Paura dei boschi di notte (mentre si cammina)

Ciao, il tuo primo intervento ha un che di giornalista di nera, per un attimo mi hai fatto tornare in mente i racconti di Luccarelli!!!
Se la tua è una passione, vedrai che le paure (se di paure si tratta) rimarranno in secondo piano, l'amore per questo genere sara più forte dei pensieri strani.
tutti noi possiamo trovarci di fronte a situazioni di rischio semplicemente andando in solitaria e quindi capisci che le "tenebre" possono complicare le cose..non voglio caricarti di pippe ma prova a pensare semplicemente ad un infortunio, un branco di predatori che son più attivi di notte notoriamente (in provincia di Pesaro un ragazzo ha investito un intero branco di lupi che gli attraversava la strada, uccidendone addirittura due ai me..), potresti incontrare un foxxuto criminale come Igor che ti fa la festa solo perché così gli gira, oppure potresti incontrare lo sguardo indagatore di un altro sensore notturno!!!
Personalmente io non andrei mai da solo, ma io sono io e da un lato ti ammiro
 
Caspita...mi hai fatto pensare ad una cosa che prima non avevo mai pensato! Non che io abbia fatta chissà quante escursioni notturne, però non ho mai pensato che gente idiota andasse a spasso per i boschi alla ricerca di far danno...per fortuna non mi è mai successo. In generale però non mi piacerebbe andare da sola
 
Ciao, io sono sempre andato nel bosco di notte
Ti consiglio di frequentare posti che hai già perlustrato prima di giorno, cercare luoghi puliti non inquinati (questo è un buon indice di assenza di gentaglia o gente sinistra).
Per il resto l’incognita la farà sempre da padrona se ti addentri di notte nella foresta, ma per il 99%dei casi chi ti incontra si spaventa più di te, soprattutto se indossi un visore notturno!
Io non uso nulla e limito al massimo anche l’uso della torcia, per me il divertimento è allenare la vista è l’udito per esplorare lentamente lo spazio circostante.
Per il resto il vero pericolo più che quello di fare strani incontri è quello di farsi male e non poter essere trovati e soccorsi, quindi la prudenza deve essere altissima.
C’è anche da dire che più andrai in giro di notte e maggiori saranno le probabilità che tu incontri qualcuno.....(a me è capitato veramente di tutto!) ma credo che faccia parte del gioco, magari evita le pinete nei luoghi di mare anche se sono molto belle e se vai in montagna specializzati in posti determinati tanto di notte tutto cambia e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e soprattutto io mi farei conoscere prima dalla gente del posto spiegando il più possibile la mia strana abitudine(spesso ho fatto così e ho risolto molti problemi) tieni conto che certi Montanari cacciatori possono essere molto protettivi nei confronti della loro terra soprattutto se vedono uno con il visore notturno.
 
