Dati
Data:
Regione e provincia: Liguria - Genova
Località di partenza: Passo della Bocchetta
Località di arrivo: Monte delle Figne
Tempo di percorrenza: 2,30 - ore solo andata
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: E1 - AV1
Dislivello in salita: 600 m circa
Dislivello in discesa: 200 m circa
Quota massima: 1172
Passo della bocchetta – monte Leco – monte delle Figne
Era da molto che volevo affrontare l’escursione sui laghi dal lato est e finalmente, approfittando delle feste, mi sono deciso.
Arrivo sul passo della Bocchetta passando da Campomorone, parcheggio sull’ampia piazzola attigua all’area pic-nic e dopo essermi ben imbacuccato (oggi c’è tramontana) attraverso la provinciale seguendo l’Alta Via dei Monti Liguri lungo una carrareccia lastricata che s’innalza verso nord-ovest, in direzione del Monte Leco.
http://
proseguo e arrivo in prossimità di un gigantesco traliccio dove giro a sinistra….
seguo l’alta via su un sentiero che taglia il fianco sud-ovest del monte Leco, giusto sotto i ripetitori…
… vado avanti per alcuni minuti e mi fermo ad ammirare il paesaggio.
Oggi è una giornata limpida e voglio approfittare per esercitarmi a valutare il progress sul terreno con l’aiuto del binocolo e delle cartine della F.I.E , … è una mia mania, non parto mai senza l’attrezzatura per il carteggio, … so bene dove mi trovo ma è un gioco … e non importa se questo mi rallenta la marcia.
Ho il santuario della Madonna della Guardia proprio li di fronte e colgo l’occasione per una prima mira
Il traguardo sul campanile mi restituisce un valore d’angolo rispetto al nord di 182 ° .
….. sapendo che il mio binocolo “sgama” di 3 ° in difetto e che la declinazione della zona Laghi è circa 2° ( 1° e 47’ per la precisione) aggiungo 5° alla misura e ottengo il valore geografico corretto (quasi) che allineo sul mio goniometro modificato con “ago e filo” …
In oltre approfitto del campanile del Santuario per stimare la distanza con l’uso del reticolo in centesimi di grado presente sull’oculare destro dello strumento.
… sono 0,5 centesimi che riporto sul regolo realizzato sul corpo dell’obbiettivo frontale del binocolo che collimati sulla misura di 40 mt ( … il campanile della Guardia è una bella bestia .. non sono sicuro ma 40 lo è tranquillo!!!)
… mi da la distanza ….
… merd_ !! … come al solito la scala non mi basta… arriva solo fino a 20 mt di dimensione massima dell’oggetto osservato, … poco male, leggo sotto al 20 e moltiplico per due ottenendo 8 Km.
Oppure, se non voglio impiccarmi posso calcolarlo, alla fine si tratta di effettuare una divisione, cioè:
altezza stimata in metri / millesimi letti sul reticolo = distanza approssimativa in Km
e per questo posso usare un semplice regolo calcolatore (usando la formula devo usare i millesimi, .. quindi 5 e non 0,5 , .. lo dico per chi usa la calcolatrice, … sul regolo gli zeri hanno un significato relativo).
… quindi 8 Km sono otto quadri sulla carta, stendo il filo sulla carta in orizzontale fino a otto e quindi centro sul santuario con azimut e distanza stimata….
…intercettando il sentiero segnato ….
… ok, direi che siamo sul percorso .. e vorrei vedere, sono appena partito!!!
(attenzione, … le foto del carteggio le ho fatte a sera in casa… mi piace camminare tranquillo ma ho solo due braccia e le altre due non mi sarebbero cresciute in tempo ..!! … peggio ancora se chiedevo a Zara di aiutarmi…. cercate di capire, anche se “eccezzionalissima” e pur sempre un cane!).
Riprendo il cammino per una ventina di minuti e dopo una piccola esse in salita il sentiero spiana e si mantiene orizzontale fino alla discesa sul pianoro dell’ osservatorio.
vedo il Taccone sull’orizzonte e più in là le cime innevate del Monte Beigua (ma in foto non so se si vedano)
Mi fermo ancora e mi gusto l’ orizzonte, … quì sono a ridosso del vento e posso rilassarmi.
la vista è appagante, non mi pongo mai l’ obbiettivo esclusivo della cima, alla fine mi basta essere qui e prendo tempo.
scendo verso il pianoro,
Zara parte come un fulmine e corre felice …. scende e risale venendomi in contro ….. lo fa sempre quando trova un bel prato, …. beata lei che riesce ad avere tutta questa “birra” senza allenamento !
