- Parchi del Trentino-Alto Adige
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- Catena del Lagorai
Data: 3 settembre 2011
Regione e provincia: Trentino Trento
Località di partenza: Chiesetta del Pront - Caoria - Valle del Vanoi
Località di arrivo: uguale alla partenza
Tempo di percorrenza: 9 ore e 40'
Chilometri: 19
Grado di difficoltà: medio
Descrizione delle difficoltà: lunghi tratti su pietraia e sentiero alpinisitco in parte esposto
Periodo consigliato: agosto/settembre
Segnaletica: sempre presente tranne nel tratto centrale
Dislivello in salita: 1900 circa
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2730
Accesso stradale: SS del Grappa e del passo Rolle. Prima di Imèr, rotatoria, bivio a sx, galleria che porta nella valle del Vanoi. A Canal san Bovo proseguire per Caoria e per rif. Refavaie. Dopo pochi km, sulla sx la chiesetta del Pront.
Il primo tratto dell'escursione si snoda su strada forestale molto tortuosa in un bel bosco di conifere. La strada percorre la parte iniziale della val Regana. Al primo bivio si prosegue diritti fino al bivacco forestale "Renato Sordo", chiuso, ma con cucinetta aperta sul retro. Non c'è possibilità di pernottamento.
Si imbocca una bella mulattiera militare che penetra nel magnifico bosco alzandosi gradualmente con numerosi e ampi tornanti. Al suo termine inizia il sentiero che attraversa dapprima la radura del Prà Bastian, scende poi su pendio impervio e ricoperto da mughi verso il Bus nero, valloncello ove scorre un ruscelletto. Il tracciato è ben segnalato ma abbastanza impegnativo per la vegetazione che ostacola il cammino. Dopo aver attraversato altri due ruscelli la vegetazione cessa e si comincia a vedere il Lagorai centrale nella sua magnificenza. Ora bisogna risalire un ampio vallone granitico. La parte più bassa è lastricata da estese rocce montonate, ma più in alto ci sono solo sassi e macigni. E la pendenza aumenta considerevolmente. Finalmente si giunge al piano e poco oltre, con breve discesa, al bellissimo lago del Bus, proprio sotto la piramide sommitale di c. d'Asta. Per arrivare al passo dei Diavoli bisogna aggirare il lago a destra e risalire un ripido pendio franoso, puntando all'evidente canalino che sbuca al passo. Poco prima si risale un piccolo nevaio. L'ultimo tratto, il canalino, è ripido è impegnativo per i sassi abbondanti e instabili. Da questo punto con altri 20' di ascesa si raggiunge la vetta di c. d'Asta, che noi non abbiamo fatto.
Dal passo si scende per un vallone ingombro di pietre. Quando si apre, si può scendere negli Orti di Regana fino alla val Regana che ho citato prima, e raggiungere la partenza con percorso lungo, monotono ma senza problemi.
Noi abbiamo percorso il fantastico sentiero alpinistico del Col del Vento. Questo itinerario percorre la medesima val Regana, nella stessa direzione di quello che passa dagli Orti, ma ad una quota molto più alta, restando sempre sotto le rocce delle varie cime che si susseguono. E' un sentiero molto lungo, impegnativo per alcuni tratti esposti, presenta delle contropendenze in corrispondenza delle due forcelle che tocca (col del Vento e lago Negro). Ma è vivamente da consigliare per la selvaggia bellezza dei luoghi, la solitudine e l'ampiezza dei panorami. Il sentiero termina al primo bivio della forestale. Non c'è bisogno di imbrago o ferraglia, ma certamente di gamba allenata e piede fermo. Devo aggiungere che solitamente si percorre nel senso opposto, cioè in salita.
