Pastasciutta, i condimenti più pratici da portarsi in spalla!

Qualsiasi tipo di scatoletta o altro, che non richieda particolari condizioni di conservazione (tipo il frigo), vanno più che bene. ;)
 
Una ricetta facile e gustosa: ingredienti per due persone, uno scalogno e una scatoletta di tonno da 160 GR.
Lasciare a marinare tonno e scalogno tritato per il tempo che potete (il top sarebbe una notte, ma in escursione non sempre c'è tutto questo tempo), aggiungete alla pasta scolata e buon appetito.
Più semplice, la pasta aglio ed acciughe, magari usando pasta d'acciughe, che è più comoda e pulita di un barattolo d'acciughe, basta tagliare e rosolare uno spicchio d'aglio in olio e.v.o. ed aggiungere un pò di pasta d'acciughe, il condimento per la pasta è fatto.
 
quando faccio escursioni giornaliere, mi piace fare da mangiare all'aria aperta, magari su un pendio erboso, cucinando qualcosa anche di leggermente complicato (niente lasagna o pamigiana). di solito col mio trangia riesco a farmi anche in pieno inverno paste e risotti di ogni tipo. premetto che la pasta non la scolo, ho imparato a farla bollire/cuocere nel pentolino con la giusta quantità d'acqua. lo spreco d'acqua in questo caso è pochissimo. ovviamente necessita di una curata pianificazione e preparazione a casa, con dosi e barattolini/sacchettini ermetici, ma posso assicurarvi che sono riuscito a farmi anche pasta con le cozze, pasta aspragi,piselli,panna, risotto con radicchio, risotto con salsiccia, etc. non mi piacciono i sughi pronti. e poi volete mettere mentre tutti si mangiano i panini, fare la "scarpetta" con del pane nel sugo appena fatto? e la curiosità mista incredulità degli altri quando gli dici cosa stai facendo? ahahahah
 
premetto che la pasta non la scolo, ho imparato a farla bollire/cuocere nel pentolino con la giusta quantità d'acqua.

S'è parlato tempo fa di pasta risottata, e c'ho pure fatto qualche esperimento, però poi ammetto che non ho mai approfondito...
Visto che da quel che ho capito la fai spesso e volentieri, puoi raccontarci un po' nel dettaglio la tua esperienza? (procedimento, dosi, proporzioni pasta/acqua, coperchio oppure no...e tutto quanto ti viene in mente!)

Magari in qualche thread proprio sul tema, tipo questo (qui il link punta ad uno dei miei esperimenti perfettibili ;) )
 