… arrivo all’ Osser…va… tor …. !!
… noi genovesi siamo persone meravigliose, dovete credermi! … non giudicateci da sottili questioni di “ingenuo ottimismo” … in fondo potevamo non metterci un C___o Li’ e non vi sareste accorti di nulla…. Giusto??? … …
… ora dicevo … dopo essermi tenuto a debita distanza dal “trabicolo” seguo la pista sul crinale sud, prendo l’azimut sulla chiesetta del monte Tobbio alta circa 12 mt che sul reticolo valuto 0,24 centesimi e come prima stimo la mia posizione
da qui il sentiero prosegue prima sul lato marittimo e poi su quello padano,
fino ad un colletto a quota 910 ai piedi dell’anticima nord-est del monte Taccone, lassù “il Dalmata” mi aspetta….
…. ma io non la vedo e mi distraggo a fissare le ombre che disegnano i rilievi del crinale e mi convinco a proseguire sul percorso orizzontale ignorando i “consigli” del mio fidato amico a quattro zampe. (mi diverto spesso a considerare Zara un cane maschio dandogli del “lui”… non so perché mi diverte…… lei, d’altronde, finge di non accorgersi della differenza e mi accompagna sempre con entusiasmo)
Il sentiero si stringe e comincia a presentare segni di incuria, …
siamo alle solite, ogni volta che un percorso mi “prende” devo ricredermi e fare i conti con la cruda realtà .
Ho perso i segnali dell’ Alta Via… qualcosa non torna!!! … prendo un riferimento sulla chiesa di Fraconalto (ve lo ripeto, so benissimo dove sono!!) e con l’aiuto dell’altimetro stimo la mia posizione.
….azzo!! .. ho sbagliato strada, … sono troppo basso, … sento delle voci e vedo sopra di me (di almeno 60 mt) due ragazzi che mi superano sereni procedendo sulla “giusta” via.
Che rabbia! che frustrazione!…. e che figura da turista della domenica!! …. OK, ok … l’ho fatto apposta… volevo solo trovare un posto per fermarmi e fare colazione mangiando la focaccia genovese che ho nello zaino senza stare “proprio in mezzo”…
… cerco di convincermi …..ma il disappunto rimane.
Torno indietro e continuo salendo in diagonale per il sentiero sassoso che contorna a nord l’anticima del Taccone.
scollino e proseguo verso il monte salendo sul lato nord
L’ultimo tratto della salita è molto inclinato, credo sia il punto più insidioso del percorso.
Bisogna valutare in anticipo le condizioni meteo perché “qui” il sole non arriva e il freddo si fa sentire… dovesse nevicare e ghiacciare il ritorno non sarebbe semplice .
Oggi però il tempo è splendido e mi affaccio dalla cresta ovest senza preoccupazioni
…. Guardando indietro scorgo, sul profilo assolato, il sentiero orizzontale salire e congiungersi alla via principale con un’ampia curva …. Non avevo “proprio” sbagliato allora !! … oppure non sono l’unico turista della domenica !
Bene, con rinnovato ottimismo proseguo verso il monte delle Figne e arrivo al passo Mezzano ….
…..dove l’Alta Via mi lascia girando a sinistra verso sud e proseguendo verso l’osservatorio del CAI (quello vero ..…!!) posto proprio sul colle sud del lago Lungo .
In direzione ovest invece c’è il Sacrario che prende il nome dal passo, vorrei scendere a vederlo ma sono in ritardo e voglio tenermi un margine per il ritorno….. quindi salgo sul Figne affrontando le ultime salite che portano sull’ampio altopiano del monte …
pochi metri e finalmente arrivo alla meta,…. La vista è fantastica e mi ripaga della fatica….
mi fermo circa tre quarti d’ora a godermi lo spettacolo, ho impiegato tre ore abbondanti ma sono “soltanto” le due e ho quindi tempo per il rientro .
Approfitto dell’arrivo di una simpatica coppia sulla mezza età per scambiare quattro parole e farmi “immortalare” con “la perla” che non ne vuole sapere di guardare in camera e si gira mostrando il _ulo!!