Regione e provincia: Trentino Trento
Località di partenza: Chiesetta del Pront - Caoria - Valle del Vanoi
Località di arrivo: uguale alla partenza
Tempo di percorrenza: 9 ore e 40'
Chilometri: 19
Grado di difficoltà: medio
Descrizione delle difficoltà: lunghi tratti su pietraia e sentiero alpinisitco in parte esposto
Periodo consigliato: agosto/settembre
Segnaletica: sempre presente tranne nel tratto centrale
Dislivello in salita: 1900 circa
Dislivello in discesa: idem
Quota massima: 2730
Accesso stradale: SS del Grappa e del passo Rolle. Prima di Imèr, rotatoria, bivio a sx, galleria che porta nella valle del Vanoi. A Canal san Bovo proseguire per Caoria e per rif. Refavaie. Dopo pochi km, sulla sx la chiesetta del Pront.
Il primo tratto dell'escursione si snoda su strada forestale molto tortuosa in un bel bosco di conifere. La strada percorre la parte iniziale della val Regana. Al primo bivio si prosegue diritti fino al bivacco forestale "Renato Sordo", chiuso, ma con cucinetta aperta sul retro. Non c'è possibilità di pernottamento.
Si imbocca una bella mulattiera militare che penetra nel magnifico bosco alzandosi gradualmente con numerosi e ampi tornanti. Al suo termine inizia il sentiero che attraversa dapprima la radura del Prà Bastian, scende poi su pendio impervio e ricoperto da mughi verso il Bus nero, valloncello ove scorre un ruscelletto. Il tracciato è ben segnalato ma abbastanza impegnativo per la vegetazione che ostacola il cammino. Dopo aver attraversato altri due ruscelli la vegetazione cessa e si comincia a vedere il Lagorai centrale nella sua magnificenza. Ora bisogna risalire un ampio vallone granitico. La parte più bassa è lastricata da estese rocce montonate, ma più in alto ci sono solo sassi e macigni. E la pendenza aumenta considerevolmente. Finalmente si giunge al piano e poco oltre, con breve discesa, al bellissimo lago del Bus, proprio sotto la piramide sommitale di c. d'Asta. Per arrivare al passo dei Diavoli bisogna aggirare il lago a destra e risalire un ripido pendio franoso, puntando all'evidente canalino che sbuca al passo. Poco prima si risale un piccolo nevaio. L'ultimo tratto, il canalino, è ripido è impegnativo per i sassi abbondanti e instabili. Da questo punto con altri 20' di ascesa si raggiunge la vetta di c. d'Asta, che noi non abbiamo fatto.
Dal passo si scende per un vallone ingombro di pietre. Quando si apre, si può scendere negli Orti di Regana fino alla val Regana che ho citato prima, e raggiungere la partenza con percorso lungo, monotono ma senza problemi.
Noi abbiamo percorso il fantastico sentiero alpinistico del Col del Vento. Questo itinerario percorre la medesima val Regana, nella stessa direzione di quello che passa dagli Orti, ma ad una quota molto più alta, restando sempre sotto le rocce delle varie cime che si susseguono. E' un sentiero molto lungo, impegnativo per alcuni tratti esposti, presenta delle contropendenze in corrispondenza delle due forcelle che tocca (col del Vento e lago Negro). Ma è vivamente da consigliare per la selvaggia bellezza dei luoghi, la solitudine e l'ampiezza dei panorami. Il sentiero termina al primo bivio della forestale. Non c'è bisogno di imbrago o ferraglia, ma certamente di gamba allenata e piede fermo. Devo aggiungere che solitamente si percorre nel senso opposto, cioè in salita.
Allegati
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bivacco forestale.jpg80,6 KB · Visite: 3.038
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mulattiera.jpg76,6 KB · Visite: 838
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Lagorai.jpg43,2 KB · Visite: 912
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vallone.jpg71,2 KB · Visite: 873
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lago del Bus e c. d'Asta.jpg60,6 KB · Visite: 1.066
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lago del Bus e forc. del Col del Vento.jpg85,8 KB · Visite: 1.235
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cima d'Asta e passo dei Diavoli da est.jpg80,4 KB · Visite: 896
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sul sentiero del col del Vento.jpg49,3 KB · Visite: 850
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tratto esposto.jpg59,2 KB · Visite: 913
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un tratto attrezzato.jpg70 KB · Visite: 880
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presso la forc. del lago Negro.jpg58,5 KB · Visite: 841
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ultime difficoltà.jpg81 KB · Visite: 881
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