Personalmente amo le escursioni notturne, l'ultima atta prima dell'infortunio era con una bella luna piena e la neve, un incanto. Generalmente scelgo serate di luna per non utilizzare la frontale e con l'esperienza ho imparato a muovermi con sicurezza nei boschi al buio, a leggere il terreno con piedi e bastone c'è voluto un po ma ho fatto esperienza e ora non potrei farne a meno.
Secondo me uno dei nodi sta proprio nell'ultimo fattore citato poco sopra ovvero l'esperienza che porta a vivere in maniera rilassata un ventaglio di situazioni che le prime volte presentatesi ci hanno fatto sudare freddo ed in quest'ottica il consiglio di affrontare di notte percorsi già conosciuti alla luce del sole non può che rappresentare una buona pratica per prendere confidenza con l'ambiente.
Di notte i sensi si acuiscono, è un retaggio della nostra passata vita selvatica, ed è normale che suoni, forme e odori assumano contorni più vivi -forse opprimenti, alle prime esperienze- ed è questo che con il tempo si impara ad apprezzare, il tramite dell'ambito boschivo notturno che ci trasporta indietro a sensazioni ataviche.
Non solo l'esperienza però aiuta, anche la razionalizzazione ha il suo ruolo. Se ci lasciamo trasportare dall'emotività pura ogni esperienza nuova può provocarci sentimenti molto forti, impetuosi, così anche l'andar di notte per i boschi e se ci lasciassimo trasportare solo da questo sentimento rischieremmo di fuggire a gambe levate da ogni situazione...occorre invece razionalizzare ed analizzare con tranquillità la situazione: un bosco di notte è sempre un bosco e certo, l'attenzione dev'essere maggiore in assenza di luce, ma dev'essere un'attenzione focalizzata al nostro agire più che a preoccuparsi di eventuali pericoli cagionati dall'ambito nel quale ci troviamo.
Se ci pensi bene ci sono più pericoli a girarsela in alcune città di notte piuttosto che in un bosco.
Qualche anno fa durante un bivacco in solitaria sotto il tarp sono stato accompagnato al sonno da un ululare lontano di lupi ed è stato bellissimo, ma questo perché la mia esperienza nei territori di questo stupendo animale mi ha insegnato di quanto sia schivo e di come in caso di incontro sia svelto a dileguarsi, non rientriamo nel novero delle sue prede e questo fa si che incontrarlo o sentirlo non ingeneri in me che un profondo fascino.
Un'altro fattore è l'abitudine indotta a pensare il selvatico e l'ignoto come domicilio della paura, del pericolo e questo in parte è dato dallo sradicamento dell'animale uomo dal suo posto nella natura operato in gran parte dalla modernità. Il gioco sta nel ribaltare il paradigma e di spogliarsi di quante più sovrastrutture possibili per cominciare a viversi nuovamente come animale uomo inserito nel selvatico che così facendo perde ogni alone terrorifico per diventare il luogo splendido attraversato dalle nostre esperienze.
 
una discussione davvero interessante. spero vengano fuori altri contributi come i vostri.

L'uomo ha sempre paura di ciò che non vede e non percepisce con gli occhi. Nel bosco al buio tutto viene amplificato ed i sensi poco abituati portano alla mente sensazioni devastanti.

Certo, si può trovare di tutto nelle zone isolate: dal nulla fino ai bipedi con cattive intenzioni.
Ma mi soffermo solo sul ricordare che il grande pericolo di notte viene dagli infortuni. Di quello bisogna avere paura davvero, perché i soccorsi sono più difficili.

dai, la volete sapere la mia storiella? un solo incontro curioso... un tipo che camminava in un bosco in pianura, vicino alle rive del Bormida.... con una piccola torcia ed un vassoio pieno in mano.
No non andava ad una grigliata in solitaria... quando l'ho incrociato ho notato che il vassoio pieno di terra conteneva piantine verdi che ricordavo di avere già visto sui cd di Bob Marley!

Vabbè, avvertite le forze dell'ordine il mattino seguente, hanno scoperto una piccola piantagione nascosta chissà dove.
 
Sulle uscite serali penso ci sia un bel po' di "letteratura" tra miti e realtà. ..
Attualmente sto facendo uscite settimanali in orario 20 / 23....e che dire....tranne qualche splendido animaletto non ho mai avuto sorprese strane o avvistamenti particolari.
D'altra parte è vero anche che io difficilmente batto sentieri....
La notte ha la sua magia...l'atmosfera che sì respira é un misto di quiete e adrenalina che non abbandonero mai e anzi...propongo sempre a tutti di provarla questa esperienza.
 
Ciao a tutti e grazie per le risposte! Avevo lasciato da parte il forum per un bel po' di mesi..ed ho avuto il piacere di notare che la discussione non è finita nel dimenticatoio (avete scritto anche durante il 2018).

Mi sono ufficialmente messo alla ricerca di qualcuno con cui fare delle notturne con gli intensificatori d'immagine (sì, adesso ne ho uno di qualità - seconda generazione - ed è fatto apposta per camminarci in sicurezza...devo montarlo sul casco al posto della telecamera termica, la quale resterà palmare...in fondo non mi dava chiara percezione dell'ambiente circostante e per questo non era stata progettata per essere usata sull'elmo).
Naturalmente nell'annuncio - che trovate da qualche altra parte nel sito - ho proposto di fare molte diurne assieme prima di uscire di notte.
Mah...vedrò se trovo qualcuno. Perché quel qualcuno con questa passione c'è. Ma è difficile che legga il mio annuncio.