faccio 2 premesse prima di partire: la prima è che mi piace moltissimo cucinare, anche a casa, quindi per me ogni volta che mi metto ai fornelli è una sfida al successo (che non sempre vinco) col cibo (la soddisfazione è la stessa di quando arrivo in cima alla montagna). la seconda è che la pasta che si cucina con questo metodo è un compromesso, non è come quando la cucinate a casa con tutto il pentolame corretto, acqua in abbondanza, etc. ma se vi sapete accontentare potete gustare una pasta deliziosa, che è meglio anche di quelle in busta che solitamente si portano (provengo anch'io da questa esperienza). purtroppo non so darvi una formula matematica del rapporto tra pasta e acqua, perchè non la so, e vado ad occhio, ma cercherò di spiegare meglio che posso quanta acqua usare e come perchè il segreto è nell'acqua. prima di cuocere la pasta preparate il vostro sugo, in modo che sia pronto prima della cottura della pasta. dunque, portate tanta pasta quanto volete mangiarne, il metodo non cambia, io uso indifferentemente spaghetti, fusilli, farfalle, pipe, penne, etc. ovviamente il tempo varia come a casa (lo spaghetto ci mette di meno, la farfalla di più) ma al tempo complessivo per mangiare non varia di molto, forse 5 minuti da uno all'altro. se avete la fortuna di avere un fornello con fiamma regolabile sarete avvantaggiati, io possiedo un trangia ad alcool che uso sempre a fiamma massima. per partire mettiamo acqua fredda nel padellino, basta un dito, che serve a innescare il processo di bollitura, e coprite con un coperchio in modo tale da velocizzare il processo (5 minuti). qui dovete fare le prime considerazioni da cuoco. se usate una padella molto larga, dovete usare meno acqua, perchè la superficie è maggiore, viceversa se usate un pentolino molto stretto, mettetene un po' di più. il mio consiglio è che il pentolino da utilizzate, una volta buttata la pasta deve stare molto compatta e creare uno strato di pasta di almeno un dito a secco (fate delle prove a casa). il pentolino del trangia ha un diametro di circa 18cm, e va bene per un etto di pasta cruda. una volta gettata la pasta inizia la parte difficile (ma dopo qualche volta vedrete che è più semplice di quello che pensate). dovete curare la pasta aggiungendo acqua man mano che evapora, prima che questa sia totalmente evaporata, altrimenti la pasta vi si incolla al fondo della padella (come il risotto). all'inizio per velocizzare la cottura potete anche usare un coperchio che lascia parzialmente chiusa la padella, tenendo presente che se totalmente chiuso la schiuma prodotta dalla cottura della pasta straborda sporcando tutta l'attrazzatura. procedendo con la cottura, quando pensate che la pasta sia cotta, eliminate il coperchio, e rabboccate sempre di meno con l'acqua fredda (il rabbocco deve essere veramente piccolo, non deve mai coprire interamente la pasta), e cosa fondamentale assaggiate la pasta, per vedere il vostro grado di cottura (troppo al dente o viceversa troppo cotta). la pasta dovete assaggiarla prima di fare il rabbocco, altrimenti mandate a pallino il processo. esempio: assaggio la pasta è molto al dente faccio un piccolo rabbocco, faccio evaporare l'acqua e riassaggio la pasta. quando è della cottura giusta se è presente un piccolo residuo d'acqua lo fate evaporare con la cottura, in modo che all'interno del pentolino si forma una cremina, prodotta dall'amido di cottura, che solitamente finisce nello scolapasta a casa. quando pronta versatela nel padellino col sugo, mescolate e gustate. con questo metodo se curate bene la pasta durante la cottura, incollerete al massimo 1 o 2 elementi (mi è successo le prime volte). con la fiamma regolabile durante la fine della cottura abbassate la fiamma della pasta, vi aiuterà a non far attaccare la stessa al pentolino. per avere dei numeri da quando mi fermo dove voglio mangiare, a quando rimetto tutto nello zaino ci metto da 1h15min a 1h30min, a seconda della complessità della pasta. un consiglio per la pulizia dei pentolini, è quello di farlo a caldo, soprattutto quello della pasta, dove l'amido caldo si toglie con uno scottex, ma una volta raffreddato dovete usare una spugnetta e dell'acqua (spreco). altrimenti se siete vicino al un ruscello, potete lavarlo direttamente li dentro. altro consiglio che mi sento di darvi, e che utilizzo tutt'ora, è quello di preparare "virtualmente" la pasta/sugo a casa, mimando ogni sigolo gesto/passaggio che fareste in escursione. in questo modo ottenete 2 cose: la prima è quella di automatizzare i processi una volta in escursione, la seconda è quella di verificare che la pasta/sugo sia fattibile con la vostra attrezzatura. esempio se volete fare la pasta con le melanzane, dovete considerare lo spurgo delle melanzane, ergo non va bene perchè ci vuole solo mezz'ora per questa operazione. altro esempio se volete fare un sugo complesso, assicuratevi di avere tutta l'attrezzatura per farla. per esempio sugo salsiccia e funghi io non potrei farlo, perchè ho solo 2 pentolini, quindi dovrei fare prima rosolare la salsiccia, poi rosolare i funghi, unire i 2, pulire un pentolino e poi cuocere la pasta. in realtà posso farlo, ma ovviamente devo prevedere una sosta più lunga, oppure prendere un terzo pentolino. spero di avervi dato una idea di come cucinare una pasta decorosa senza impazzire. gli ingredienti li metto in barattolini ermetici e bustine ermetiche (tanto se siete da soli non dovete portarvi la dispensa) e di solito il tutto mi sta in 1 o 2 tupperware da 1l (compreso la frutta e il dolce che non mancano mai). con questo sistema cucino in ogni posto d'estate, mentre per l'inverno con temperature sotto lo 0° prediligo i locali invernali, riparati dal vento e dalla neve a terra che infradicerebbe lo zaino (mi ricordo ancora una pasta alle cozze fatta con una temperatura di 0° a 1800m in un rifugio, e la gente incredula). magari appena il cane si riprende dall'infortunio e ricomincio a fare escursioni giornaliere molto lunghe faccio qualche filmato alla mia cucina improvvisata. (se ne riparla in primavera inoltrata). ciao a tutti
 
