Sperando di fare cosa gradita vi sottopongo questa breve recensione di questo zaino prodotto da Patagonia, comprato lo scorso anno al prezzo di 90€ in un negozio specializzato della mia città.
Comprato per un piccolo trekking in giornata ma anche - perchè no - per andare a lavoro con il pc portatile o fare una gita fuori porta.
Il marchio Patagonia lo conosciamo tutti, principalmente per la bontà dei prodotti d'abbigliamento, da qualche tempo si è affacciato sul mercato degli zaini con alcune interessanti proposte, tra cui questa serie Nine Trails che viene realizzata in 4 versioni di grandezza: 8, 20, 28 e 36 litri.
Tranne l'8lt tutte hanno la doppia taglia di schienale.
Quello in mio possesso è il 28L, taglia L/XL, qui le misure di fabbrica:
Peso 1000 g
L/XL: 58,4 cm x 25,4 cm x 15,2 cm
Ma bando alle ciance e facciamo parlare le foto:
Come si può vedere la forma è minimale, molto pulita e compatta, senza fronzoli o lacci penzolanti.
Sul fondo 4 passanti sugli angoli permetterebbero di agganciare del materiale; non ho mai provato ma credo che debba essere qualcosa di veramente leggero per non stressare queste fettucce.
I materiali:
Il tessuto è misto, il sacco principale è composto da una cordura leggera di nylon, mentre la patta di compressione in morbido elastan elasticizzato.
Sebbene leggero, l'ho trovato resistente, portato in mezzo ai rovi non ha subito alcun segno.
Questo tessuto permette un facile utilizzo della tasca che si forma da questa "patta" assicurata allo zaino anche da 4 cinghie di compressione laterali. Io l'ho trovata molto comoda per mettere il poncho o la giacca antivento. Di certo non ci sta il classico caschetto da ferrata.
Dello stesso tessuto anche le tasche laterali porta borraccia (in foto una laken da 0.50 lt)
E pure le tasche presenti sulla cintura.
In alto è presente una tasca a scomparsa sufficientemente grande per documenti, carte etc.
Tutte le zip sono YKK di ottima qualità con cordino per facilitare le aperture e le chiusure; le zip rispondono bene anche sotto grandi sollecitazioni sebbene di primo acchito non diano una sensazione di solidità.
Al vano principale si accede attraverso una lunga doppia zip a forma di J che permette un rapido accesso al contenuto dello zaino. Sulla patta è presente una contro tasca interna che non ha chiusure (la si vede sulla parte destra della foto sottostante).
Come si può vedere è presente una seconda tasca porta documenti chiudibile mediante zip, dentro di essa vi è il classico moschettone portachiavi assicurato da una fettuccia di tessuto.
Sotto di essa trova posto il gancio per la sacca di idratazione, che si alloggia nella relativa tasca, e il foro per far uscire il tubo.
La zip che si vede fa invece accedere all'anima dello schienale, su cui torno dopo.
Restando alla sacca di idratazione ho trovato molto comoda questa clip posta sullo spallaccio (posizione modificabile) in cui agganciare il tubo di idratazione.
Ho provato con una Source e si aggancia alla perfezione.
Gli spallacci sono ben imbottiti considerando il litraggio dello zaino, stesso dicasi per la cintura.
Ma parliamo dello schienale, a mio avviso vero punto di forza di questo zainetto. E' realizzato in rete monofilo super-traspirante per un'eccellente circolazione dell'aria, provandolo mi ha ricordato - con le dovute proporzioni - il sistema AirScape che usava Osprey qualche anno fa.
Ad ogni modo è ben sagomato ed effettivamente dà una buona traspirazione sebbene sia un sistema a contatto.
In conclusione ritengo che sia una simpatica alternativa al classico zaino da trekking e che per le sue forme possa tranquillamente essere usato in città, o per brevi viaggi: le sue dimensioni e il suo peso lo rendono idoneo ad essere usato come bagaglio a mano nella gran parte delle compagnie aeree (restrizioni covid permettendo).