Una bella giornata che spero di ripetere presto, magari dal lato sud …. Vedremo
Un saluto a tutti
Paolo
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Data:
Regione e provincia: Liguria - Genova
Località di partenza: Passo della Bocchetta
Località di arrivo: Monte delle Figne
Tempo di percorrenza: 2,30 - ore solo andata
Grado di difficoltà: E
Segnaletica: E1 - AV1
Dislivello in salita: 600 m circa
Dislivello in discesa: 200 m circa
Quota massima: 1172
Passo della bocchetta – monte Leco – monte delle Figne
Era da molto che volevo affrontare l’escursione sui laghi dal lato est e finalmente, approfittando delle feste, mi sono deciso.
Arrivo sul passo della Bocchetta passando da Campomorone, parcheggio sull’ampia piazzola attigua all’area pic-nic e dopo essermi ben imbacuccato (oggi c’è tramontana) attraverso la provinciale seguendo l’Alta Via dei Monti Liguri lungo una carrareccia lastricata che s’innalza verso nord-ovest, in direzione del Monte Leco.
http://
proseguo e arrivo in prossimità di un gigantesco traliccio dove giro a sinistra….
seguo l’alta via su un sentiero che taglia il fianco sud-ovest del monte Leco, giusto sotto i ripetitori…
… vado avanti per alcuni minuti e mi fermo ad ammirare il paesaggio.
Oggi è una giornata limpida e voglio approfittare per esercitarmi a valutare il progress sul terreno con l’aiuto del binocolo e delle cartine della F.I.E , … è una mia mania, non parto mai senza l’attrezzatura per il carteggio, … so bene dove mi trovo ma è un gioco … e non importa se questo mi rallenta la marcia.
Ho il santuario della Madonna della Guardia proprio li di fronte e colgo l’occasione per una prima mira
Il traguardo sul campanile mi restituisce un valore d’angolo rispetto al nord di 182 ° .
….. sapendo che il mio binocolo “sgama” di 3 ° in difetto e che la declinazione della zona Laghi è circa 2° ( 1° e 47’ per la precisione) aggiungo 5° alla misura e ottengo il valore geografico corretto (quasi) che allineo sul mio goniometro modificato con “ago e filo” …
In oltre approfitto del campanile del Santuario per stimare la distanza con l’uso del reticolo in centesimi di grado presente sull’oculare destro dello strumento.
… sono 0,5 centesimi che riporto sul regolo realizzato sul corpo dell’obbiettivo frontale del binocolo che collimati sulla misura di 40 mt ( … il campanile della Guardia è una bella bestia .. non sono sicuro ma 40 lo è tranquillo!!!)
… mi da la distanza ….
… merd_ !! … come al solito la scala non mi basta… arriva solo fino a 20 mt di dimensione massima dell’oggetto osservato, … poco male, leggo sotto al 20 e moltiplico per due ottenendo 8 Km.
Oppure, se non voglio impiccarmi posso calcolarlo, alla fine si tratta di effettuare una divisione, cioè:
altezza stimata in metri / millesimi letti sul reticolo = distanza approssimativa in Km
e per questo posso usare un semplice regolo calcolatore (usando la formula devo usare i millesimi, .. quindi 5 e non 0,5 , .. lo dico per chi usa la calcolatrice, … sul regolo gli zeri hanno un significato relativo).
… quindi 8 Km sono otto quadri sulla carta, stendo il filo sulla carta in orizzontale fino a otto e quindi centro sul santuario con azimut e distanza stimata….
…intercettando il sentiero segnato ….
… ok, direi che siamo sul percorso .. e vorrei vedere, sono appena partito!!!
(attenzione, … le foto del carteggio le ho fatte a sera in casa… mi piace camminare tranquillo ma ho solo due braccia e le altre due non mi sarebbero cresciute in tempo ..!! … peggio ancora se chiedevo a Zara di aiutarmi…. cercate di capire, anche se “eccezzionalissima” e pur sempre un cane!).
Riprendo il cammino per una ventina di minuti e dopo una piccola esse in salita il sentiero spiana e si mantiene orizzontale fino alla discesa sul pianoro dell’ osservatorio.
vedo il Taccone sull’orizzonte e più in là le cime innevate del Monte Beigua (ma in foto non so se si vedano)
Mi fermo ancora e mi gusto l’ orizzonte, … quì sono a ridosso del vento e posso rilassarmi.
la vista è appagante, non mi pongo mai l’ obbiettivo esclusivo della cima, alla fine mi basta essere qui e prendo tempo.
scendo verso il pianoro,
Zara parte come un fulmine e corre felice …. scende e risale venendomi in contro ….. lo fa sempre quando trova un bel prato, …. beata lei che riesce ad avere tutta questa “birra” senza allenamento !