Potrebbe passare un altro anno prima di fare questo genere di esperienza in due: per fidarsi bisogna conoscersi per mesi, dunque il progetto verrà irrimediabilmente spostato molto in là.

Nel frattempo, mi avventurerò nuovamente da solo e vi saprò dire se gli occhiali per la visione notturna riusciranno ad essere di conforto per la mia psiche, mentre vago nell'oscurità.
Devo ancora testarli in escursione, ma ho provato ad indossarli in una zona agricola. Ho preso un modello tradizionale, al fosforo verde. Per chi non ha presente questo genere di congegni, con buone condizioni meteo si vede come se fosse giorno e si vede anche il panorama (= non è come girare con una torcia frontale, è un mondo diverso, fantastico). Si possono scorgere un sacco di stelle che normalmente sarebbero invisibili ad occhio nudo. Tutto appare verde luminoso. Questa luminosità e questo colore acceso mi rassicurano, però bisognerà vedere come reagirò a momento debito.

Se ciò non dovesse bastare per tenermi tranquillo durante il percorso, una mezza idea ce l'avrei.
Non so se esistono, ma se vi sono in commercio delle cuffie per ascoltare musica (cuffie resistenti agli agenti esterni), potrei portare con me della musica molto rilassante da ascoltare durante il tragitto. La musica andrebbe messa di sottofondo: in questo modo potrei ancora udire i suoni della natura ma potrei restare molto più sciolto, senza l'irrazionale paura che accada qualcosa.
Ecco un esempio di musica che porterei:
La parte bella inizia al secondo 30

Se vorrete, vi terrò aggiornati!
 
Ciao a tutti e grazie per le risposte! Avevo lasciato da parte il forum per un bel po' di mesi..ed ho avuto il piacere di notare che la discussione non è finita nel dimenticatoio (avete scritto anche durante il 2018).

Mi sono ufficialmente messo alla ricerca di qualcuno con cui fare delle notturne con gli intensificatori d'immagine (sì, adesso ne ho uno di qualità - seconda generazione - ed è fatto apposta per camminarci in sicurezza...devo montarlo sul casco al posto della telecamera termica, la quale resterà palmare...in fondo non mi dava chiara percezione dell'ambiente circostante e per questo non era stata progettata per essere usata sull'elmo).
Naturalmente nell'annuncio - che trovate da qualche altra parte nel sito - ho proposto di fare molte diurne assieme prima di uscire di notte.
Mah...vedrò se trovo qualcuno. Perché quel qualcuno con questa passione c'è. Ma è difficile che legga il mio annuncio.

Potrebbe passare un altro anno prima di fare questo genere di esperienza in due: per fidarsi bisogna conoscersi per mesi, dunque il progetto verrà irrimediabilmente spostato molto in là.

Nel frattempo, mi avventurerò nuovamente da solo e vi saprò dire se gli occhiali per la visione notturna riusciranno ad essere di conforto per la mia psiche, mentre vago nell'oscurità.
Devo ancora testarli in escursione, ma ho provato ad indossarli in una zona agricola. Ho preso un modello tradizionale, al fosforo verde. Per chi non ha presente questo genere di congegni, con buone condizioni meteo si vede come se fosse giorno e si vede anche il panorama (= non è come girare con una torcia frontale, è un mondo diverso, fantastico). Si possono scorgere un sacco di stelle che normalmente sarebbero invisibili ad occhio nudo. Tutto appare verde luminoso. Questa luminosità e questo colore acceso mi rassicurano, però bisognerà vedere come reagirò a momento debito.

Se ciò non dovesse bastare per tenermi tranquillo durante il percorso, una mezza idea ce l'avrei.
Non so se esistono, ma se vi sono in commercio delle cuffie per ascoltare musica (cuffie resistenti agli agenti esterni), potrei portare con me della musica molto rilassante da ascoltare durante il tragitto. La musica andrebbe messa di sottofondo: in questo modo potrei ancora udire i suoni della natura ma potrei restare molto più sciolto, senza l'irrazionale paura che accada qualcosa.
Ecco un esempio di musica che porterei:
La parte bella inizia al secondo 30

Se vorrete, vi terrò aggiornati!
Ascoltare la musica?
 
