d’acqua, costituisce l’elemento paesaggistico principale.
Il rilievo di Capo Pescara, formato da rocce calcaree, rappresenta un ambiente a carattere arido che arricchisce notevolmente la biodiversità dell’intera zona."
Bene o male con qualche goccia di pioggia la visitiamo, mi colpisce il fatto che l'acqua si vede sgorgare da tante piccole polle sotto la superficie
sempre più nero...
castello di Popoli
Arriviamo finalmente al mare senza bagnarci, anche se li...
Il giorno di Pasqua erano in programma l’abbazia di Fossacesia e la costa dei trabocchi, l’abbazia bene o male è andata, ma i trabocchi erano completamente invisibili nella pioggia!Il resto della giornata, chiusi in camera a “gustare” la televisione…
http://www.sangiovanninvenere.it/storia.html
"La stupenda Abbazia di San Giovanni in Venere si erge superba su di un colle da cui domina la frastagliata costa adriatica ed è ubicata a pochi chilometri dal centro cittadino. La primitiva chiesa fu edificata dai monaci benedettini tra il VI e VII secolo sui resti di un antico tempio pagano dedicato a Venere. La costruzione attuale è dovuta all'abate Oderisio II (1155-1204), sepolto nel sarcofago murato sulla facciata principale.
Della costruzione colpisce, innanzitutto, il monumentale prospetto con il grande e ornato portale della Luna (sec. XIII) contornato da lastre di marmo bianco, scolpite a rilievo, che narrano le vicende della vita del Battista.
All'interno la chiesa presenta la struttura classica delle basiliche cistercensi, con tre navate, terminanti con absidi, divise da pilastri a pianta quadrata che sorreggono archi variamente strutturati ad ogiva e a tutto sesto. Il presbiterio, sopraelevato rispetto al piano dell'aula, è incorniciato da un grandioso arco trionfale a sesto acuto. L'altare, costituito da un'antica lastra di marmo, è collocato nell'apertura dell'abside centrale. Sotto il presbiterio si stende la cripta suddivisa da colonne appartenenti all'antico tempio di Venere. Nei catini delle absidi troviamo interessanti affreschi murali di elevata qualità.Nell'affresco di destra è rappresentato Cristo benedicente in trono tra i santi Pietro e Paolo (a destra), Giovanni Battista e Giovanni evangelista (a sinistra). In quello centrale: sopra, Cristo fra i santi Giovanni Battista e Benedetto; a lato, Madonna in trono con il Bambino fra i santi Michele e Nicola di Bari. Nell'affresco di sinistra Cristo in trono fra i santi Vito e Filippo. Interessante è anche il chiostro formato da una galleria di ventinove trifore scandite da sessantotto colonnine senza base con i capitelli variamente decorati. I tre lati del chiostro si congiungono al grande arco gotico del campanile sotto la cui campata è posto un sarcofago proveniente da scavi eseguiti nella zona circostante. "
colonne dell'antico tempio di Venere
Il temporale si avvicina sempre più...
La mattina del lunedì, ci sembra quasi incredibile che ci sia il sole...ma è solo una illusione passeggera...eheh
comunque ci precipitiamo ad Ortona, situata su di un promontorio sul mare è, anche lei, antichissima, il sito è abitato già dall'età del bronzo
La città fu, praticamente, tutta distrutta durante l'ultima guerra e gli è stata conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare, in effetti viene soprannominata la "Stalingrado d'Italia"
Fortunatamente il castello Aragonese, si è parzialmente salvato dalla distruzione e ci dirigiamo subito li
"Il Castello Aragonese, edificato nel XV secolo, sorge sul promontorio denominato "La Pizzuta", che cade a strapiombo sul mare, da cui domina l'articolata e suggestiva costa adriatica. Nel corso dei secoli, fu sottoposto a varie modifiche e ristrutturazioni. Originariamente il maniero aveva una pianta trapezoidale, non esattamente regolare, con torrioni cilindrici, altamente scarpati, agli angoli, secondo lo schema aragonese diffuso in tutto il mezzogiorno. L'unico ingresso al castello, ad arco a tutto sesto e del tutto privo di elementi decorativi, è posto a circa metà altezza della torre sud-ovest. Il lato occidentale è alquanto bombato, mentre il lato orientale è affacciato sul porto. La muraglia è costituita da pietre squadrate irregolarmente, ciottoli e mattoni. Durante l'ultimo conflitto mondiale, il maniero ha subito pesanti bombardamenti e, nel 1946, a causa di una frana, ha perso buona parte delle mura di nord-ovest. Delle quattro torri originarie, oggi ne restano solo tre."
mmm ci sarà da fidarsi?
arriva il temporale...ancora una volta...
Pensiamo di provare ad andare a Pescara ma inutilmente piove troppo! Torniamo a Roma dove, naturalmente, ci aspetta il sole!
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