… arrivo all’ Osser…va… tor …. !!
… noi genovesi siamo persone meravigliose, dovete credermi! … non giudicateci da sottili questioni di “ingenuo ottimismo” … in fondo potevamo non metterci un C___o Li’ e non vi sareste accorti di nulla…. Giusto??? … …
… ora dicevo … dopo essermi tenuto a debita distanza dal “trabicolo” seguo la pista sul crinale sud, prendo l’azimut sulla chiesetta del monte Tobbio alta circa 12 mt che sul reticolo valuto 0,24 centesimi e come prima stimo la mia posizione
da qui il sentiero prosegue prima sul lato marittimo e poi su quello padano,
fino ad un colletto a quota 910 ai piedi dell’anticima nord-est del monte Taccone, lassù “il Dalmata” mi aspetta….
…. ma io non la vedo e mi distraggo a fissare le ombre che disegnano i rilievi del crinale e mi convinco a proseguire sul percorso orizzontale ignorando i “consigli” del mio fidato amico a quattro zampe. (mi diverto spesso a considerare Zara un cane maschio dandogli del “lui”… non so perché mi diverte…… lei, d’altronde, finge di non accorgersi della differenza e mi accompagna sempre con entusiasmo)
Il sentiero si stringe e comincia a presentare segni di incuria, …
siamo alle solite, ogni volta che un percorso mi “prende” devo ricredermi e fare i conti con la cruda realtà .
Ho perso i segnali dell’ Alta Via… qualcosa non torna!!! … prendo un riferimento sulla chiesa di Fraconalto (ve lo ripeto, so benissimo dove sono!!) e con l’aiuto dell’altimetro stimo la mia posizione.
….azzo!! .. ho sbagliato strada, … sono troppo basso, … sento delle voci e vedo sopra di me (di almeno 60 mt) due ragazzi che mi superano sereni procedendo sulla “giusta” via.
Che rabbia! che frustrazione!…. e che figura da turista della domenica!! …. OK, ok … l’ho fatto apposta… volevo solo trovare un posto per fermarmi e fare colazione mangiando la focaccia genovese che ho nello zaino senza stare “proprio in mezzo”…
… cerco di convincermi …..ma il disappunto rimane.
Torno indietro e continuo salendo in diagonale per il sentiero sassoso che contorna a nord l’anticima del Taccone.
scollino e proseguo verso il monte salendo sul lato nord
L’ultimo tratto della salita è molto inclinato, credo sia il punto più insidioso del percorso.
Bisogna valutare in anticipo le condizioni meteo perché “qui” il sole non arriva e il freddo si fa sentire… dovesse nevicare e ghiacciare il ritorno non sarebbe semplice .
Oggi però il tempo è splendido e mi affaccio dalla cresta ovest senza preoccupazioni
…. Guardando indietro scorgo, sul profilo assolato, il sentiero orizzontale salire e congiungersi alla via principale con un’ampia curva …. Non avevo “proprio” sbagliato allora !! … oppure non sono l’unico turista della domenica !
Bene, con rinnovato ottimismo proseguo verso il monte delle Figne e arrivo al passo Mezzano ….
…..dove l’Alta Via mi lascia girando a sinistra verso sud e proseguendo verso l’osservatorio del CAI (quello vero ..…!!) posto proprio sul colle sud del lago Lungo .
In direzione ovest invece c’è il Sacrario che prende il nome dal passo, vorrei scendere a vederlo ma sono in ritardo e voglio tenermi un margine per il ritorno….. quindi salgo sul Figne affrontando le ultime salite che portano sull’ampio altopiano del monte …
pochi metri e finalmente arrivo alla meta,…. La vista è fantastica e mi ripaga della fatica….
mi fermo circa tre quarti d’ora a godermi lo spettacolo, ho impiegato tre ore abbondanti ma sono “soltanto” le due e ho quindi tempo per il rientro .
Approfitto dell’arrivo di una simpatica coppia sulla mezza età per scambiare quattro parole e farmi “immortalare” con “la perla” che non ne vuole sapere di guardare in camera e si gira mostrando il _ulo!!
Una bella giornata che spero di ripetere presto, magari dal lato sud …. Vedremo
Un saluto a tutti
Paolo
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