Guarda io lavoravo di notte vigilanza privata quindi nessun problema ci si abitua con il tempo e anzi si impara ad apprezzare il lento scorrere delle ore notturne una cosa che però ti consiglio è quella di essere prudente ....esplora in giornata le zone che batti già ti farai un idea di chi frequenta il posto è di che tipo di bipede si tratta il degrado e lo sporco si notano meglio con il sole ...ricordati degli infortuni una banale scivolata può diventare una cosa seria (se poi ti prende il panico....)io esco in solitaria spesso ma ho sempre la mia fedele 4 zampe multiuso (ottima come bussola,eccellente come deterrente ,cuscino termico,marcia in più in salita....e chi più ne ha più ne metta....)se incrocio qualcuno con un attrezzatura come la tua mai successo per ora penso che un pochino di ansia potrei averla....perché costui si aggira di notte guardando senza farsi vedere....?forse penserei a un cacciatore di frodo.... Cosa riesci ad osservare di notte e con che qualità....?
 
Tralasciando tutti i tuoi incontri e perplessità sul fidarsi, non puoi semplicemente assemblare un casco economico per un tuo amico e andare insieme? ;))
 
mi permetto un po' di commenti :)

1)quando e dove andare: va in una zona di campagna, in una notte con luna piena e cielo limpido o comunque luminoso. piu' in mezzo ai campi vai, meno l'inquinamento luminoso ti rompe. boschi? magari in una seconda fase.

2)visore: ok che io al buio ci vedo abbastanza bene, ma non esagerare con l'illuminazione sugli occhi o col basarti sulle tecnologie. rischi di abbagliarti da solo, e di andare in panico quando le batterie si scaricano o qualcosa va storto e l'elettronica si spegne (e di notte, magari con un po' di umidita', succede spesso... esperienza diretta in vari campionamenti per l'universita' e pescate). se proprio vuoi usarlo, luminosita' bassa, batterie di scorta e molta calma

3)musica: NO!!! di notte il senso fondamentale e' quello!!! e se da un lato isolarti fa passare la paura, dall'altro rischi di perderti momenti molto emozionanti o piccole sorprese. ad es, quando sento un tonfo per terra ora istintivamente so che si tratta di rospetti, e preparo il cellulare o la macchinetta fotografica. oppure una volta un grosso rapace notturno e' passato appena sopra di me mentre pescavo di notte... mi sono c@g@t0 addosso, ma appena mi sono reso conto di cosa era, un attimo dopo, sono rimasto a bocca aperta nel vederlo cacciare nel buio.

4)forse la cosa peggiore: se non ti fidi abbastanza di qualcuno per un'uscita notturna, forse il problema non e' loro... ok che io molte volte ho esagerato, e qualche volta ho rischiato, ma quasi sempre quando mi sono trovato con persone piu' o meno sconosciute, e andando a pescare mi e' successo spesso, mi sono divertito e ho stretto nuove amicizie :) un mio socio di pesca l'ho conosciuto proprio andando a pescare insieme di notte. con un mio compagno di universita' abbiamo fatto giri assurdi in macchina, prima che lui mi dicesse che era gay. e allora? e' una persona correttissima, e' sempre stato corretto e rispettoso pur sapendo che io sono assolutamente etero e ho visioni etiche e filosofiche diverse dalle sue, ora lui e' tornato nella sua regione ma quando ci vediamo il tour cazzaro ci sta benissimo!!! quindi, non avere paura. forse il problema non e' nel bosco, o nel buio, ma dentro di te o nel rapporto con chi hai intorno :)
 
Mai andato nei boschi di notte. Bisogna attrezzarsi (visore o lampada frontale) e si perde comunque tutto il bello che c'è da vedere intorno.
Avrebbe un senso se si bivacca da qualche parte e poi si aspetta l'alba, perchè l'alba è per me il momento più bello (vedere il sole sorgere tra le montagne).
Per girare preferisco la mattina presto (anche molto presto, diciamo l'alba).
 
