Escursione Pasubio - Rifugio Achille Papa 1.928 m.

Data: agosto 2017

Regione e provincia: Trentino

Tempo di percorrenza: 2 ore e mezza

Grado di difficoltà: semplice

Descrizione delle difficoltà: nessuna a parte un po' di gamba e fiato

Periodo consigliato: estate + settembre e ottobre

Dislivello in salita: 900 m. circa

Quota massima: 1.930 circa

Accesso stradale: da Rovereto (TN) oppure dalla Provincia di Vicenza


Escursione effettuata quest'estate (agosto 2017), partendo dal Pian delle Fugazze, valico alpino sul confine tra Trentino e Provincia di Vicenza.
La meta è il Rifugio Achille Papa 1.928 metri che si raggiunge percorrendo la c.d. Strada degli Eroi (in quanto dedicata ai soldati che hanno ricevuto la medaglia per il valore militare). In questa zona infatti è stata combattuta la Prima Guerra Mondiale.
Raggiunto il rifugio, è possibile proseguire salendo sulla cima del Pasubio, oppure (come ho fatto io) percorrere a ritroso il percorso delle 52 gallerie: io ho percorso le ultime 3 - 4 gallerie, su sentiero largo circa un metro su pareti strapiombanti.

La via più diretta per raggiungere il rifugio, è quella che ho fatto io (Strada degli Eroi), parte dal Pian delle Fugazze e implica una camminata di due ore e mezza, di cui solo la ultima mezz'ora è fotograficamente appetibile (è un percorso relativamente largo scavato nella roccia dai soldati, nella foto lo si distingue a sinistra del Rifugio). Volendo c'è la possibilità di usufruire di un bus navetta fino alla c.d. galleria D'Havet: in tal modo si risparmiano le prime 2 ore a piedi, restando da fare a piedi solo gli ultimi 30 minuti che come già detto sono quelli più belli. Il bus è disponibile solo la domenica (di luglio e agosto, mentre a settembre solo in caso di bel tempo) e la prima corsa c'è alle ore 8.00 (10,00 euro solo per l'andata, per il ritorno credo ci sia una sola corsa alle ore 15.00) dal Pian dalle Fugazze. Eccezionalmente la settimana nella quale cade Ferragosto, il servizio è disponibile tutti i giorni.

Il rifugio è aperto tutti i giorni fino a metà ottobre, il fine settimana fino a metà novembre. Non sono sicuro al 100% ma credo che proprio nel mese di ottobre e novembre ci siano delle giornate dove le nuvole sono basse con l'effetto tappeto di nuvole che secondo me è molto suggestivo.

N.B.
se decidi di fare il percorso delle 52 gallerie, assolutamente obbligatoria una torcia perché alcune gallerie sono proprio buie. Per il resto basta fare un minimo di attenzione a dove si mettono i piedi dato che in certi tratti il sentiero è un po' esposto, ma nulla di particolare perché ho visto pure dei bambini.

Un saluto e buone escursioni a tutti.

Scorcio della Strada degli Eroi, scavata nella roccia:
Foto n. 86 elaborata_00001DSC_0086.jpg


Il Rifugio Achille Papa e sulla sinistra alcuni escursionista sulla c.d. Strada delle 52 Gallerie:
Foto n. 135  elaborata_00001DSC_0135.jpg


Oltre alla vista deve essere accontentato pure il palato:
Foto n. 126 elaborata_00001DSC_0126.jpg


Scorcio della c.d. Strada delle 52 Gallerie:
Foto n. 146 elaborata_00001DSC_0146.jpg


Zoomata sulla Strada delle 52 Gallerie:
Foto n. 150 elaborata_00001DSC_0150.jpg
 
Grazie, sono molto contento vi piaccia il posto. Era la prima volta che ci andavo (anche se non molto distante da dove abito:)) e di sicuro ci tornerò.