Grazie per la dettagliata spiegazione (prox volta ti chiedo solo di mettere qualche "a capo" qua e là, per semplificarci la lettura! ;) )

Qualche domanda in ordine sparso:
- Per semplificare il processo, secondo te ha controindicazioni mettere tutta l'acqua di cottura fin dall'inizio? (una volta trovate le giuste proporzioni dovrebbe semplificare il processo...)
- Io di solito ho UNA sola gavetta quando vado in escursione, se a termine cottura metto il condimento (già pronto ma freddo) direttamente sulla pasta (e non viceversa) e spadello un po' il tutto assieme vedi controindicazioni?
- Per qualche tipo di condimento ho visto consigliare addirittura di mettere il condimento già durante la cottura, così viene assorbito dalla pasta e dicono che diventi più buona...hai mai provato?
 
Ahrrgggg!
Sto preparando lo zaino per una nottata in tenda in val di Fiemme e già avevo preparato la "busta pasti". Avevo previsto buste liofilizzate e tortellini secchi in brodo...ma non mi ero ancora imbattuto in questo post. Penso che finirò per rifarla, la "busta pasti".
 
mettere l'acqua tutta subito, non ha controindicazioni, l'unico problema è che se la sbagli ti troverai una pasta troppo cotta o troppo cruda. l'unica accortezza che devi tenere conto è che la quantità d'acqua per gli spaghetti è inferiore rispetto a quella delle farfalle. per questo ho detto che bisogna assaggiarla verso fine cottura. con una sola gavetta puoi incorporare il condimento verso la fine, non ho mai provato, ma penso (e qui è da verificare) che bisogna incorporarlo quando è quasi terminata la cottura della pasta, in modo tale che con l'ultima acqua di evaporazione ti riscalda il sugo e ti quoce la pasta, perchè se lo metti ad acqua evaporata rischi di bruciare tutto mentre spadelli. quelle pochissime volte che ho portato un sugo da casa (solitamente che mi regalano) l'ho messo direttamente a fine cottura della pasta, che essendo bollente si raffredda trasmettendo il calore al sugo che si scalda, e quindi è pronta per essere mangiata tiepida. mai fatto cuocere sugo e pasta contemporaneamente. ciao a tutti
 
posto qualche foto dei barattolini che uso per i liquidi. le foto fanno pena, ma con la compatta non riesco a fare di meglio. la lunghezza totale è inferiore ai 10cm una volta serrato. qua sotto i 3 componenti separati con ordine di incastro:
IMG_5584.JPG
quindi si infila il tappo all'interno del foro, ho cercato di fare un primo piano del gradino che funge da battura/tenuta:
IMG_5585.JPG

qui una volta fatta la battuta col bordo che rimane all'esterno del foro:

IMG_5586.JPG

una volta stretto il tappo, si crea la tenuta sia per la battuta interna che che subisce la pressione del tappo avvitato che lateralmente col filetto:
IMG_5583.JPG

io con questi barattolini ci porto in giro olio, aceto, etc. ovviamente cerco di prestare attenzione allo stoccaggio all'interno dello zaino, ma anche stando in giro una giornata intera non ho mai avuto fuoriuscite di liquidi. ciao
 
quei barattolini li usavano in ospedale per dare integratori ad un mio familiare, ne ho presi un po' (non e' contagioso).

dove si possono trovare nuovi?
 
Penso sia mia,infatti non mi pare che la cucina cinese contempli il gorgonzola! Anzi per la precisione era gorgonzola al mascarpone che è più hard... però non ci ho messo la bustina in dotazione,così è più dietetico.:lol: Ciao.
 
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