Dati
Data: 02/08/2015
Regione e provincia: Piemonte - CN
Località di partenza: Colle della Bicocca (2286 m)
Località di arrivo: Colle della Bicocca
Tempo di percorrenza: tanto
Grado di difficoltà: PD
Descrizione delle difficoltà: Roccette, esposizione
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: tacche gialle
Dislivello in salita: 800 al Pelvo
Dislivello in discesa: 800 al Pelvo
Quota massima: 3060 m
Accesso stradale: Da Sampeyre girare per il colle di Sampeyre (18km di asfalto), al colle prendere la sterrata dopo 6 km si raggiunge il colle della Bicocca dove si parcheggia.
Descrizione
Ottima gita con @Giu8686, @kima, @giuliof e il socio del giuliof.
Volevamo fare il Pelvo per la via Moby Dick, poi siamo finiti sulla cresta est, ci siamo presi anche il Monte Camoscere (2967 m) e poi siamo andati a fare qualche tiro alla palestra Bonfante, ma partiamo con ordine.
Arrivati a Sampeyre, prendiamo la stradina per l'omonimo colle, 18 km di asfalto, giunti al colle parte la sterrata, 6 km di lunghezza, la sterrata è discreta si può percorrere con una macchina normale, meglio se alta ed occhio alle buche. Arrivati al colle della Bicocca (2286 m) parcheggiamo la macchina. La sera prima ha piovuto, il fondo è umido, c'è sole ma sul Pelvo iniziano a far capolino le nuvole che presto lo copriranno e non lo molleranno più .
La punta è visibile alla partenza, imbrocchiamo il sentiero, segnalato da tacche gialle, si va per pratoni erbosi e si sale abbastanza rapidamente, si arriva alle pendici del monte a circa 2700m, qui lasciamo il sentiero della normale dirigendoci a destra verso la parete nord a cercare l'attacco della via Moby Dick, giriamo intorno alla montagna, ma nonostante le indicazioni non la troviamo, dopo molto ravanamento alla fine riusciamo a identificarla (alla destra di un grande diedro, dopo un canalino, ma bisogna salire un po' per trovare uno spit rosso), abbiamo perso un po' di tempo e la nebbia ci consiglia di desistere non avendola mai percorsa, decidiamo di tornare per la cresta est.
La cresta est non è tracciata a parte qualche sporadico ometto, si procede per filo di cresta. All'inizio non ci leghiamo, vedremo poi cosa succederà; procediamo immersi nella nebbia. La via da seguire è abbastanza intuituiva, si alternano roccette con passaggi di I e II, con tratti su pietra.
La cresta inizialmente è larga, ci sono alcuni torrioni da superare, alcuni da scalare, altri si possono aggirare.
Intorno ai 2950, la cresta si assotiglia parecchio e prima dell'ultimo torrione decidiamo di mettere l'imbrago, ci leghiamo solo per un passaggio complicato ad elevato livello di esposizione, superato il torrione ci si ricongiunge alla normale e rapidamente si giunge in vetta (3060 m), dove ci sono altri escursionisti che ci aspettano, la nebbia purtroppo ci preclude il panorama. facciamo una piccola pausa e poi decidiamo di dirigerci alla palestra Bonfante, per usare le corde, che finora abbiamo praticamente portato a spasso.
Scendiamo per la normale che lasciamo quasi subito per dirigerci al Colle Camosciera (2899 m), che raggiungiamo tra gli sfasciumi, da qui si risale e si costeggia il Camoscere, non era in programma, ma è a due passi, saliamo rapidamente il poco pendio che ci manca e ci mettiamo nel sacco anche questa vetta (2973 m) dopodiché ridinscendiamo e ci troviamo di fronte uno splendido vallone con in mezzo il lago Camoscere, lo percorriamo e arrivati nei pressi del Bivacco Bonfante, tiriamo in mezzo ai prati e scendiamo alla palestra Bonfante (2634 m).
Bella palestra di circa 12 tiri, dal 4 al 6b, siamo un po' stanchi , facciamo solo qualche tiro e poi decidiamo di risalire utilizzando i tiri più lunghi della falesia che ci riportano nel prato sovrastante da qui raggiungiamo il sentiero per chiudere l'anello. Il sentiero gira a mezza costa intorno a Camoscere e Pelvo, lunghissimo che non finisce mai, e dopo un bel po' di tempo ritorniamo alla macchina.
Che dire bellissima escursione, molto varia, peccato per la nebbia, che non ha mollato le vette per tutto il giorno. Un grazie ai miei compagni di avventura.
Nel prossimo post le foto.