Il massiccio del Pasubio visto dalle 52 Gallerie:

Foto n. 114 elaborata_00001DSC_0114.jpg
 
Stò organizzando un giro con dei colleghi uno dei weekend di ottobre, una cosa in giornata.ma "la strada degli eroi" è Il"sentiero delle 52 gallerie"?
comunque bei posti... non vedo l'ora..
 
No sono due sentieri diversi che però conducono allo stesso posto: il Rifugio Achille Papa.
La c.d. Strada degli Eroi è quella che si raggiunge partendo dal Pian delle Fugazze, valico tra Trentino e Provincia di Vicenza (dal vicentino si sale passando per il paese Valli del Pasubio, invece dal Trentino si sale facendo la Vallarsa). Le prime due ore si fanno su una careggiata in mezzo al bosco, poi si arriva all'inizio della Strada degli Eroi, la quale in circa ulteriori 30 minuti conduce al Rifugio Achille Papa. Trattasi di una strada in parte scavata nella roccia, ma che non presenta pericoli in quanto larga circa 3 - 4 metri (ovvio che non bisogna sporgersi dal lato dove c'è il vuoto).
Se guardi la foto dove si vede il rifugio, sulla sinistra del rifugio si scorge la strada che a zig zag porta al rifugio.

La c.d. Strada delle 52 Gallerie comincia dal passo Xomo (raggiungibile in auto dalla strada che dal vicentino porta al Pian delle Fugazze, sulla destra, per coloro che salgono al Pian delle Fugazze, c'è una deviazione che porta al passo Xomo dove si lascia l'auto). Questa strada non l'ho mai percorsa tutta, ho solo fatto a ritroso le ultime 3 gallerie (cioè le ultime prima di arrivare al Rifugio, che però io avevo già raggiunto facendo la Strada degli Eroi). Trattasi di un percorso un po' più impegnativo del primo, dato che come tempistiche siamo sulle 3 ore, il sentiero in certi tratti è largo circa 1 metro (per cui bisogna fare un minimo di attenzione a dove si mettono i piedi) e soprattutto è assolutamente necessario avere delle torce in quanto alcune gallerie sono completamente buie.

Se cerchi ad esempio su Youtube ci sono diversi video delle due strade, così ti fai un'idea migliore. Il rifugio è aperto anche i fine settimana di ottobre, considera che comunque almeno due ore e mezzo c'è da camminare.
 
La c.d. Strada delle 52 Gallerie comincia dal passo Xomo (raggiungibile in auto dalla strada che dal vicentino porta al Pian delle Fugazze, sulla destra, per coloro che salgono al Pian delle Fugazze, c'è una deviazione che porta al passo Xomo dove si lascia l'auto). Questa strada non l'ho mai percorsa tutta, ho solo fatto a ritroso le ultime 3 gallerie (cioè le ultime prima di arrivare al Rifugio, che però io avevo già raggiunto facendo la Strada degli Eroi). Trattasi di un percorso un po' più impegnativo del primo, dato che come tempistiche siamo sulle 3 ore, il sentiero in certi tratti è largo circa 1 metro (per cui bisogna fare un minimo di attenzione a dove si mettono i piedi) e soprattutto è assolutamente necessario avere delle torce in quanto alcune gallerie sono completa

In verità l'attacco delle strada delle gallerie è più lontana dal passo, si procede a sx del passo, salendo dal Pian delle Fugazze, e si continua sulla strada fino ai parcheggi, 6 € al gg. da pagare nel totem in moneta, no euro cartacei e/o card.
Il percorso per noi vicentini e di "casa", a breve posterò la mia ultima escursione fatta in notturna.
 