PRO
- leggerezza
- compattezza
- schienale ben sagomato e aerato
CONTRO
- vano molto spartano
- mancanza di coprizaino
- prezzo (viene proposto a 140€)
Comprato per un piccolo trekking in giornata ma anche - perchè no - per andare a lavoro con il pc portatile o fare una gita fuori porta.
Il marchio Patagonia lo conosciamo tutti, principalmente per la bontà dei prodotti d'abbigliamento, da qualche tempo si è affacciato sul mercato degli zaini con alcune interessanti proposte, tra cui questa serie Nine Trails che viene realizzata in 4 versioni di grandezza: 8, 20, 28 e 36 litri.
Tranne l'8lt tutte hanno la doppia taglia di schienale.
Quello in mio possesso è il 28L, taglia L/XL, qui le misure di fabbrica:
Peso 1000 g
L/XL: 58,4 cm x 25,4 cm x 15,2 cm
Ma bando alle ciance e facciamo parlare le foto:
Come si può vedere la forma è minimale, molto pulita e compatta, senza fronzoli o lacci penzolanti.
Sul fondo 4 passanti sugli angoli permetterebbero di agganciare del materiale; non ho mai provato ma credo che debba essere qualcosa di veramente leggero per non stressare queste fettucce.
I materiali:
Il tessuto è misto, il sacco principale è composto da una cordura leggera di nylon, mentre la patta di compressione in morbido elastan elasticizzato.
Sebbene leggero, l'ho trovato resistente, portato in mezzo ai rovi non ha subito alcun segno.
Questo tessuto permette un facile utilizzo della tasca che si forma da questa "patta" assicurata allo zaino anche da 4 cinghie di compressione laterali. Io l'ho trovata molto comoda per mettere il poncho o la giacca antivento. Di certo non ci sta il classico caschetto da ferrata.
Dello stesso tessuto anche le tasche laterali porta borraccia (in foto una laken da 0.50 lt)
E pure le tasche presenti sulla cintura.
In alto è presente una tasca a scomparsa sufficientemente grande per documenti, carte etc.
Tutte le zip sono YKK di ottima qualità con cordino per facilitare le aperture e le chiusure; le zip rispondono bene anche sotto grandi sollecitazioni sebbene di primo acchito non diano una sensazione di solidità.
Al vano principale si accede attraverso una lunga doppia zip a forma di J che permette un rapido accesso al contenuto dello zaino. Sulla patta è presente una contro tasca interna che non ha chiusure (la si vede sulla parte destra della foto sottostante).
Come si può vedere è presente una seconda tasca porta documenti chiudibile mediante zip, dentro di essa vi è il classico moschettone portachiavi assicurato da una fettuccia di tessuto.
Sotto di essa trova posto il gancio per la sacca di idratazione, che si alloggia nella relativa tasca, e il foro per far uscire il tubo.
La zip che si vede fa invece accedere all'anima dello schienale, su cui torno dopo.
Restando alla sacca di idratazione ho trovato molto comoda questa clip posta sullo spallaccio (posizione modificabile) in cui agganciare il tubo di idratazione.
Ho provato con una Source e si aggancia alla perfezione.
Gli spallacci sono ben imbottiti considerando il litraggio dello zaino, stesso dicasi per la cintura.
Ma parliamo dello schienale, a mio avviso vero punto di forza di questo zainetto. E' realizzato in rete monofilo super-traspirante per un'eccellente circolazione dell'aria, provandolo mi ha ricordato - con le dovute proporzioni - il sistema AirScape che usava Osprey qualche anno fa.
Ad ogni modo è ben sagomato ed effettivamente dà una buona traspirazione sebbene sia un sistema a contatto.
In conclusione ritengo che sia una simpatica alternativa al classico zaino da trekking e che per le sue forme possa tranquillamente essere usato in città, o per brevi viaggi: le sue dimensioni e il suo peso lo rendono idoneo ad essere usato come bagaglio a mano nella gran parte delle compagnie aeree (restrizioni covid permettendo).
PRO
- leggerezza
- compattezza
- schienale ben sagomato e aerato
CONTRO
- vano molto spartano
- mancanza di coprizaino
- prezzo (viene proposto a 140€)
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