Di notte nel bosco con la musica nelle cuffie mi pare un controsenso. Il visore notturno dev’essere molto divertente, non nego che lo farei anche io, ma la musica nelle orecchie mentre si è nel bosco proprio no, anche io mi unisco al coro di voci.
La notte va ascoltata e un po’ di paura o timore di notte non guastano mai, fanno parte del gioco .
 
@Maduva in che senso ti intristiscono gli intensificatori d'immagine?

@cenere
Beh...difficile dire a parole cosa vedi col mio visore. Con mezzaluna/plenilunio e buone condizioni meteo, vedi come se fosse giorno. Ti linko un video ben riuscito. Difficile trovarne, perché gli occhiali per la visione notturna normalmente non possono registrare, e se lo fai da telefono o da videocamera il tutto può sembrare meno chiaro e meno luminoso rispetto a ciò che vedi in realtà.
Il modello che stai per vedere non è lo stesso che ho io, ma la qualità è simile. La mia è un po' più alta.
Per tua curiosità ti mostro in allegato una foto scattata mentre provavo l'equipaggiamento. Non c'è giustizia: dal vivo la risoluzione e la chiarezza erano ben più alte. Questa foto è un flop assoluto......
IMG_20180603_011827.jpg



@rfsnk Purtroppo assemblare un casco economico è tutt'altro che una buona idea, per il semplice fatto che c'è bisogno di chiarezza quando si cammina. Se non si sa dove si mette piede, si inciampa.
Il minimo sindacabile per degli occhiali con cui si deve camminare è duemila e qualcosa euro. Dei buoni monocoli 1X da montare su elmetto ci sarebbero, ma siamo sempre vicini/sopra i duemila.
Inoltre, nessuna delle mie amiche ha la passione per l'escursionismo, anche se una trova interessante la visione notturna. Sigh!

@walterfishing Ciao! Mi ricordo di te!! Mi raccontasti delle brutte esperienze che facesti mentre pescavi di notte xD

1) Per ora che mi tocca andare solo, stavo proprio pensando di iniziare con delle passeggiate in campagna, terreno pianeggiante, lontano dai boschi (che da me sono sempre impervi e con sentieri poco curati). D'altronde, c'è bisogno di prendere confidenza mentre ci si muove con gli occhiali per la visione notturna, non è una cosa che si impara subito. Quindi bisogna partire con cose semplici.
Il fatto è che qui da me è difficile trovare zone piene di campi e con poche case rurali. Verso il mare ho visto degli appezzamenti immensi non recintati...però non so se mi conviene. Perché credo che alcuni agricoltori nostrani mettano delle fototrappole per monitorare gli animali ferali che danneggiano le coltivazioni (tipo cinghiali)...dunque la mia paura è di essere frainteso. Io agricoltore, se vedessi la foto di un tizio che gira per le mie campagne con quegli occhiali in testa, andrei subito alla stazione cc più vicina a segnalare il tutto, o chiamerei i cc da casa. Il brutto è che alcune fototrappole inviano dati in tempo reale, sul telefonino. Non ci sono solo quelle che registrano per mesi e poi arrivederci.

2) I miei occhiali sono fortunatamente impermeabili. Lo schermo è luminosissimo a causa del fosforo verde. Dunque il dispositivo spende davvero poco in illuminazione e la batteria dura più di dieci ore consecutive. In caso, mi porto anche una torcia elettrica normale. Ne ho una che si può attaccare al suo portatorcia, che può essere attaccato alla cintura dei pantaloni.

3) Grazie a tutti per avermi fatto riflettere sulla musica

4) Su questo non sono completamente d'accordo. Uscire con qualcuno di giorno resta più sicuro, perché attorno a te da qualche parte ci sono altre persone.