Anche a me piace molto la fotografia che ben si concilia con l'escursionismo. Per la cronaca ho recentemente acquistato la mia prima reflex (finalmente:D, dopo tanti anni durante i quali usavo una macchinetta da 150,00 euro):
Nikon D5600 con obiettivo Tokina 11-20 2.8, si tratta di una reflex con sensore APS-C. Una delle foto è fatto con l'obiettivo Nikon 50 1.8G.
Considera che si tratta di foto scattate in RAW (che poi converto in file JPEG, dato che il file RAW non è compresso, per cui si sfrutta al 100% il sensore della reflex), ma per riuscire a caricarle su questo sito, ho dovuto ridurre la risoluzione (cioè i megapixel), perché altrimenti in file era troppo pesante. :si:
 
Confermo la bellezza del luogo ( io ci vivo proprio in questa zona). L'unica nota stonata è la quantità esorbitante di aspiranti trekker e merenderos della peggior specie che per tutto il periodo estivo infestano la zona, rendendola di fatto, luogo da evitare come la peste per i veri amanti della montagna. Ogni estate, sistematicamente, non mancano mai sui quotidiani locali esilaranti storie del CAI costretto a recuperare i nostri "eroi" saliti con infradito o mocassino oppure talmente sfiniti al punto di richiedere l'elicottero per tornare giù....Lo so, lo so...la montagna non è mia e ognuno di noi ha ugual diritto a frequentarla ma tante volte mi verrebbe da chiedere a questi sprovveduti cosa ha fatto preferir loro la montagna a ...che so....un bel centro commerciale condizionato :biggrin:;)
Ad ogni modo, se ne avete la possibilità, un giro fatevelo, se non altro per rendersi conto dell'assurdità delle guerre e dell' immane fatica e sacrificio compiuto dai nostri padri. Sono luoghi che assumono una immensa importanza storica!
https://it.wikipedia.org/wiki/Strada_delle_52_gallerie
 
Forse (ipotizzo) in settembre/ottobre o aprile-maggio, se non c'è neve, ci si può andare senza troppe attrezzature (ramponi-ciaspe) visto che sta sotto i 2000mt di quota, e probabilmente ci sono meno turisti sprovveduti e merenderos.
 
ah sì quello sì assolutamente ! Se nevica tardi vai su anche Dicembre con scarponi e null'altro (capitato 2 anni fa ). L'unica cosa veramente d'obbligo è la torcia!
Alla faccia dei merenderos, Domenica vado cmq. su con mia figlia di 9 anni:p
 
Dobbiamo fare resistenza (con la erre minuscola) anche noi, non possiamo lasciare la montagna nelle mani dei merenderos, chissà che mostruosità si inventeranno per godersi i posti senza faticare, rabbrividisco :help: al solo pensarci...

Purtroppo noi possiamo fare ben poco. Il tutto , guarda caso, è sempre e solo regolato dai f******i soldi e chi gestisce le strutture di montagna, mi sembra perda sempre più il vero spirito che invece dovrebbe contraddistinguerlo! Quando vedo i gestori di Rifugii che propongono in Inverno il servizio di trasporto su quei mini gatti delle nevi militari (perchè così non ti ghiacci durante il tragitto) e poi ti accolgono all'arrivo con lo spritz aperol e appena consumato te ne torni indietro sempre al calduccio oppure quelli che mettono il catino d'acqua calda ai piedi delle 5 Torri proponendoti un bagno relax, sono preso da un profondo sconforto e giungo alla conclusione che alla fine la colpa non è del merenderos ma di chi gli sta offrendo "a costo zero" (non mi riferisco alla questione economica) luoghi di indefinibile bellezza la cui essenza però non viene colta proprio per assoluta mancanza di sensibilità.
Mi fermo perchè sono cmq off topic e mi permetto però di riportarVi una frase di una mia conoscente che gestisce un rifugio e che alla domanda di un giornalista che la intervistava ha risposto così :

" Perchè hai scelto di gestire questo rifugio?
Prima ne gestivo un altro, dove si poteva arrivare con qualsiasi mezzo. Ho scelto questo rifugio per la gente che lo frequenta. Qui si può arrivare solo a piedi, non in moto, macchina o a cavallo. Si arriva dopo una facile camminata, ma di un’ora e mezza. Le persone che frequentano questo rifugio hanno la cultura della montagna, non mi chiedono la pizza, il gelato o la wi-fi. "
 
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