Data: 02/08/2015
Regione e provincia: Piemonte - CN
Località di partenza: Colle della Bicocca (2286 m)
Località di arrivo: Colle della Bicocca
Tempo di percorrenza: tanto
Grado di difficoltà: PD
Descrizione delle difficoltà: Roccette, esposizione
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: tacche gialle
Dislivello in salita: 800 al Pelvo
Dislivello in discesa: 800 al Pelvo
Quota massima: 3060 m
Accesso stradale: Da Sampeyre girare per il colle di Sampeyre (18km di asfalto), al colle prendere la sterrata dopo 6 km si raggiunge il colle della Bicocca dove si parcheggia.
Descrizione
Ottima gita con @Giu8686, @kima, @giuliof e il socio del giuliof.
Volevamo fare il Pelvo per la via Moby Dick, poi siamo finiti sulla cresta est, ci siamo presi anche il Monte Camoscere (2967 m) e poi siamo andati a fare qualche tiro alla palestra Bonfante, ma partiamo con ordine.
Arrivati a Sampeyre, prendiamo la stradina per l'omonimo colle, 18 km di asfalto, giunti al colle parte la sterrata, 6 km di lunghezza, la sterrata è discreta si può percorrere con una macchina normale, meglio se alta ed occhio alle buche. Arrivati al colle della Bicocca (2286 m) parcheggiamo la macchina. La sera prima ha piovuto, il fondo è umido, c'è sole ma sul Pelvo iniziano a far capolino le nuvole che presto lo copriranno e non lo molleranno più .
La punta è visibile alla partenza, imbrocchiamo il sentiero, segnalato da tacche gialle, si va per pratoni erbosi e si sale abbastanza rapidamente, si arriva alle pendici del monte a circa 2700m, qui lasciamo il sentiero della normale dirigendoci a destra verso la parete nord a cercare l'attacco della via Moby Dick, giriamo intorno alla montagna, ma nonostante le indicazioni non la troviamo, dopo molto ravanamento alla fine riusciamo a identificarla (alla destra di un grande diedro, dopo un canalino, ma bisogna salire un po' per trovare uno spit rosso), abbiamo perso un po' di tempo e la nebbia ci consiglia di desistere non avendola mai percorsa, decidiamo di tornare per la cresta est.
La cresta est non è tracciata a parte qualche sporadico ometto, si procede per filo di cresta. All'inizio non ci leghiamo, vedremo poi cosa succederà; procediamo immersi nella nebbia. La via da seguire è abbastanza intuituiva, si alternano roccette con passaggi di I e II, con tratti su pietra.
La cresta inizialmente è larga, ci sono alcuni torrioni da superare, alcuni da scalare, altri si possono aggirare.
Intorno ai 2950, la cresta si assotiglia parecchio e prima dell'ultimo torrione decidiamo di mettere l'imbrago, ci leghiamo solo per un passaggio complicato ad elevato livello di esposizione, superato il torrione ci si ricongiunge alla normale e rapidamente si giunge in vetta (3060 m), dove ci sono altri escursionisti che ci aspettano, la nebbia purtroppo ci preclude il panorama. facciamo una piccola pausa e poi decidiamo di dirigerci alla palestra Bonfante, per usare le corde, che finora abbiamo praticamente portato a spasso.
Scendiamo per la normale che lasciamo quasi subito per dirigerci al Colle Camosciera (2899 m), che raggiungiamo tra gli sfasciumi, da qui si risale e si costeggia il Camoscere, non era in programma, ma è a due passi, saliamo rapidamente il poco pendio che ci manca e ci mettiamo nel sacco anche questa vetta (2973 m) dopodiché ridinscendiamo e ci troviamo di fronte uno splendido vallone con in mezzo il lago Camoscere, lo percorriamo e arrivati nei pressi del Bivacco Bonfante, tiriamo in mezzo ai prati e scendiamo alla palestra Bonfante (2634 m).
Bella palestra di circa 12 tiri, dal 4 al 6b, siamo un po' stanchi , facciamo solo qualche tiro e poi decidiamo di risalire utilizzando i tiri più lunghi della falesia che ci riportano nel prato sovrastante da qui raggiungiamo il sentiero per chiudere l'anello. Il sentiero gira a mezza costa intorno a Camoscere e Pelvo, lunghissimo che non finisce mai, e dopo un bel po' di tempo ritorniamo alla macchina.
Che dire bellissima escursione, molto varia, peccato per la nebbia, che non ha mollato le vette per tutto il giorno. Un grazie ai miei compagni di avventura.
Nel prossimo post le foto.