@andreal Se gli occhiali sono di qualità e di seconda generazione, non rischi di perderti il paesaggio. Vedi per esempio il video che ho linkato...per quello che sia possibile vedere. Se filmi col telefonino dentro il visore (come fa un po' chiunque faccia dei footage sulla visione notturna chimica), ciò che vedrai sarà per forza di cose distante e rimpicciolito.
Bellissime le escursioni all'alba. Dato che sei sopra la mia provincia, ti dirò che ne ho fatte diverse sopra Vittorio Veneto...con la telecamera termica ho beccato due cervidi in una sola volta (loro sono molto attivi a quelle ore).
Altra esperienza affascinante (ma irrazionalmente inquietante) è che credo di essere stato a cinquanta metri da un orso bruno. Ero sempre in bassa collina vittoriese, all'alba. Faccio una scansione con la termocamera e vedo qualcosa dall'aspetto ursino allontanarsi da me. L'immagine non era chiarissima, perché c'erano un sacco di tronchi che mi ostruivano la visuale. Però l'aspetto era ursino. Un tasso non poteva essere, perché l'animale era bello grosso.
Qualche tempo dopo, in un quotidiano trevigiano online ho letto che un giovane orso si era perso e si era spinto addirittura fino alle vigne di Conegliano, e forse nei campi di Godega di Sant'Urbano. Non vorrei aver avvistato ciò che sarebbe stato il preambolo di tutto ciò.


Per finire, vi faccio capire cosa vuol dire quando ammetto che fare foto/video con gli occhiali per la visione notturna è sconveniente.
Il vid
 
Ultima modifica:
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@walterfishing Ciao! Mi ricordo di te!! Mi raccontasti delle brutte esperienze che facesti mentre pescavi di notte xD

1) Per ora che mi tocca andare solo, stavo proprio pensando di iniziare con delle passeggiate in campagna, terreno pianeggiante, lontano dai boschi (che da me sono sempre impervi e con sentieri poco curati). D'altronde, c'è bisogno di prendere confidenza mentre ci si muove con gli occhiali per la visione notturna, non è una cosa che si impara subito. Quindi bisogna partire con cose semplici.
Il fatto è che qui da me è difficile trovare zone piene di campi e con poche case rurali. Verso il mare ho visto degli appezzamenti immensi non recintati...però non so se mi conviene. Perché credo che alcuni agricoltori nostrani mettano delle fototrappole per monitorare gli animali ferali che danneggiano le coltivazioni (tipo cinghiali)...dunque la mia paura è di essere frainteso. Io agricoltore, se vedessi la foto di un tizio che gira per le mie campagne con quegli occhiali in testa, andrei subito alla stazione cc più vicina a segnalare il tutto, o chiamerei i cc da casa. Il brutto è che alcune fototrappole inviano dati in tempo reale, sul telefonino. Non ci sono solo quelle che registrano per mesi e poi arrivederci.

2) I miei occhiali sono fortunatamente impermeabili. Lo schermo è luminosissimo a causa del fosforo verde. Dunque il dispositivo spende davvero poco in illuminazione e la batteria dura più di dieci ore consecutive. In caso, mi porto anche una torcia elettrica normale. Ne ho una che si può attaccare al suo portatorcia, che può essere attaccato alla cintura dei pantaloni.

3) Grazie a tutti per avermi fatto riflettere sulla musica

4) Su questo non sono completamente d'accordo. Uscire con qualcuno di giorno resta più sicuro, perché attorno a te da qualche parte ci sono altre persone.

CUT

sono artistico, lo so :D

1)devo ancora capire bene di che zona sei. se sapessi non dico il comune preciso (ho capito che non ti piace farti notare :) ), ma almeno il nome di un grosso centro (10mila abitanti in su) vicino a te potrei capire come darti riferimenti precisi. il problema delle fototrappole lo conosco, ma se ci sono fiumi o canali penso che basti camminare sulle strade arginali e non dovresti avere problemi, quelle sono zone spesso demaniali o comunque su cui non sono troppo fiscali.

2)meno male!!! ho avuto esperienze artistiche con pezzi che mi si sono macellati nei momenti meno opportuni :D

3)de nada. e non avere paura, se senti rumori strani al 99.99% dei casi l'unica cosa che devi avere pronta e' la macchina fotografica perche' c'e' qualche animale e ne puo' uscire una foto stupenda :)

4)dipende dalla zona. a padova vengono i tossici e le prostitute a rompere mentre pesco a qualsiasi ora, sui colli ho trovato psicolabili soprattutto verso sera, ma nelle campagne di sera non c'e' nessuno e il terreno pianeggiante non offre molti nascondigli a potenziali rompiscatole :)
 
Grosso modo direi Conegliano. Non ci sono distese di campi enormi, se non vigneti che potrebbero avere fototrappole.
Ma camminando negli argini non rischio di trovare gruppi di pescatori di frodo? Avevo in mente corsi d'acqua verso Caorle, ma il rischio è di trovare sbandati. Dove c'è acqua c'è vita
 
Ciao,
è un argomento molto interessante a cui tra l'altro mi sento molto vicino dato che una settimana fa ho fatto la mia prima escursione in solitaria con prenotto in un rifugio.

Io vivevo in Sicilia e sull'Etna non sono mai voluto andare solo. Può capitare, e so che é successo, di trovare gente strana. Poi c'è qualche piccolo problema con le vipere, la processionaria e i cinghiali, e da solo sinceramente non andrei.

Adesso vivo in Nuova Zelanda e, a causa delle scarse conoscenze e la mia esigenza di trovare un compagno in gamba che sappia almeno la differenza tra un sacco e uno zaino, in preda alla disperazione sono partito solo lo scorso fine settimana.
Sono salito sul una vetta a 1600 m (qui é inverno ora), diretto a un rifugio in una vallata. Dormire in rifugio é sicuramente diverso di dormire in tenda ma qui in generale non ci sono animali pericolosi (in linea di massima). La notte sono uscito per fotografare un possum e, stranamente mi sentivo davvero tranquillo.

Di notte poi ha iniziato a tirare vento e a piovere e il giorno dopo sapevo che la strada da fare sarebbe stata pesante e decisi di partire qualche ora prima dell'alba per avere a disposizione più ore di luce se si fosse messa pioggia forte o nebbia a impedire di passare la cresta. Non avevo mai camminato di notte in mezzo al fogliame solo ed esclusivamente affidato alla torcia.

Non chiedermi esattamente come ho fatto. Io stesso ne sono stupito dato che anche io ne avevo una specie di fobia. Ma forse, come é stato già detto, é anche una questione di posti.

C'è solo una cosa che merita attenzione. Io avevo timore sia a dormire solo (rifugio o tenda) sia di camminare di notte. Poi la disperazione, anche conosciuta come "voglia di andare in montagna dopo anni che cerchi qualcuno con cui andare", mi ha fatto ritrovare me stesso solo in montagna. Al momento di dormire prima, e di iniziare a camminare di notte dopo, tutto é filato liscio. Credo perché "non c'era altra scelta", sai di esserci dentro e ti rassegni (Anche s detta così sembra brutta hehehe).

Ave
E divertiti
 
Grosso modo direi Conegliano. Non ci sono distese di campi enormi, se non vigneti che potrebbero avere fototrappole.
Ma camminando negli argini non rischio di trovare gruppi di pescatori di frodo? Avevo in mente corsi d'acqua verso Caorle, ma il rischio è di trovare sbandati. Dove c'è acqua c'è vita

se io dovessi girare al largo da tutta la gentaglia, farei prima a nuclearizzare padova :p

capisco i tuoi timori, ma hai bei posti. argini di piave (ha zone ripariali bellissime!!!), monticano, livenza. il montello. il pian cansiglio. la zona di cison, i colli asolani, le campagne verso oderzo.

i pescatori di frodo, se ti fai i fatti tuoi, ti ignorano. a loro basta fare il loro mestiere senza rotture. al massimo ti minacciano e ti mandano via, da quelle parti sono meno aggressivi di quanto lo siano in polesine o dalle mie parti perche' non hanno gli stessi appoggi e non potrebbero fare grosse boiate indisturbati.

ti direi di fare una cosa diversa: cerca un luogo un po' isolato, arriva al tramonto, invece di camminare appostati e vedi se passa qualche animale. prepara bene la macchinetta fotografica :)
 
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